Poi Firrarello ha descritto alcune delle iniziative che ha in mente: “Sostituire i dossi che tante polemiche hanno provocato; costruire condizioni di dialogo con i sindacati ed il mondo produttivo per creare quello sviluppo che crea lavoro, affinché i nostri giovani rimangano qui; favorire quei processi che ci permetteranno di realizzare un paese diverso, capace di provocare una crescita sociale e culturale. Infine – ha concluso - chiedo l’aiuto di tutte le donne, affinché con il loro estro e la loro fantasia ci aiutino ad abbellire il paese. Per iniziare basta poco, bastano semplicemente dei fiori sui balconi”. “Questa coalizione – ha affermato Antonio Leanza, figlio dell’indimenticato Turi e designato vice sindaco – ha tenuto conto delle grandi tradizioni politiche che un tempo, anche misurandosi, hanno sempre lavorato per il bene del paese. L’offerta politica che abbiamo messo in campo rispecchia il tessuto sociale della cittadinanza”. Questa mattina l'insediamento del neo sindaco Firrarello
Si è insediato stamattina al palazzo municipale il neo sindaco di Bronte, l’ex senatore azzurro Pino Firrarello. Alla cerimonia hanno preso parte i suoi familiari, i sostenitori, dipendenti comunali e rappresentanti delle forze dell’ordine. Il neo primo cittadino ha reso nota la proclamazione alla città nel primo pomeriggio di oggi, dal suo profilo facebook. "Alle 10,20 di stamattina sono stato proclamato sindaco di Bronte - ha scritto -. 5250 le preferenze certificate dal Presidente della I sezione, che ringrazio per il duro lavoro svolto. Lavorerò per il 45% degli elettori che mi ha sostenuto e per coloro i quali hanno deciso di non farlo, ma soprattutto - ha precisato Firrarello - per chi ha deciso di astenersi e non votare: a loro va il mio primo pensiero, proverò a dimostrarvi che siete rappresentati. Grazie Bronte". (Leggi tutto, di L. Putrino, Giornale di Sicilia, 11 Ottobre 2020)
7 Ottobre 2020
Nuova geografia. Solo una su sette non supera lo sbarramento del 5%, in aula anche il “terzo” candidato sindaco Gullotta Le liste di Firrarello volano al 54,97% L’uscente Calanna ringrazia gli elettori e i dipendenti comunali: «Perdere le battaglie a volte serve a vincere le guerre» Eccoli i dati definitivi delle amministrative di Bronte: Pino Firrarello ha vinto ed è stato eletto sindaco ottenendo 5.191 preferenze, pari al 44,64%. Il sindaco uscente Graziano Calanna si è difeso ottenendo 3.875 voti pari al 34,18%. Buon risultato anche per Giuseppe Gullotta che ha ottenuto 2.065 voti pari al 17,76%. Appena 397 voti, il 3,41%, invece, per Valeria Franco del M5S. E ieri mattina anche l’uscente Graziano Calanna ha rilasciato una dichiarazione: «Ringrazio di vero cuore per il tanto affetto e la grandissima stima che mi avete manifestato: quasi 4000 voti di stima personale di fiducia in un progetto di crescita e di rinnovamento generazionale e culturale, che verrà portato avanti in Municipio dai 5 consiglieri comunali eletti nella coalizione che mi ha sostenuto. «Ai tantissimi che hanno creduto in me - ha continuato - dico solo che ci sono state, ci sono e ci sarò, consapevole di aver lavorato, insieme a uno splendido gruppo che mi ha collaborato con passione ed è entusiasmo, per lasciare una città più bella, pulita e moderna. Ai tantissimi giovani che, insieme a me, hanno creduto e continuato a credere che rinnovamento sia il sale della democrazia e la molla dello sviluppo, dico che perdere la battaglia a volte serve a vincere le guerre: continuate a crederci, io ci sarò». Poi un ringraziamento ai dipendenti del comune: «Grazie ai dipendenti comunali, in particolare a coloro che hanno lavorato con lealtà e grande senso del dovere e hanno permesso la realizzazione delle tantissime cose fatte: io ci sarò. In generale - poi conclude - grazie Bronte, per l'affetto che mi ha dimostrato: ci sono stato, ci sono e ci sarò». Passando alle liste, le 7 di Firrarello complessivamente hanno conquistato il 54,97%, e tutte hanno superato lo sbarramento del 5% ad eccezione della lista «Tutti noi» arrivata al 3,60%. Le 5 di Calanna, invece, sono arrivate al 31,12% e tra queste “Libertà e coraggio” con lo 0,96% e “Bronte-Uniti al centro” con il 4,35% non hanno superato lo sbarramento e quindi non avranno rappresentanza in Consiglio. Tra le liste che sostenevano Giuseppe Gullotta solo “Fare per Bronte” ha superato lo sbarramento conquistando il 6,79%, mentre la lista del Movimento 5 Stelle ha conquistato appena l’1,50% delle schede. La prima sezione ha fatto i conti per stabilire chi siederà in Consiglio comunale. Nell'attesa del dato ufficiale non è difficile ipotizzare chi rappresenterà la città nella pubblica assemblea. Firrarello avrà la maggioranza con 10 consiglieri, Calanna, che siederà in consiglio in qualità di sindaco giunto secondo, ne avrà 4. Infine un seggio all'unica lista di Gullotta che ha superato il quorum. Ecco la composizione del Consiglio comunale: Valentina Saporito, Massimo Castiglione, Angelica Prestianni, Nunzio Castiglione, Thomas Cuzzumbo, Nunzio Saitta, Aldo Catania, Vincenzo Sanfilippo, Carlo Castiglione, Maria De Luca, Salvatore Calamucci, Cristina Castiglione, Chetti Liuzzo, Giuseppe Ruffino, Samanta Longhitano e Graziano Calanna.
