Il programma elettorale di un candidato sindaco, spesso, è un libro dei sogni. Nel senso che si scrivono cose bellissime da dire ma molto spesso difficilissime da realizzare. Chi mi conosce, sa che il sottoscritto ha grande difficoltà a promettere cose che non riuscirà a mantenere. Così ho tentato di mettere a punto un programma sincero e assolutamente realizzabile. Insomma, vi garantisco che se non riuscirò a portare a termine tutti i cinquanta punti del mio programma, li avrò comunque avviati con il massimo dell’impegno, e lascerò al sindaco che mi succederà progetti che potranno essere completati in tempi brevi.
Cinquanta punti, ossia dieci argomenti fondamentali con, ciascuno, un sottogruppo di cinque punti. I dieci temi fondamentali toccano il funzionamento della macchina comunale, i servizi, un indispensabile Patto per il lavoro, la città vivibile, i giovani, gli anziani, la collaborazione con gli altri Comuni, la cultura e l’identità, e infine le sfide di questo nostro futuro così prossimo da essere già arrivato: innovazione, modernizzazione, formazione.
Cinquanta punti, abbiamo detto, buttati giù con la
consapevolezza che ogni impegno deve essere portato a
termine nel più breve tempo possibile, chiedendo l’aiuto di
tutti, perché con il federalismo fiscale alle porte che
potrebbe prosciugare, se non ci organizziamo, le già povere
risorse comunali, nessuno può permettersi di giocare con il
futuro della nostra comunità. |
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Dobbiamo metterci a lavorare subito per garantire un destino da
protagonisti a noi e soprattutto ai nostri figli. Con la consapevolezza
che o ci mettiamo al passo con i tempi, o siamo condannati all’assoluta
marginalità. E mettersi a lavorare significa puntare sull’unica chiave
possibile per salvare la Sicilia: l’Autonomia. Il Mpa sta lavorando da tempo per formare i propri dirigenti affinché siano pronti ad affrontare le nuove sfide. Nelle altre formazioni politiche ci sono solo parole e promesse, e magari qualche buona intenzione. Ma nulla di più. Noi, invece, abbiamo studiato a fondo i problemi con cui dovremo misurarci di qui a qualche mese, avvalendoci della consulenza dei maggiori esperti nei vari settori. E abbiamo le soluzioni. Andiamo dunque ad analizzare questo mio programma, che, lo ripeto, risponde prima di tutto alla logica della semplicità e della fattibilità: 1. La macchina comunale: Conosco molto bene la macchina comunale brontese, per esser stato presidente e vicepresidente del Consiglio comunale. Conosco dirigenti, funzionari e impiegati, bravi e volenterosi, che sono certo diventeranno ancor più professionali con un sistema di aggiornamenti e qualificazioni che li ripaghi dei loro sforzi al servizio della collettività. Ma per ottenere tutto questo occorre innanzitutto una politica di rigore che, evitando che i soldi delle nostre tasse si disperdano inutilmente in mille rivoli, porti a un risanamento del bilancio comunale. Per questo istituirò un Comitato per la trasparenza che, anche on line, renda pubblici tutti i nostri atti. Solo attraverso questa politica di rigore riusciremo a ridurre sia l'addizionale comunale Irpef sia a contenere la tassa sui rifiuti che stanno soffocando i cittadini. 1. Risanamento del bilancio comunale 2. Comitato trasparenza 3. Professionalizzazione e valorizzazione dei dipendenti comunali 4. Riduzione addizionale comunale Irpef 5. Blocco aumenti Tassa sui rifiuti. 