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... Punzecchiature, Pìzzichi, Pùngoli, Frecciate, Brontolii...

danno fastidio, fanno un pò male, ma... a volte sono utili ed opportuni

Un piccolissimo contributo al fine di "svegliare" l'indifferenza e l'apatia che purtroppo vive nella maggior parte di noi brontesi

Se volete non riporteremo la vostra firma ma non prendere in considerazione lettere anonime è un nostro dovere elementare, anche
per rispetto dei visitatori (tanti) che le proprie lettere le firmano, e partecipano costruttivamente alle nostre pagine.



«In gita al Castello di Nelson ma a sorpresa era chiuso»

Pochi giorni fa sono andata a visitare il Castello di Lord Nelson a Bronte con un gruppo di amici stranieri. Siamo rimasti molto dispiaciuti a trovarlo chiuso per restauro (dal 2016) malgrado il fatto che il sito web non dia questa informazione, ma continua invece, a citare i regolari orari di apertura e chiusura.

Pure il cimitero inglese era recintato e inaccessibile.

Non mettiamo in dubbio la necessità né il valore dei restauri, ma siccome Bronte è abbastanza lontano da Catania, è molto frustrante fare un viaggio a vuoto. Al Castello abbiamo incontrato altri turisti anch’essi molto delusi. Vorrei con questa comunicazione segnalare a chi di dovere, di tenere almeno aggiornato il sito web onde evitare altri inconvenienti.

Margaret Stenhouse

(Lo dico a La Sicilia, Lunedì 24 Settembre 2018)



Si ritorna indietro di sette anni

«Dell'Utri… cancellato dal Collegio Capizzi"

«Avevo già sentito parlare del collegio Capizzi. Nel film di Vancini sulla tragedia di Bronte l'avvocato Cesare, che falsamente si qualifica come “liberale da prima del 48”, presenta a Bixio padre Palermo, “direttore del Collegio Capizzi che avrà l'onore e il piacere di ospitarvi”. E aggiunge: “Il Collegio è l'unico asilo confortevole di questo nostro disgraziato paese”. Ma la pia istituzione non è solo un asilo: è il cuore della Restaurazione.

Così ospita il processo che condanna a morte il più liberale e garibaldino dei notabili locali, l'avvocato Lombardo.

Me ne sto pacifico a sorbire un gelato al pistacchio in Corso Umberto, a pochi metri dal collegio Capizzi, quando vedo un traffico di pie donne attorno alla chiesa del Sacro Cuore, contiguo al venerando convitto di cui sopra. Entro, e tra incensi e canti vespertini scopro una navata barocca restaurata come una bomboniera.

Subito aprendo alcune “mirabilia”. Primo, il rifacimento è firmato da ambienti Fininvest. Secondo il Capizzi è stato il collegio di Dell'Utri. Terzo, lì hanno studiato altri siciliani vicino al potere di Berlusconi. Ma le sorprese non finiscono.

Mentre ordino un secondo gelato al pistacchio, ecco che si apre scricchiolando il portone del collegio. Ne vedo uscire un omino nero in clergyman con in mano un mazzo di chiavi. Curvo, sui novant’anni, se ne va, quasi invisibile nello struscio serale, cui non pare minimamente interessato. È il direttore, don Giuseppe Zingale, maestro di Dell'Utri. Pare che dorma nello stesso appartamento in cui fu ospitato Bixio. Mio Dio, lì dentro non è cambiato, niente. Il Consiglio di Amministrazione è ancora da Ancien Regime: due preti, un avvocato, un nobile e un borghese.

Possibile che tutta sia così leggibile? In chiesa, sulla sinistra, c'è un altare moderno in bronzo di pessimo gusto. Contiene le ossa del fondatore, Ignazio Capizzi vissuto nel Settecento, qui trasferite da Palermo, e indovinate da chi? Per conto e con i soldi di Dell'Utri. Sotto c'è una calorosa dedica, ma le manca la firma, e la firma, mi spiegano era ancora di Dell'Utri. L’anno raschiata via da poco, da quando l’uomo, che ha determinato il potere di Berlusconi, è caduto in disgrazia.»

Biagio Saitta (Lo dico a La Sicilia, 25 Agosto 2017)
 

20 Settembre 2017

«Sul Collegio Capizzi copia e incolla»

Leggendo l'intervento a firma di Biagio Saitta (da non confondere con l'omonimo professore ordi­nario in quiescenza dell'Università di Cata­nia) dal titolo «Del­l'Utri... cancellato dal Collegio Capizzi», appar­so su Lo dico alla Sicilia il 25 agosto 2017, mi ha ralle­gra­to apprendere del migliorato stato di salute del "rin­giovanito" ret­tore emerito del Collegio Ca­piz­zi, che Saitta ha visto «curvo, sui novant'an­ni» uscire dal porto­ne del collegio.