6 Ottobre 2020
Comunali a Bronte Pino Firrarello è il nuovo sindaco con il 44,64% dei voti L’ex senatore Pino Firrarello è il nuovo sindaco di Bronte e, in attesa della proclamazione ufficiale, stamattina si è recato in visita al palazzo municipale. Al primo turno, Firrarello ha superato la soglia del 40 per cento che gli ha evitato di finire al ballottaggio, ottenendo il 44,64% dei consensi (5191 voti) rispetto all’uscente Graziano Calanna arrivato secondo con il 34,18 (3975). In terza posizione Giuseppe Gullotta col 17,76 per cento (2065) e in quarta Valeria Franco con il 3,41 (397). Firrarello, rientrato in Forza Italia dopo l’esperienza Ncd, era sostenuto da una coalizione di centrodestra formata da sette liste, che ha raccolto il 54,97 per cento (6165 voti), oltre dieci punti percentuali in più rispetto alle preferenze per sindaco. Calanna, uomo di punta del segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, era appoggiato da uno schieramento di centrosinistra composto da cinque liste, che ha raggiunto il 31,12 per cento (3490 voti), oltre tre punti in meno dei voti del sindaco uscente. Gullotta, civico dal ferreo passato firrarelliano sostenuto pure da ex Mpa e da Attiva Sicilia (ex grillini), aveva tre liste che si sono fermate al 12,41 per cento (1392 voti), cinque punti sotto quelli raccolti dal candidato sindaco. Valeria Franco, infine, ultima testimonianza del grillismo nella terra del Ciclope Bronte, poteva contare solo sulla sua lista incompleta che ha racimolato l’1,50 per cento (168 voti), quasi due punti in meno dei voti per sindaco. Il neo primo cittadino, Pino Firrarello, porta in dote dieci consiglieri su sedici e all’opposizione ne siederanno quattro di Calanna (oltre lui che ne farà parte di diritto) e uno solo del gruppo Gullotta. In consiglio comunale, per la maggioranza di centrodestra andrebbero: Nunzio Castiglione, Thomas Cuzzumbo e Nunzio Saitta (Progetto Bronte), Massimo Castiglione e Angelica Prestianni (Bronte riparte), Aldo Catania (Amo Bronte), Carlo Castiglione (Giovani per Bronte) Maria De Luca (Forza Italia), Valentina Adele Saporito (Uniti per Bronte); si contenderebbero per un voto il secondo seggio le liste «Amo Bronte» (832 voti, pari al 7,42 per cento) e «Giovani per Bronte» (831 voti, pari al 7,41 per cento), che vedrebbe consiglieri in pectore Vincenzo Sanfilippo o Rosario Leonardi, col primo al momento più accreditato. Per l’opposizione di centrosinistra, in consiglio siederebbero: Graziano Calanna (candidato sindaco miglior perdente), Cristina Castiglione e Chetti Liuzzo (Pd), Samanta Longhitano (Guardare avanti ancora), Giuseppe Ruffino (Italia viva). Infine, per l’opposizione civica: Salvatore Calamucci (Fare per Bronte). Di momento storico si può parlare sia per Firrarello che, dopo i mandati del’84-86 e 2005-2015, per la quarta volta torna alla guida della capitale etnea del pistacchio, sia per Calanna, primo sindaco uscente a non essere riconfermato per il secondo mandato, ma con un risultato lusinghiero. Indicati al primo turno assessori Antonio Leanza (vice sindaco), Roberto Landro e Marco Samperi, c’è attesa sui nomi degli altri due componenti della giunta, ma il neo sindaco Firrarello a breve dovrà risolvere il dilemma sulla presidenza del Consiglio comunale, prestigiosa carica a cui ambirebbero almeno due dei suoi «Figli dell’Aquila» (questo lo stemma del comune di Bronte), ossia i mister 400 preferenze Massimo Castiglione e Aldo Catania. (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 6 Ottobre 2020)
La Sicilia, 6 Ottobre 2020
Bronte abbraccia di nuovo Firrarello Al senatore il 44,85% dei consensi, l'uscente Calanna supera il 33%, lontani Gullotta e la Franco. Una passeggiata con i familiari fino a Piazza Spedalieri per il comizio, ma la pioggia fa rinviare la festa Inossidabile. Più forte di tutto e tutti, a dispetto dell'età (81 anni) e della forza dei suoi avversari. Pino Firrarello è stato eletto nuovamente sindaco di Bronte. Una vittoria netta, mai messa in discussione durante lo spoglio delle schede. La norma era chiara: che arriva al 40% diventa sindaco. E Firrarello fin dalle prime battute dello scrutinio si è attestato intorno a 44-45% e non è sceso mai sotto il 42, lasciando agli avversari pochi margini per sperare in un possibile ballottaggio che avrebbe messo tutto in discussione. A tarda sera, quando ormai erano state scrutinate 9.603 schede, pari al 79,65% Firrarello aveva consolidato il suo risultato, ottenendo ben 4.268 preferenze pari al 44,85% contro i 3.225 di Graziano Calanna fermo al 33,89%. Distaccati gli altri. Giuseppe Gullotta aveva ottenuto più di 1.700 voti pari a circa il 17% e Valeria Franco ha poco più di 120 voti, pari al 1,46%. Ovviamente si tratta di voti parziali, frutto dei rilevamenti dei vari comitati elettorali. Quelli definitivi, infatti, come ormai tradizione, giungono a notte fonda. Pur parziali, comunque, sono bastati per capire che è Pino Firrarello è tornato sindaco, così l'ex senatore, festeggiato inneggiato dai suoi, con al braccio la moglie Maria Prestianni