2. I servizi La nostra Bronte è afflitta da problemi che, non risolti in passato, potrebbero aggravarsi all’improvviso diventando un’autentica emergenza. Parlo delle problematiche legate al funzionamento della rete idrica comunale, ridotta a un autentico colabrodo, all’illuminazione pubblica, insufficiente, fatiscente e a macchia di leopardo, alle opere di urbanizzazione di cui alcune zone della nostra città sono assolutamente prive. Logicamente un Comune - specie il nostro, che è indebitato fino al collo - non può da solo sobbarcarsi le enormi spese che opere di questo tipo prevedono. Occorre dunque che il prossimo sindaco si rimbocchi le maniche e vada a cercare finanziamenti per queste opere indispensabili al vivere civile. Con le nostre forze, a proposito di civiltà, provvederemo invece a realizzare in tutto il paese dei bagni ecologici, affidando la loro gestione a chi ci darà prova di voler lavorare. Civiltà è poi fruire di servizi sanitari territoriali e ospedalieri forniti con efficienza e puntualità. E la mia ventennale esperienza del settore mi ha permesso di individuare alcuni semplici provvedimenti utili a questo fine. 1. Recepimento finanziamenti per rifare la rete idrica comunale 2. Recepimento finanziamenti per rifare la rete di illuminazione pubblica 3. Recepimento finanziamenti per le opere di urbanizzazione 4. Bagni ecologici nei punti di maggior afflusso 5. Potenziamento dei servizi sanitari territoriali e ospedalieri. 3. Il Patto per il lavoro Affermare che un sindaco può dare lavoro è un’esagerazione. Di certo, però, può mettere in moto una serie di azioni virtuose capaci di muovere l’economia e stimolare la crescita economica, con la conseguenza di incentivare la creazione di posti di lavoro. Il mio Patto per il lavoro prevede dunque, oltre alla stabilizzazione dei precari avviata dal governo regionale del presidente Raffaele Lombardo grazie all’impegno dell’assessore Lino Leanza, la creazione di società per la gestione dell’energia capaci di dare posti di lavoro ed elettricità gratis ai cittadini, secondo il programma messo a punto dai dirigenti del Mpa regionale. Inoltre, poiché uno dei nostri più grossi difetti come siciliani e non aver capito che l’unione fa la forza - motivo per cui i prodotti del nord risultano vincenti sui nostri pur essendo qualitativamente inferiori - promuoveremo azioni per incentivare le forme associative e consortili sia nell’agricoltura, sia nell’artigianato. E lanceremo mercati contadini e mercati per gli artigiani in cui la vendita di prodotti tipici implementi un’offerta turistica per il momento inesistente, anche perché i nostri monumenti sono stati mortificati piuttosto che valorizzati. 1. Stabilizzazione precari in linea con le politiche regionali 2. Creazione di società per la gestione dell’energia 3. Incentivazione per forme associative e consortili in artigianato e agricoltura 4. Mercati contadini e mercati per artigiani 5. Rivalutazione turistica di monumenti e chiese. 4. La città vivibile Io ho un sogno: passeggiare per la nostra Bronte in cui ci siano fiori ai balconi, alberi sui marciapiedi, curati dagli stessi cittadini. Una città giardino, in cui la gente possa ritrovarsi con serenità, sorridere, stringere le mani. Ci possiamo arrivare. Lavorando sulle norme innanzitutto, regolamentando le manutenzioni. Ma anche offrendo cospicui contributi a quei cittadini che vogliono far ridiventare decorose le proprie abitazioni rinfrescando le facciate. Non solo il centro va sistemato, bensì l’intera città. Penso dunque alla riqualificazione della zona artigianale, ma anche e soprattutto a un piano di viabilità che elimini finalmente il caos che attanaglia il nostro centro storico. Un centro liberato dalle auto che lo soffocano, grazie a parcheggi creati acquisendo immobili fatiscenti. Parcheggi che siano anche aree per la Protezione civile, perché non bisogna mai scordare che viviamo in un’area sismica e che la sicurezza è importantissima. E poi i microinterventi sul verde pubblico, per i quali cerco la complicità di tutti i brontesi. 1. Regolamento sulle manutenzioni 2. Contributi per il rifacimento dei prospetti degli edifici privati 3. Riqualificazione della zona artigianale 4. Piani di viabilità e Protezione civile con parcheggi creati acquisendo immobili fatiscenti 5. Microinterventi di verde pubblico con l’affidamento delle piante ai cittadini. 