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Bronte nel mondo

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Bronte nel mondo

di Bruno Spedalieri

Bronte e l'Etna (foto G. Guidotto)Il forestiero che ha avuto occasione di visitare la nostra cittadina, ha potuto certo ammirare il panorama della città stagliato sulla maestosa sagoma dell’Etna.

La sua posizione e conformazione tuttavia non la rendono di facile accesso e la sua storia si nasconde dietro il pietrame lavico e nero delle sue vecchie costruzioni. Eppure è la storia di Bronte fatta di pene, di tensioni e di rivoluzioni, che l'ha resa nota al mondo.

Ironicamente è stato un personaggio non amato dai brontesi, Orazio Nelson, che ha reso famosa la città di Bronte e che, sia pure indirettamente, ne ha propagato il nome per il mondo.

Cosa ancora più strana: i brontesi non hanno mai conosciuto Orazio Nelson, alla cui padronanza sono stati gratuitamente asserviti per ragioni di Stato. E coloro che sono stati all'origine della toponomastica brontese all'estero, non hanno mai conosciuto l'originale Bronte.

Il 10 agosto 1798, ad Abukir in Egitto, l'Ammiraglio inglese Orazio Nelson aveva riportato una strepitosa vittoria sulla flotta navale francese. Il 24 giugno 1799, lo stesso Ammiraglio, salvò il Regno di Napoli schiacciando la rivolta partenopea. Il Re Ferdinando 1° di Napoli e Sicilia volle ricompensarlo nominandolo Duca di un territorio, che il Re stesso sconosceva, situato ad Est dell'Isola, all'ombra dell'Etna: Bronte.

Le vittorie riportate da Orazio Nelson lo hanno reso famoso e gli hanno conquistato degli ammiratori in tutto il mondo. Ciò che ha favorito la diffusione del nome, tuttavia, è stato il sistema colonialistico imperiale dell'Inghilterra. Vediamo ora in che modo il nome si sia diffuso.
 

Bronte - New South Wales (Australia)

Quando giunsi a Sydney nel gennaio 1973, il mio ospite Giuseppe Greco mi disse che uno dei sobborghi della città di Sydney portava il nome di Bronte. Di fatto due luoghi in Australia portano il nome di Bronte, uno è il sobborgo Bronte, situato sul versante Est della città di Sydney, capitale dello Stato Nuovo Galles del Sud.

Robert Lowe, avvocato e politico, 1° Visconte di Shefbrooke, nel 1842 si era trasferito dall'Inghilerra in Australia, dove si diede con veemenza alla politica. Pubblicò pure degli articoli che gli procurarono fortuna. Investì le sue risorse nella compera di una vasto possedimento in Sydney, vicino al mare, ad esso, in onore di Orazio Nelson, diede il nome di Bronte. La pronunzia locale è "Bronti".

Al numero 470 di Bronte Road esiste tutt'oggi la "Bronte House", la casa che fu di Robert Lowe.

Il Sobborgo di Bronte fa parte del distretto municipale di Waverley.

Nel 1987 c'era stato un tentativo di fare svanire il nome di Bronte dalla toponomastica di Sydney; si voleva infatti inglobare quel sobborgo in quello di Waverley. Il tentativo è andato fallito grazie al mio interessamento e alla presa di posizione della popolazione.

Nell'ottobre 1990, mi trovavo in vacanza a Bronte di Sicila. In un incontro con il sindaco Dott. Francesco Spitaleri ho suggerito l'idea di un gemellaggio tra i due Bronte, purtroppo il mandato di quel sindaco scadette nel 1991 e non se ne fece niente.

Il 16 luglio del 1992 però vennero in Australia, in visita ai Brontesi di Sydney e di Melbourne, l'Arcivescovo di Catania Monsignor Luigi Bommarito, Il Vice Presidente della Provincia di Catania, Dott. Francesco Bruno, il Presidente di Sicilia Mondo Avv. Domenico Azzia, l'Arciprete di Bronte Sac. Antonino Longhitano ed il nuovo Sindaco di Bronte, Dott. Salvatore Anastasi, insieme con altri dignitari. Il 20 luglio di quell’anno Biagio Meli da Bronte organizzò un incontro tra il Sindaco di Bronte di Sicilia con il Mayor di Waverley, Mrs Barbara Armitage, sotto la cui giurisdizione cade il Sobborgo Bronte del Nuovo Galles del Sud, ed insieme parlarono di un eventuale gemellaggio.

 

Bronte Park - Tasmania (Australia)

Il secondo Bronte d'Australia si trova nello Stato di Tasmania ed è denominato: Bronte Park.

Una parente di Orazio Nelson, di cognome Matchams andò sposa al Luogotenente Arturo Corbett, il quale si trasferì e stette in Tasmania dal 1834 al 1863.

Là comperò un vasto podere che denominò Bronte Park, ad onore del titolo ducale di Nelson. Bronte Park si trova al centro geografico dell'Isola Stato, all'incrocio delle strade che conducono a Devonport, a Hobart e a Queenstown.