attorniato dai figli, dai generi e dai nipoti, ha sfilato in corteo fino a Piazza Spedalieri per fare il comizio di ringraziamento. E qui le condizioni meteo gli hanno fatto uno scherzo: all'improvviso è iniziato a piovere. Ma l'inossidabile Pino Firrarello non si è per nulla abbattuto. E’ salito sul palco e con voce ferma ha affermato: «Ringraziamo il buon Dio che ci sta mandando la pioggia. Abbiamo battuto il diavolo. Domenica prossima faremo il comizio di ringraziamento». «Ha vinto la città - ha affermato Giuseppe Castiglione - hanno vinto i giovani, hanno vinto le donne e tutti coloro che hanno creduto in questa scommessa per riaffidare all’esperienza di Pino Firrarello e all'entusiasmo di tanti giovani la guida della città. Non era facile scalzare questa amministrazione, - ha continuato - ma la gente ha voluto così. Questa è una giornata molto bella. Bronte torna a diventare protagonista grazie a un atto di amore verso questa Città». E se Firrarello ha ottenuto un grande risultato, altrettanto hanno fatto le sue sette liste che, sempre leggendo i risultati parziali dei vari comitati, alle 20 avevano superato anche il 50% delle preferenze. Fra queste le liste civiche “Bronte riparte” e “Progetto Bronte” hanno ottenuto più consenso degli altri. Intorno al 30%, invece, i consensi delle liste di Graziano Calanna dove spiccano il PD e la lista “Guardiamo avanti ancora”. Chi ha preso, invece, molti più voti delle proprie liste è stato Giuseppe Gullotta. Lui intorno il 17-18%, le liste più o meno all'11. Inaspettato il consenso ottenuto invece da Valeria Franco del Movimento 5 Stelle ferma a circa 300 voti, appena sopra al 3%. Un dato comunque superiore a quello ottenuto dalla sua lista che non è andato oltre l’1,5%. Ultimo dato i votanti: 11.947, pari al 62,08% degli aventi diritto. Un dato in aumento rispetto a 5 anni fa, quando al primo turno hanno votato i 10.560 elettori. (Tratto da La Sicilia del 6.10.2020]
6 Ottobre 2020
81 anni, per quattro legislature senatore di Forza Italia La quarta volta di Firrarello Vince ancora, invece, ad 81 anni, l’ex senatore Giuseppe Firrarello, che al primo turno torna sindaco di Bronte per la quarta volta: lo era stato già nel 1984, poi ancora nel 2005 per due turni. Sconfigge il candidato di centrosinistra, Graziano Calanna, e Giuseppe Gullotta, l’ex segretario particolare di Giuseppe Castiglione, genero di Firrarello. Gullotta si era candidato con l’appoggio di Raffaele Lombardo, da sempre acerrimo nemico di Firrarello: “Una grande attestazione di stima da parte degli abitanti di Bronte che hanno riconosciuto il lavoro fatto da mio suocero e da me portando un piccolo centro a godere di servizi efficienti e della centralità e dell’ampio riconoscimento che ha ottenuto il pistacchio”, commenta Castiglione, vicerè siciliano di Angelino Alfano e sottosegretario ai tempi del governo Letta, Renzi e Gentiloni. Insieme ad Alfano non si è ricandidato nel 2018: suo suocero, invece, di lasciare la politica attiva non ne vuole sapere. [Il Fatto Quotidiano, 5 Ottobre 2020]
5 Ottobre 2020
Il ritorno dell'81enne Pino Firrarello nel regno di Bronte Non ha funzionato l'esperimento del centrosinistra largo Il deus ex machina della politica torna a sedere sul trono di primo cittadino che, per un lustro, aveva ceduto. Una batosta per l'ex sindaco Graziano Calanna che è già stato spodestato. Mss non pervenuto, mentre il fratello d'arte Gullotta si è difeso piuttosto bene. (...) Non si può certo dire che a Bronte sia il nuovo che avanza. L'ex senatore azzurro Pino Firrarello, alla veneranda età di 81anni, è tornato a sedere sul trono di Primo cittadino che, solo per un lustro, aveva ceduto al sindaco uscente - e adesso già spodestato - Graziano Calanna. «Un grazie particolare agli amici, ma anche a quelli che amici non sono». (...) (Leggi tutto su Meridio News)
1 Ottobre 2020
L’uscente in lizza: continuità fra nastri e ministri – Centrodestra unito con l’ex senatore - Per il civico Gullotta lombardo ed ex 5s - I grillini lanciano Franco, novità rosa L’ultima sfida di Firrarello, il De Mita dell’Etna Ritorno al futuro. A 81 anni l’ex senatore (col nipote candidato) ci riprova, fra strategie social e amarcord del patto Dc-Psi. “Chi lo vota ancora é servo del padrone”, attacca Fava. Ma il centrosinistra é imbarazzato dal processo al sindaco uscente Macché pistacchi. Qui sono i giorni delle “bottiglie di salsa”. Da ogni casa fuoriesce un conturbante profumo di pomodoro fresco, che ribolle su enormi padelle prima di finire sotto vetro. Provviste per l’inverno, con un “vaffa" ai pelati industriali. E anche Pino Firrarello é una conserva imbottigliata. Appena riaperta, sprigiona lo stesso gusto (che può piacere o meno) di prima. Soltanto cosi si spiegherebbe perché un arzillissimo ex “contadino al Senato” (per citare il titolo del suo bestseller) vuole di nuovo fare il sindaco di Bronte. Ed é lui il protagonista della contesa elettorale. Costretto, ma con una certa soddisfazione, a usare i social, quando lo “Zio Pino” legge le statistiche di un video appena postato, interroga il nipote Carlo Castiglione (figlio di Giuseppe, ex sottosegretario alfaniano che auspica “la pacificazione del paese, parlando di progetti”), candidato in consiglio comunale in una lista di giovani e incallito spin doctor della campagna 2.0: “Ma allora significa che questo filmato l’hanno visto 9mila persone?”