6. I giovani Per me è molto amaro dirlo, da padre di due figli, ma nella nostra Bronte per i giovani c’è veramente poco. Noi che vogliamo farli crescere al meglio, pensiamo alla loro salute, con il potenziamento dei piani sportivi, alla loro sicurezza e all’organizzazione delle famiglie grazie al potenziamento del servizio scolastico, e a taluni innovativi interventi che costano relativamente poco alla nostra collettività ma possono contribuire a evitare che Bronte diventi sempre di più un paese di vecchi. Pensiamo dunque a un contributo per i giovani sposi, per andare incontro alle esigenze di quei ragazzi che vogliono farsi una famiglia, al potenziamento degli asili nido e al lancio dell’operazione “Nonni sitter”: selezionare anziani affidabili e amanti dei bambini che possano tenerli e accudirli, aiutando così i genitori, in particolare quelli che lavorano. 1. Potenziamento piani sportivi 2. Potenziamento servizio scolastico 3. Internet gratuita wireless per i giovani 4. Contributo ai giovani sposi 5. Potenziamento asili nido e lancio operazione “Nonni sitter” 7. Gli anziani Gli anziani, nella società contadina, avevano un ruolo centrale e rappresentavano un grande patrimonio. Il nostro obiettivo è quello di farli tornare a recitare ruoli da protagonista nella società brontese sfruttando il loro tempo libero e la loro esperienza per servizi di pubblica utilità che ci facciano anche crescere come comunità. Per esempio attraverso il recupero di quelle attività tradizionali - artigianali e contadine - che tendono a essere dimenticate, attraverso laboratori per i ragazzi in età scolare. Pensiamo poi al potenziamento dell’assistenza agli anziani e ai disabili, a un ufficio per servizi ai pensionati con personale selezionato capace di spiegare con semplicità procedure e meccanismi. E pensiamo anche alla distribuzione agli anziani di piccoli appezzamenti di terreno comunali per coltivarli a orto, donando una percentuale dei prodotti ottenuti alle famiglie con maggiori difficoltà. 1. Impiego in servizi di pubblica utilità 2. Recupero delle attività tradizionali con laboratori per i ragazzi in età scolare 3. Distribuzione di piccoli appezzamenti di terreno comunali per coltivarli a orto 4. Ufficio per servizi ai pensionati 5. Potenziamento assistenza agli anziani e ai disabili. 8. La collaborazione con gli altri Comuni Con il federalismo fiscale gli enti siciliani avranno gravissimi problemi se non creeranno dei consorzi per gestire servizi comuni. Come sapete, da presidente dell’Associazione dei Comuni con Maniace, Maletto e Randazzo, sono stato un pioniere in questo campo. Inoltre, l’organizzazione del Movimento per le Autonomie sta lavorando a fondo su questi temi a livello giuridico, amministrativo e pratico. I campi d’intervento di consorzi e associazioni da creare con Comuni vicini a Bronte sono molteplici: dalla gestione dei servizi sociali a quella dei rifiuti, dal turismo, vista l’esigenza di rilanciare il nord ovest dell’Etna, all’indispensabile miglioramento della viabilità intercomunale. Penso poi a un coordinamento tra le polizie municipali dei vari centri, per un interscambio in occasione di grandi eventi o per emergenze di Protezione civile. 1. Consorzio con Maletto, Maniace e Randazzo per la gestione dei rifiuti urbani 2. Rilancio dell’Associazione dei Comuni con Maniace Maletto e San Teodoro per migliorare e incrementare i servizi sociali 3. Coordinamento tra le polizie municipali dei Comuni vicini per un interscambio in occasione di grandi eventi o per emergenze di Prot.ne civile 4. Rilancio turistico dell’Intera area Nord Ovest dell’Etna 5. Miglioramento della viabilità tra Comuni. 