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NICOLOSI: CONFRONTO AL PARCO Nuovi poli turistici sull’Etna Bellia: «Mai rifiutato il dialogo» Il confronto sul ddl di istituzione di nuovi poli turistici nei Parchi dell'Etna, dei Nebrodi e delle Madonie approda, per la prima volta, nella sede del Parco dell'Etna. La proposta di legge, che reca la firma dei deputati Fleres e Leanza, e che consentirebbe la pianificazione autonoma del territorio, anche in aree protette, di tutti i Comuni del Parco è stata, infatti, al centro di un incontro che si è tenuto ieri pomeriggio nella sede di Nicolosi, cui hanno preso parte i rappresentanti della Provincia, dei comuni di Ragalna, Pedara, Nicolosi, Trecastagni, Milo, Zafferana, Piedimonte, Viagrande, Santa Maria di Licodia, Adrano e Linguaglossa, del Cts, del Comitato esecutivo, del Comitato Sviluppo Aetna Nord-Ovest e delle 19 associazioni aderenti al coordinamento «S0S Parchi Siciliani». Assenti i rappresentanti di Bronte, Randazzo, Maletto, principali sostenitori del ddl «Fleres-Leanza». Il presidente del Parco, Cettino Bellia ha dato inizio agli interventi con una ferma reazione nei confronti delle critiche mossegli dai sindaci del versante nord-ovest. «Mi si accusa - ha esordito Bellia - di rifiutare il confronto sul tema del ddl sui poli ma in realtà il dibattito non è mai stato portato nelle sedi istituzionali. Sono pronto a dimettermi se mi porteranno un documento firmato da 18 sindaci, tanti quanti hanno voluto che assumessi, 4 anni fa, la carica di presidente del Parco dell'Etna». Tante le proposte di associazioni e tour operator. E tante anche le reazioni politiche all'intervento di Bellia che ha incassato gli attestati di stima del presidente del Consiglio comunale di Ragalna, Vittorio Carone, del sindaco di Zafferana Etnea, Delfo Patanè, del vicesindaco di Nicolosi, Turi Mazzaglia, dell'assessore ai Lavori pubblici di Trecastagni, Torrisi. Ha ribadito invece la necessità di istituire una zona «C» altomontana sul versante nord-ovest il presidente del Comitato di Sviluppo Aetna Nord Ovest, Enzo Sgrò. «Bisogna bloccare l'operazione di delegittimazione che i proponenti del ddl per l'istituzione del terzo e quarto polo e i sindaci aderenti stanno conducendo nei confronti dei Parchi siciliani ed in particolare del Parco dell'Etna - è la posizione espressa in serata dal segretario regionale di Rc Rosario Rappa - un'operazione di scardinamento normativo che promette sviluppo creando opere costosissime per la collettività a vantaggio di pochissimi grossi imprenditori. La norma sui parchi – conclude - prevede già strumenti di sviluppo sostenibile, ed è gravissimo che alcuni sindaci, facendo leva su reali bisogni della popolazione, non abbiano avanzato nessuna proposta al Consiglio del Parco di cui fanno parte, mentre al di fuori cerchino di confondere i cittadini a fini elettorali». [MA. MA., La Sicilia]
Poli turistici. Dodici amministrazioni su 20 hanno partecipato al vertice con gli ambientalisti Parco dell’Etna, i sindaci schierati col presidente Amaro sfogo di Bellia, che «silura» Firrarello: «Questo territorio è patrimonio del mondo, il progetto è insostenibile economicamente» Amaro lo sfogo del presidente Bellia che arriva a minacciare le proprie dimissioni se a chiederle saranno insieme tutti i sindaci del Consiglio del Parco. "Non è giusto dire falsità - afferma - solo perché qualcuno sostiene che Bellia ha già fatto il suo tempo". Poi abbandona le provocazioni e torna a difendere il Parco, ente che guida da quattro anni. "Questo territorio non è né dei sindaci né delle associazioni, ma è patrimonio del mondo intero. E' giusto ascoltare le istanze dei cittadini che chiedono soluzioni per l'economia, ma senza speculazioni". E giù l'affondo al senatore Firrarello, sindaco di Bronte e stratega dei due disegni di legge sui poli turistici nell'Etna. "Ci si è mai chiesti - domanda Bellia - se esiste la sostenibilità economica, ancor prima che ambientale per quel trenino a cremagliera di cui parla qualcuno? Un'opera di quel genere costerebbe non meno di 2 mila miliardi di lire". La parola poi è passata alle associazioni e agli amministratori. I primi con i loro progetti di turismo ecosostenibile (pacchetti di trekking e bed and breakfast certificati dal Parco). I secondi con le istanze di chi deve dare ai propri concittadini una ragione in più per restare che non sia solo l'aria buona e la bellezza dell'amata "Muntagna". [Carmela Grasso, Giornale di Sicilia] Il DdL Regionale Leanza-Fleres
