Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Da Agosto a Settembre 2003 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti | seguenti |
L'ultimo amministratore della Ducea si Nelson La scomparsa di Frank Edward King Un «pezzo d'Inghilterra» trapiantato in Sicilia È scomparso martedì scorso Frank Edward King, figura di gentiluomo inglese che scelse di vivere in Sicilia, terra solare, lontano dalle nebbie della Gran Bretagna. Frank Edward King era nato a Londra l'11 novembre del 1922 e giunse in Sicilia nella notte tra il 9 e il 10 luglio del 1943, sbarcando a Siracusa al seguito delle truppe dell'VIII Armata inglese, al comando del generale Montgomery. Per il giovane ufficiale - chiamato, con rispetto, dai commilitoni «mister Frank» per i tratti e i portamenti signorili -, la Sicilia fu un amore a prima vista, nonostante i pericoli di 39 giorni di dura battaglia per liberare l'Isola dai nazisti. Conclusi gli eventi bellici, nel 1946 sposa Virginia Giudice, una giovane che diventa subito fattore determinante nella vita di Frank Edward King, e con la quale decide di stabilirsi in maniera definitiva in Sicilia, senza tuttavia recidere i legami di fedeltà con l'Inghilterra. Frank E. King lascia l'esercito e il Duca di Nelson gli offre l'amministrazione dei beni del Castello di Bronte e delle sue terre. Per Maniace e la Ducea sono anni di risveglio, dopo le traversie degli anni della guerra: il Castello e il parco, grazie alla volontà di questo «inglese-siculo» tornano agli antichi splendori. King si cura di ogni cosa: i terreni incolti della Ducea si trasformano in rigogliosi frutteti, tra i più belli e ammirati, diventando un patrimonio culturale della Sicilia e dei siciliani. Ma non basta riportare a nuova vitalità i terreni: «mister Frank» ha a cuore anche il Castello di Maniace, con al suo interno la magnifica chiesa del 1200, in stato di degrado. Provvede al restauro e oggi è possibile ammirare questo splendido patrimonio culturale. Sempre riservato e personaggio che non amava porsi in mostra, Frank E. King diventa, per quasi mezzo secolo, il punto di riferimento dell'Ambasciata, punto di riferimento della Chiesa Anglicana, protagonista di interventi umanitari, gentiluomo conosciuto e apprezzato in Italia, in Europa e Oltre Oceano. Nel 1992 la Regina Elisabetta II d'Inghilterra, riconoscendo i particolari meriti professionali e d'ordine religioso, insignisce Frank Edward King della prestigiosa onorificenza di «Member of British Empire». [La Sicilia] Presi tre ladri dell’«oro verde» Produce i primi frutti l'attività di controllo del territorio promossa dai carabinieri della Compagnia di Randazzo nelle campagne di Bronte, popolate da proprietari e operai impegnati nella raccolta del verde pistacchio. I carabinieri della locale stazione, infatti, hanno arrestato due minorenni e un trentottenne, scoperti in flagranza di reato a rubare proprio pistacchio. Intorno le 17 di ieri l'altro i tre, Z. G., di professione bracciante agricolo, insieme con G. B. e P. N. entrambi studenti di 17 anni, trovando in varco nella recinzione della proprietà del signor B. P. L. hanno pensato di entrare e raccogliere quanto più pistacchio possibile. I tre però hanno commesso un errore: hanno lasciato la propria vettura in sosta lungo la strada. Oltre a ciò ha insospettito i carabinieri il fatto che i tutti i cancelli erano chiusi con catenacci. Per i carabinieri dove si fossero recati conducente e passeggeri della vettura era da scoprire, per questo hanno dato uno sguardo in giro accorgendosi dei tre che in fretta ed in furia raccoglievano pistacchio. E' bastato poi dire il classico «fermi tutti: carabinieri» perché i tre fossero presi dal panico (uno ha tentato la fuga). Identificati sono stati accompagnati in caserma dove avrebbero confessato. Il pistacchio raccolto naturalmente è stato consegnato al proprietario. [Fonte La Sicilia] Contrada Santissimo Cristo. Ancora immondizie nella zona ripulita sei mesi fa - Il Comune lancia una campagna d'informazione per la raccolta dei rifiuti ingombranti Bronte, spazzatura sotto il muretto Monta, la protesta contro la discarica Ancora una discarica a cielo aperto. Stavolta nel cuore del «Parco dell’Etna». La zona è quella di contrada Santissimo Cristo, più volte ripulita ma inutilmente. Nell'area si può trovare di tutto: dal materiale inerte agli scarti di lavorazioni edili, dagli elettrodomestici fuori uso ai materassi. E proprio il personale ci ha spiegato: “Abbiamo già rilevato l'esistenza di queste raccolte di rifiuti segnalandole all'Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Catania. In precedenza abbiamo più volte ripulito queste aree tramite un apposita ditta inviata dalla provincia, considerato che non si può intervenire con mezzi e lavoratori del corpo forestale, che in materia non hanno competenze». Anche l'amministrazione comunale sta continuando a fare la sua parte con un campagna di informazione e prevenzione avviata dall'assessore all'igiene e all'ambiente Antonello Caruso. Infatti per disfarsi dei rifiuti ingombranti (elettrodomestici, televisori) basta telefonare all'ufficio relazioni con il pubblico, 095/7747238, che provvederà a farli ritirare da personale addetto al domicilio degli interessati, evitando sanzioni pecuniarie e/o violazioni della legge penale. Adesso bisogna attendere che, chi di competenza, per l'ennesima volta ripulisca quei luoghi. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] | ||||
| ||||
|
FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA Un progetto con «La Sapienza» per il rilancio turistico Si è creato un ponte fra il Comune di Bronte e l'Università «La Sapienza» di Roma per lo sviluppo socio economico del territorio di Bronte. Nei locali del Municipio, infatti, è stato firmato un protocollo d'intesa tra il sindaco, dott. Salvatore Leanza, e il prof. Vincenzo Nucifora, docente alla Facoltà di Sociologia dell'importante Università romana, relativo all'organizzazione di stage a Bronte per il master «Manager per la valorizzazione e fruizione turistica dei beni culturali ed ambientali». Allo stage parteciperanno tre giovani neolaureati, impegnati in una sorta di tirocinio con lo scopo di realizzare tre progetti di sviluppo del territorio e valorizzazione di tutte le realtà brontesi: «Il progetto - ha dichiarato il sindaco dott. Salvatore Leanza - va inquadrato nell'ambito delle attività che ci servono alla redazione di uno studio di fattibilità socio economico, utile anche alla luce della prossima adozione del Piano regolatore generale di Bronte». Lo studio si chiama «Idrisi» e vede la partecipazione anche dell'Ente Bilaterale per il Turismo. «Tre studenti neolaureati - afferma il prof. Nucifora - che stanno conseguendo il master in Turismo e Ambiente, lavoreranno a Bronte per predisporre iniziative progettuali che il Comune potrà utilizzare. L'iniziativa ha lo scopo di realizzare un master per la specializzazione e valorizzazione dei Beni culturali, approfondendo in linea teorica alcuni principi che gli studenti metteranno in pratica sul territorio. E Bronte, insieme con altre città come Salerno e Matera, è stata prescelta». L'Amministrazione comunale avrà alcuni strumenti di sicuro valore tecnico la cui realizzazione servirà per il rilancio della comunità ai fini turistici. [Fonte La Sicilia] L'«arte del carretto» rivive a Bronte nel museo e nei racconti di Gullotti Una famiglia di carrettieri e una preziosa collezione di calessi, giare e pennacchi che ancora si può visitare nei locali di contrada Cantera Una tradizione nasce e muore. Ma la volontà umana può farla continuare a vivere. E don Carmelo Gullotti a 74 anni, la folkloristica "sicilianità" del carretto dei tempi andati, la mantiene viva. Testimone ne è il suo "Museo del Carretto Siciliano" a Bronte, che racconta in fondo anche la storia della sua famiglia. Il padre, don Affiu Gullotti, era infatti "Carrettiere di linea", un odierno autotrasportatore, che all'epoca portava vino, frumento, frutta e carbone, dalle campagne ai centri abitati e così in tutta l'Isola. «Il mio primo viaggio da solo - racconta don Cammelu -, lo ricordo come fosse ieri, lo feci ad otto anni andando col carretto a Pedara per trasportare vino. Per caricare non c’erano problemi poiché vi erano gli appositi carricaturi i carrettu ». E poi in viaggio, con il lume del carrettiere e il paracqua appesi fra le due ruote alla preziosa "cascia i fusu" (copri asse ricco di piccole sculture in ferro battuto decorato). Questo singolare museo si trova in contrada Cantera, fra l'Etna e i Nebrodi, a due passi dal Simeto, con una preziosa collezione di ben 50 carretti siciliani, una decina di calessi, carrozze per lieti eventi e poi giare e anfore decorate, pupi siciliani e i vari ornamenti del cavallo, adibito al traino: pennacchi, testiere, pettoriere e altro. D’epoca anche il salottino dove ci ha fatto accomodare per spiegarci anche cosa rappresentano le decorazioni, sui mascillari (sponde) o nella cascia i carrettu (pianale) o nei gambetti (raggi della ruota), raffiguranti scene epiche: "Il trionfo di Bacco"; poemi cavallereschi: "Duello di Ruggiero e Rinaldo"; saghe nostrane: "Turi Malacorda e i mafiosi di Palermo"; personaggi come: "Turi Giuliano"; e poi i passionali intrecci amorosi di "Cavalleria Rusticana" diVerga, con "Compari Affiu e Compari Turiddu". «Questa è una storia vera -si appassiona don Cammelu - accaduta in Sicilia, oltre un secolo fa: compari Turiddu, fidanzato con Lola, si allontanò per il servizio militare. Al ritorno la trova promessa a compare Affiu il carrettiere, con il quale si maritò. Compari Turiddu nel frattempo si fece assumere come campiere da massaro Cola il vignaiolo, che abitava di fronte alla Lola, e cominciò a corteggiarne la figlia Santuzza. Mentre lui la sera gli parlava da sotto la finestra, Lola osservava da dietro un vaso di basiricò. In sostanza anche in lei si risvegliava l'antica passione, portandola finanche al punto di richiamare Turiddu. Lo rimproverò perché non salutava più e gli disse che se avesse voluto "salutarla" sapeva dove abitava. Però i frequenti "saluti” ingelosirono Santuzza inducendola a complimentarsi con compari Affiu, per la moglie che gli "adornava" la casa. Questo raggiunse compari Turiddu all'osteria, e lo sfidò a duello. L'indomani, giorno di pasqua, fra i ficodindia della Canziria dei due duellanti alla siciliana (con il coltello) ad avere la peggio fu compari Turiddu». Questa è una delle scene storiche che l'anziano pittore Domenico Di Mauro di Aci Sant'Antonio con dipinti, sculture e intarsi ha raffigurato, in questi carretti siciliani caratterizzati proprio dall'abilità degli artigiani e dal gusto e sentimento popolare. Peculiarità che rendono questo patrimonio storico e culturale fiore all'occhiello della Sicilia. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] Guardando Marte da un parcheggio a Bronte Scrutando i crateri lunari Copernico, Clavius e Platone, dal terrazzo di un parcheggio multipiano, grazie al "Gruppo Astrofili Catanesi Guido Ruggieri" che nei giorni scorsi ha organizzato molte serate di osservazione astronomica dedicate al “pianeta rosso”, tra le quali una si è svolta sabato scorso a Bronte. E il pubblico è rimasto stupito quando il presidente Emilio Lo Savio e l'astrofisico Giuseppe Marino, hanno indicato sullo schermo catene come le "Alpi"; a fianco di Platone, con tanto di vallata e di Monte Bianco. «Le catene montuose lunari - ha spiegato Lo Savio - prendono il nome da quelle terrestri. Altri particolari come i crateri invece solitamente portano il nome di astronomi, filosofi o di chi li ha scoperti». Alla "serata stellare" hanno partecipato tantissime persone la cui curiosità per Marte e la Luna, il "satellite dai connotati" romantici, ha suscitato tantissimo interesse. Al punto che l’assessore Antonello Caruso, soddisfatto per il successo della serata, auspica altri incontri di cultura astronomica per l’osservazione di Giove e Saturno. Pianeti più grandi di Marte più facilmente "visibili e quindi meglio esplorabili, anche se distante da noi 10 volte tanto rispetto al pianeta rosso il primo (600 milioni di Km) e venti volte Saturno. IL COMUNE INTERVIENE DOPO UNA SEGNALAZIONE Bronte, ripulita la discarica Rimossa dal comune la mini discarica a cielo aperto nella parte bassa del paese (nei pressi di contrada San Nicola, davanti all'ex sollevamento dell'acqua) che ci aveva segnalato "Nuova Sicilia" di Bronte. E ogni mattina due operai del comune effettuano un controllo del luogo. Come assicuratoci dall'assessore all'igiene e all'ambiente Antonello Caruso, martedì scorso la ditta appaltatrice dei servizi di nettezza urbana e raccolta differenziata ha ripulito tutta l'area sul prolungamento della via Palermo, proseguendo per la Cantera, per Maniace e Cesarò. Anche il cartello di benvenuto è tornato ad accogliere nella "Città del Pistacchio" senza quei "sintomi di stanchezza", che lo vedevano "sofferentemene accasciato". Soddisfatto il coordinatore locale di "Nuova Sicilia" Giuseppe Di Mulo, che aveva sollevato il caso. "Abbiamo segnalato quella discarica di rifiuti ingombranti sabato scorso - precisa Di Mulo -, e per come assicurato dall'assessore Caruso, martedì è stata ripulita. Siamo contenti di aver ottenuto quanto sperato, perché abbiamo apportato un beneficio a tutta la comunità brontese, sia sul piano dell'immagine che della pulizia". L'assessore Antonello Caruso intanto ha avviato una nuova campagna di sensibilizzazione per prevenire la formazione di questi centri raccolta illegali, informando inoltre la cittadinanza che per disfarsi dei rifiuti ingombranti (elettrodomestici, televisori, ecc.) basta fare una semplice telefonata all'ufficio relazioni con il pubblico, 095/7747238, che provvederà a farli ritirare dagli addetti direttamente al domicilio degli interessati. Nella sua comunicazione l'assessore ha ribadito inoltre, che i contravventori rischiano sanzioni pecuniarie. Non bisogna comunque dimenticare che, a secondo dei casi, si può incorrere anche in violazioni della legge penale. [Luigi Putrino] Turismo - Accordo per lo sviluppo I Comuni della zona nord del Simeto pongono le basi per lo sviluppo del turismo nel loro territorio. Ospiti del sindaco di Bronte, Leanza, i sindaci e i rappresentanti dei Comuni di Maletto, Maniace, Biancavilla, Adrano (poi all'incontro si sono uniti anche quelli di Paternò), la Ferrovia Circumetnea, le associazioni presenti nel territorio, e il mondo della scuola si sono riuniti al Comune di Bronte per discutere l'adesione al progetto «Itaca - Itinerario Turistico, Culturale e Ambientale del Simeto-Etna» che ha l'obiettivo di divulgare il patrimonio storico culturale dell'area nord ovest dell'Etna. «Intendiamo - ha detto Leanza - attuare il progetto realizzato dall'Università di Catania, attraverso il lavoro del prof. Montemagno che, per creare un pacchetto turistico di rilievo, ha individuato alcuni itinerari turistici e naturalistici». A contribuire alla riuscita dell'iniziativa, spiegata all'assemblea dall’avv. Angela Vecchio, direttore generale del Comune di Bronte, anche l'Ente Bilaterale per il Turismo e soprattutto l'Università «La Sapienza» di Roma, presente a Bronte attraverso il suo docente di Sociologia, prof. Vincenzo Nucifora: «Dobbiamo - ha detto quest'ultimo - soltanto trasformare quello che abbiamo in qualcosa che possa essere visto. Ricordatevi che nei vostri paesi sono parecchie le cose da vedere per un turista; e poi non esiste alcun flusso turistico che all'inizio non sia stato solo un flusso escursionistico. Sono certo che gli itinerari individuati da Montemagno rispecchiano le peculiarità del territorio e completano le ambizioni di ogni comunità». E il prof. Montemagno nel suo progetto «Itaca» ha individuato 9 itinerari ambientali e 6 itinerari culturali così divisi: dei campanili; del 700 etneo, musicali, medievali, archeologico ed equituristico. Il sindaco di Maniace, Conti ed il vice sindaco dì Maletto Sgrò presenti con il primo cittadino malettese, De Luca, hanno chiesto maggiore attenzione per le comunità. [fonte La Sicilia] Scolaresche al singolare «Museo della civiltà locale» La storia s'impara in masseria Continua il flusso turistico al "Museo dell'Antica Civiltà Locale" ospitato presso la "Masseria Lombardo", che anche quest'anno grazie alle gite istruttive di scuole elementari, medie e superiori, ha dato la possibilità a migliaia di studenti provenienti da ogni angolo della Sicilia di toccare con mano realtà di tempi andati. Ineguagliabile testimone degli insediamenti sorti a Bronte nel VI secolo dopo Cristo, si possono osservare oltre 150 specie di vegetazione mediterranea, un parco zoologico e tanto altro. Visitando la cartiera araba, ritenuta prima del Mediterraneo, si fa un tuffo nell'anno mille. E' possibile ammirare la "Storia del caffè" che per fortuna non è un trattato sulla sua tostatura ma una simpatica collezione di "caffettiere" di centinaia d'anni. E ferri da stiro e macchine per cucire antichi, proiettori cinematografici di inizio '900 e abiti ecclesiastici secolari uniti a corone per il rosario rendono più apprezzabile il variegato il patrimonio storico. Poi ancora numerosi arnesi da lavoro dei contadini, tra cui gli aratri in legno e quelli in ferro. Le misure come il "duemondelli" (pari a circa 9 Kg.), la "garozza" (pari a un Kg) gli "otri" (recipienti di pelle) per il trasporto del mosto o le "maille" (vasche di legno per impastare il pane). Un salto alla "Bottega del Maniscalco" lascia capire come questo "calzolaio del cavallo" fosse anche un "estetista". Accanto ad essa un terrazzo funge da parcheggio per carretti da trasporto (con impressa la targhetta comunale, come ricevuta di pagamento della "tassa di circolazione") e da officina per la convergenza, che anche al carro andava fatta. Ma di oggetti che appartengono alla realtà e non al mondo delle favole ce ne sono a migliaia e tra questi la: "cintura di castità"; con tanto di lucchetto. Si è poi attratti dal "Viale delle campane", dalla "Torre di Guardia Medievale" e da tanto altro con a sfondo il sorridente "Monte Barca". Dopo questo viaggio fantastico fra le memorie della civiltà brontese, Nunzio Lombardo, padre di questa singolare iniziativa privata nonché titolare e direttore del Museo, ci ha parlato del programma di sviluppo che intende perseguire e di cui ha già ipotizzato la realizzazione: «Oltre al potenziamento del parco botanico e di quello zoologico con il recupero, la cura, il mantenimento degli animali abbandonati - ha spiegato Lombardo - si continuerà con l'incrementare la dotazione degli oggetti da esporre al Museo, con l'apertura di nuove sale di esposizione per le nuove collezioni e per l'ampliamento di quelle esistenti. Si continuerà poi con le iniziative prettamente culturali - ha concluso il direttore Lombardo - utilizzando le strutture in dotazione e privilegiando mostre, incontri culturali e spettacoli di autori siciliani». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] «Riaprite quel passaggio a livello» Protesta degli agricoltori costretti a trasportare a spalla il pistacchio raccolto A qualche settimana dall'inizio della biennale raccolta del Pistacchio di Bronte a tenere viva la discussione nel laborioso centro dell'Etna sono principalmente due argomenti: la sicura qualità eccellente dell'"Oro verde", e la vibrata protesta di circa 30 agricoltori che, per colpa di un passaggio a livello incustodito il cui transito veicolare è stato ostruito dalle Ferrovie con dei robusti paletti, sono costretti a trasportare in spalla, anche per più di un chilometro, i preziosi, ma anche pesanti, sacchi di pistacchio. La protesta è giunta sul tavolo del primo cittadino di Bronte, dott. Salvatore Leanza, il quale, dopo aver ascoltato le lamentele degli agricoltori ha inviato una missiva al direttore della Ferrovia dove, mettendo in risalto le difficoltà degli agricoltori, ha chiesto di consentire il traffico veicolare eliminando i pericoli lungo il passaggio a livello (...) "Siamo parecchio arrabbiati - ci dice il signor Biagio Meli che è uno degli agricoltori interessati - da anni chiediamo che in questo passaggio a livello venga consentito nuovamente di attraversare i binari con le auto, ma è stato inutile. Poi sento dire di aiuti in agricoltura. Pensate che siamo costretti a trasportare in spalla il pistacchio che raccogliamo e questo non è giusto. Gia la natura ci ha costretto a raccogliere come si faceva nell'antichità il pistacchio fra le ire dell'Etna, e anche l'uomo ci mette del suo per complicarci ulteriormente la vita, aumentando le nostre fatiche". "In effetti, gli agricoltori hanno ragione - commenta il sindaco Leanza - per questo oltre a scrivere o già parlato con alcuni funzionari della Fce per convincerli a risolvere il problema". Ed, in effetti, dalla Ferrovie sono giunte notizie confortanti: "Quello per noi non è un passaggio a livello carrabile - afferma il direttore generale. ing. Giuseppe Fusco - ma visto l'intervento del sindaco Leanza e per venire incontro agli agricoltori, per tutta la durata della raccolta faremo eliminare i paletti in ferro che impediscono il transito dei veicoli, avvertendo i macchinisti di diminuire la velocità dei convogli e utilizzare prudenza. La stessa che chiedo agli agricoltori nell'attraversare i binari". Intanto il paese fervono i preparativi. Negli anni scorsi il quantitativo di pistacchio raccolto in una solo stagione ha raggiunto anche i 50 quintali, che occuperanno non solo il mercato italiano, ma anche dei mercati esteri. Buona parte della produzione dell'"Oro verde", pari all'1% di quella mondiale finirà, infatti, oltre Alpi, perché Francia, Germania e Austria sono fra i migliori clienti dei commercianti di pistacchio brontesi. [Fonte La Sicilia] ARRIVA DALL’UE IL RICONOSCIMENTO DOP Il ficodindia dell’Etna diventa unico Roma. Si usava per delimitare i terreni, è stato importato in Italia dai Saraceni al tempo dello sbarco di Mazara nel 827 e ora diventa una specialità alimentare italiana il ficodindia dell'Etna. Per riconoscerlo dalle imitazioni basterà controllare che ci sia la sagoma del vulcano sull'etichetta. Il riconoscimento “dop” (denominazione di origine protetta) dell'Unione europea è arrivato anche per tre oli extravergine di oliva nazionali: “Monte Etna”, “Colline di Romagna” e “Pretuziano delle Colline Tramane”, rileva con soddisfazione la Coldiretti. Per l'isola e per l'agricoltura all'ombra del vulcano «un risultato prestigioso», dicono dall'associazione che ricorda come siano ormai 130 le specialità italiane riconosciute dall'Unione Europea, su un totale comunitario di 624 (21%). L'Italia è il secondo produttore mondiale, dopo il Messico, di fichidindia e il 97% del raccolto è realizzato in Sicilia. La zona di produzione del “Ficodindia dell'Etna” fa parte della provincia di Catania interessata dagli effetti dell'eruzione del vulcano ed è compresa in una fascia altimetrica che va dai 150 ai 750 metri. Ricade nel territorio dei Comuni di Bronte, Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Camporotondo, Belpasso e Paternò. La produzione totale della zona di Catania è di 341.000 quintali, coltivati su oltre 3 mila ettari. Lavorato e despinato, il prodotto va immesso al consumo in imballaggi nuovi di diversa tipologia, Sulle confezioni - ricorda la Coldiretti - deve figurare in caratteri chiari, indelebili e nettamente distinguibili da ogni altra scritta, la denominazione “Ficodindia dell'Etna". (Fonte La Sicilia) Anche il nostro pistacchio, perennemente minacciato da importazioni di qualità assolutamente inferiore, ha conquistato il dovuto riconoscimento di prodotto DOP: il Disciplinare di produzione del "Pistacchio verde di Bronte" è stata pubblicato sulla Gazzetta ufficiale nell'Ottobre 2001. Dopo due anni, si resta però ancora in attesa della nomina del Consorzio di tutela e di una veloce attuazione della legge. La Denominazione d'Origine Protetta riguarda una zona di produzione, compresa fra i 300 e i 900 metri s.l.m., ricadente nei territori di Bronte, Adrano e Biancavilla. E' stato un primo passo verso il giusto riconoscimento del marchio DOP che certifichi i pregi qualitativi e la provenienza del nostro pistacchio. Inspiegabilmente, però, i necessari successivi adempimenti si fanno attendere e senza alcun valido motivo. I produttori e tutti i brontesi restano ancora in attesa della attuazione della legge: costituzione del Consorzio di tutela che salvaguardi tutta l'attività e l'immagine della DOP e dell'organo di controllo sulle aziende. Scuole a energia fotovoltaica Il Comune di Bronte si schiera a favore della salvaguardia ambientale ed al risparmio energetico. Dopo che il primo cittadino, dott. Salvatore Leanza ha istituito l'assessorato alla «Qualità della vita», il Comune, al fine di fornire il proprio contributo alla riduzione dell'emissione di gas serra nell'atmosfera intende dotare gli edifici pubblici adibiti ad istruzione primaria e quelli del Mattatoio comunale, di impianti fotovoltaici e solare termico. Ciò favorirà una riduzione dei consumi di energia elettrica e consentirà alle scuole brontesi di utilizzare energia «pulita», alternativa a quella tradizionale. Gli impianti fotovoltaici, infatti, sono in condizione di produrre energia elettrica autonomamente, consentendo alla scuola di consumare la «corrente» da se stessa prodotta, anche se il contratto con l'Enel sarà ancora utile. «La Regione siciliana - ha affermato Leanza - nell'ambito dell'accordo di programma quadro per l'energia, ha chiesto ai Comuni di presentare opportuni progetti per stimolare l'utilizzo di energie alternative. Bronte, attraverso il settore alle Politiche comunitarie, ha presentato in tempo i progetti ed adesso la Regione ha finanziato la realizzazione delle 5 proposte da noi presentate». Oltre a Mattatoio, le scuole che ne usufruiranno sono la Materna ed Elementare «Sciarotta» e le medie “Cimbali» e «Castiglione». [Fonte La Sicilia]
Impianti fotovoltaici per scuole e mattatoio Gli edifici pubblici delle scuole materne ed elementari e il mattatoio comunale verranno dotati di impianti fotovoltaici e solare termico per ridurre i consumi di energia elettrica e promuovere l'energia alternativa "pulita". In merito all'iniziativa il dipartimento della programmazione della Presidenza della Regione ha comunicato al Comune che le 5 proposte presentate relativamente agli impianti fotovoltaici da realizzare presso le scuole materna e elementare della "Sciarotta" e nelle scuole medie "E. Cimbali" e "Luigi Castiglione", nonché nel mattatoio comunale, sono state incluse nella graduatoria regionale. (lpu, Giornale di Sicilia) |