 

Foto di Giuseppe SanfilippoBronte in Nuova Zelanda

L’estremo nord dell’isola meridionale della Nuova Zelanda si biforca abbracciando la triangolare Baia di Tasman con due promontori che si protendono verso nord.

Nell’angolo in cui i due promontori si incontrano sorge la cittá di Nelson.

Non lontano da Nelson, un territorio porta il nome di Bronte.

Si noterà che qui il nome Bronte è legato al nome Nelson dato alla cittá vicina.

Anche in Australia e in Canada il nome Bronte é legato a quello di Nelson dato alla baia vicina.

 

Bronte - Ontario (Canadà)

Nella zona a sud di Toronto vari nomi erano sorti in onore dell'Ammiraglio Orazio Nelson per commemorare la sua strepitosa vittoria a Trafalgar: la città di Trafalgar e la frazione Bronte sul mare.

Sul territorio di questo centro rurale scorre un fiume denominato “Bronte Creek” e la baia in cui sfocia porta il nome di Bronte Harbour.

Oggi Bronte, situato 40 chilometri a sud di Toronto, fa parte della città di Oakville nella regione municipale di Halton. Pronunzia locale: "Bronti".

Fu dietro pressione del colono William Chisolm, il quale nel 1828 aveva comprato ettari di terreno alle foci del Sixteen Mile Creek, che il 30 dicem­bre 1833 fu sottoposto alle autorità competenti il piano di un nuovo agglomerato urbanistico.

Il 19 agosto 1834 apparve per la prima volta, sulla "Gazzetta dell'Alto Canadà" il nome della nuova cittadina: Bronti.

 

Bronte - Texas (Stati Uniti d'America)

Bronte del Texas è un piccolo centro a 50 chilometri nord di
San Angelo. Sembra che il nome sia stato attribuito al centro nel 1888 a seguito di un concorso e fu preferito a Bronco, altro nome proposto.

Il nome fu dato in onore della scrittrice anglo-irlandese Carlotta Bronte.
Il nome è pronunziato con la "e" muta: "Bront".

Nel 1906 le case in legno del vecchio Bronte furono spostate di mezzo miglio, per essere situate nei pressi della nuova ferrovia, che veniva allora costruita per collegare il versante ovest con il versante est dello Stato.

 

Drogheda, Irlanda = Brontë

Drogheda è la citta natale del prete anglicano Patrick Prundy, nato nel 1772 e morto nel 1861.

Nel 1800 il padre di Patrick, ammiratore dell'Ammiraglio Nelson, prima di lasciare l'Ulsterman in Irlanda per recarsi a Cambridge in Inghilterra, aveva mutato il suo cognome in quello di Brontë.

Affinché la pronunzia del nome non fosse storpiata nella lingua inglese, il Prundy volle una dieresi sulla "e" finale del nome. Cura che invece non ebbero gli americani del Texas, i Canadesi e gli Australiani, nei quali paesi il nome è rispettivamente pronunziato “Bront” e “Bronti”.

Patrick fu il padre delle tre famose scrittrici: Charlotte (1816-1855), Emily Jane (1818-1848) ed Anne Brontë (1820-1849), autrici dei rispettivi libri: Jane Eyre, Cime Tempestose e Agnes Grey.

Patrick aveva seguito il padre in Inghilterra e studiò a Cambridge. Nel 1812 sposò Maria Branwell.

Nel 1815 fu nominato curato di Thornton, dove nacquero le tre scrittrici. Anche il nome delle scrittrici dunque deriva dal nome della nostra cittadina di Sicilia.

Bronte e Drogheda, città-gemelle: Nel luglio del 1987 una folta dele­gazione brontese, guidata dall'allora sindaco Nino Paparo ed accom­pagnata dal sen. Pino Firrarello, per sei giorni era stata ospite di Drogheda, stipulando il gemellaggio fra le due cittadine.

Successivamente, nel Giugno del 2002, l'atto di gemellaggio è stato rinnovato questa volta con una rappresentanza di brontesi che si è recata nella cittadina irlandese guidata dall'allora vice sindaco Nino Leanza e dall’asses­sore Vincenzo Sanfilippo.

«Il gruppo - scrisse il "Drogheda Independent", quotidiano della cittadina irlandese - ha portato con se anche tre cuochi, che hanno preparato un fantastico pranzo brontese per il pubblico che era stato invitato. Bronte è la casa del pistacchio ed il cuoco, chiamato Biagio Incognito, ha preparato, dal primo all’ultimo piatto, una banchetto basato esclusivamente sul pistacchio. Ed il pubblico è andato assolutamente pazzo per la sua cucina.»

Patrick Brontë e le sue tre figlie Char­lotte, Emily e Anne, famose scrittrici.
Charlotte condivise con le due sorelle e il fra­tello Branwell un’infanzia spensierata e ricca di "sperimentazioni letterarie".
La fama le ar­rise nel 1847 con Jane Eyre, romanzo che ebbe ed ha ancora oggi un successo incredibile.