ETNA. DA PARTE DEI SINDACI DELLA FASCIA PEDEMONTANA Parco, chieste le dimissioni del presidente Maletto - È ormai senza quartiere la guerra scoppiata fra alcuni sindaci della fascia pedemontana della provincia di Catania e il presidente del parco dell'Etna, Cettino Bellia: pomo della discordia, ancora l'istituzione del terzo polo turistico sull'Etna. E la guerra continua anche a distanza con un convegno organizzato dal Rotary a Maletto (dove non ha partecipato Bellia) e uno in programma per questo pomeriggio alle 16,30 alla sede del Parco dell'Etna a Nicolosi. Che sarà, secondo le previsioni, disertato dai sindaci dell'area Nord Etna. «È giusto incontrare gli ambientalisti per discutere il disegno di legge Leanza-Fleres sui poli turistici, ma certamente non nella sede del Parco dell'Etna, guidato da un presidente che non ci rappresenta, rifiuta di partecipare ai nostri incontri e non ha svolto quel ruolo di mediazione». «Possiamo - ha dichiarato il sindaco di Bronte Pino Firrarello - realizzare un trenino a cremagliera che da Biancavilla fino a Linguaglossa permetta di raggiungere i verdi boschi dell'Etna fino ad oggi meta di pochissimi privilegiati. ( ... ) Segnaliamo inoltre che solo da noi gli ambientalisti si oppongono ad idee che negli altri parchi sono ormai realizzate da tempo». I sindaci hanno anche contestato le sottozone N1 diffuse in tutto il Parco, che non sono previste dal decreto istitutivo e che sono regolate da norme particolarmente restrittive, impedendo la nascita di insediamenti turistici. «A gestire il territorio deve essere il sindaco - ha dichiarato il primo cittadino di Maletto Giuseppe De Luca - e se gli ambientalisti mi impediscono di arrivare fra i boschi io metterò cancelli in tutto il territorio, almeno così quando arriveranno dovranno pagare anche loro per entrare». «Forse è vero che il parco non ha funzionato - ha dichiarato Alicata - e i punti base sono rimasti solo sulla carta. Ma se si vuole trasformare questo versante in una nuova Linguaglossa non siamo d'accordo». «Il deserto lavico - ha aggiunto il prof. Ronsisvalle - ha una sua valenza ed un patrimonio che una sola funivia snaturerebbe». In ogni caso il punto riguarda sempre il rapporto difficile tra i sindaci dell'area pedemontana e il presidente del Parco. Come finirà questo braccio di ferro? [Marcello Proietto, Gazzetta del Sud] «Aetna Nord-ovest» Terzo polo turistico, ora è guerra I sindaci decisi a incontrare gli ambientalisti in una sede diversa da quella di Nicolosi E' guerra fra i sindaci del versante nord dell'Etna e il presidente del Parco dell'Etna, Cettino Bellia. I primi cittadini riuniti a Maletto hanno rifiutato l'invito a incontrarsi domani nella sede di Nicolosi, dicendo di voler incontrare gli ambientalisti in una sede diversa. Così si è concluso l'incontro organizzato dal Rotary club "Randazzo Valle Alcantara", presenti l'on. Lino Leanza, l'assessore all'Etna Pellegrino, i sindaci, gli ambientalisti. I due progettisti hanno autonomamente presentato alcune possibili soluzioni tecniche di realizzazione del polo turistico Nord-Ovest. Dopo il saluto del presidente dott. Ignazio Lombardo, del sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca e del presidente del Comitato "Sviluppo Aetna nord ovest" Enzo Sgrò, gli ing. Alberto Puglisi e Lorenzo Capace hanno spiegato i due progetti. Quello dell'ing. Puglisi vede solo un mezzo di trasporto condurre i turisti fino ai punti base per l'escursionismo; quello dell'ing. Capace prevede la realizzazione di 4 tratti di seggiovia sulle strade rurali già esistenti da contrada Feudo soprano fino agli impianti di Linguaglossa. "Possiamo - ha dichiarato Firrarello - realizzare un trenino a cremagliera che da Biancavilla fino a Linguaglossa permetta di raggiungere i verdi boschi dell’Etna finora meta di pochi privilegiati. Gli alberghi li realizzeremo nelle zone consentite di Maletto e non toccheremo contrada Lago che piace anche a noi. Di certo vogliamo realizzare il campo da golf”. "Non vogliamo lo scontro con gli ambientalisti. - ha aggiunto l'on. Leanza - Di certo vogliamo fare qualcosa di buono per questa gente. Utilizziamo questo scorcio di legislatura anche per presentare insieme emendamenti al disegno di legge". "Forse è vero che il Parco non ha