La bella sensazione, però, è svanita in questi gior­ni, quando a Bronte ho incontrato i familiari più cari di padre Giuseppe Zingale (il direttore, secondo Sait­ta), e il rettore del Collegio Capiz­zi, don Nunzio Ca­pizzi, che mi hanno riportato indietro di quattro an­ni, da quando padre Zin­gale (oggi 98enne) è im­pos­sibilitato a uscire dal suo appartamento.

Riletto l'intervento è fatto qualche approfon­di­men­to, scopro che Saitta ha rivissuto l'espe­rienza di Paolo Rumiz, risalente esattamente a sette anni prima (si veda il suo articolo «Bronte e Roma allo specchio», apparso sul La Repub­blica del 23 agosto 2010).

La lettera di Saitta, infatti, è composta da stralci in­te­grali del servizio di Rumiz, per cui con le stes­se ine­sattezze, ma con l'età del Rettore "ag­gior­na­ta" (Rumiz lo dava sugli 80, Saitta invece sui 90).

Rimango a disposizione del signor Biagio Saitta, per un confronto sulla sua lettera e sull'ar­ticolo di Ru­miz, disponibili entrambi sul sito www.bron­tein­sie­me.it, magari davanti al Col­legio Capizzi, così an­dremmo a far visita pure all'ex ret­tore padre Giu­seppe Zingale (sicuro che ci perdo­nerà entrambi).

Luigi Putrino (Lo dico a La Sicilia, 20 Settembre 2017)

Questa lettera pubblicata da La Sicilia è un miscuglio di dice­rie sen­ti­te al bar e malamente scopiaz­zate da un datato articolo di P. Rumiz dal Saitta nemmeno citato (La Repub­blica, 23 Ago­sto 2010) che, senza la benché minima verifica, finiscono an­cora in bella mostra in un quoti­diano: il Collegio che «ospi­ta il processo», il Collegio “cuore della Restaura­zione», la “firma raschia­ta», il solito «omino nero in cler­gyman», … La più volgare e grosso­lana? Il tra­sloco del corpo del Venerabile avve­nuto il 17 aprile 1994 «per conto e con i soldi di Dell'Utri».
Sicuramente meglio l'articolo originale che nell'agosto del 2010 aveva anche uno scopo ed un significato ben precisi. (B.I.)



I Boschi, il Castello, la Natura, ...

Segnaletica, questa sconosciuta

Anche quest'anno sono riuscito a fare un salto a Bronte; dopo un saluto ai parenti, il che per me vuol dire una visita al cimitero, ho deciso di far conoscere a mia moglie e ai miei bambini Piano del grillo e i bellissimi boschi che da li si possono raggiungere.

Bene, io sono brontese, ma manco da Bronte da 39 anni, quindi capirete che anch'io un minimo di difficoltà ad orientarmi ce l'ho, ma un turista, magari straniero secondo voi riuscirebbe mai ad arrivarci al rifugio vista la segnaletica esistente? (Sarebbe più corretto dire inesistente). Lo stesso vale per il castello di Nelson.

Mica parliamo di milioni, neppure di centinaia di migliaia di euro, parliamo di un problema che si risolve con poche migliaia di euro, mazzette comprese. Onestamente sono stufo di sentirmi dire da conoscenti che per la prima volta visitano la Sicilia la stessa frase: “Ma come fate a non vivere di solo turismo con tutte queste bellezze che avete, con questo mare, con questi monumenti, con questa natura a dir poco esuberante”. E vero, come facciamo?

Antonino R.

5 settembre 2015 19:03

P.S. Mia moglie è rimasta estasiata dalla bellezza del territorio.



L'appuntamento elettorale

A Tutti Brontesi Liberi e Forti

Cari lettori di Bronteinsieme,

Ancora una volta assistiamo ad uno spettacolo già visto e rivisto nel passato più o meno recente della vita politico-amministrativa della nostra Bronte. ”Nemici” politicamente dichiarati e schierati che, improvvisamente, diventano amici; coalizioni che perdono “pezzi” a vantaggio di altre; candidati consiglieri che, allo scrutinio, risultano “apparentati” con Sindaci di coalizione diversa; “nipotini” che migrano a destra e a manca o che ritornano a casa come nella parabola evangelica; etc., etc., etc...

