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News da Maletto e Maniace

Da Settembre 2009 a  Febbraio 2010

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da Maletto e Maniace  


25 Febbraio 2010

Maletto, votazione su acqua

«Abbiamo aderito a un’altra proposta»

g.g.) Il consigliere comunale Giuseppe Parrinello, del gruppo di opposizione "Un futuro per Maletto", a seguito dell’articolo dal titolo "Acqua, no alla privatizzazione il Consiglio approva mozione", pubblicato dal nostro giornale, precisa che l’astensione alla votazione del suo gruppo all’odg presentato dal consigliere Luigi Saitta è dovuta esclusivamente al fatto che è stata considerata migliore "la medesima proposta, però fatta dal sindaco sotto forma di precisa richiesta di approvazione di deliberazione, nella quale si manifestava l’adesione ad una proposta ex legge 10/02/2004 (di iniziativa dei Consigli comunali), per la revisione delle modalità di gestione del servizio idrico in Sicilia" che il gruppo "Un futuro per Maletto" ha approvato. [La Sicilia]



25 Febbraio 2010

Maletto, la carreggiata frana per alcuni metri a causa dei lavori di scavo di un’abitazione privata

Circonvallazione chiusa al traffico

Un piccolo smottamento fa franare alcuni metri della carreggiata della circonvallazione di Maletto ed il sindaco Pippo De Luca decide di chiuderla al transito veicolare. A provocare lo smottamento però non è stata la frana secolare su cui è stata costruita l'intera circonvallazione ormai decenni or sono, ma (come ci conferma il sindaco) i lavori di scavo per realizzare le fondamenta di un'abitazione privata che dovrebbe sorgere proprio a ridosso della circonvallazione, che in quel tratto, prossimo alle abitazioni, è stato intitolato a Salvatore Quasimodo. «A causare lo smottamento - conferma - è stato lo scavo effettuato nelle vicinanze. Per questo sto inviando un telegramma all'impresa che sta realizzando i lavori, imponendo la ricostruzione e messa in sicurezza dell'arteria stradale entro 48 ore. Nel caso in cui questi non ottemperino a quanto imposto - continua De Luca - il Comune realizzerà i lavori necessari a ripristinare la viabilità, per poi rivalersi nei confronti dell'impresa».
Per ora la circonvallazione non è transitabile. Il sindaco, infatti, ha ordinato la chiusura al traffico: «Siano stati costretti - aggiunge De Luca - a disporre la chiusura temporanea della strada. Speriamo che questa situazione duri poco perché qualche disagio il paese lo sta risentendo, a cominciare dalla forzata modifica del percorso dei pullman». In effetti la circonvallazione di Maletto ormai è fondamentale per la viabilità del paese, anche se in verità chi la percorre sa bene che è caratterizzata da piccole frane e smottamenti che quasi ne deformano il manto stradale, fino a renderla quasi pericolosa. Il problema non è nuovo tant'è vero che di recente sono stati effettuati lavori di consolidamento della carreggiata che però non sono serviti a nulla. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



MANIACE 20 Febbraio 2010

Comune avvia procedure per assunzione precari

g.g.) Ci sono buone possibilità che i 15 lavoratori precari del Comune di Maniace (6 contrattisti e 9 lsu) vengano stabilizzati. Il Comune, guidato dal sindaco Salvatore Pinzone Vecchio, ha avviato le procedure per l’assunzione a tempo indeterminato, ma chiede alla Regione siciliana di contribuire economicamente per i primi tempi esattamente come fa adesso per i precari. «Abbiamo - spiega il sindaco - redatto un piano triennale delle assunzione che prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 5 lavoratori l’anno. Tutto ciò però - continua - è subordinato al fatto che, almeno per i primi 5 anni, la Regione continui ad assicurare lo stesso importo che versa oggi per garantire una occupazione a questi lavoratori. Del resto, - conclude - non trovando una soluzione, fra proroghe e rinnovi, ormai sono anni che la Regione paga». Il primo cittadino ha già formalizzato la richiesta alla Regione siciliana che l’ha girata alla commissione regionale per l’impiego che dovrà formulare il parere definitivo. [LaSicilia]



16 Febbraio 2010

Maletto,  pura per le frane

Strada «spaccata» in via Putrino

Transennata l'area. Oggi previsti sopralluoghi anche in altre zone a rischio

Pericolo di frane anche a Maletto. Circa 25 metri di carreggiata sulla via prof, Putrino, consolidata e messa in sicurezza neanche un anno e mezzo fa, sono stati caratterizzati da uno smottamento che ha provocato spaccature nell'asfalto. Un movimento del terreno, verificatosi neanche a 200 metri dalle prime case del paesino, che ha costretto il sindaco Pippo De Luca a transennare l'area, limitare il traffico veicolare in una sola carreggiata e guardare con preoccupazione l'intero territorio urbano e non, caratterizzato da diverse zone classificate ad alto rischio idrogeologico. «Via prof. Putrino sabato sera era ancora integra – dice il primo cittadino - domenica mattina ci siano accorti della frana. In questi 2 giorni abbiamo monitorato il movimento del terreno che sembra essersi fermato. Fortunatamente, in questa zona non vi sono abitazioni. Insiste soltanto una casa di villeggiatura che non sembra aver subìto danni. Abbiamo - conclude - già inviato le necessarie comunicazioni agli organi competenti, ma non vi nascondiamo la preoccupazione che anche in altre zone del paese possano verificarsi smottamenti, come per esempio nell'area della circonvallazione».
Via prof. Putrino collega l'abitato con la Ss 284 in contrada Barbotte. Essendo considerata un'importante via di fuga di protezione civile è stata ristrutturata e messa in sicurezza grazie a un progetto di consolidamento finanziamento in 2 tranche di 720 e 500 mila euro. Oggi, però, è nuovamente insicura: «I lavori di consolidamento - spiega il sindaco - riguardavano i punti dove in passato erano state rilevate frane secolari. In questo tratto probabilmente la strada era stata soltanto asfaltata». Intanto i tecnici questa mattina effettueranno delle ricognizioni e non solo in via Putrino. E fino a quando continuerà a piovere buona parte di Maletto resta in allerta. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



MANIACE 7 Febbraio 2010

Rubano gasolio dai camion

Uno arrestato, due scappano

Avevano già «aspirato» dai serbatoi di alcuni camion posteggiati quasi 50 litri di gasolio, poi all’improvviso sono arrivati i carabinieri: due ladri sono riusciti a scappare, ma uno è stato acciuffato. E’ accaduto a Maniace, in contrada Edera, dove, accanto alla statale 120, si trova un gasdotto. All’interno della recinzione camion e mezzi meccanici della ditta che lo gestisce: così A. S., 27 anni, assieme a due complici, ha pensato di munirsi di bidoni per rubare un po’ di diesel. I tre hanno atteso che gli operai andassero via e, intorno alle 18,45, quando è calato il buio, sono entrati in azione. Hanno tolto i tappi dei serbatoi e inserito un tubo di gomma per rubare il gasolio.
I tre, però, non sapevano che il gasdotto è considerato dai carabinieri un impianto sensibile e, quindi, soggetto a continui controlli da parte dei militari della Stazione di Maletto, che durante un normale controllo si sono accorti della presenza dei 3 ladruncoli. Alla vista dei carabinieri, due sono riusciti a scappare, ma Saccone è stato arrestato per tentato furto; poi il giudice, verificati i fatti, lo ha già rimesso in libertà. [LaSicilia]



27 Gennaio 20100

TORTORICIANI RESIDENTI A MANIACE

Dopo le condanne all’ergastolo latitanti i cugini Conti Taguali

Raddoppia il numero dei latitanti sui Nebrodi e che potrebbero nascondersi, secondo gli investigatori, nel “loro” territorio, sui monti a cavallo delle province di Messina e Catania. Se da mesi, infatti, carabinieri e polizia danno la caccia ai fratelli Calogero e Vincenzino Mignacca, tra i 40 più pericolosi latitanti, adesso si aggiungono due nuovi esponenti della malavita nebroidea sfuggiti alla cattura. Sono i cugini Marco e Gianfranco Conti Taguali, originari di Tortorici ma residenti a Maniace, entrambi condannati all'ergastolo l'11 gennaio scorso dalla corte d'Assise d'Appello di Catania.
Sono ritenuti i responsabili, insieme a Giuseppe Pruiti, dell’omicidio di un allevatore di Maniace, Bruno Sanfilippo Pulici, che mori il 4 giugno del 2002 nell'ospedale Cannizzaro di Catania dove era stato ricoverato dopo essere stato ferito il giorno primo con colpi di fucile caricato a pallettoni in un podere di contrada Vellamazzo, nel comune di Cesarò. Secondo la ricostruzione dell'accusa, Sanfilippo Pulici sarebbe stato eliminato nell'ambito di contrasti sorti tra allevatori della zona. Le indagini confluirono nell'inchiesta antimafia Tunnel-Nitor che il 10 febbraio del 2004 portò all'esecuzione di venti fermi da parte dei carabinieri dei Comandi provinciali di Catania e Messina. Una operazione dei carabinieri delle Compagnie di S. Stefano Camastra e Randazzo che portò all'esecuzione del fermo di venti persone, tra cui un presunto boss. I fermati facevano parte delle famiglie rivali dei Santapaola e dei Mazzei ed erano ritenuti responsabili della gestione del racket delle estorsioni e del traffico di droga a Maniace e Bronte, nel versante catanese e a Cesarò e S. Teodoro. [Alessandra Serio, La Sicilia]



14 Gennaio 2010

Maletto, il Consiglio approva mozionee

Acqua, no alla privatizzazione

Il Consiglio comunale di Maletto, su proposta del consigliere Luigi Saitta, si schiera contro la privatizzazione dell’acqua. L’assemblea consiliare, presieduta da Giuseppe Spadafora, ha approvato a maggioranza l’ordine del giorno che ha visto Maletto aderire al Coordinamento nazionale degli enti locali che rigettano la gestione dell’acqua potabile effettuata da Ato, ritenendo che il servizio idrico debba rimanere privo di rilevanza economica.
«L’acqua è un bene primario - ha affermato Saitta - che non può essere gestita secondo gli umori di ditte private che perseguono il proprio tornaconto a spese dei cittadini. Il nostro Comune ha investito molto su una risorsa importante come l’acqua, riuscendo, negli ultimi 20 anni, a trovare ben 2 pozzi, favorendo così anche lo sviluppo agricolo. Nei Comuni in cui l’acqua è stata privatizzata - ha concluso - si sono verificati disservizi e una lenta manutenzione degli impianti a fronte di bollette esagerate». Alla fine, la proposta è stata approvata da 8 consiglieri mentre 5 si sono astenuti. «L’acqua - ha aggiunto il presidente Spadafora - è un bene primario. La decisione del Consiglio salvaguarda certamente gli interessi dei cittadini». [La Sicilia]



Maniace, 12 Gennaio 20100

ASSISE D’APPELLO. RIBALTATA LA SENTENZA DI PRIMO GRADO.

Delitto Sanfilippo Pulici: tre ergastoli

Carcere a vita comminato ai cugini Gianfranco e Marco Conti Taguali e Giuseppe Pruiti

Due assoluzioni trasformate in condanne al carcere a vita e un ergastolo confermato. Si è concluso cosi il processo d'appello per l'omicidio di Bruno Sanfilippo Pulici, un pastore di Maniace di trent’anni che perse la vita il 4 giugno 2002, il giorno dopo essere stato ferito da un fucile a pallettoni mentre si trovava al volante del suo fuoristrada. Ieri mattina la Corte d'assise d'appello presieduta da Giulia Caruso, accogliendo le richieste formulate dal pubblico ministero Fabio Scavone, ha riformato la sentenza di primo grado, condannando al carcere a vita i cugini Gianfranco e Marco Conti Taguali, che erano stati assolti dall’accusa di omicidio ma condannati per l'associazione mafiosa. Ergastolo confermato invece per Giuseppe Pruiti, l’unico ad essere rimasto in carcere dal giorno dell'arresto. I cugini Conti Taguali furono scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare e sono attualmente liberi. I giudici hanno fissato una provvisionale di 30 mila euro per ciascuno dei sette familiari che si sono costituiti parte civile.
Il processo d'appello si è protratto per oltre due anni per fare luce su un omicidio che l'accusa ritiene scaturito da un diverbio sorto per questioni di pascolo. Non si conoscono ancora le motivazioni della sentenza, che saranno depositate nel giro di 90 giorni, ma pare che decisivi siano stati i risultati della perizia affidata all'esperto informatico Gioacchino Genchi per localizzare i punti di aggancio dei telefonini, non solo degli imputati ma anche degli altri esponenti del clan mafioso che fa capo al boss Francesco Montagno Bozzone.

L'omicidio di Sanfilippo Pulici fu trattato nell'ambito dell'inchiesta antimafia Tunnel che il 10 febbraio del 2004 portò all’esecuzione di venti fermi da parte dei carabinieri dei comandi provinciali di Catania e Messina.
Il pastore morì all'ospedale Cannizzaro di Catania dove era stata ricoverato dopo essere stato ferito il giorno prima a colpi di fucile caricato a pallettoni in un podere di contrada Vellamazzo, nel comune di Cesarò, sui Nebrodi. Fu il padre della vittima a fornire agli investigatori la chiave per risolvere il delitto: l'uomo, con un atto di coraggio, raccontò che il figlio, durante il trasporto in ospedale, gli aveva rivelato i nomi dei suoi assassini. Il problema sollevato dalla difesa era quello di capire se la vittima fosse nelle condizioni di fare questo genere di rivelazioni e se il padre fosse credibile, visto che in un primo momento aveva sostenuto di non sapere nulla del ferimento. [Clelia Coppone, Giornale di Sicilia]


MANIACE 12 Gennaio 2010

UCCISERO PER UNO «SGARRO» ALLA COSCA

Tre ergastoli per l’omicidio Pulici

Tre ergastoli per tre presunti esponenti della così detta “Mafia dei Nebrodi”, ritenuti responsabili dell'omicidio di Bruno Sanfilippo Pulici, avvenuto nel giugno del 2002 nelle campagne di Cesarò. La prima Corte d'assise d'appello di Catania, presieduta da Giulia Caruso, accogliendo la richiesta del pm Fabio Scavone, ha condannato all'ergastolo per associazione mafiosa e omicidio Giuseppe Pruiti, 40 anni di Cesarò, che ha visto confermata la condanna in primo grado e i cugini Gianfranco e Marco Conti Taguali, rispettivamente di 35 e 55 anni entrambi di Maniace, che erano stati invece assolti dall'accusa di omicidio, ma condannati a 7 anni di reclusione per associazione mafiosa. I tre erano finiti in manette nell'ambito delle operazioni antimafia del 9 e 10 febbraio 2004 denominate “Nitor” e “Tunnel” eseguite dai carabinieri delle Compagnie di S. Stefano Camastra e Randazzo. Erano considerati appunto gli esecutori materiali dell'omicidio di Bruno Pulici Sanfilippo che nella propria campagna in contrada Vallonazzo, a Cesarò, fu raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco.
Il giovane, nonostante le ferite riportate, riuscì a fuggire e raggiungere casa dove il padre lo soccorse portandolo in ospedale. Morì all'ospedale Cannizzaro di Catania dopo qualche giorno rivelando, prima di spirare, i nomi dei killer. Per gli inquirenti Bruno Sanfilippo pagò a caro prezzo uno sgarro fatto alla cosca di Cesarò e Maniace. Lo stesso, considerato un “cane sciolto”, infatti, avrebbe addossato a qualche componente della cosca la responsabilità di alcuni danneggiamenti ed estorsioni. [R. P., La Sicilia]



MANIACE 11 Gennaio 2010

Blitz notturno: spari contro l’abitazione e minacce di morte. Due arresti e una denuncia

Avvertimento a due coniugi

La comunità di Maniace torna teatro di fatti criminosi da Far West Tre persone, ieri notte, sono arrivate davanti all'abitazione di due giovani coniugi e hanno cominciato a sparare all'indirizzo del portone di casa e di alcuni arredi del giardino antistante. Si tratta dei pregiudicati di Maniace Valerio Rantone Parasiliti, 34 anni, e Sebastiano Giordano Galati, di un anno più piccolo. Insieme con loro partecipava alla «spedizione», a metà strada fra la punizione e l'avvertimento, pure Mario Sardo Galati, 32 anni, l'unico a essere stato soltanto denunciato a piede libero, mentre gli altri due sono stati arrestati e condotti nel carcere catanese di piazza Lanza. Tutti e tre, però, dovranno difendersi dall'accusa di porto abusivo di armi, spari in luogo pubblico, minacce e danneggiamento in concorso.
Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Randazzo che sono intervenuti, il terzetto, intorno alle 4 di domenica, si è recato nell'abitazione dei due giovani coniugi esplodendo alcuni colpi di pistola senza un bersaglio preciso, ma solo con l'intento di spaventare e provocare contemporaneamente un po' di danni. Poi, quando i proprietari si sono affacciati, hanno puntato contro di loro la pistola minacciandoli di morte.

Convinti di aver compiuto la loro «missione di paura», sono quindi andati via. Cessato il pericolo, le vittime hanno deciso di fare la cosa migliore: sono andati in caserma a denunciare il fatto e cosi sono scattate le indagini. I carabinieri, dopo minuziose ricerche, hanno rintracciato i tre a bordo di una Golf. Della pistola nessuna traccia, ma all'interno dell'auto i militari dell'Arma hanno trovato una cartuccia 6,35, ovvero dello stesso calibro dei diversi bossoli ritrovati davanti all'abitazione. Così; i tre sono finiti in caserma per spiegare il movente dell'azione, che rimane ancora un mistero, anche se in carabinieri sembrano aver imboccato una strada precisa, ovvero quella dell'avvertimento a seguito di problemi legati a questioni economiche. [R. P., La Sicilia]



11 Gennaio 2010

Azione western per minacciare di morte una giovane coppia: due arresti e una denuncia

Maniace, colpi di pistola e irruzione in una casa

L'arroganza dell'incultura, aumentata dalla capacità di intimidazione tipica del modus operandi mafioso. Ciò che è accaduto a Maniace ieri notte è la conferma che ignoranza, violenza e criminalità costituiscono un mix pericoloso difficilmente da disinnescare se le nuove generazioni non daranno la svolta in un'Isola che vuole liberarsi della violenza. Un contrasto, una lite, una diversità di vedute e forse anche un contrasto economico. Quale che sia la motivazione poco importa. Fatto sta che in tre hanno attuato una spedizione da civiltà della pietra, venuta alla luce solo grazie alla lungimirante attività dei carabinieri della Compagnia di Randazzo e della stazione di Maniace.
Tre pregiudicati - secondo la ricostruzione effettuata dai militari dell'Arma - hanno raggiunto l'abitazione di una giovane coppia del paese e come nei fumettoni western hanno tristemente attuato la scena: pistola in pugno hanno cominciato a sparare all'indirizzo del portone di ingresso, riuscendo pure a fare irruzione all'interno. Dove si sono presentati ai due giovani coniugi terrorizzati, che sono stati minacciati di morte. L'immediata mobilitazione dei carabinieri è valsa a individuare il terzetto che ancora si trovava in paese su un'auto Golf e nell'abitacolo è stato rinvenuto pure una cartuccia dello stesso calibro di quello esploso contro l'abitazione. Valerio Rantone Parasiliti, 34 anni e Sebastiano Galati Giordano, 32, sono stati arrestati. Mario Galati Sardo, è stato denunciato a piede libero. E la cronaca che non fa onore è… cronaca. [Domenico Calabrò, Gazzetta del Sud]



MALETTO 9 Gennaio 2010

Nuovo comandante dei vigili

Cambio della guardia al Comando dei vigili urbani di Maletto. Giuseppe Parrinello, 59 anni, in servizio dall’aprile del 1975, è andato in pensione. Gli succede Antonino Parrinello, 51 anni, in servizio dall’ottobre 1979 e vice comandante dal giugno 2006. I due sono cugini. «Ringrazio il vecchio comandante - ha detto il sindaco Pippo De Luca - per l’ottimo lavoro svolto e per gli anni trascorsi, con impegno e dedizione, al servizio della comunità malettese. Gli auguro di godersi la meritata pensione come auguro al suo successore un buon lavoro».



MANIACE 6 Gennaio 2010

Approvato il bilancio di previsione

«Garantiti servizi senza nuove tasse»

Il Consiglio comunale di Maniace, presieduto da Giuseppe Mancuso, ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione per l’anno 2010. E’ la prima volta che la comunità "Giardino dei Nebrodi" rispetta i tempi previsti dalla normativa, approvando un bilancio di previsione che la Giunta, guidata dal sindaco, Salvatore Pinzone Vecchio, aveva addirittura messo a disposizione del Consiglio circa un mese fa. «Un ottimo risultato - afferma il sindaco - non solo per l’Amministrazione che rappresento, ma per i cittadini che si attendono da noi servizi e tempestività di intervento.
Con l’approvazione del bilancio, infatti, viene scongiurato il rischio di dover spendere in futuro in dodicesimi, con l’Amministrazione che avrà a disposizione un bilancio reale con cui operare». Infatti sono previsti investimenti e servizi soprattutto nel settore scolastico e della formazione: «Abbiamo puntato - replica il sindaco - a garantire il trasporto e la refezione scolastica. Anche gli studenti che viaggiano avranno pagato il costo dell’abbonamento. Ma abbiamo - spiega - garantito anche l’assistenza domiciliare agli anziani e la manutenzione in alcune strade. Tutto senza aumentare le tasse. Sono soddisfatto – conclude - per il lavoro svolto dalla mia maggioranza che ci ha permesso di essere inseriti nella immagino strettissima elite di Comuni ad aver approvato definitivamente il bilancio nel rispetto delle legge». Il rispetto dei tempi nell’approvazione è motivo di soddisfazione anche per il presidente del Consiglio Mancuso: «Un risultato - aggiunge – possibile grazie al lavoro della Giunta e degli uffici, che fornisce alla comunità lo strumento giusto per potere operare». [La Sicilia]



Maletto, 2 Gennaio 20100

Stasera il presepe vivente

g.g.) Questa sera alle 18 la via Umberto e la piazza IV novembre di Maletto torneranno a trasformarsi in un presepe con le scenografie preparate dai ragazzi dell’associazione "Giovani orizzonti", per un presepe vivente veramente caratteristico. La manifestazione è organizzata dal Comune di Maletto, con il patrocino della Regione Siciliana. [La Sicilia]



MANIACE 31 Dicembre 2009

Ecopresepe nelle scuole

Anche le scuole di Maniace hanno risposto all’appello del Comune e della società Ato rifiuti Joniambiente, presieduta da Francesco Rubbino, aderendo con entusiasmo all’iniziativa "Eco presepe". I ragazzi della scuola Carlo Levi hanno realizzato presepi originali, mostrando creatività e di aver assimilato i principi fondamentali del riciclo dei rifiuti, oggi alla base di ogni politica di salvaguardia ambientale. "Un presepe – ha affermato il vice presidente della Joniambiente Antonello Caruso - che ci fa capire come i ragazzi abbiano assimilato il concetto del riciclo e riutilizzo dei rifiuti. E’ così - ha concluso - che si insegna la cultura del riciclo, abituando le nuove generazioni a salvaguardare l’ambiente". [La Sicilia]



30 Dicembre 20099

COSTANTINO MUSARRA DEVE ESPIARE 3 MESI

Arrestato assessore di Maniace

Condannato per pascolo abusivo

Continua senza sosta l'attività di controllo del territorio svolta dall'Arma. L'attività coordinata dal Reparto operativo si è conclusa con l'arresto di 14 persone e tra queste l'assessore ai Lavori pubblici del comune di Maniace, Costantino Musarra, 48 anni, perchè deve espiare una pena di tre mesi di reclusione per pascolo abusivo. Nel 2006 Musarra fu denunciato dal corpo forestale. Musarra è stato arrestato ieri sera dai militari della Compagnia di Randazzo, che gli hanno notificato un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dall'Ufficio esecuzione penale del Tribunale. (…) Carmelo Destro, un allevatore di 50 anni di Bronte, è finito agli arresti a Licodia Eubea per introduzione e abbandono di animali in fondo altrui. (Fonte: Gazzetta del Sud)



MANIACE 18 Dicembre 2009

Premiati i vincitori del «William Sharp»

g.g.) Si è svolta nel Castello dei Nelson la cerimonia del premio William Sharp, dedicato alla memoria del poeta scozzese, che ha visto oltre 300 partecipanti, provenienti da tutta Italia, cimentarsi nella traduzione poetica. Il Premio William Sharp - Un Celta nella terra dei Nelson, ormai giunto alla quarta edizione, è diventato un punto di riferimento per quanto riguarda i premi dedicati alla traduzione poetica.
Questa la classifica finale. 1) Tiziana Meschis dell'Università di Ragusa (Facoltà di lingue e letterature Straniere), 2) Marco Sciotto dell'Università di Catania (Facoltà di lettere), 3) ex-equo Francesca Lo Vecchio del liceo Classico Statale “Cutelli” Catania e Vivien Estelle Williams dell'Università di Bari (Facoltà di lingue e letterature Straniere). La giuria era composta dai professori Rosario Portale e Iain Halliday, e dalle dottoresse Annalisa Bonomo e Valeria Polipoli. Ospiti della manifestazione Sergio Iagulli e Raffaella Marzano della Casa della Poesia di Baronissi. Soddisfazione per la riuscita della manifestazione è stata espressa dal presidente della Pro loco di Maniace Giuseppe Sanfilippo Frittola. [La Sicilia]



MALETTO 19 Dicembre 2009

Festival nazionale dei suonatori di ciaramella

Il Natale è per tradizione legato al suono della ciaramella, specie a Maletto. Per questo il sindaco Pippo De Luca e l’assessore Nunzia Schilirò, e l’assessorato regionale ai Beni culturali hanno organizzato il 1° Festival nazionale degli artisti suonatori di ciaramella. Ciaramellari siciliani, ma anche della Calabria, la sera di Santo Stefano si esibiranno nelle sonate più tradizionali. Stamane, alla presenza del presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, verrà presentata una monografia, curata da Giorgio Luca, sulla storia della ciaramella. [La Sicilia]



MANIACE 6 Dicembre 2009

Sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza nella zona spesso teatro di gravi allagamenti

Torrente Martello, ingabbiati gli argini

Dopo che da quasi un mese ruspe e caterpillar sistemano gli argini del torrente Martello, sono iniziati i lavori per realizzare le gabbie di muri a secco legate e concatenate fra loro per resistere alla furia delle acque del torrente che, quando si ingrossa, fa paura alle abitazioni delle frastagliata comunità maniacese. Ed alla cerimonia di realizzazione della prima «gabbia» non ha mancato il sindaco Salvatore Pinzone Vecchio, che ha chiesto e ottenuto il finanziamento dei lavori, considerati un po’ l’inizio dell’opera di messa in sicurezza degli argini di Maniace, spesso in balia delle piene dei torrenti Martello, Cutò e Saracena.
«Stiamo realizzando questi 400 metri di argine - ci dice il sindaco - grazie ad un finanziamento di un milione e 100 mila euro del Ministero dell’Ambiente che siamo riusciti ad ottenere essendo stati inseriti nella graduatoria di priorità stilata della Regione siciliana. Questo ad ulteriore conferma della riconosciuta emergenza che vive Maniace. Per questo - spiega - continuo a fare appello alla sensibilità di tutti gli enti sovra comunali competenti, a cominciare dalla Provincia fino al Ministero, affinché possano arrivare altri finanziamenti come questo che ci permettano di proseguire nell’azione di salvaguarda di case ed aziende da tutti i nostri torrenti in piena».
In effetti è vero. Il risanamento e salvaguardia del territorio dai rischi idrogeologici a Maniace è un argomento ritenuto importante da tutti. Già di suo la comunità e frastagliata e anche fra i monti. Spesso gli agglomerati sono distanti fra loro anche diversi chilometri, in un territorio bellissimo ma attraversato da ruscelli e torrenti. Durante l’ultima abbondante pioggia proprio il torrente Martello in piena ha divorato addirittura una strada rurale e trascinato una consistente massa di pietre e detriti. Il Cutò, inoltre, ha trascinato via una passerella, isolando più di 30 aziende agricole. Infine, ormai diversi anni fa, il torrente Saracena, che per intenderci costeggia il Castello Nelson, ha divorato una consistente parte di un uliveto piantato da decenni e minacciato la stabilità delle abitazioni di contrada Fondaco. Insomma i torrenti sono pericolosi tutti. «Lo abbiamo detto più volte – ribadisce il sindaco - Qui ogni volta che piove insistentemente le strade diventano tutt’uno con i torrenti che allagano case e cantine, rischiando di compromettere le vie di comunicazione. Per questo ritengo che i lavori inaugurati oggi siano l’inizio di una lunga serie». [La Sicilia]



6 Dicembre 2009

Se la prende coi videogames e perde la testa: arrestato

Si è innervosito così tanto giocando ad un videogames di un bar sulla circonvallazione di Bronte che, prima ha preso a pugni la “macchinetta” e poi, rimproverato dai gestori, ha lanciato un bicchiere contro la barista. Protagonista di una serata di “ordinaria follia” Luigi Mineo, 59 anni di Maletto. L’uomo, dopo aver sfogato la propria rabbia contro i videogames e la barista è andato via, ma ovviamente è scattato l’allarme. Sono arrivati i carabinieri che lo hanno rintracciato. L’uomo, però, non aveva ancora attenuato la rabbia al punto da scagliarsi contro un carabiniere e porre resistenza. Ricondotto alla ragione e tratto in arresto, ora dovrà difendersi dall’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni e minacce. [La Sicilia]



MANIACE 27 Novembre 2009

Il sindaco chiede gli ambulatori sanitari

«Ambulatori sanitari specialistici anche a Maniace». A chiederli è il sindaco, Salvatore Pinzone Vecchio che, dopo aver constatato la notevole affluenza nel nuovo punto prelievi che evita soprattutto agli anziani di doversi spostare a Randazzo o Bronte per effettuare un semplice esame del sangue, adesso chiede che anche nella sua comunità l’Asp organizzi i servizi ambulatoriali. «D’altra parte - spiega Pinzone Vecchio - la nostra è una comunità come le altre, con le proprie esigenze sanitarie. In tutti i Comuni la medicina del territorio prevede alcuni giorni la settimana la presenza di specialisti e non sarebbe sbagliato che anche Maniace abbia un servizio simile. Per questo – continua - ho già inviato le opportune richieste all’Asp di Catania ed al servizio territoriale di Bronte. A Maniace - spiega il primo cittadino - servirebbero certamente cardiologia, ginecologia e diabetologia, ma se l’Asp è in possesso di dati statistici che evidenziano la presenza di altre patologie che ben vengano altri ambulatori». E la risposta dell’Asp non è stato negativa.

Il direttore generale Giuseppe Calaciura ha affermato: «Per quest’anno - ci dice - è impossibile organizzare il nuovo servizio ambulatoriale, ma con il prossimo anno certamente faremo il possibile affinché Maniace abbia i servizi necessari alla popolazione». [La Sicilia]



MANIACE 26 Novembre 2009

Con il milione e 100mila euro del ministero dell’Ambiente si cercherà di limitare il torrente Martello

Iniziati i lavori per realizzare l’argine

Sono iniziati i lavori per realizzare 400 metri di robusto argine sul torrente Martello. Ne dà notizia il sindaco, Salvatore Pinzone Vecchio, che per questo lavoro ha ricevuto dal ministero dell’Ambiente un finanziamento di un milione e 100 mila euro. Il torrente Martello – quando piove in maniera più consistente - oltre ad allagare i campi e le aziende, minaccia seriamente le abitazioni.

Per questo, il sindaco ha accolto l’arrivo delle ruspe con soddisfazione, anche se continua a sottolineare l’importanza di non fermarsi in questa azione di risanamento e salvaguardia del territorio dai rischi idrogeologici, perché buona parte della sua frastagliata comunità è attraversata dai ruscelli e torrenti. «Festeggiamo l’inizio di un lavoro - afferma Pinzone Vecchio - che abbiamo tutti voluto con forza, consapevoli della pericolosità del torrente Martello. Pensate che, durante l’ultima abbondante pioggia, il torrente in piena ha divorato una strada rurale e trascinato una consistente massa di pietre e detriti. Non pensate - continua il primo cittadino - che gli altri torrenti Saracena e Cutò (che durante la scorsa alluvione ha trascinato via una passerella, isolando più di 30 aziende agricole) siano meno impetuosi e pericolosi, come non è pensabile che appena 400 metri di argine mettano in sicurezza l’intero torrente». «Per questo - continua Pinzone Vecchio – il Comune, di tasca propria, ha già provveduto a effettuare dei lavori di reggimentazione delle acque più a valle, a difesa delle abitazioni, ma da soli possiamo fare ben poco».
Pinzone Vecchio premette che è soddisfatto per l’attenzione che la Regione sta rivolgendo alla mitigazione dei rischi idrogeologici della sua comunità, ma sente il dovere di continuare a chiedere l’impegno di Palermo: «Ogni volta che piove, temiamo il peggio. Lo sanno bene i vigili del fuoco e gli uomini della Protezione civile, spesso testimoni di come le strade diventino tutt’uno con i torrenti e come la furia delle acque sia così impetuosa da allagare case e divorare intere strade, rischiando di compromettere anche le vie di comunicazione. Non a caso il Genio civile ha effettuato una perizia che prevedeva oltre 600mila euro per gli interventi ritenuti urgenti; pensate se si dovesse mettere in sicurezza le contrade più a rischio. Sappiamo che ci vuole uno sforzo economico non indifferente - conclude - ma investire in sicurezza oggi è un obbligo che i cittadini giustamente pretendono». [La Sicilia]



Maletto 20 Novembre 2009

Esclusa la sagra delle fragole

Il sindaco: «Niente finanziamenti? Incredibile: faccio ricorso al Tar»

Niente finanziamenti da parte dell’assessorato regionale all’Agricoltura per l’ultima edizione della Sagra delle fragole ed il Comune di Maletto si rivolge al Giudice. Il sindaco, Pippo De Luca, infatti, ha presentato ricorso al Tar di Catania, chiedendo l’annullamento del decreto assessoriale che ha escluso Maletto dai finanziamenti, asserendo che quanto accaduto rasenta il grottesco. «Non ci crederete ma è proprio così - ci dice il sindaco De Luca - Questa è una storia che sa dell’incredibile e che vale la pena raccontare. Come ormai tutti sanno ogni anno Maletto organizza a giugno la Sagra delle fragole. Una manifestazione consolidata nel tempo che ormai fa parte della tradizione agricola siciliana, attirando decine di migliaia di visitatori».
«Bene - continua - siamo stati contenti quando nel novembre del 2008 l’assessorato regionale all’Agricoltura ha pubblicato un bando per promuovere, attraverso dei finanziamenti, le iniziative volte alla valorizzazione dei prodotti agricoli del territorio. Sembrava, infatti, perfetto per noi e per la nostra Sagra delle fragole, ormai conosciuta a livello nazionale. Così, il 19 dicembre del 2008, ovvero nei tempi stabiliti, abbiamo presentato il progetto, fiduciosi di ottenere il finanziamento promesso, che poteva anche raggiungere i 50 mila euro».
Di soldi però neanche l’ombra. Anzi il Comune ha atteso invano fino a giugno senza avere notizie. Poi ha deciso di organizzare la Sagra ugualmente senza il contributo regionale, notando che, nel decreto dell’agosto 2009, l’assessorato aveva inserito il progetto di Maletto fra quelli non finanziati, con la motivazione che la «data dell’evento era precedente all’approvazione del piano promozionale». Per De Luca oltre il danno anche la beffa. «Che vuol dire - ci dice arrabbiato - che l’evento era precedente all’approvazione del piano? E’ colpa nostra se sono state esaminate ad agosto 2009 delle istanze presentate 9 mesi prima? Può la burocrazia - continua a domandarsi - penalizzare così il mio territorio e la mia gente? Io – conclude - credo di no, e per questo ho deciso di rivolgermi al Giudice». Abbiamo contattato l’assessorato Agricoltura che ha promesso di verificare l’accaduto. [La Sicilia]



MALETTO 15 Novembre 2009

Protesta del sindaco De Luca

«Non togliete i servizi sanitari»

Monta la protesta a Maletto per la chiusura di due ambulatori nel territorio. Si tratta dei servizi di Neurologia e Diabetologia che il sindaco Pippo De Luca ritiene utili per la popolazione. Per questo il primo cittadino ha inviato una lettera di protesta al direttore generale dell’Azienda Asp3 di Catania, chiedendone l’immediato ripristino: “Recentemente - scrive il sindaco nella missiva - è stato soppresso il servizio di Neurologia presso il Poliambulatorio di Maletto e quello di Diabetologia a Bronte. Questo ha provocato enormi disagi ai tutti i cittadini del distretto, e in articolare a quelli di Maletto”. Il sindaco aggiunge: «Ci troviamo distanti dall’area metropolitana, di conseguenza non possiamo tollerare alcuna “deminutio” dei servizi sanitari. Vigileremo costantemente affinché nessun servizio venga sottratto ai cittadini».
Alla lettera del sindaco l’Asp ha già risposto: “Si comunica - scrive il caposervizio Salvatore Galia – che è stato avviato un piano organizzativo-operativo di riordino e riorganizzazione della specialistica e della diagnostica ambulatoriale che terrà conto di tutte le esigenze del territorio”. Risposta che però il sindaco De Luca ha stigmatizzato, definendola generica e aleatoria: “Nel nostro territorio - infatti replica - le liste d’attesa si allungano. Non è possibile che le riorganizzazioni dei servizi comincino con le soppressioni che vengono pagate direttamente dai cittadini. Fino a ieri avevano un servizio - afferma - oggi i pazienti non hanno più un punto di riferimento importante”. Intanto parecchi cittadini sembrano intenzionati a montare la protesta. La preoccupazione è che in qualche modo i servizi sanitari nel territorio possano subire una diminuzione. “Ci troviamo in montagna - ci dicono alcuni anziani - dove i servizi sanitari dovrebbero essere potenziati. Invece scopriamo che alcuni servizi vengono chiusi”. [La Sicilia]



MANIACE 15 Novembre 2009

Entro breve tempo il paese navigherà nella «rete»

La comunità di Maniace, priva fino ad oggi della linea Adsl, in futuro navigherà in internet alla velocità della banda larga. Il sindaco Salvatore Pinzone Vecchio ha autorizzato una ditta ad effettuare lo scavo lungo corso Fondaco per porre i cavi della fibra ottica. «Oggi internet - ci dice il sindaco - è la più grande rete telematica mondiale e collega diversi milioni di computer. Ancora oggi a Maniace non è possibile collegarsi con una velocità sufficiente. Questo - ribadisce - ha creato un gap che ci ha penalizzato certamente nella comunicazione, nell’accesso di informazioni e nell’utilizzo dei sistemi di ecommerce che ormai caratterizzano i mercati. «La posa della fibra ottica - conclude - risolverà il problema nel migliore dei modi, togliendo Maniace dall’isolamento cui è stata fino ad oggi purtroppo relegata». [La Sicilia]



MALETTO 12 Novembre 2009

Tentavano di rubare castagne: 3 arresti

In tre rubavano castagne fra i boschi di Maletto. Si tratta del pregiudicato S. A., 55 anni di Maletto, e di due romeni, beccati dai carabinieri del Nucleo operativo mentre stavano tentando di portar via 200 chili di castagne da un terreno privato in contrada Pensamale. I tre si sono giustificati con i carabinieri, dicendo che erano amici del proprietario e che per conto suo stavano raccogliendo le castagne. Ma quando è stato loro chiesto come si chiamasse il proprietario hanno ovviamente mostrato titubanza.
I successivi controlli hanno dato la prova ai carabinieri di avere scoperto un furto in flagranza. S. A. è stato portato in carcere a Catania, mentre ai due romeni sono stati concessi i domiciliari. [La Sicilia]



Maletto 6 Novembre 2009

Suini pericolosi sull’Etna

«Senza marchio saranno sequestrati»

«Maggiori controlli da parte delle forze dell'Ordine alle aziende zootecniche che allevano suini e sequestro dei maiali trovati senza marchi identificativi». Questi i primi provvedimenti decisi dal sindaco di Maletto, Pippo De Luca, dopo la conferenza di servizi indetta per fronteggiare il problema del sovra popolamento di suini che mettono a repentaglio la sicurezza dei turisti e degli agricoltori. «Il problema - afferma il sindaco in apertura - è già stato affrontato nel 2003 e purtroppo senza successo. Oggi però siamo intenzionati a porre fine al disagio di tutti coloro che recandosi sull'Etna rischiano di trovarsi di fronte branchi di suini grossi, inferociti e quindi pericolosi. Altrimenti ci rivolgeremo al Prefetto».
All'incontro hanno partecipato anche il vice sindaco Enzo Sgrò e il consigliere Luigi Saitta. Presenti anche i comandanti della Forestale, Vincenzo Crimi, della Stazione dei Cc Luigi Distefano e della GdF Carmelo Cicero. Con loro il dirigente dell'Ufficio veterinario Giuseppe Galvagno, Santo Accordino dell'Azienda foreste demaniali ed i dott. Alfio Caltabiano e Michele Leonardi del Parco dell'Etna. Per il dott. Galvagno il problema è anche di natura igienico alimentare. La forestale ha sostenuto che a ridosso di Natale i suini stranamente diminuiscono e questo potrebbe far ipotizzare a macellazioni clandestine. Non è possibile però proporre campagne di abbattimento perché il Parco si opporrebbe, preferendo che gli animali venissero catturati e poi macellati. Il problema però è: chi deve farlo e come si catturano più di 300 suini di oltre 200 chili e dove e con che costi vengono custoditi? Comunque, per ora, si è deciso di iniziare al sequestro. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]


4 Novembre 2009

DOMANI CONFERENZA DEI SERVIZI

Maiali in libertà nel territorio del Parco

«Danni per il turismo escursionistico»

«Il territorio di Maletto del Parco dell'Etna è invaso dai maiali che danneggiano il suolo e mettono a rischio l'incolumità pubblica». A lanciare l'allarme è il sindaco Pippo De Luca che, preoccupato dalle segnalazioni dei cittadini e della Guardia Forestale, ha convocato per domani una conferenza di servizi, invitando a partecipare il collega di Bronte, Pino Firrarello, il Servizio veterinario, l'Azienda e l'Ispettorato forestale e per finire i rappresentanti delle forze dell’Ordine che operano sul territorio.
«Il problema è più grave di quello che si possa pensare - ci dice De Luca - . Gli agricoltori e i proprietari hanno denunciato danni ai terreni e temono per la loro incolumità, perché i maiali possono anche essere particolarmente aggressivi. Oltre a ciò come ha scritto la Guardia forestale, la presenza massiccia di questi animali è estremamente dannosa per il suolo e per le piante. Per questo ho deciso di convocare una conferenza di servizi per vedere come affrontare un problema che danneggia anche quel turismo escursionistico che vogliamo incentivare sull'Etna». Ed i maiali in giro per i boschi dell'Etna sarebbero tanti e secondo la Forestale tutti senza sigillo o marchio identificativo. Sarebbe quindi impossibile risalire al proprie­tario. La loro presenza è segnalata nelle contrade Fontana Murata, Rugerazzo, Purcaria, Poggio Monaco, Cucchiara, Feudo, Poggio Arena, Trentasalme e Nave, a dimostrazione del numero di maiali, anche particolarmente grossi, che gironzolano indisturbati.



MANIACE 11 Ottobre 2009

Tra 2 mesi un campo polivalente

Ancora 2 mesi e Maniace avrà un campetto sportivo polivalente in contrada Petrosino che permetterà ai giovani di praticare sport in tranquillità anche durante le ore serali. Il Comune ha chiuso la gara d’appalto, consegnando alla ditta che si è aggiudicata i lavori l’area dove dovrà sorgere il nuovo campetto cui sarà affiancata anche una bambinopoli con giochi e giostre per i bambini.
«Il campetto polivalente costerà al nostro Comune circa 60 mila euro - affermano gli assessori Antonino Cantali e Costantino Musarra -. Ovviamente per un Comune piccolo e giovane come il nostro, questi soldi non sono pochi, ma la contrada Petrosino e Maniace tutta hanno bisogno di una struttura simile». «Abbiamo anche presentato - afferma il primo cittadino Pinzone Vecchio - una richiesta di contributo alla Provincia che sono certo non sarà negata. Questa amministrazione crede nella crescita dei giovani attraverso lo sport. La cultura sportiva vuol dire rispetto delle regole e dei compagni. Per questo abbiamo pensato a questo campetto».
Per Maniace una novità anche la bambinopoli. Non sono tante le aree dedicate ai bambini nella comunità Giardino dei Nebrodi e quella che si costruirà a Petrosino colma certamente una lacuna. Tornando al campetto questo verrà realizzato seguendo i criteri più moderni. Immerso nel contesto urbano permetterà di giocare a calcetto, ma anche a basket e volley, su un particolare tappetino chiamato “supersoft” che, rispettando le norme antinfortunistiche, eviterà spiacevoli incidenti. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



MANIACE 18 Ottobre 2009

IL PRESIDENTE CASTIGLIONE ALL’ALBERGHIERO

«Continuare a puntare sui giovani»

Il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione si è recato a Maniace, all’istituto alberghiero «G. Falcone», sezione staccata di Giarre, per la presentazione del volume «Maniace: storia, cultura e tradizione», realizzato con il contributo della Provincia. «È importante conoscere le nostre radici, il nostro territorio - ha affermato Castiglione - e ancor di più che queste iniziative coinvolgano i ragazzi. Le loro ricerche sono state un prezioso contributo alla stesura del volume ed hanno arricchito le informazioni di tutti noi. Ho avuto il piacere di conoscere alcuni di loro alla Bit di Milano, dove hanno curato l’accoglienza nello stand della Provincia». «Con questo volume, ideato dall’Amministrazione comunale e finanziato dalla Provincia - ha dichiarato il sindaco Salvatore Pinzone Vecchio - si vuole far conoscere in maniera più approfondita una parte di storia del nostro bellissimo territorio, ricco di tradizioni, cultura e di un patrimonio paesaggistico ineguagliabile, sconosciuto soprattutto dai giovani».
Dello stesso avviso l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, Antonino Galati: «È sempre stato un mio obiettivo far conoscere le bellezze "nascoste" di questo territorio». E padre Galati ha aggiunto: «Le notizie contenute in questo piccola pubblicazione sono anche il frutto di preziose dichiarazioni raccolte dalle labbra di quei pochi anziani rimasti testimoni diretti e custodi di segrete e patrie memorie». Al termine della manifestazione culturale, è avvenuta la premiazione dei ragazzi più meritevoli della scuola, in ordine: Ilenia Musarra, Graziana Rizzo, Marica Germanà, Claudia Liuzzo, Elisabetta Russo, Elena Germanà, Melissa Tirendi, Desirèe Montagna. [La Sicilia]



Maniace 15 Settembre 2009

Colpi di bastone tra due famiglie

La rissa (6 denunciati) forse causata dall’«invasione» di alcuni maiali

Una servitù contesa, dei maiali che sconfinano il terreno dei propri allevatori, forse tanta acredine maturata in tanti anni e 2 famiglie di Maniace, con i terreni confinanti, se le sono suonate di santa ragione fino a quando sono arrivati i carabinieri a dividerli.
E' accaduto in contrada Pezzo, all'altezza del numero 18 via San Giuseppe, dove i carabinieri della Stazione di Maniace, impegnati in un'operazione di controllo del territorio, hanno notato 6 persone, fra cui 2 minorenni e 2 donne, picchiarsi a colpi di bastone. Ovviamente, i militari dell'Arma si sono precipitati per sedare la rissa e calmare i contendenti che sembravano avere tutta l'intenzione di continuare la lite. Poi hanno portato tutti in caserma. A litigare 4 componenti di una famiglia e due dell'altra. Secondo una versione fornita ai carabinieri, sembrerebbe che due maiali, custoditi da un minorenne, abbiamo saltato il confine e siano finiti nella proprietà del vicino. Il giovane allevatore, nel tentativo di riportarli nel porcile, ha lanciato loro delle pietre, ma questo non è bastato per sottrarsi alla punizione del proprietario che lo avrebbe preso a calci. Il ragazzo è scappato, rifugiandosi a casa, dove ha raccontato tutto alla madre che ha deciso di chiarire la vicenda assieme alla figlia ed al figlio più grande.
Arrivata sul posto, la donna avrebbe chiesto ragione del comportamento del vicino che nel frattempo aveva ricevuto manforte da un altro componente della famiglia, ma la discussione è finita presto ed ha lasciato posto ad una rissa furibonda. Sono volati calci, pugni e tante bastonate. Per loro è stata una fortuna che siano passati i carabinieri, perché se non fossero stati. divisi con le cattive, forse avremmo raccontato una storia diversa. Tutti e 6, dopo essere stati interrogati, sono stati trasportati al Pronto soccorso dell'ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte, dove i medici, fortunatamente, hanno riscontrato per tutti solo contusioni ed ecchimosi ritenute guaribili dai 5 ai 10 giorni Ovviamente, per tutti è scattata la denuncia in stato di libertà. Dovranno difendersi dall'accusa di rissa aggravata. Non è la prima volta che a Maniace due famiglie arrivano alle mani per questioni tutto sommato futili, come può essere un passaggio conteso o un confine che dovrebbe essere spostato appena qualche metro più in là. [L. P., La Sicilia]


 15 Settembre 2009

CONTRADA PEZZO. I DUE NUCLEI FAMILIARI GESTISCONO AZIENDE AGRICOLE E SONO IN CONFLITTO DA TEMPO

Guerra tra famiglie per un gregge che sconfina

I carabinieri di Maniace hanno denunciato per rissa aggravata sei persone. La lite era esplosa per un gregge che era sconfinato.
I carabinieri hanno denunciato per rissa aggravata sei persone, di cui due minorenni, componenti di due nuclei familiari che gestiscono due aziende agricole confinanti. Il bilancio della rissa tra famiglie è di quattro contusi. La vicenda si è svolta a Maniace, nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 3. I motivi della dura controversia - come del resto spesso accade in questi casi - sono legati alla gestione del pascolo e allo sconfinamento di un gregge di pecore nei rispettivi terreni.
Quella che sembrava una semplice diatriba si è ben presto trasformata in una lotta libera vera e propria tra due «compagini», appartenenti a due distinti nuclei familiari. E così al civico 18 di via San Giuseppe della contrada Pezzo di Maniace si è trasformato in un ring in piena regola, con sei persone di cui due minorenni che si affrontavano e colpivano ripetutamente con calci e pugni. I militari dell'arma di Maniace impegnati in un servizio notturno di controllo del territorio, coordinato dal comando della Compagnia di Randazzo, notavano la colluttazione e intervenivano immediatamente sedando la rissa. Alla vista dei militari gli animi si placavano ma le rispettive famiglie continuavano a reclamare le loro «giuste» motivazioni. Le sei persone coinvolte, tutte incensurate, venivano interrogate in caserma, dove fornivano le loro rispettive versioni. Dopo l'individuazione, i sei partecipanti sono stati denunciati a piede libero per il reato di rissa aggravata. [Giuseppe Valastro, Giornale di Sicilia]



MANIACE 15 Settembre 2009

In fiamme la cabina di un camion nel cantiere del nuovo Municipio

Strano incendio, durante la notte, nel cantiere del costruendo palazzo municipale di Maniace, in via Beato Placido. Ad andare in fumo la cabina di una grosso camion. L'allarme è stato lanciato intorno le 4 del mattino, quando su Maniace insisteva un'intensa pioggia. Sul posto sono arrivati i carabinieri della locale stazione ed i vigili del fuoco di Maletto che hanno fatto l'impossibile per sedare le fiamme e limitare i danni. Il fuoco, però, è riuscito ugualmente a divorare l'intero abitacolo della cabina, risparmiando solo il cassone.

Spento il fuoco, gli investigatori hanno iniziato ad indagare sull'accaduto, per stabilire se si sia trattato di un incendio doloso o meno. Il camion non era nuovo e questo potrebbe far pensare ad un cortocircuito. La pista dolosa, però, al momento non è esclusa dai carabinieri, che anzi sembrano ipotizzare che l'incendio sia stato provocato. Sulle indagini, però, nessuna indiscrezione; i militari dell'Arma hanno effettuato minuziosamente i rilievi nell'intero cantiere, nel tentativo di individuare prove o indizi. Nessuna pista. quindi, è al momento esclusa. [La Sicilia]



11 Settembre 2009
LA VITTIMA AVREBBE OSTACOLATO UNA STORIA D'AMORE

Il «tentato omicidio» di Maniace

Prende corpo il movente passionale

Sarà interrogato oggi S. A. il ventitreenne agricoltore di Maniace che nella notte tra martedì e mercoledì ha tentato di uccidere investendo con la propria auto, una Fiat Punto, un uomo di 42 anni fermo col proprio scooter lungo Corso Margherito. Il giovane deve rispondere di tentato omicidio. Ad interrogarlo sarà il sostituto Agata Trovato. Alla base del tentato omicidio vi sarebbero motivi passionali, visto che la vittima in passato con molta probabilità avrebbe ostacolato una storia d'amore del giovane con una familiare del quarantaduenne. Quindi il rancore avrebbe spinto il giovane, descritto da tutti come un bravo ragazzo, a perdere la testa.
Da quanto accertato dai militari dell'arma, il giovane ha colpito volontariamente con la propria auto il rivale. Nel violento impatto la vittima è caduta rovinosamente a terra. Prontamente soccorso dai passanti è stato poi trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Castiglione-Prestianni di Bronte. La vittima ne avrà per una ventina di giorni, avendo riportato un colpo di frusta e contusioni al braccio sinistro. L'aggressore invece sarebbe stato immediatamente bloccato dai carabinieri intervenuti tempestivamente sul posto non appena è scattata la segnalazione. I militari dell' arma una volta bloccato il soggetto lo hanno condotto in caserma.(“OC”, Giornale di Sicilia)

Se il delitto d’onore non è più celebrato nel nostro ordinamento giuridico e lo sanno specialmente coloro che vengono condannati per averlo messo in atto, perchè allora qualcuno si fa sfuggire l’occasione d’una vendetta dai risvolti migliori? perchè la punizione viene applicata al rivale quando un antico detto recita “ca porta si rapi ri intra”. E tolto di mezzo il rivale si è proprio certi che si riconquisterà l’amata? perché proprio oggi che si vive “una vita spericolata” e con tanta “merce” a disposizione negli scaffali della vita ci si debba intestardire e rovinare per una donna? Ma andiamo! Le passioni si accendono e si spengono e non si può accettare che tutto sia provocato dal famoso “triangolino, è mio e lo gestisco come voglio” e si mette in gioco la propria vita dimostrando nel modo sbagliato il proprio amore. Oggi come ieri esistono tante brave ragazze che sognano un uomo innamorato capace di un rapporto stabile senza scosse e turbamenti, perché non cercarle? Si trovano, anche se sotto vesti semplici e non provocanti possono far scaturire emozioni significative in un accordo magistrale che si chiama amore! (L. C.)+


10 Settembre 2009
LA VITTIMA E' UN QUARANTENNE. RICOVERATO ALL'OSPEDALE DI BRONTE, NON E' GRAVE

Investe il rivale in amore con l’auto

Agricoltore di Maniace in cella

Il giovane è accusato di avere investito con la propria auto un suo compaesano, di 42 anni, mentre era a bordo di uno scooter in corso Margherito.

Maniace. Vi sarebbe la gelosia alla base del tentato omicidio avvenuto ieri mattina, all’alba lungo Corso Margherito a Maniace. