L’edificio ha configurazione volumetrica semplice e unitaria; non ha un proprio stile architettonico ma la tipologia ottagonale, unica nel suo genere a Bronte, le conferisce un aspetto interessante e molto gradevole. Sul lato d’ingresso è posta un’edicola rettangolare con l’immagine della Madonna con Bambino che sovrasta un grande portale lavico archivoltato a tutto sesto. L’interno, anch’esso molto semplice, ha una copertura voltata a "ombrello" con otto spicchi di varia larghezza (vedi disegni a destra) | |
Gli affreschi, disegnati alla base degli spicchi, raffigurano scene del Matrimonio della Vergine, dell’Annunciazione e della Nascita di Gesù, dipinti nel 1896 dal biancavillese Nicolò Dinaro (Biancavilla, 1834 - Bronte, 1908). "Per devozione del sac. Giuseppe Lombardo, Nicolò Dinaro pinse 1896", si leggeva, prima che venisse cancellata, sotto la cornice dello scomparto con la presentazione di Gesù al tempio. «Qui, entro i riquadri disposti intorno all'Eterno, risalta l'ornamentazione copiosa ma svelta dei girari bianchi e grigi, risonanti, che in basso incorniciano, animandole, le scene della vita della Vergine» (Vito Librando). Dello stesso pittore sono da vedere le pregevoli decorazioni del soffitto ligneo della chiesa di Santa Maria della Catena. L'interno di Santa Maria delle Grazie racchiude tre altari dedicati ai SS. Cosma e Damiano, a San Domenico (con una opera di Carlo Laccati) e, quello centrale, alla Madonna della Grazie. I due altari laterali sono racchiusi da colonne tortili, quello di sinistra è dedicato a San Domenico (con una statuetta del santo di poco valore artistico), l'altro di destra ai santi Cosma e Damiano con un dipinto su tela raffigurante i due santi. L'altare centrale, in marmo, ornato con drappeggio architettonico, racchiude la statua della Madonna delle Grazie. Sul retro sono ubicati due piccoli locali, che una volta erano adibiti a sacrestia, attualmente utilizzati come locali di deposito. La copertura della chiesa a tetto spiovente a due falde con manto di coppi non ha alcun rapporto formale con la struttura prismatica dell'interno dove una cupola ottagonale "a ombrello" con costoloni ben visibili è inframezzata da deliziosi affreschi. |