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Notizie, Eventi Socio-Culturali e non AGOSTO / OTTOBRE 2007 |
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Poiana salvata dalla Forestale Le guardie forestali del Distaccamento di Bronte, coordinate da commissario Vincenzo Crimi, hanno salvato una poiana caduta in contrada Saragoddio dopo aver ingoiato un boccone avvelenato. Il rapace si trovava a pochi metri dalla strada provinciale e sarebbe certamente diventata cibo per i predatori se non fosse stata ritrovata. Nonostante fosse ormai particolarmente debole, catturarla non è stato facile, con la Poiana che ha tentato di difendersi a colpi di becco ed artigli. Alla fine però è stata consegnata al Centro Recupero Fauna selvatica di Catania per le cure del caso. Non appena sarà nelle condizioni di riprendere il volo, verrà liberata nello stesso luogo in cui è stata ritrovata. Dell'ordine degli Accipitriformi, la poiana è uno dei rapaci diurni di grandi dimensioni più comuni in Sicilia. Si nutre di topi, rettili, piccoli uccelli e grossi insetti. [G. G.] Un «ponte» di solidarietà fra il Rotary e la Tanzania SI e creato un ponte fra il Rotary club Aetna Nord Ovest di Bronte e la parrocchia di Ilula in Tanzania, grazie alla solidarietà dei soci del rinomato club brontese ed il missionario padre Filippo Mammano, ospite d'onore all'interno di un partecipato meeting. «Ringrazio il sacerdote per essere qui - ha affermato il presidente del club Paolo Falanga all'inizio della manifestazione - e soprattutto per l'opportunità che ci dà di poter aiutare la “Missione di Ilula”, realizzando così uno degli scopi principali del Rotary». Padre Mammano, attraverso la proiezione di immagini, ha mostrato come Ilula, che dirige dal 1981, sia nonostante le tante difficoltà cresciuta. Toccante è stato l'intervento di Fausta Chota, una giovane ragazza africana che, al coinvolgente racconto di Padre Filippo, ha aggiunto una descrizione della sua terra e dei problemi della sua gente. [G. G.] |
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Serrati controlli della Finanza nei panifici e rivendite alimentari Commercianti sotto i riflettori della Guardia di Finanza di Bronte che, a seguito di precise disposizioni dei comandi superiori, ha promosso un'operazione di controllo mirata a combattere il fenomeno del caro vita ingiustificato nell'intero territorio di competenza che va da Bronte fino a Linguaglossa. Già da ieri militari della tenenza brontese si recano negli esercizi, soprattutto di prodotti di prima necessità, per prendere nota dei prezzi praticati al pubblico e delle modalità di vendita. Preso nota dei prezzi, i finanzieri trasferiranno i dati alla banca dati nazionale che la Guardia di Finanza sta redigendo con l'obbiettivo di verificare se, nelle varie fasi di vendita soprattutto dei beni di prima necessità, sono stati praticati aumenti ingiustificati. Contemporaneamente, gli uomini delle Fiamme Gialle controlleranno se la vendita viene effettuata dai commercianti nel rispetto della normativa con attenzione al rispetto della legge che vieta ai panificatori di vendere il pane a pezzo e con il prezzo fisso. Il pane va sempre pesato - dice il comandante della tenenza brontese Carmelo Cicero - e mai venduto a pezzo: Si rischia la truffa in commercio». I controlli della Finanza arrivano in un momento in cui le associazioni dei consumatori protestano per gli aumenti di pane e pasta e proprio a Bronte i panificatori hanno deciso di alzare il prezzo a 2 euro al chilo. Un aumento che secondo la Finanza sarebbe sproporzionato rispetto all'aumento che nelle settimane scorse i mugnai hanno praticato al costo della farina. | ||||||