| ||||
Trattativa per i lavoratori impegnati in attività socialmente utili (L.S.U.) Dall'incontro con il sindaco forse una soluzione ai problemi dei lavoratori interessati L'Amministrazione Comunale ha avviato un tavolo di concertazione con le rappresentanze sindacali provinciali e locali per trovare una soluzione ai problemi dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili (Asu), che chiedono serenità lavorativa attraverso una stabilizzazione che gli permetta di non rimanere un giorno senza guadagno. Nel corso degli incontri il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, ha manifestato la volontà di, (compatibilmente con l'osservanza del patto di stabilità per il quale non deve essere superata la spesa per il personale relativamente all'anno precedente), procedere ad una verifica dell'attuale dotazione organica al fine di consentire una stabilizzazione interna di parte di personale, trasferendo all'esterno alcuni servizi mediante la costituzione di una società mista pubblica-privata a prevalente capitale pubblico e con la partecipazione di altri Comuni oltre al Comune di Bronte. I servizi individuati sono: pulizia edifici comunali, manutenzione ordinaria edifici comunali e plessi scolastici, manutenzione impianti sportivi, gestione parcheggi, manutenzione verde, manutenzione segnaletica, manutenzione stradale, manutenzione pubblica illuminazione, gestione aree boschive, gestione attività parascolastiche, gestione trasporto urbano, attività di ausiliari del traffico e di controllo del territorio comunale urbano ed extraurbano. Non sono state tenute in considerazione allo stato le attività dei Servizi Sociali e di quanto previsto negli Ato del servizio idrico integrato e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Solidarietà, fondi a Telethon La Giunta municipale guidata dal sindaco Turi Leanza ha deliberato, come lo scorso anno, uno stanziamento di 1000 euro a favore di Telethon, per sostenere la ricerca scientifica sulle oltre 6000 malattie genetiche attualmente conosciute. Si concludono i festeggiamenti della Patrona di Bronte Questa sera, nel Santuario dell'Annunziata, fra "canti e sventolio di fazzoletti bianchi la statua della Madonna, lungo il ponte scorrevole risale per essere ricollocata nella nicchia sull'altare maggiore". Si concludono così i solenni festeggiamenti per il 460° anniversario dell'arrivo della statua dell'Annunziata a Bronte. Ieri, per assistere alla solenne processione, tutto il paese ha reso omaggio alla Madonna addobbando in ogni modo ed affollando le stradine del centro storico. Dimessi gli scout romani intossicati dall’acqua sorgiva Sono stati dimessi i17 scouts romani che erano stati ricoverati nei giorni scorsi all'ospedale «Castiglione Prestianni» di Bronte, a causa di disturbi gastrointestinali, probabilmente provocati dall'aver bevuto acqua sorgiva dei Monti Nebrodi. Il gruppo di 18 ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 19 anni, era partito mercoledì alla volta della Sicilia, per impiantare un campo scout nel bosco della Miraglia, che avrebbe dovuto essere la base fissa, dopo le escursioni nei sentieri dello stesso Parco dei Nebrodi. Ma l'avventura di questi giovani, amanti della natura, ha avuto un intoppo che ha stravolto i loro programmi. Già nel pomeriggio infatti, almeno la metà dei ragazzi aveva cominciato ad accusare alcuni disturbi: diarrea, vomito, febbre. Col passare delle ore la situazione si era aggravata perchè tutti gli scouts, ad eccezione di uno, avevano manifestato gli stessi sintomi. Con l'aiuto di un telefono cellulare il responsabile del gruppo, Andrea Minutolo, aveva chiamato i soccorsi, rivolgendosi ai carabinieri di Cesarò. Tempestivamente i giovani avventurieri erano stati trasportati al presidio ospedaliero di Bronte, avendo ricevuto soccorso dalla postazione del locale servizio del 118. Al pronto soccorso dell'ospedale, dopo i perentori accertamenti del caso, i medici hanno prestato ai ragazzi le cure necessarie che gli hanno permesso di rimettersi in poco tempo. La «Sagra del pistacchio» sarà vista su «Arte» e «Bbc» Le due televisioni