 

Bronte nei nomi di persona

Fu con sorpresa che la sera del 10 marzo 1994 ricevetti una telefonata da Perth. Il Signor Bronte Parkin, abitante di Nedlands, nell’Australia Occidentale, presentandosi mi diceva di chiamarsi con il nome Bronte ed il cognome Parkin. Anche lui si era dato alle ricerche per determinare l'origine del suo nome.

Era nato in South Australia nel 1950 e mi diceva che nel Sud Australia il nome Bronte è popolarmente usato come nome proprio e come cognome.

Anche a Sydney esistono altre due persone con il cognome Bronte. Ansioso di conoscere di più sul suo nome aveva scritto a Bronte Park in Tasmania. L'Archivista di quel centro, gli aveva menzionato il mio nome.

La via Vittime Eccidio di Bronte a Rometta (ME)  - La Piazza Bronte di Quarrata (PI)



La Regia Nave Bronte

Regia nave Bronte (da coll.  Guido Alfano-via Giorgio Parodi)Impostata, nel Cantiere Navale Orlando di Livorno, il 1° ottobre 1903, fu varata l'11 settembre 1904 e ultimata il 1° febbraio 1906. Aveva un dislocamento a pieno carico di 10.250 ton., una lunghezza di 119,6 metri, larghezza di 14,3 un'immersione di 8 con un apparato motore, della potenza di 4.000 cavalli vapore, che assicurava alla Bronte una velocità di 14,5 nodi.

Era armata con 4 cannoni da 57/43, sostituiti poi da altrettanti cannoni 120/47. Il suo equipaggio era costituito da 122 uomini, compresi 5 Ufficiali.

La Regia Nave “Bronte”, con la gemella "Sterope", faceva parte di una classe di Unità Ausiliarie progettate dal Maggiore del Genio Navale Giuseppe Rota, per il supporto logistico della flotta. Sin dalla sua entrata in linea, assicurò alle Navi della Squadra Navale i rifornimenti di combu­stibile, acquisendolo direttamente dai Paesi produttori. Faceva la spola con l'Inghilterra per il carbone, poi con l'avvento dei propulsori a nafta iniziò i suoi lunghi viaggi per le Americhe.

Il Bronte fu impiegata nella guerra Turca (di Libia, 1911-1912) partecipando al blocco di Tripoli (faceva parte delle navi della terza squadra agli ordini del contrammiraglio Borea Ricci). Succes­sivamente fu dislocato a Costanza sino al Marzo 1913.

Con decreto del 4 giugno 1914 fu classificata Nave Sussidiaria di Ia classe.

Durante la Grande Guerra assicurò, insieme con altre quattro navi cisterne, i rifornimenti di combustibile dalle Americhe. Alla fine del 1939, gran parte dell'equipaggio fu sbarcato, e la Bronte fu data in gestione alla Cooperativa "Garibaldi", per conto della Marina.

Nei mesi di marzo-aprile del ‘40 ritornò nel Golfo Persico e il successivo 16 maggio lasciò l'Italia per compiere la sua ultima missione. Allo scoppio delle ostilità si trovava nel porto Iraniano di Bandar e Shapur. Nell'aprile del 1941, fu affondata dall’equipaggio, mentre era all'ancoraggio nell'isola di Nocra (Mar Rosso).

Pochi mesi dopo, ad agosto, fu catturata dagli Inglesi e rimessa in efficienza, nonostante i gravi danni provocati dal tentativo di affondamento.

Sotto bandiera Britannica, con il nome di Empire Peri, riprese a navigare, mentre i nostri Marinai furono internati nei campi di prigionia. Nel 1946 fu restituita all'Italia, per essere radiata il 18 Ottobre dello stesso anno, dopo 40 anni di eccellente servizio.

Pochi anni fa, nel corso di un'asta che si tiene tutti gli anni da Rubinacci, il modello della “nave a motore ausiliaria per il trasporto di nafta e carbone Bronte", è stato battuto per 6,5 milioni di lire.

La maggior parte delle notizie che riguardano la Regia Nave Bronte sono state prese da Una cartolina dalla R. N. “Bronte”, di Aldo Gabellone, pubblicato sul n. 324 (settembre 2004) de “La Tribuna del Collezionista”, mensile culturale di attualità e cronaca filatelica e numismatica.
Informazioni più dettagliate su questa nave cisterna per nafta della Regia Marina, già nave carboniera, capoclasse della classe Bronte, le potete leggere QUI.
 

La foto, tratta da una cartolina postale, raffigura la Regia Nave Bronte alla fon­da nella darsena di La Spezia.a.

L'equipaggio della nave, alla fonda nel porto di Napoli, in una foto del 5 Aprile 1927. Il primo a sinistra della prima fila è il “Maresciallo  Maggiore elettricista Ven­timiglia Gennaro”, imbarcato sul Bronte dal 4/10/1926 al 16/10/1927, padre del rag. Edoardo Ventimiglia che ci ha in­viato gentilmente la foto.

          

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