9. Cultura e identità Cultura e identità sono inscindibili. Soltanto ricordando chi siamo - e spesso questa memoria l’abbiamo perduta - possiamo andare avanti. Il cuore della cultura e dell’identità brontese è da secoli il Real Collegio Capizzi, che va rilanciato come centro delle attività culturali di Bronte insieme con il castello di Nelson. Per rilanciare lo spirito identitario, dobbiamo non soltanto organizzare, ma partecipare a dei convegni di studi con relatori italiani ed esteri, che ci aiutino a comprendere chi siamo e dove vogliamo e possiamo andare. Il risultato di questi convegni dovrà trovar posto su un portale web di nuova generazione, in più lingue e multimediale, che diventi una tribuna per informare e scambiare opinioni oltre a raccontare l’identità brontese attraverso i suoi straordinari monumenti, i suoi tesori d’arte, le sue meraviglie della natura. Ma pensiamo anche alla creazione sul web di una biblioteca digitalizzata di testi su Bronte. Soltanto dimostrando che la nostra è una città d’arte e cultura attireremo qui turisti. In questa battaglia devono esserci vicine tutte le associazioni culturali locali, le cui iniziative saranno da noi valorizzate, nel comune obiettivo di rilanciare Bronte. 1. Rilancio del Real Collegio Capizzi come centro culturale 2. Convegni sull’identità brontese con relatori italiani ed esteri 3. Creazione di un portale web di informazione e sulla storia e sulla cultura di Bronte 4. Creazione sul web di una biblioteca digitalizzata di testi su Bronte 5. Valorizzazione delle iniziative delle associazioni culturali. 10. Innovazione, modernizzazione, formazione Io mi limito a utilizzare il computer per digitare un testo o mandare un messaggio di posta elettronica, ma bisogna rendersi conto che, come siciliani e come brontesi, non possiamo permetterci di rimanere indietro in un mondo che cambia completamente. E allora dobbiamo pensare ai nostri figli ancor prima che a noi. Dobbiamo pensare a un grande progetto per cablare Bronte in fibra ottica: non soltanto nel centro urbano, ma nelle zone artigiane, commerciali e industriali, per attirare investimenti. Certo, ci vorrà tempo, anche per reperire finanziamenti, ma molto velocemente potremo invece creare hot spot wi-fi nel centro storico, dando ai nostri ragazzi password gratuite per collegarsi a internet ad alta velocità. Pensiamo di utilizzare associazioni e volontari per insegnare a bambini e anziani a usare il personal computer, perché quella che vivranno i nostri figli sarà l’era della democrazia digitale. Solo qualche anno e per ottenere un certificato basterà spedire una e-mail. Già adesso, secondo le disposizioni del ministro Brunetta, con la Pec, la vecchia raccomandata postale è stata mandata in pensione. Bisognerà dunque formare il personale comunale, perché non possiamo rimanere indietro. Pensiamo persino alla distribuzione di pc a costo agevolato e, per i meno abbienti, gratis. 1. Cablaggio di Bronte con fibra ottica 2. Creazione di hot spot wi-fi nel centro storico 3. Utilizzo di associazioni e volontari per insegnare a usare il pc a bimbi e anziani 4. Formazione del personale comunale alla sfida della e-democracy 5. Distribuzione di pc a costo agevolato e, per i meno abbienti, gratis. Per concludere, il federalismo fiscale è alle porte, così come la democrazia digitale. Sono termini che a molti di noi risultano difficoltosi, ma dobbiamo sforzarci di capirli. Decidiamo adesso il futuro nostro e dei nostri figli e io penso che nessuno di voi voglia condannarli a un destino di emarginazione. Invece, grazie all’autonomia, rimboccandoci le maniche e lavorando tutti insieme come quella grande comunità che siamo, possiamo, con orgoglio, costruire per i nostri figli un futuro da protagonisti. Insomma, se non volete farlo per voi, fatelo per i vostri figli. Nomino assessori i sigg. - Schilirò Mario Gaetano nato a Bronte il 29/08/1961 - Zappia Mario Carmelo nato a Catania il 19/07/1962 Bronte, 5 maggio 2010 Aldo Catania |