Note:
(1) Su Ignazio Capizzi hanno scritto: Elogio del sacerdote d. Ignazio Capizzi proposto dagli ecclesiastici fratelli della Congregazione del Fervore in S. Giuseppe, Palermo 1786; G. De Luca, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, Adrano 1873; F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi da Bronte, Palermo 1879; G. Gionfrida, Il San Filippo Neri della Sicilia, Palermo 1925; Id., Un prete santo, Avellino 1926; L. Rubino, Il ven. Ignazio Capizzi. L’anima e le opere, Bronte 1926; G. Jacono, Il Venerabile Ignazio Capizzi. Apostolo dei suoi tempi, Bronte 1934; V. Schilirò, Il venerabile Ignazio Capizzi, Torino 1933 (ristampa Bronte 1993). (2) «Rationes decimarum Italiae» nei secoli XIII e XIV. Sicilia, a cura di P. Sella, Città del Vaticano 1944, n. 768, p. 62. (3) B. Radice, Memorie storiche di Bronte, Bronte 1983, 127-162; il volume raccoglie diversi scritti dell’autore. (4) L. T. White, Il monachesimo latino nella Sicilia normanna, trad. it., Catania 1984, 203-227; G. Schirò, Monreale: territorio, popolo e prelati dai normanni ad oggi, Palermo 1984; L. Gatto, L’abbazia di Santa Maria di Maniace, ovvero storia di una difficile sopravvivenza, in Sicilia medievale, Roma 1992, 224-241; H. Enzensberger, Fondazione o «rifondazione»? Alcune osservazioni sulla politica ecclesiastica del conte Ruggero, in Chiesa e società in Sicilia. L’età normanna, a cura di G. Zito, Torino 1995, 21-49; S. Fodale, Fondazioni e rifondazioni episcopali da Ruggero I a Guglielmo II, ivi, 51-61. (5) Un elenco con breve profilo degli uomini illustri di Bronte si trova in G. Cimbali, Nicola Spedalieri pubblicista del secolo XVIII, I, Città di Castello 1888, 16-66; ora in Omaggio a Nicola Spedalieri, Bronte 1990. (6) Le vicende di questo periodo storico sono esposte da G. Giarrizzo, La Sicilia dal viceregno al regno, in Storia della Sicilia, VI, Napoli 1978, 1-181. (7) F. Renda, Dalle riforme al periodo istituzionale, in Storia della Sicilia, cit., 183-297. (8) A. Longhitano, Istituzioni di cristianità a Catania nel '400, in Synaxis, 24 (2006) 112-125. (9) Sull’argomento vedi F. Scaduto, Stato e chiesa nelle due Sicilie, a cura di A. C. Jemolo, I, Palermo 1969, 156-176 e i due autori più recenti che hanno di questo istituto una visione non del tutto univoca: S. Fodale, L’apostolica legazia e altri studi su Stato e Chiesa, Messina 1991, 7-117; Id., Stato e Chiesa, cit.; G. Catalano, Studi sulla legazia apostolica di Sicilia, Reggio Calabria 1973. (10) A. Longhitano, Il tribunale di Regia Monarchia: governo della Chiesa e controversie giurisdizionaliste nel Settecento, in La Legazia Apostolica. Chiesa, potere e società in Sicilia in età medievale e moderna, Caltanissetta-Roma 2000, 167-200. (11) Dopo la fondazione del collegio di Messina (1548), altri collegi sorsero a Palermo (1550), Monreale (1553), Siracusa (1554), Bivona (1555), Catania (1556), Caltagirone (1570), Trapani (1580), Mineo (1588), Caltanissetta (1588), Marsala (1592), Piazza Armerina (1602), Sciacca (1607), Noto (1608), Modica (1610), Naro (1619), Enna (1619), Termini Imerese (1620), Scicli (1631), Vizzini (1634), Salemi (1642), Alcamo (1656), Mazara (1671), Polizzi (1681), Mazzarino (1694). (12) E. Appolis, Entre jansenistes et zelanti. Le “tiers parti” catholique au XVIII e siecle, Paris 1960, 1-3. (13) E. Préclin – E. Jarry, Le lotte politiche e dottrinali nei secoli XVII e XVIII (1648-1789), in Storia della Chiesa, iniziata da A. Fliche e V. Martin, trad. it., XIX/1, Torino 1974, 303.341. (14) E. Codignola, Illuministi, giansenisti e giacobini nell’Italia del Settecento, Firenze 1947, 45-58. (15) E. Appolis, Entre jansenistes et zelanti, cit. 1-3. (16) M. Rosa, Politica e religione nel ‘700 europeo, Firenze 1974; Id., Introduzione all’Aufklärung cattolica in Italia, in Cattolicesimo e lumi nel Settecento italiano, Roma 1981, 1-47; D. Menozzi, «Aufklärung» delle Chiese cristiane e «chrétiens éclairés». In margine ai lavori della terza sezione del Congresso C.I.H.E.C. di Varsavia, in Critica storica 16 (1979) 150-161; M. Batllori, L’Illuminismo e la Chiesa, in