. Alla risposta affermativa lo sguardo dell’ex senatore e fra il compiaciuto e il lusingato. Poi prevale la vecchia formazione dc: “Io, comunque, l’incontro con i venti artigiani lo faccio. Quelli possono essere voti veri, i clic no...”. Firrarello, a cui non piace la sconfitta nemmeno quando gioca a tombola con i suoi nipoti, stavolta non ha nulla da perdere. E soprattutto nulla da dimostrare. In mezzo secolo di carriera (Dc, Forza Italia e Ncd) é stato un reuccio della politica regionale e un influencer di quella nazionale. Pigmalione di Angelino Alfano, persino da Arcore, talvolta, gli arrivavano richieste di consigli. Ha affrontato e superato anche i suoi guai giudiziari: dall’accusa di concorso esterno (autorizzazione a procedere negata alla Camera) alla tangentopoli etnea (prescrizione), fino all’archiviazione del voto di scambio nel 2015. Firrarello ha fatto anche il sindaco di Bronte. Tre volte: nel 1984-86 e per un decennio dal 2005. E ora ci riprova. Un ritorno al futuro. L’incubo della restaurazione per l’altra metà di Bronte che non lo ama; il ritorno alla grandeur del pistacchio per chi continua a invocarlo. E Firrarello, dopo aver sondato la disponibilità di due brontesi doc (il magistrato Piero Martello e l’architetto Gigi Longhitano), già prima del rinvio per il Covid aveva deciso di scendere in campo. Lo fa con l’amarcord dei vecchi accordi Dc-Psi (con lui, vicesindaco in pectore, Antonio Leanza, figlio di Turi, storico leader socialista), schierando con sé tutto il centrodestra. Da Forza Italia (in cui lui e Castiglione sono tornati), a Fdi e Diventerà Bellissima, in una civica anche un paio di simpatizzanti della Lega. Sarà una sfida con il sindaco uscente Graziano Calanna. Che, al contrario, a 49 anni ha la frenesia di dover dimostrare tanto. Di aver “cambiato il paese», portandolo in cima alla lista dei beneficiari siciliani dei soldi del Patto per il Sud, oltre ad aver “risanato il bilancio». Su Calanna ci mette la faccia (e non solo) il segretario regionale del Pd. “Vinceremo questa sfida all’ultimo voto”, pronostica Anthony Barbagallo. Amico di Calanna sin dai comuni trascorsi giovanili con Raffaele Lombardo. Barbagallo é stato vicinissimo al sindaco anche nella vicenda giudiziaria che ha macchiato il quinquennio: l’arresto (con 100 giorni ai domiciliari, poi cassati dalla Cassazione) per istigazione alla corruzione nell’inchiesta “Aetna”. Calanna ha chiesto e ottenuto il processo con giudizio immediato. E ora il sindaco vuole dimostrare ai suoi concittadini, prima che in tribunale, la sua onestà. Con lui c’é tutto il centrosinistra al completo, compreso l’Udc del commissario etneo Alessandro Porto, con il renziano Luca Sammartino che, dopo il patto di sangue sotto il Vulcano con Barbagallo, schiera le sue truppe cammellate. Unica defezione, importante nel pallottoliere locale, é quella del gruppo di Enza Meli, segretaria provinciale della Uil, schierato con Firrarello. Per l’uscente una sfilata di ministri (Peppe Provenzano e Francesco Boccia), ma anche di icone della sinistra, come Pietro Bartolo e Claudio Fava, che in piazza ha ammonito i brontesi: chi vota ancora per Firrarello e “servo del padrone». Calanna ostenta i cinque anni di buon governo e taglia nastri, reintestando il parco Nelson Mandela a San Giovanni Bosco. C’é pure lo scontro in stile don Camillo e Peppone, con la sonora cazziata di un monaco di San Vito per l’inopportuna cerimonia nel convento restaurato. E oggi si replica: riapre la chiesa del Rosario, ci sarà il vescovo. La sfida vera é fra Firrarello e Calanna. Ma in molti si aspettano grandi cose anche da Giuseppe Gullotta. Avvocato 52enne, fratello di Salvatore (candidato sindaco nel 2015), Gullotta fu giovane assessore di Firrarello, ma soprattutto segretario particolare di Castiglione. Ora s’e messo in proprio e sta facendo la campagna elettorale più vivace all’insegna dell’«orgoglio brontese», sfidando (invano) gli altri a un confronto col suo “programma vissuto”. La candidatura di Gullotta, oltre che delle simpatie del deputato regionale forzista Alfio Papale, é bardata soprattutto dal sostegno forte e chiaro di Lombardo, con l’ex sindaco Mario Zappia (commissario all’Asp di Agrigento) pancia a terra, cosi come gli ex grillini di Attiva Sicilia, con una delle poche liste “griffate” presentate in Sicilia. C’é lo zampino della deputata regionale Angela Foti, ma anche di Davide Russo, candidato penta stellato che cinque anni fa sfiorò il 20%. Un altro fattore che indebolisce il MSS, che s’é subito tirato fuori - per ammirabile principio di coerenza, dopo essere stato all’opposizione - da qualsiasi tentazione di modello giallorosso con Calanna e i suoi. E adesso i cinquestelle vanno da soli, con Valeria Franco, di fatto l’unica candidata davvero di rottura, stimatissima dal viceministro Giancarlo Cancelleri. “Mi candido perché mi piacerebbe che mio figlio (un bel bimbo di 10 mesi, ndr) trovasse un paese diverso”. E agli affetti più cari il M5S ha dovuto ricorrere, con i parenti a completare una lista comunque monca: 11 candidati su 16. Una questione di famiglia. E di anagrafe. Firrarello vuole governare sotto il Castello di Nelson per il prossimo quinquennio, alla fine del quale avrà compiuto 86 anni. “Ma De Mita ne ha 92 e Mattarella 79 e Trump si ricandida a 74 anni a guidare l’America”, dice con sguardo torvo a chi gli rinfaccia la carta d’identità. [Mario Barresi, La Sicilia, 1 Ottobre 2020]