Storia e cultura locale nei programmi didattici La storia, la società e la cultura di Bronte nei programmi didattici delle scuole di ogni ordine e grado della città del Pistacchio. E' la richiesta che il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, ha posto ai dirigenti scolastici degli istituti di Bronte durante un vertice convocato sia per augurare ai dirigenti un proficuo lavoro, sia per programmare una serie di iniziative che il Comune intende organizzare per allargare i vari Piani dell'offerta formativa allo studio della storia e del territorio brontese, per stringere ancor di più il rapporto con le famiglie e per coinvolgere scolari e studenti in iniziative di carattere sociali. Per questo assieme al sindaco Firrarello erano presenti l'assessore ai servizi scolastici Mario Fioretto e quello ai servizi sociali Maria De Luca che hanno ospitato i dirigenti Daniela Zappalà del primo Circolo, Tiziana D'Anna del secondo, Cinthia D'Anna della scuola media, Carmela Scirè dell’Istituto superiore Capizzi e Giovanni Lutri del Radice. Presenti anche rappresentanti dell'Ipsaa e del Liceo della Comunicazione: «Mi accorgo - ha affermato Firrarello - che spesso i nostri ragazzi conoscono bene il pensiero dei filosofi classici e sconoscono quello del loro concittadino Nicola Spedalieri. Conoscono la storia d'Italia e hanno scarsissime nozioni sulla storia della Sicilia e di Bronte in particolare. Oltre a ciò - conclude - hanno poca contezza della valenza del proprio territorio e della sua economia». Un chilo di pane costa due euro, a Bronte esplodono le polemiche Continua a far discutere la decisione dei panificatori di aumentare il costo di un chilo di pane a 2 euro. C'è chi sostiene che il prezzo non sia poi così esagerato rispetto ai prezzi degli altri Comuni e che purtroppo la colpa è dovuta principalmente al caro vita. C’è chi invece contesta ai panettieri di Bronte di aver aumentato troppo ed in poco tempo, ribadendo che fino a qualche settimana fa il pane al chilo non costava più di un euro e 60. Intanto i panificatori continuano a difendere la loro decisione che dicono sia stata condizionata dall'aumento della farina. Sembrerebbe. infatti, che alcuni paesi che esportano il frumento avrebbero chiuso i rapporti commerciali con il nostro paese. Vincenzo Sanfilippo però, nelle vesti di componente dell'associazione dei consumatori Adoc, continua la battaglia: «Chiederemo alle forze dell'ordine - afferma - e al Governo di verificare se gli aumenti praticati sono dovuti all'aumento dell'inflazione o meno. Lo chiederemo per il pane e per tutti gli altri prodotti agroalimentari in tutte le fasi della filiera».
Il pane schizza a 2 euro al kg, i consumatori alzano la voce
Con la raccolta del pistacchio si spostano i cassonetti-rifiuti Bronte si svuota per la raccolta del pistacchio nelle campagne e il presidente della società Ato rifiuti, Joniambiente, dott. Mario Zappia, fa sistemare nelle strade rurali i cassonetti per la raccolta dei rifiuti, permettendo alla gente di evitare di portarsi dietro i sacchetti o, nella peggiore delle ipotesi, di lasciarli ai bordi delle strade. L'idèa di sistemare i cassonetti nelle campagne è venuta al vice presidente della società Ato, Antonello Caruso, idea che Zappia ha sposato in pieno realizzandola. «Con il presidente Zappia - ha affermato Caruso - abbiamo immediatamente trovato sinergia conoscendo le abitudini del brontesi