Problemi di storia della Chiesa nei secoli XVII-XVIII, Napoli 1982, 191-202. (17) E. Appolis, Entre jansenistes et zelanti, cit. 1-3. (18) D. Scinà, Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel secolo decimottavo, a cura di V. Turone, I, Palermo 1969, 92-132; F.M. Stabile, Il clero palermitano nel primo decennio dell’unità d’Italia, Palermo 1978, 13-22; C. Dollo, Filosofia e scienze in Sicilia, Padova 1979. (19) M. Guasco, Storia del clero in Italia dall’Ottocento a oggi, Bari 1997, 20-34; Il clero palermitano, cit., 326-328. (20) D. Scinà, Prospetto, cit., 133-158. (21) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 5-8. (22) B. Radice, Memorie storiche di Bronte, cit., 280-281. (23) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 8-10. (24) A. Cistellini, Oratoriani, in Dizionario degli istituti di perfezione, VI, Roma 1980, 765-775. (25) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 10. (26) Ivi, 10-14. (27) M. Coniglione, La provincia domenicana di Sicilia. Notizie storiche documentate, Catania 1937, 473-474; D. Scinà, Prospetto, cit., II, 147, 150-151; A. Longhitano, Le relazioni «ad limina» della diocesi di Catania (1762), in Synaxis 10 (1992) 315-418. (28) G. Giarrizzo, Giovanni Agostino De Cosmi, in Illuministi italiani, VII, Milano-Napoli 1965, 1079-1098; B.M. Biscione, De Cosmi Giovanni Agostino, in Dizionario Biografico degli Italiani, 33, Roma 1987, 571-575. (29) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 14. (30) G. Schirò, Monreale, cit., 27-31. (31) R. Ritzler – P. Sefrin, Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, V, Patavii, 1952, 276. (32) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 15-21. (33) Ivi, 21-25. (34) G. Cimbali, Nicola Spedalieri, cit., 67-192. (35) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 155; 290-293; 362. (36) Ivi, 94; 116; 254-255; 317-319; 366-367; 371-373; 379. (37) Inizialmente fece vita comune con il fraterno amico sac. Ignazio del Castillo, successivamente si trasferì nella convivenza di sacerdoti di S. Eulalia e dopo altre esperienze di convivenza con i confratelli si trasferì nella Casa dell’Oratorio all’Olivella, dove morì. (38) Nel 1759 non accettò la proposta di mons. Francesco Testa della cappellania nella chiesa di S. Cataldo a Palermo (F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 138). Nel 1766 rifiutò al viceré Giovanni Fogliani la nomina di canonico nella cattedrale di Palermo (ivi, 264). (39) Fra gli episodi più significativi si veda l’acquisto dei locali annessi alla chiesa di S. Giuseppe dei padri teatini per trasferirvi la sede della Congregazione del Fervore (ivi, 86-88); il restauro della chiesa di S. Eulalia e dei locali annessi (ivi, 105-110); la ristrutturazione del collegio di Maria S. Maria della Speranza (ivi, 144-150). Sarà soprattutto nella costruzione del collegio di Bronte che si manifesterà in modo tangibile la sua fiducia nella Provvidenza, che non gli fece mancare il necessario per portare a termine la sua opera. (40) Ivi, 74-86. (41) Ivi, 63-67. (42) A. Guidetti, Le missioni popolari. I grandi gesuiti italiani, Milano 1988. (43) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 134-138. (44) Ivi, 330, 337, 364. (45) G. Rocca, Santissimo Bambino Gesù e della Sacra Famiglia (Suore del), in Dizionario degli istituti di perfezione, VIII, Roma 1988, 806-807. (46) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 84-86; 144-150. (47) Ivi, 138. (48) Ivi, 324-333; 336-339; 363-365. (49) B. Radice, Memorie storiche di Bronte, Bronte 1983, 523-560; A. Corsaro, Il Real Collegio Capizzi, Catania 1994. (50) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 417-421. (51) Ivi, 480. (52) F.M. Stabile, Il clero palermitano, cit., 326. (53) F.M. Agnello, Vita del ven. sac. Ignazio Capizzi, cit., 320, 361. Giovanni Agostino De Cosmi scrive nelle sue memorie che nel 1765 predicò per la prima volta in lingua toscana nella cattedrale di Catania (G. A. De Cosmi, Memorie della mia vita rivedute al 1802 al mese di gennaro, in Illuministi italiani, VII, Milano-Napoli 1965: 1099-1111: 1108). |