porteranno gli usi, i costumi e i sapori dell'«oro verde» sugli schermi francesi, tedeschi e inglesi Il paese è già in fibrillazione. Fra poche settimane inizia la raccolta del Pistacchio che quest'anno coincide con la 14a «Sagra dell'Oro verde» di Bronte che il sindaco, dott. Salvatore Leanza, ha voluto anticipare per valorizzare un aspetto sempre decantato ma mai valorizzato a pieno, ovvero la raccolta del pistacchio fra le irte lave dell'Etna che impediscono qualsiasi tipo di meccanizzazione. Per questo oggi come un tempo la fatica e le tecniche di chi raccoglie il pistacchio è sempre la stessa del passato, come mostreranno le visite guidate dei turisti nelle aziende che si svolgeranno dal 7 al 25 settembre. A riprendere l'evento l'emittente satellitare franco tedesca «Arte» e pure la «Bbc». La Tv inglese, infatti, verrà in Sicilia appunto per riportare nel proprio paese usi, costumi e sapore del pistacchio. «Sarà una Sagra diversa - ci dice il sindaco dott. Salvatore Leanza - e per questo particolare». Si prepara la festa dunque di un programma che sembra plasmarsi perfettamente alle esigenze dei turisti e gli agricoltori. Il 28 settembre romberanno i motori delle «Lotus cars» nel «Raduno internazionale», e gli artisti della fotografia potranno dare dimostrazione della propria arte con il concorso «La mia foto pubblicizza il Pistacchio». Dal 26 al 28 settembre gli stand offriranno i dolcissimi prodotti al pistacchio, mentre la sera orchestre e band attireranno i turisti. Non sarà, per finire, solo pistacchio, questa è la «Sagra del Pistacchio e dei prodotti tipici dell'Etna», perché negli stand non ci saranno solo derivati al pistacchio ma tutti frutti del nostro Vulcano, affinché l'Etna diventi un'unica vetrina dei propri frutti. Caserma Cc in via Simeto C'è un nuovo sito dove costruire la caserma dei Carabinieri di Bronte. Lo ha individuato l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco, dott. Salvatore Leanza, il quale, dopo aver esaminato numerose proposte di terreni dove costruire integralmente la struttura o immobili da adattare a caserma, ha ritenuto più idonea quella di via Simeto. Da quando i locali della vecchia caserma dei Carabinieri sono stati ritenuti inagibili - ha affermato il sindaco - ci siamo messi alla ricerca di un sito dove costruire una caserma degna del nostro paese. Per questo siamo orientati a proporre al Consiglio un immobile che dovrà essere costruito in via Simeto e che per una parte può essere destinato a caserma». Sul progetto ha già espresso un assenso di massima anche la stessa Arma, anche se l'ultimo «sì» spetterà chiaramente a Roma. Il problema della sicurezza a Bronte, inoltre, è di estrema attualità a seguito di un incontro che il sindaco Leanza ha avuto con il prefetto di Catania, dott. Alberto Di Pace. Il primo cittadino, infatti, ha invitato il prefetto a Bronte, per presiedere nel Palazzo municipale un vertice sulla sicurezza. «Si avvicina la raccolta del pistacchio - spiega Leanza - quando molti cittadini si trasferiscono in campagna. Durante la raccolta è necessario organizzare i controlli non solo in città, ma anche in campagna. Sarà necessario quindi una maggiore azione di controllo e di vigilanza». Bronte, costituito il Gruppo di protezione civile Bronte ha il suo «Gruppo comunale d Protezione civile», pronto ad intervenire già da oggi per l'attesa festa della Madonna Annunziata. Lo ha istituito la giunta municipale, guidata dal sindaco, dott. Salvatore Leanza, che in qualità di responsabile comunale del servizio di Protezione civile avendo ricevuto la richiesta di un nutrito numero di volontari che avevano seguito con merito il corso organizzato dalla Provincia regionale a Maletto per conto anche dei Comuni di Randazzo, Maniace e Bronte, ha proposto l'istituzione del "Gruppo". A coordinare i volontari sarà Franco Cannata, eletto delegato dall'assemblea dei volontari, che dovrà comunque attenersi alle direttive impartite dall'ing. Salvatore Caudullo, dirigente dell'Ufficio tecnico, lavorando d'intesa con il consulente comunale per la Protezione civile, rag. Maurizio Del Bosco.
Protezione civile, eletto il coordinatore locale È attivo il "Gruppo comunale di Protezione Civile", e la sua operatività arriva proprio in concomitanza dei festeggiamenti in onore della Madonna Annunziata, in occasione del 460° anniversario dell'arrivo della statua a Bronte. | ||||
|