che ogni due anni a settembre si trasferiscono nelle campagne per raccogliere il pistacchio. Vivere in campagna di conseguenza vuol dire produrre fra i pistacchieti quei rifiuti che adesso la gente più comodamente, come in città, potrà gettare nei cassonetti». «Abbiamo individuato alcuni siti - ha aggiunto il presidente Zappia - che ci permettono di servire il territorio più vasto possibile, decidendo di porre i cassonetti nelle contrade Fiteni, Saragoddio, Barrile, Passopaglia e Sciarotta». Le buone notizie per i brontesi sul fronte della pulizia del territorio non finiscono qui. L'assessore comunale all'ecologia Maria De Luca ha nuovamente fatto ripulire contrada Santissimo Cristo, continuamente ricettacolo di rifiuti ingombranti, decidendo di far recintare l'area: «Abbiamo deciso di risolvere il problema in maniera definitiva - afferma l'assessore De Luca - delimitando le aree a ridosso del parco con una recinzione». | ||||||
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Indumenti usati nelle chiese
La raccolta differenziata degli indumenti usati diventa per il Comune di Bronte il modo migliore per sancire ancora una volta la stretta collaborazione esistente tra le parrocchie, il mondo scolastico e le associazioni sportive. L'assessore ai servizi ecologici Maria De Luca ha, infatti, chiesto ai parroci delle chiese brontesi la possibilità di posizionare i contenitori degli indumenti usati - che vengono messi a disposizione dalla Joniambiente - proprio all'interno delle parrocchie. «La religiosissima Bronte - afferma l'assessore De Luca - vanta parrocchie e gruppi cattolici che sono particolarmente attivi e prosperi di iniziative di beneficenza. E gli indumenti usati, conferiti come raccolta differenziata, vengono selezionati per poi essere dati alle famiglie più bisognose del mondo». «Per questo - continua lo stesso De Luca - affinché questo servizio funzioni bene ritengo che sia necessario sensibilizzare chi da sempre svolge questo compito con puro spirito volontaristico e di servizio».
Un nuovo campetto di calcetto I bambini della parrocchia San Giuseppe di Bronte hanno un nuovo campetto dove praticare il calcetto. A realizzarlo è stata la parrocchia che ha ricevuto un congruo contributo da parte del Comune. Così il sindaco sen. Pino Firrarello ha tagliato il nastro inaugurale assieme a buona parte di assessori e consiglieri comunali. «Il Comune crede - ha affermato Firrarello - nel ruolo educativo che svolgono tutte le parrocchie di Bronte nei confronti di giovani. L'esempio è proprio quello della parrocchia San Giuseppe, con l'attivissimo padre Luigi Camuto, organizzatore di un così impressionante numero di iniziative da riuscire a coinvolgere tantissimi giovani impegnati nei Grest, nelle attività degli scout o in semplici iniziative parrocchiali. Ritengo che Bronte debba molto a padre Camuto.» (fonte La Sicilia)
Etna, tornata la quiete. In raffreddamento la colata (*ramu*) Dopo la notte di fuoco a cavallo tra martedì e mercoledì, in cima all'Etna sembra essere tornata la calma. Il cratere di Sud-Est, protagonista delle spettacolari fontane di lava di tre giorni fa, è adesso interessato da deboli fenomeni di degassazione. Esaurita l'alimentazione che l'aveva portata a percorrere in breve tempo il tratto di valle del Bove che si chiude ai piedi dei Monti Centenari, anche la colata venuta fuori dalla frattura alla base del cratere si è lentamente fermata ed è ormai in fase di raffreddamento, come appurato anche dal sorvolo effettuato dai vulcanologi dell'Ingv. «Ma per