Quindi un vero e proprio laboratorio politico, anzi, oserei dire, un misto tra “pasticceria politica” e “minestra politica”, dove si può trovare di tutto e di più per saziarsi o, viceversa, per restare completamente a stomaco vuoto. Infatti, attingendo a piene mani fra vecchi superstiti della politica brontese e nuove e giovani reclute assetate di potere, si è generata, spesso, una politica sterile, senza un preciso progetto politico, screditando così tutti i partiti politici rappresentati, sia di centro destra che di centro sinistra, penalizzando e umiliando un’intera Comunità.

E’ nostro diritto e dovere restituire una Speranza a tutti, soprattutto ai giovani e a quanti, delusi e disorientati, non riescono a svolgere un proprio ruolo. Diciamo NO alla politica dei numeri, delle pseudo promesse, delle rivendicazioni e delle poltrone… diamoci la possibilità di essere protagonisti dignitosi, capaci di interpretare i bisogni della collettività. (…) Non possiamo e non dobbiamo arrenderci alla mediocrità politica…

Ridiamo fiducia alla cittadinanza nei riguardi della Cosa Pubblica, che non può e non deve subire manie e deliri di onnipotenza da parte di chicchessia, tentando così di immiserire il diritto di tutti alla compartecipazione politico-sociale. Difendiamo allora il NOSTRO futuro democraticamente ma con fermezza, senza permettere che ancora una volta si calpesti la nostra dignità!
E che Dio ce la mandi buona...

Frastuca

11 giugno 2015 12:51



La toponomastica griffata

A proposito di "toponomastica griffata" spero tanto che il nuovo sindaco rinomini la via dove abita il vecchio sindaco così anche lui (il vecchio) capirà cosa vuol dire ritrovarsi improvvisamente, solo per il capriccio di qualcuno, con un nuovo domicilio.

Nunzio L.

28 maggio 2015 02:21

 

L'appuntamento Elettorale

Si avvicina l’appuntamento elettorale per decidere chi deve essere il prossimo sindaco di Bronte, la giunta e il consiglio comunale. La sfida si com­batte a colpi di famigli, favori presunti, favori fatti e quelli da fare. Ma per una volta per favore et cortesia potreste iniziare a parlare di come volete "Bronte".

I punti irrisolti sono:
1. Viabilità - 2. Acquedotto - 3. Rifiuti urbani - 4. Agricoltura - 5. Commercio - 6. Energia alternativa - 7. Artigianato - 8. Istru­zione - 9. Rilancio edilizia, piano di rilancio - 10. Trasparenza - 11. Sagre e feste - 12. Assistenza - 13. Piano dei lavori straordinario - 14. Tagli - 15. Abbellimento del paese. - 16. Lsu - 17. Forestazione - 18. Piano turistico - 19. Sanità.

Ovviamente non sono in ordine di priorità perché per ognuno di essi vi è un’urgenza. Quindi i candidati sindaci, i futuri assessori, i consiglieri candi­dati tutti sono pregati di rispondere e dite come interverrete per ogni singolo punto.

Pippo P.

28 Marzo 2015
 

Intervento di Antonio Leanza - Lista “Tu – Leanza”
I rifiuti non devono essere un problema, ma una risorsa, una “materia prima seconda”

Il “BRONTE RIFIUTI ZERO”

La strada da perseguire è la tariffazione puntuale

«Accolgo con favore l’intervento del Sig. Pippo P. il quale stimola la classe dirigente brontese a dare soluzione e programmi su alcuni “punti irrisolti” per la amministrazione della città. Anche io avverto con molto disagio che in campagna elettorale si parli troppo poco di programmi: i confronti politici, sterili ed improduttivi, sono per lo più improntati sul garantirsi spazi di potere parlando sul nulla, come stigmatizza nel suo intervento anche il Sig. Pippo, in maniera del tutto appropriata. Ritengo opportuno effettuare un approfondimento sul servizio di raccolta dei rifiuti urbani in quanto lo considero uno dei problemi più annosi per il Comune... (leggi tutto)



Scuole chiuse per i "codici rosso" della Protezione civile

L'Allerta Meteo

Al lupo al lupo ma il lupo non c'era
Al lupo al lupo ma il lupo non c'e
Al lupo al lupo ma il lupo dov'è?
Al lupo al lupo ...
e il povero agnellino fini' sbranato.

pippop.

07 novembre 2014 21:51



La Foto «Estemporanea»

«I gabinetti degli ospedali vengono puliti ogni ora sia di mattina che di pomeriggio»

Vocabolario Brontese

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Tutte le strade di Bronte

Come ha funzionato il servizio di pulizia dei servizi igienici all'ospedale Castiglione Prestianni di Bronte a Ferragosto?
Da qualche giorno a chiederlo sono in tanti soprattutto da quando una signora di Randazzo ha deciso di postare su Facebook alcune fotografie. La signora racconta che, costretta ad accompagnare qualcuno in ospedale la sera di Ferragosto, recandosi in bagno lo avrebbe trovato sporchissimo e puzzolente.

Abbiamo chiesto all'Asp di commentare le foto e di dire se si è mai potuto verificare un disservizio simile:

«E' una foto estemporanea. - ha commentato il dr. Salvo Calì, direttore medico dei presidi Biancavilla, Bronte e Paternò -. Credo non sia emblematica dello stato di igiene della struttura. La pulizia viene, infatti, effettuata ogni ora di tutti i giorni nelle ore antimeridiane dalla ditta esterna addetta. Un ulteriore ciclo di pulizia viene effettuato dalla stessa ditta nelle ore pomeridiane. Successivamente gli interventi sono a carico del personale ausiliario in organico al pronto soccorso». [Gaetano Guidotto]

Dal quotidiano La Sicilia di Mercoledì 3 Settembre 2014



La spazzatura sulla Ss 284 Bronte-Adrano

Vi invio questa mail, per esternare il mio disappunto, sulla deplorevole situazione in cui versa il tratto di strada da Bronte ad Adrano, regolarmente si deve vedere la quantità di spazzatura, visibile ai nostri ospiti che vanno a visitare l’Etna.
Faccio presente, che, sia io che i miei colleghi, siamo accompagnatori turistici, non sappiamo cosa rispondere quando i nostri ospiti ci domandano, perchè; è aberrante, che la Città del pistacchio offra quest’immagine ai suoi visitatori; perchè il Comune non fa pulire la zona a gente che non ha un lavoro? io credo che invece di piangerci addosso, potrebbe essere la soluzione.
Cerchiamo, anzi dobbiamo amare questa terra invece di sporcarla.

Santo S.

4 Aprile 2014

Pubblichiamo volentieri l'e-mail ma l'appello andrebbe rivolto sopratutto ad altri. Infatti, il tratto della Ss 284 ricadente nel territorio di Bronte (dalla Città del pistacchio fino al Passo Zingaro) è sicuramente quello che presenta situazioni meno deplorevoli di tutti i restanti 40 Km che portano a Catania. (B. I.)



Ho rivisto Piazza Spedalieri

Piazza Garage

Dopo alcuni mesi mi è capitato - nella mattinata del 17 febbraio 2014 - di transitare per Piazza Spedalieri, a Bronte. Ho visto con amaro stupore che la piazza era gremita di automobili da entrambi i lati di scorrimento del traffico, che le presunte fontane sono sempre più colme di rifiuti, che un paio di veicoli erano tranquillamente parcheggiati dentro il perimetro delimitato ancora dai tristi vasi di plastica. Un orrore urbanistico, insomma.

La piazza/cuore del paese - che dopo la sua radicale trasformazione il sindaco Firrarello aveva definito pomposamente e velleitariamente «il salotto di Bronte» - è diventata quello che era inevitabile diventasse, vale a dire «il garage di Bronte».

Rispetto alla presunzione estetica e funzionale di chi ha progettato in modo così maldestro questo luogo, infatti, i cittadini brontesi si sono ripresi i loro diritti di parcheggio. Che questo sia del tutto illegale (ovviamente) è emblematico di come oggi Bronte viene vissuto...

Alberto Giovanni Biuso

17 febbraio 2014 18:20



La cenere del 2 Dicembre

Da brontese in esilio, visito spesso il sito, un pò per tenere i legami con quella che ritengo la mia terra un pò per tenermi informato di come vanno le cose, se qualcosa è cambiato. Oggi mi è saltata all'occhio la notizia che il Sindaco ha chiesto lo stato di calamità per la cenere caduta il 02/12/13, e che 08/12/13 comincerà una pulizia straordinaria delle strade.
Ma scusate, ma se la cenere è così pericolosa da richiedere la stato di calamità, si comincia a prendere provvedimenti una settimana dopo?

Antonino Rapisarda

8 dicembre 2013 22:19

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