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Abbazia benedettina
L’antica abbazia, dedicata a Maria Santissima, fu fatta costruire da Guglielmo II° il Buono nel 1174, per espresso desiderio della madre, la regina Margherita di Navarra, a ricordo della sanguinosa battaglia vinta da Giorgio Maniace contro gli arabi nel 1040 sulla strada tra Randazzo e Troina. Esternamente l'Abbazia si presenta come costruzione bassa con tetto alla siciliana, le finestre rettangolari e le porte incorniciate in pietra lavica. Il complesso degli edifici, nello stato in cui ci è pervenuto, da solo una vaga idea di quella che era la struttura originaria della chiesa abbaziale, della sala capitolare, della foresteria e del chiostro del monastero. E’ altrettanto probabile che la volumetria più consistente del monastero – denominata Ducea Nelson - sia quella arrivata fino a noi in migliori condizioni in quanto, una volta passata ai Nelson, fu risanata ed adibita a residenza permanente. Tutte le altre strutture invece rimasero legate alla conduzione del vastissimo fondo agricolo. Gli ambienti, organizzati intorno ad un cortile centrale (vedi numeri 19 e 37 nella mappa in basso), furono adibite dai Nelson a deposito, cantine, stalle e granaio. Al centro del cortile è ubicato un pozzo (vedi n. 37) a pianta ottagonale in muratura con elementi decorativi di coronamento in pietra, perimetrato da una pedana ottagonale con cordolo. Nel lungo ed ampio granaio dei Nelson (vedi n. 46), recentemente trasformato in un grande salone con un’unica copertura lignea sostenuta da "capriate composte alla palladiana" (è diventato centro di studi e di congressi), sono stati portati alla luce interessanti resti dell’antica chiesetta di Santa Maria (tra i quali l'abside). Lo schema planimetrico dei locali ed alcuni elementi architettonici del cortile fanno pensare che l’abbazia era organizzata su pianta anulare, intorno ad un cortile centrale (al quale si accede dal cortile principale d’ingresso alla Ducea). | ||||||||||||||
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