favore, non parliamo di normalità - avverte il vulcanologo Carmelo Ferlito - La normalità è un'unità di misura umana che mal si applica alla natura in genere, e meno ancora ai vulcani». Cosa potrà accadere adesso è difficile da dire. Giovanni Tringali, direttore scientifico dell'Istituto di ricerche mediche e ambientali Irma di Acireale, sostiene che c'è da attendersi un nuovo spettacolo come quello dei giorni scorsi a breve: «Quando a giugno avevamo detto che ci sarebbe stata un'eruzione a breve, non intendevamo certo questione di giorni o di ore – spiega - non sono queste le unità di misure da utilizzare in questi casi. Però i risultati degli studi fatti assieme a vulcanologi di fama internazionale come Tanguy ci hanno dato ragione». Per stabilire quali siano effettivamente le attuali condizioni dell'Etna manca, comunque, il riscontro dei dati termici all'interno del cratere, resi difficili dalle condizioni meteo proibitive in cima al vulcano attivo più alto d'Europa. [Ra. Mu.] Il mercatino del libro usato Il «caro-libri» ti stressa?! Non c'è problema. Corri da... Sinistra Giovanile ed acquista i libri che ti servono... risparmiando. Con questo motto la sezione brontese della Sinistra Giovanile organizza per il terzo anno consecutivo il mercatino del libro usato. A partire da mercoledì 5 settembre, dalle ore 16,00 alle ore 20,00 di tutti i giorni, è possibile portare i libri usati presso la sede di Piazza Roma della Sinistra Giovanile ed acquistare quelli che servono risparmiando ed evitando il rincaro delle case editrici. Un'ottima iniziativa visti i soliti aumenti annuali dei testi scolastici ed i tempi di magra dei bilanci familiari ridotti quasi all'osso. In contrada Nave 3 roghi Inceneriti da piromani 5 ettari e parte del bosco di Roverella Più di 5 ettari di terreno sono andati in fumo in contrada Nave a Bronte, a causa di tre incendi dolosi che i piromani hanno appiccato intorno le 20, proprio all'imbrunire quando elicotteri e canadair non possono più alzarsi in volo. Un cambio di strategia, forse da tempo studiato appositamente per mettere ko l'intera organizzazione antincendio, dotata di vedette e intere squadre rimaste all'erta per l'intero pomeriggio e costrette ad intervenire con le fotoelettriche, quando credevano ormai di aver trascorso una giornata tranquilla. Vista l'impossibilità di far intervenire i mezzi aerei, il comandante del distaccamento forestale di Bronte, commissario Vincenzo Crimi, ha fatto convergere sul posto le squadre di Bronte e Randazzo e Maniace. Anche i vigili del fuoco volontari di Maletto sono intervenuti, ed intorno alle 23 l'incendio era stato circoscritto. «Gli incendiari - ha detto il commissario Crimi - hanno appiccato il fuoco in tre punti distanti l’uno dall'altro. Una tecnica ormai ripetuta per diluire la forza dell'azione di spegnimento. I danni li stiamo ancora contando - continua Crimi - ma circa 5 ettari di contrada Nave è andato in fumo e con essi una buona fetta di bosco di Roverella». Le fiamme hanno pure lambito alcune abitazioni rurali, che comunque non sembrano aver subito danni. Intanto, le indagini continuano per identificare i piromani. Le guardie forestali ieri hanno perlustrato il terreno, alla ricerca di qualsiasi elemento che possa far risalire alla loro identità. Intanto per adesso a pagare saranno, purtroppo, i pastori che utilizzano quei terreni per il pascolo. «Quella è una zona boscata - conclude il commissario Crimi - che adesso per legge è vietata al pascolo. I pastori che vi lasceranno pascolare le greggi dovranno essere verbalizzati per migliaia di euro». [Gaetano Guidotto] | ||||