19 Settembre 2020
La sfida garbata dei candidati a sindaco Calanna, Franco e Gullotta. Al dibattito non partecipa Firrarello Sfida garbata, davanti agli occhi di molti cittadini, quella di ieri pomeriggio tra tre dei quattro concorrenti alla poltrona di sindaco. L’ex sindaco Pino Firrarello ha deciso di non partecipare al dibattito tenutosi nel Cine Teatro della città del pistacchio. A intervistare i 3 candidati Graziano Calanna, sindaco uscente del Pd, Valeria Franco, M5S, e Giuseppe Gullotta, civico, è stato il giornalista Nicola Savoca, direttore del Corriere Etneo. L’attuale primo cittadino si è soffermato sulle realizzazione della sua amministrazione che è riuscita a intercettare vari finanziamenti per decine di milioni di euro grazie a una squadra di progettazione che ha dimostrato di essere all’altezza del compito. La pentastellata Valeria Franco, già consigliera comunale, ha ammesso la difficoltà di dover competere – unica donna contro tre candidati maschi – solo con la propria lista contro una corazzata di ben 15 liste (7 per Firrarello, 5 per Calanna e 3 per Gullotta). Gullotta, dal canto suo, ha ribadito che la propria candidatura è la naturale prosecuzione dell’impegno civico profuso a favore della città di Bronte in questi anni. (Corriere Etneo, 16 Settembre 2020). Potete vedere il dibattito tra i candidati cliccando sul link del Corriere Etneo.
19 Settembre 20200
Politicamente insensata la presenza sul palco di Claudio Fava a sostegno di Calanna Tanto impeccabile fu il percorso istituzionale del presidente Fava nella vicenda di Giuseppe Antoci, quanto a massima sconsideratezza è da rubricare: che il presidente della commissione Antimafia Regionale, nel palco sia a fianco di Calanna per sostenerlo nel secondo mandato come sindaco. La sconsideratezza attiene, per il presidente Fava, quanto sul piano dell’opportunità, al procedimento penale a carico del sindaco Calanna e a nostro avviso, vieppiù, per essere il presidente della commissione antimafia, disimpegnato dalla lotta politica nelle amministrative Brontesi,per non aver presentato una lista col suo Movimento Cento Passi… (di Ignazio De Luca, La Spia Press del 19.9.2020) Il candidato passato dal comizio di Lumia a quello di Fava
A Bronte prove di campo largo grazie pure a Pino Firrarello Ieri il presidente della commissione Antimafia e leader dei Cento passi ha parlato in favore del sindaco uscente Graziano Calanna. Una presenza che ha destato perplessità in chi ha ricordato chi c'era sul palco cinque anni fa, ma che può significare tante cose Un lustro. Quanto sono lunghi cinque anni? Ma soprattutto è un tempo sufficiente perché le cose cambino? Sono alcune delle domande che ieri sera, a Bronte, si sono posti alcuni tra quelli che hanno assistito al comizio a sostegno della candidatura di Graziano Calanna... (di Simone Olivelli, MeridioNews, 18 Settembre 2020)
14 Settembre 2020
Amministrative a Bronte Si apre la campagna elettorale di Valeria Franco Aperta ieri sera a Bronte da una deputazione penta stellata la campagna elettorale per la candidatura a sindaco dell’ex consigliere comunale Valeria Franco. Nella mitica città del Ciclope, è la più giovane aspirante prima cittadina alle elezioni del 4 e 5 ottobre. In piazza Rosario, nonostante la pioggia, a sostenere la trentenne grillina c’erano l’onorevole Luciano Cantone e i deputati regionali Francesco Cappello e Josè Marano. A questa competizione, la formazione dei 5S è presente (anche se con 11 candidati su 16) nonostante l’uscita dal movimento, a fine luglio, d’un gruppo che ha aderito al Progetto civico Attiva Sicilia. Nel 2015, Valeria Franco è stata la più votata della lista del M5S e unica eletta al consiglio comunale di Bronte, dove è rimasta in carica per quasi quattro anni, fino alle dimissioni di aprile 2019. Da sempre all’opposizione dell’amministrazione guidata dal sindaco Graziano Calanna (Pd), i soliti indiscreti ipotizzavano (forse, meglio dire, speravano) un’alleanza del M5S col primo cittadino uscente a sostegno della sua stessa ricandidatura a sindaco, ma dalla Franco sarebbe arrivato un secco niet sulla cosa giallo-rossa brontese. Insomma, l’ex consigliere, nonostante l’anno e mezzo sabbatico, i durissimi scontri avuti con il sindaco non li avrebbe dimenticati. Ieri sera, con ombrelli e microfoni in mano, hanno preso parola gli onorevoli Cappello, Marano, Cantone e la candidata sindaco, Valeria Franco, che ha detto: "È giusto dare ai giovani un’alternativa rispetto alla vecchia politica. Noi siamo lo specchio dell’antisistema. Il voto non si chiede ma si merita e, soprattutto, non si pretende". Dopo quelle di Pino Firrarello e Graziano Calanna, questa è stata la terza apertura di campagna elettorale per la carica di sindaco, manca solo quella di Giuseppe Gullotta. (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 13 Settembre 2020)
11 Settembre 2020
SARA’ UNA CORSA A QUATTRO PER LA POLTRONA PIU’ AMBITA Adesso sì che la competizione entra nel vivo. Con la presentazione delle liste, infatti, parte la campagna elettorale. Come ormai noto sono 4 i candidati a sindaco: Graziano Calanna, Pino Firrarello, Giuseppe Gullotta e Valeria Franco. Il primo cittadino uscente Graziano Calanna, si ripresenta agli elettori scegliendo come assessori Maria Grazia Pisano, medico dell’ospedale di Bronte e attivista del sindacato Anaao. Con lei il dott. Rosario Liuzzo e l’ing. Salvatore Basile. Cinque le liste che lo sostengono. Fra queste il Pd, dove sono candidati gli attuali assessori Cristina Castiglione, Chetti Liuzzo e Gaetano Messina. Poi c’è la lista “Italia Viva” dove sono candidati i consiglieri uscenti Rosario Liuzzo e Ausilia Savoca. La lista “Bronte uniti al centro” di chiara ispirazione all’Udc, dove spiccano l’assessore Giuseppe Di Mulo e la vicepresidente del Consiglio comunale Angelica Catania. Infine le 2 liste civiche: “Guardiamo avanti ancora” con capolista il consigliere Samanta Longhitano e l’ex presidente del Consiglio comunale Gino Prestianni e “Coraggio e Libertà – Graziano Calanna sindaco” guidata da Franco Musarra. A sfidarlo è soprattutto l’ex sindaco ed ex senatore, Pino Firrarello, 81 anni, che ha designato come assessori il dott. Antonio Leanza (figlio dell’ex sindaco e vicepresidente della Regione, il compianto Salvatore Leanza), ed i dottori Marco Samperi e Roberto Landro. Sette le liste che lo sostengono: sei civiche e Forza Italia dove spiccano le candidature del consigliere uscente Maria De Luca (foto a destra) e dell’ex assessore della Giunta Calanna, Ernesto Di Francesco. Nella lista “Tutti Noi” si evidenziano i nomi di Vittorio Triscari, anch’egli un tempo nella Giunta Calanna e dell’attuale presidente del Consiglio comunale Nino Galati. Nella Lista “Riparte Bronte” sono candidati i consiglieri uscenti Massimo Castiglione e Angelica Prestianni. Poi c’è la lista “Amo Bronte” guidata dall’ex consigliere provinciale, Aldo Catania. A sostegno di Firrarello anche la lista “Uniti per Bronte Lista Leanza” con Antonio Leanza e e il consigliere Giuseppina Ruocco. In campo una lista di giovani chiamata “Giovani per Bronte”dove spicca la candidatura di Carlo Castiglione, consigliere uscente e figlio dell’ex sottosegretario Giuseppe Castiglione. Infine la lista “Progetto Bronte – Firrarello sindaco”. Se all’apparenza queste elezioni potrebbero sembrare una sfida fra Calanna e Firrarello, gli altri 2 candidati a sindaco non si ritengono certo outsider. Giuseppe Gullotta, 51 anni avvocato è sostenuto da tre liste e come assessori ha scelto i dott. Maria Gatto e Vincenzo Longhitano e l’infermiere professionale Salvo Tirendi, sindacalista del Nurdsind. Le liste che lo sostengono sono la “Orgoglio Brontese – Giuseppe Gullotta sindaco” dove è candidato lo stesso Gullotta, la lista “Progetto civico Attiva Sicilia” con l’uscente Stefania Zappalà, infine la lista “Fare Bronte” sostenuta dall’ex sindaco Mario Zappia che come capolista ha il consigliere uscente Salvatore Calamucci. Infine Valeria Franco, 30 anni, laureanda in giurisprudenza. È la candidata del M5S. Assessori designati i dottori Sebastiano Bontempo, Nunzio Salvà e Mariasole Rita Febbrile. [Fonte La Sicilia del 10 Settembre 2020]
10 Settembre 2020
Quattro i candidati a sindaco A Bronte sono 4 i candidati a sindaco e 249, in sedici liste, quelli in corsa per i 16 seggi di consigliere comunale, alle elezioni del 4 e 5 ottobre. Il sindaco Graziano Calanna si ripresenta con cinque liste e Pino Firrarello con sette, Valeria Franco con una lista e Giuseppe Gullotta con tre. Su cinque assessori, ogni candidato sindaco per il primo turno ne ha indicati tre, il minimo previsto per legge. Graziano Calanna, 49 anni, avvocato, coniugato, due figli, ex consigliere comunale, sindaco uscente. Assessori: Salvatore Basile, Rosario Liuzzo Scorpo e Maria Grazia Pisano. Pino Firrarello, 81 anni, pensionato, coniugato, due figlie e 4 nipoti, ex consigliere comunale e sindaco di Bronte, ex deputato, assessore regionale e senatore della Repubblica. Assessori: Roberto Landro, Antonio Leanza e Marco Samperi. Valeria Franco, 30 anni, laureanda in giurisprudenza, coniugata, un figlio, ex consigliere comunale. Assessori: Sebastiano Bontempo, Mariasole Rita Febbrile e Nunzio Salvà. Giuseppe Gullotta, 51 anni, avvocato, coniugato, tre figli, ex consigliere e assessore comunale. Assessori: Maria Gatto, Vincenzo Longhitano e Salvatore Tirendi. Questi i candidati al Consiglio comunale. (…) [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 9 Settembre 2020]