funzionato. - ha dichiarato il prof. Alicata del Cts Parco dell'Etna - I punti base sono rimasti solo sulla carta. Ma un'altra Linguaglossa no". "Una funivia - ha aggiunto il prof. Ronsisvalle - snaturerebbe il patrimonio dell'Etna". Contestate le zone N1 nel piano territoriale rifiutate anche dal Cts del Parco, ma presenti nel Piano territoriale. I sindaci De Luca di Maletto, Agati di Randazzo e Pinzone Vecchio di Maniace si sono espressi all'unisono: "A gestire il territorio deve essere il sindaco - ha affermato De Luca - Se gli ambientalisti mi impediscono di arrivare fra i boschi dei miei cittadini io metterò cancelli in tutto il territorio". Sul tema ieri è giunta in redazione anche la posizione del presidente dell'Aca (Associazione Catania eco-Ambientalista), Alfio Lisi che in una nota lancia «un accorato all'appello ai componenti dell'Ars: «non siate complici dello scempio di un bene assoluto per i siciliani come l'Etna e gli altri parchi siciliani, respingendo la proposta di legge che vuole modificare la legge sui parchi siciliani a favore di interessi economici di qualcuno rimasti ancora nascosti ma palesi a chi sa leggere tra le righe. Un disegno di legge che oltre a volere cancellare la conquista di decenni di lotte e dibattiti, viola i principi costituzionali a salvaguardia dei beni paesaggistici e le direttive europee sulla protezione degli habitat». [La Sicilia] La nuova seggiovia potrebbe avere questo tracciato Ecco una delle possibili soluzioni tecniche di realizzazione del polo turistico Nord-Ovest. Nel grafico che pubblichiamo qui sopra, il tracciato della seggiovia secondo il progetto presentato dall'ing. Capace. E' prevista la realizzazione di quattro tratti di seggiovia sulle strade rurali già esistenti da contrada Feudo soprano fino agli impianti di Linguaglossa. -- Le foto del tracciato -- ZAFFERANA:LEGAMBIENTE CONTRO IL DDL «I due nuovi Poli sull’Etna un vero attentato alla natura» Il Circolo Legambiente Val Demone» di Zafferana Etnea, con un documento inviato a tutti i sindaci e ai presidenti delle Province, i cui territori ricadono all'interno dei Parchi siciliani, nonché agli stessi presidenti dei Parchi, alle autorità, alle associazioni ambientaliste nazionali ed europee, ha assunto una posizione di netto dissenso nei confronti di quello che definisce un grave attacco al territorio delle aree protette siciliane. A 6 mesi dalle elezioni, la IV Commissione dell'Ars Territorio e Ambiente ha votato a maggioranza, il 14 settembre scorso le proposte di ddl. n. 986 e n. 987 presentate dagli on. Salvatore Fleres e Nicola Leanza. Se il ddl fosse approvato, così come proposto dalla Commissione, porterebbe all'istituzione di 4 nuovi poli turistici nei parchi: 2 sull'Etna, sui Nebrodi e sulle Madonie. I centri sorgerebbero in luoghi di grande interesse, amati e frequentati da visitatori di tutto il mondo, per l'integrità e i pregi paesaggistici e naturalistici. «Deputati e amministratori - dice il presidente "Val Demone", Alfio Contarino -, si stanno mobilitando promettendo parcheggi, funivie, strade, opere dall'impatto devastante, la cui realizzazione interesserebbe zone di massima tutela ambientate. Le stesse, sul piano economico, avrebbero una ricaduta solo su ristretti gruppi di operatori. La legge dei parchi prevede già gli strumenti per uno sviluppo sostenibile del territorio. Gli stessi che, oggi, propugnano progetti di assalto indiscriminato al territorio, atti a soddisfare esigenze di natura propagandistica, avrebbero dovuto accorgersi, in tempi utili, di avere a disposizione tali preziosi strumenti». [Grazia Calanna, La Sicilia]
INIZIATIVE PER SOSTENERE LE VARIE TESI: OGGI A MALETTO E MERCOLEDI’ NELLA SEDE DEL PARCO A NICOLOSI Etna e poli turistici, la disputa a colpi di convegni Dopo mesi di battaglie mediatiche, la polemica sul disegno di legge che vorrebbe istituire dei poli turistici nei parchi dell'Etna, dei Nebrodi e delle Madonie, sta forse per trovare i toni più produttivi e democratici della dialettica. Due gli appuntamenti in calendario. Uno di natura istituzionale - organizzato dal Parco dell' Etna su richiesta del comitato S.o.s. Parchi - è fissato per mercoledì. L'altro, maturato nell'ambito dei club service, si svolge questo pomeriggio a Maletto e prevede la partecipazione di personalità del mondo istituzionale: a Palazzo Spada fora, ospiti del presidente del Rotary Club Randazzo Valle Alcantara, Ignazio Lombardo, interverranno fra gli altri i sindaci di Maletto, Bronte, Randazzo e Maniace, il presidente del comitato cittadino promotore del terzo polo, Enzo Sgro, l'assessore provinciale con delega all'Etna, Orazio Pellegrino e l'autore del testo di legge Lino Leanza. Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) del Parco dell'Etna è nominato dall'Assessorato regionale del Territorio e Ambiente ed esprime pareri su questioni riguardanti i valori e lo sviluppo delle risorse ambientali. Più «poli» all’interno del Parco Etna. Mercoledì riunione a Nicolosi per discutere sulla serie di proposte alternative al ddl di modifica Nei giorni scorsi con due lettere inviate all'assessore regionale al territorio ed ambiente, on. Francesco Cascio e all'assessore regionale al turismo, on. Fabio Granata, il Coordinamento S.O.S. Parchi Siciliani (che riunisce, fra gli altri, Cai - Italia Nostra – Legambiente, LIPU, WWF, Centro Speleologico Etneo, Fondo siciliano per la natura, Ente Fauna Siciliana, Etnaviva, ecc.) ha ribadito la contrarietà al disegno di legge sui poli turistici ma ha anche avanzato nuove interessanti proposte di sviluppo del territorio, e in particolare del versante Nord Ovest dell'Etna. Uno sviluppo che, viene sottolineato, passa attraverso l'attuazione del Piano Territoriale del Parco, varato dal Consiglio e in attesa del visto definitivo da parte dell'Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente. L'incontro di mercoledì pomeriggio riporta, dunque, sul piano del confronto un argomento di grande rilevanza, su cui si gioca il futuro dello sviluppo turistico non solo del comprensorio etneo, ma di tutte le aree protette della Sicilia. [Marisa Mazzaglia, La Sicilia] FIRRARELLO: "NO AD ALBERGHI SUL VULCANO, MA SOLO FUNIVIA O SEGGIOVIA A BASSO IMPATTO AMBIENTALE" Forum a Maletto ed incontro dei sindaci con Cuffaro Non perde tempo il sindaco di Bronte, in prima linea nella battaglia per l’approvazione dei Poli turistici nei parchi siciliani. Dopo averlo annunciato a Maletto, il primo cittadino ha chiesto di incontrare il presidente della Regione siciliana, Toto Cuffaro, per convincerlo sulle ragioni di un’intera popolazione, che non vuole deturpare l’ambiente, ma solo porre le condizioni per la fruibilità del vulcano e favorire la crescita del turismo. “Ho chiesto a Cuffaro un incontro per il 6 o per il 7 dicembre – afferma il senatore Firrarello – e con me saranno presenti tutti i sindaci. Porteremo a conoscenza del presidente il disagio della gente che, vivendo all’ombra del Parco dell’Etna, ha subito per decenni vincoli e divieti spesso discutibili, senza ottenere in cambio le attese opportunità di sviluppo. Diremo – conclude - a chiare lettere che siamo noi per primi a non voler costruire alberghi sul vulcano, ma solo una funivia o una seggiovia a basso impatto ambientale, che funzioni tutto l’anno”. Intanto sabato 26 novembre alle ore 16 e 30 a Maletto, il Palazzo Spadafora sarà teatro del forum “Perché un terzo polo turistico sul versante nord ovest dell’Etna”, organizzato Rotary club “Randazzo Valle Alcantara”. Così dopo il saluto del presidente dott. Ignazio Lombardo e del sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca, il presidente del Comitato “Sviluppo Aetna nord ovest” Enzo Sgrò illustrerà le motivazioni economiche e sociali della proposta, mentre gli ingegneri Alberto Puglisi e Lorenzo Capace illustreranno un’ipotesi di progetto possibile. Le conclusioni saranno affidate all’on. Lino Leanza (che insieme con Salvo Fleres, ha presentato il disegno di legge) ed al senatore Pino Firrarello, sindaco di Bronte. All’incontro saranno presenti l’assessore provinciale Orazio Pellegrino, i sindaci di Randazzo e Maniace, Salvatore Agati e Salvatore Pinzone ed è stato pure invitato il presidente del Parco dell’Etna, Cettino Bellia. «SOS PARCHI». INIZIATIVA DEL COORDINAMENTO Poli turistici sul «vulcano»: chiesto un vertice coi sindaci Nicolosi. (cagr) Un incontro nella sede del Parco dell'Etna con il presidente Bellia e il Consiglio dell'Ente, composto dai 20 sindaci del territorio. Lo chiede il "Coordinamento S.O.S. Parchi Siciliani" composto da 19 associazioni ambientaliste e da 3 operatori turistici specializzati nel settore natura per parlare delle prospettive di sviluppo" “ecosostenibile" nel territorio del Parco.
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