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Quell’auto andava a... cocaina Presi dai Cc due «corrieri» con mezzo chilo di droga (valore 70 mila euro) nascosta nel serbatoio I carabinieri della Compagnia di Randazzo con una brillante operazione hanno inferto un durissimo colpo al traffico di cocaina che si consuma a Bronte e alle cosche che ne regolano lo spaccio. I militari dell’Arma, infatti, sono riusciti a intercettare ben 500 grammi di purissima polvere bianca che due corrieri stavano tentando di portare in paese. Un carico particolarmente prezioso dal valore di circa 70.000 euro e che le cosche hanno affidato ai due giovani corrieri, ambedue arrestati. Si tratta di G. U. di 23 già pregiudicato e F. V. di 20 anni. Entrambi residenti a Bronte, i due percorrevano la statale 120 a bordo di una Bmw serie 5 sw di proprietà di un autonoleggio, quando sono stati fermati da un posto di blocco dei carabinieri. Si trattava di un normale controllo, ma i carabinieri si sono accorti subito che i due erano particolarmente nervosi. La città di Bronte, inoltre, da tempo è considerata dagli inquirenti una centrale di spaccio di cocaina, e così i militari hanno deciso di far ispezionare la vettura da un cane antidroga, che ha subito fiutato qualcosa nei pressi di uno dei due serbatoi di benzina dell’auto, cominciando a mordere il sedile posteriore. E’ stato così ispezionato il serbatoio, dove i carabinieri hanno trovato immerso nella benzina un vasetto di vetro di maionese che conteneva quattro panetti di cocaina purissima. Il vasetto era stato accuratamente sigillato e chiuso quasi ermeticamente con diverse fascette, due fogli di resistente plastica rossa, 8 strati di cellofan e della colla sigillante. Interrogati i due corrieri hanno preferito rifugiarsi nel totale silenzio, ma è chiaro che quella droga fosse destinata al mercato brontese, dove in passato i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato spacciatori provenienti pure dal messinese. Arrestati i due, i carabinieri hanno dato inizio ad un’imponente operazione di controllo del territorio brontese, trovando in campagna, all’interno di grossi tubi posti all’aperto, tre fucili, di cui uno a canne mozze, alcuni passamontagna, delle targhe di auto rubate e tante cartucce caricate a lupara. Uno dei fucili era pure carico e quindi pronto a sparare. Le indagini ovviamente continuano. Le armi saranno inviate al Ris per verificare se hanno sparato di recente e se mostrano importanti impronte digitali.
25 Agosto 2007 Due «bellissime» di Bronte e Randazzo alle finali regionali Il versante nord dell’Etna sarà ben rappresentato alle finali regionali per il concorso di Miss Italia. A partecipare alle selezioni che già da questa sera in vari Comuni del messinese sceglieranno finaliste che andranno a Salsomaggiore per contendere la corona di miss Italia 2007, ci sono, infatti, due belle ragazze di Bronte e Randazzo. Si tratta di Roberta Proietto Billorello di 20 anni di Randazzo e Roberta D’Acquino di 19 anni di Bronte. Entrambe bellissime, hanno acquisito il diritto di partecipare alla finale regionale a Riposto dove si è svolta la finale per miss Catania, con Roberta Billorello che ha conquistato la fascia di “miss Rocchetta bellezza”, mentre Roberta D’Acquino quella di “miss Carpisa”. Tutte e due si portano dietro il tifo dei propri paesi, pronti a scommettere sul loro passaggio del turno ed andare a giocare le proprie chances a Salsomaggiore, dove Bronte e Randazzo sono pronti a far sentire il proprio peso con il televoto. [Gaetano Guidotto, LaSicilia] Blitz del presidente di Joniambiente: «Bilancio negativo» Bronte bocciata in pulizia urbana L’accusa di Zappia dinanzi ai cumuli di rifiuti: «Gli addetti sono pochi e alcuni andrebbero sostituiti» La fine delle vacanze coincide per la società Ato rifiuti Joniambiente con il momento delle verifiche. Il presidente Mario Zappia, infatti, ha programmato una serie di sopralluoghi nei centri abitati e nelle isole ecologiche di tutti i Comuni del territorio di pertinenza (da Bronte fino a Riposto) per verificare l’efficienza del servizio reso alla collettività. Così ieri mattina, insieme al vice presidente Antonello Caruso, Zappia, a sorpresa, ha effettuato un blitz presso l’isola ecologica di Bronte, verificando l’efficienza del servizio di pulizia all’interno della cittadina. «Il bilancio finale - ha affermato il presidente alla fine del sopralluogo – purtroppo non è positivo. Per le strade della cittadina credo che il servizio debba essere migliorato, mentre la piazzola di accesso dell’isola ecologica di contrada Santissimo Cristo è caratterizzata da un sempre più largo cumulo di rifiuti ingombranti. La gente, è vero, non dovrebbe depositarli lì, ma è vero anche che noi dovremmo in tempi celeri smaltirli». «Il problema - ha spiegato il presidente - è derivato dalla carenza di personale. Pochi gli addetti nei centri di raccolta, molti gli operatori di Bronte che dovrebbero essere sostituiti o intergrati. Per questo - conclude - chiederò subito un incontro con la Aimeri Ambiente, che per conto nostro svolge il servizio, affinché tutti i problemi vengano risolti». «Oltre a ciò, - aggiunge il vice presidente Antonello Caruso - nell’attesa che vengano realizzati i lavori di potenziamento del Centro comunale di raccolta di Bronte, è necessario individuare un sito provvisorio dove depositare i rifiuti ingombranti. Chiederò al Comune di poter utilizzare nuovamente l’area dell’ex segheria Pirrone». Alla fine del sopralluogo Zappia e il direttore della Aimeri, dott. Alfio Agrifoglio, si sono sentiti. «Con Zappia abbiamo concordato un incontro - afferma Agrifoglio - per pianificare in tempi rapidi una serie di interventi mirati che riguardano il Comune di Bronte, potenziando il personale e tutte le attività operative così da risolvere i disservizi che si sono verificati nel mese di agosto. E’ interesse dell’Aimeri e di Joniambiente - conclude - dare risposte adeguate». (fonte La Sicilia) I 50 anni di sacerdozio di padre Gliozzo
Padre Giuseppe “Pippo” Gliozzo compie 50 anni di sacerdozio. Per festeggiare la ricorrenza, gli amici e i parrocchiani celebreranno con lui la Messa delle ore 10 di domenica 26 nella Parrocchia Crocifisso Buona Morte in piazza Falcone. Ordinato sacerdote nel 1957, padre Gliozzo ha svolto il suo ministero sacerdotale a Bronte fino al 1970, come Assistente spirituale dell'Azione Cattolica e vice-rettore del locale Piccolo Seminario. Nel 1970 padre Gliozzo viene nominato vice-rettore del Seminario arcivescovile di Catania. E' stato per molti anni insegnante di religione nel liceo Spedalieri. Successivamente egli diventa parroco della parrocchia Crocifisso della Buona Morte in Catania, dove opera tuttora. In tutti questi anni padre Gliozzo è stato maestro e punto di riferimento per tantissimi giovani che hanno trovato in lui un educatore di grande umanità e spiritualità ricevendo un costante impulso alla formazione sia religiosa sia civile che resterà loro patrimonio indelebile per tutta la vita.
- Pippo Gliozzo nei ricordi di alcuni dei tanti «giovani» che ha formato Parte la raccolta differenziata di pile e farmaci scaduti
Da sottolineare – conclude – come i contenitori permettono solo alla ditta delegata al recupero di prelevare i rifiuti pericolosi. Nessuno quindi potrà pensare di appropriarsi dei farmaci depositati.» I contenitori saranno ripuliti periodicamente dalla società Aimeri Ambiente diretta dal dott. Alfio Agrifoglio, con il presidente Zappia che è pronto a scommettere sull’efficacia di questo nuovo servizio. «A Bronte – conferma Zappia – i contenitori sono già stati istallati, permettendoci di raccogliere qualcosa come 500 chilogrammi di batterie. Oltre a ciò lo sforzo che stiamo compiendo mira ad un duplice obiettivo: infondere sempre di più fra gli utenti il principio che è necessario differenziare i rifiuti e contemporaneamente conferire in discarica sempre meno.» Già, perché uno dei costi principali che i Comuni prima anche le società le Ato oggi sono costrette a sostenere e quello del conferimento in discarica che può essere abbattuto solo conferendo di meno. I contenitori sono già stati posti in tutti i Comuni 14 Comuni, ad eccezione di Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Milo e Piedimonte Etneo. Grande festa finale per tutti i Grest Si sono conclusi con una grande festa in piazza Spedalieri i vari Grest organizzati a Bronte che hanno visto coinvolgere le parrocchie di San Vito, San Giuseppe, Madonna del Riparo, San Silvestro, Sant’Agata, oltre alle Figlie di Maria Ausiliatrice e le Ancelle missionarie Cristo Re. Ed il Comune non è rimasto a guardare contribuendo alla realizzazione di vari Grest: «Proprio così - conferma l’assessore alle politiche scolastiche prof. Mario Fioretto - il Comune riconosce le qualità didattiche del Grest. Sono, infatti, la scuola, la famiglia e la Parrocchia le tre agenzie educative che contribuiscono alla crescita del giovane, ed a Bronte abbiamo la fortuna di avere parrocchie e scuole particolarmente presenti e quindi di aiuto alla famiglie». [La Sicilia] Divelto e rubato il beverino di via Benedetto Radice
Per qualche secolo aveva servito egregiamente allo scopo per il quale un oscuro scalpellino lo aveva fatto (“dar da bere agli assetati”, uomini e bestie) ed ora si riposava in un angolo di via B. Radice, guardato con ammirazione da chiunque passasse. Anche don Benedetto (il nostro beneamato storico) dal suo balcone ogni giorno posava lo sguardo su di lui e ne ammirava la bellezza semplice e funzionale e le pure fattezze artigianali. Ora il beverino posto all'angolo della cisterna è improvvisamente scomparso: divelto e rubato una notte di qualche mese fa, se ne sono perse le tracce. Ma, quel che più conta, nell’indifferenza generale, nessuno lo cerca; nemmeno i Carabinieri che hanno dimora proprio dirimpetto e che sicuramente molte volte lo hanno ammirato dalle loro finestre. E’ rimasta (vedi a destra), triste e malandata, con un’ampia ferita sul fronte, l’imboccatura della cisterna che però, senza il suo beverino, ha perso del tutto la sua bellezza, la vitalità e la funzione dissetatrice. Ora, inevitabilmente, è destinata all'oblio ed alla distruzione. Ma non fateci caso. E’, purtroppo, il destino dei tanti manufatti in pietra lavica o in ferro battuto che adornano le stradine e le case del nostro centro storico e delle nostre campagne: scomparire senza lasciare traccia e finire chissà dove. Ma, comunque, se qualcuno dovesse incontrare e riconoscere il «nostro» beverino ce lo segnali.
Cassonetti pieni di solidarietà Parte il servizio di raccolta differenziata per gli indumenti usati anche nei Comuni che vanno da Bronte a Riposto. A promuovere il nuovo servizio l'intero Cda della Società Ato rifiuti joniambiente presieduta dal dott. Mario Zappia, che ha inviato ai Comuni la lettera per chiedere ai sindaci di individuare i siti dove porre il grosso contenitore. Fra tutti il più solerte è stato Maniace, che ha già posto nei luoghi strategici i contenitori utilizzati per raccogliere gli indumenti usati. A ruota hanno seguito il buon esempio i Comuni di Fiumefreddo, Mascali, Linguaglossa e Riposto che a giorni attiveranno il servizio, mentre Bronte, Randazzo e Sant'Alfio hanno accettato di porre i contenitori all'interno dei centri urbani e stanno individuando i siti. «Presto tutti i residenti dei 14 Comuni dell'Ato potranno fare la raccolta differenziata anche dei vestiti usati», afferma il vice presidente di Joniambiente Antonello Caruso. «Il bello di questa iniziativa è che non costerà nulla alla Joniambiente, che anzi, non conferendo in discarica i vestiti, risparmierà pure. A gestire il servizio - continua - sarà una cooperativa sociale specializzata nel settore, attraverso l'utilizzo di personale che per vari motivi hanno necessità di essere reinseriti nel mondo del lavoro». «Nei cassonetti - aggiunge il presidente dell'associazione Mario Zappia - potranno essere posti non solo indumenti vari come camice, magliette o maglioni, ma anche borse, cinture e pelletterie varie. Differenziare gli indumenti e utile anche per essere solidali con le popolazioni più povere. I vestiti e il pellame raccolti in modo differenziato, infatti, verranno separati per categorie merceologiche. E gli indumenti migliori potranno essere riutilizzati da chi ne abbia bisogno. NOTTE ALL'ADDIACCIO IN UNA ZONA IMPERVIA DEI NEBRODI Intervengono per soccorrere una scout, si feriscono tre operatori del 118 Per raggiungere una boy scout di 20 anni che si era ferita in una zona impervia dei Nebrodi, in territorio di Maniace, due soccorritori del 118 di Catania, un medico e un'infermiera professionale, andando a piedi portandosi dietro la barella e tutto il necessario per il soccorso, lungo il greto di un vallone, paradossalmente si sono a loro volta infortunati, ritrovandosi costretti a trascorrere la notte all'addiaccio. È accaduto mercoledì sera, quando Anita Rizzo appartenente al gruppo scout “Palermo 19”, nei pressi del torrente Saracena (a qualche centinaio di metri dal lago Tre Arie), è caduta battendo violentemente il ginocchio sinistro. Temendo una frattura, il capo degli scout Gerlando Giaccone di 35 anni, anch'egli di Palermo, assieme ad un altro scout, è sceso fino a Maniace raggiungendo alle 19,45 la stazione dei Carabinieri per lanciare l'allarme. Essendo il posto difficile da raggiungere, i carabinieri hanno avvertito la Guardia forestale di Maniace e il 118. Così la guardia forestale Giuseppe Basile e i carabinieri Egidio Del Grosso e Antonio Campitelli hanno raggiunto il luogo dell'incidente dove attendevano la ragazza ed i suoi amici scout e dove era possibile arrivare solo a piedi attraversando rovi, dirupi ed un fitto bosco. Pertanto le forze dell'ordine hanno aspettato l'ambulanza lungo la strada sterrata dove il dott. Tindaro Impellizzeri, la soccorritrice Simona Mirenda e l'autista Savio Imbrogiano sono stati costretti ad imbracciare la barella ed avventurarsi a piedi fra i boschi, cadendo più volte e procurandosi diverse contusioni. Nonostante ciò i soccorritori, con spirito di sacrificio e vera abnegazione, hanno continuato il difficile percorso, raggiungendo quasi all'imbrunire la ragazza ferita Il dott. Impellizzeri, anch'egli contuso al braccio destro a causa di una caduta, si è reso subito conto che la gamba della scout non era fratturata, ma per la ragazza era ugualmente impossibile camminare. E dato che il buio impediva agli elicotteri di alzarsi in volo, la comitiva ha deciso di trascorrere la notte fra le rocce del greto del torrente in attesa del giorno, quando finalmente un elicottero dei Vigili del fuoco, non trovando un posto per atterrare, ha tirato su con il verricello tutti i contusi e li ha trasportati in ospedale a Bronte. Qui il dott. Roccasalva ha medicato e poi dimesso tutti i feriti che hanno riportato lievi ferite, con prognosi che vanno dai 5 ai 10 giorni. Alle guardie forestali di Maniace, coordinate dal commissario Alfredo Lo Presti, invece è stato dato il compito di riportare il resto della comitiva (11 scout) in paese, dove è stata rifocillata ed accompagnata sui bus in partenza per Palermo. [Gaetano Guidotto] | ||||
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