26 Agosto 2020
LE LISTE aperta a Bronte la campagna elettorale del sindaco Calanna Il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, ieri sera a Bronte, ha aperto la campagna elettorale per la candidatura a primo cittadino, alle amministrative del prossimo 4 ottobre, del sindaco Graziano Calanna (Pd, foto a destra). Sul palco c’erano pure il segretario regionale del Pd, onorevole Antony Barbagallo, e i segretari etnei di Pd e Udc, Angelo Villari e Alessandro Porto. «Nessuno dei miei candidati faccia promesse che non si possono mantenere - ha detto perentorio Calanna - o di posti di lavoro o pensi a metodi di controllo del voto. Li butto fuori dalle liste, io sono per il voto libero». Sostenuto da un centro-sinistra (Pd, Udc, Iv e liste civiche) che rispecchierebbe, fra new entry e addii, quello che nel 2015 lo portò al ballottaggio, Calanna dei 12 consiglieri iniziali oggi ne ha solo 7 ricandidati: Angelica Catania, Giuseppe Currenti (subentrato a Ernesto Di Francesco), Samanta Longhitano, Gaetano Messina, Antonio Petronaci, Ausilia Savoca (succeduta a Vittorio Triscari) e Rosario Liuzzo; il veterano Salvino Luca resta in panchina mentre Antonio Currao (subentrato a Enza Meli, segretaria provinciale Uil) ci riprova ma è «indeciso con quale sindaco, di sicuro non con Firrarello», tuttavia i più lo danno col candidato sindaco Giuseppe Gullotta. Consiglieri che non saranno nuovamente in lista con Calanna, invece, sono: il forzista Nino Galati (presidente del consiglio), Giuseppina Ruocco (succeduta ad Antonio Leanza) e Gaetano Saitta (subentrato a Giuseppe Di Mulo). Aggregatisi al ballottaggio, portandolo alla vittoria nel 2015 contro il firrarelliano Salvatore Gullotta, non si ricandidano e non sosterranno Calanna i consiglieri Franco Catania (l’ex deputato forzista sosteneva «Aldo Catania sindaco») e Pina Pagano («Nuccio Biuso sindaco»); è di dominio pubblico che entrambi, come i tre consiglieri predetti e i quattro surrogati Di Francesco-Leanza-Meli-Triscari, sosteranno la candidatura a sindaco del senatore Pino Firrarello, al quale ieri Calanna non ha mancato di lanciare sottintese sferzate e “carinerie” varie. Con Calanna si candidano, invece, i suoi assessori Cristina Castiglione, Chetti Liuzzo e Giuseppe Di Mulo (alle prese con la chiusura della lista, “forse” Udc), oltre al consigliere-vice sindaco Gaetano Messina; incerte le sorti del quinto assessore, da nominare a seguito delle dimissioni di Ernesto Di Francesco, risalenti a un mese fa. Il segretario «barbagalliano» del Pd brontese, Maurizio Gorgone, starebbe ultimando la lista col suo vice Antonio Petronaci (vicino all’onorevole Giuseppe Berretta) e gli esponenti storici della sinistra brontese (Pds, Ds oggi nel Pd, legati a Villari) Gino Mavica e Andrea Sgrò, da cinque anni messi all’angolo. Pronta la lista Italia viva del consigliere Rosario Liuzzo, anche se ieri sera l’onorevole Dario Sammartino e la senatrice Valeria Sudano non sono riusciti ad essere sul palco di piazza Rosario a Bronte. A Pd, Udc e Iv, Calanna affiancherà le sue liste civiche (due, forse tre), con sorprendenti new entry, fra cui il «candidato indipendente di fede azzurra», ha tenuto a precisare lo stesso interessato, Gino Prestianni (ex presidente del Consiglio, nel 2015 candidato con Gullotta) che gode dell’appoggio dell’ex assessore e consigliere Nunzio Spanò (nel 2015 candidato con «Aldo Catania sindaco», al ballottaggio pro Gullotta, poi esperto al bilancio di Calanna). Altra candidatura civica pesante sarebbe quella dell’ex consigliere Giuseppe Ruffino, nell’Udc invece quella dell’ex consigliere Nino Costanzo (nel 2015 candidato di «Biuso sindaco»). «E le sorprese non finiscono qui», garantisce qualche «Calanna boys». Ieri sera, dopo Graziano Calanna, i segretari Barbagallo, Porto e Villari hanno fatto intervenire direttamente il ministro Giuseppe Provenzano. A conclusione della serata, è stato proiettato un video sugli ultimi cinque anni di amministrazione. Quella di Calanna è stata la seconda presentazione di candidatura a sindaco di Bronte, dopo quella di Firrarello, ora si attendono quelle del civico Giuseppe Gullotta e della grillina Valeria Franco. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
9 Agosto 2020
Valeria Franco (M5S) sarà candidato a sindaco Diventano 4 i candidati sindaco. A Graziano Calanna, Pino Firrarello e Giuseppe Gullotta si aggiunge il candidato del Movimento 5 stelle, Valeria Franco. Laureanda in Giurisprudenza, 30 anni, sposata con un bel bambino di 8 mesi, Valeria Franco per 4 anni ha rappresentato il M5s nel Consiglio comunale. Poi si è dimessa per diventare mamma ed adesso punta a diventare sindaco. «Mi candido perché me lo chiedono i cittadini, per essere antisistema e perché in questa competizione elettorale amministrativa gli elettori brontesi meritano un vero terzo polo. Mi piacerebbe che mio figlio trovasse un paese diverso. Stiamo completando lista e programma che ha già alcuni punti fondamentali. Il pistacchio al centro della valorizzazione anche turistica, ma soprattutto la lotta alla “burocrazia” che frena il paese e più spazio ai giovani». [Fonte La Sicilia]
2 Agosto 2020
Elezioni a Bronte Pino Firrarello riprende la corsa alla carica di sindaco Un’alleanza milazzista «Dc-Psi 2.0» con Fi, Fdi e filo-leghisti ieri sera, a Villa Etrusca a Bronte, ha aperto la campagna elettorale per la candidatura a sindaco della capitale etnea del pistacchio, dell’ex primo cittadino e senatore Pino Firrarello. Ricandidabile dopo i due mandati dal 2005 al 2015, ieri sembrava ai nastri di partenza del 1984, Firrarello, quando «per caso» (dice lui) a Roma incontrò l’allora leader socialista brontese Turi Leanza (che fu deputato regionale e vice presidente della Regione) e con la «sacralità della parola data» si vide eleggere, dai consiglieri Dc-Psi, per la prima volta sindaco di Bronte. Ieri, a rinnovare l’«accordo romano» c’era Antonio Leanza, il figlio di Turi (scomparso il 31 dicembre 2015), insieme a Nuccio Gatto, Enza Meli e Turi Pizzuto che di Firrarello nel ’85 fu vice. Eletto sindaco dell’Ulivo nel 2002, sconfiggendo il centrodestra con Nunzio Calanna (padre dell’attuale primo cittadino), nel 2004 Turi Leanza subì la «mozione di sfiducia» dalla maggioranza consiliare targata Casa delle libertà, che sei mesi dopo portò alla prima elezione diretta a sindaco di Firrarello. «Non ci posso credere che siamo di nuovo qui», diceva Enza Meli ieri sera, dopo l’ultimo sostegno all’attuale sindaco, col quale sul concetto di «sacralità della parola data» avrebbero avuto da subito divergenze insuperabili. Di ritorno si può parlare, invece, per il simpatizzante leghista Vittorio Triscari e il forzista Pippo De Luca, sindaco di Maletto, nel 2015 entrambi contro il candidato di Firrarello, Salvatore Gullotta, ieri assente, il cui fratello Giuseppe, ex firrarelliano più volte consigliere comunale e assessore, oggi è in campo per la carica di sindaco. Leanza, Triscari e De Luca presenteranno ognuno una lista in aggiunta alle tre civiche firrarelliane, che del coordinatore Claudio Mudanò di Fdi ospiterebbero un paio di candidati. In sala, oltre a quelli d’«area», Angelica Prestianni, Carlo Castiglione, Massimo Castiglione e Maria De Luca, c’erano i consiglieri Tanino Saitta, rientrato dopo l’esperienza con Calanna, e Giuseppina Ruocco, ricandidata nella lista dei «compagni»; in platea anche il presidente del consiglio comunale Nino Galati (azzurro, nel 2015 candidato di Calanna). Oltre a Nunzio Saitta, vice sindaco nell’ultimo mandato di Firrarello, che non ha ceduto alle moine degli emissari ex Mpa di scendere in campo contro il «Senatore», fra gli altri è intervenuto l’onorevole Giuseppe Castiglione. Al tavolo dei relatori c’era solo Pino Firrarello, che non ha usato termini lusinghieri parlando dell’attuale sindaco Graziano Calanna (Pd) e delle “gerarchie” del suo partito, così come fra impliciti e sottintesi non si è risparmiato sul suo eterno rivale Raffaele Lombardo, invisibilmente presente nella campagna elettorale per le prossime comunali Bronte. [di Luigi Putrino, Giornale di Sicilia, 30 Luglio 2020]
28 Luglio 2020
Primi nomi di candidati sindaco Calanna, Gullotta e Firrarello in corsa per la carica di sindaco Una terna maschile si contenderà la carica di primo cittadino di Bronte alle prossime elezioni di ottobre, in campo l’uscente Graziano Calanna, Giuseppe Gullotta e Pino Firrarello, ma c’è ancora suspense per l’incognita femminile Valeria Franco (5S). Per i 16 seggi del Consiglio comunale concorreranno in circa duecento ... (di Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 25 Luglio 2020) Le elezioni si svolgeranno il 4 (domenica, dalle 7 alle 22) e 5 ottobre (dalle 7 alle 14). L'eventuale ballottaggio è fissato per domenica 18 ottobre. Come noto inizialmente la data delle elezioni era stata stabilita per il 24 maggio (ballottaggio il 7 giugno) e successivamente rinviata al 14 giugno (ballottaggio il 28). Ma, in entrambi i casi, visto l'evolversi della situazione emergenziale dovuta all'epidemia di Covid19, la tornata elettorale era stata ancora una volta posticipata.
11 Giugno 2020
ELEZIONI COMUNALI Al voto il 4 e 5 ottobre Si svolgeranno il 4 e 5 ottobre le elezioni amministrative a Bronte e negli altri 61 Comuni dell’Isola. Lo ha deciso il governo Musumeci, su proposta dell'assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso. Le urne saranno aperte due giorni: domenica (dalle 7 alle 22) e lunedì (dalle 7 alle 14). Lo scrutinio delle schede si terrà immediatamente dopo la conclusione delle votazioni. L'eventuale ballottaggio è fissato per domenica e lunedì (18 e 19 ottobre). Come noto le elezioni erano state fissate il 24 maggio (ballottaggio il 7 giugno) e successivamente il 14 giugno (ballottaggio il 28). Ma, in entrambi i casi, visto l'evolversi della situazione emergenziale dovuta all'epidemia di Covid19, la tornata elettorale era stata rinviato al secondo semestre 2020, in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 novembre.
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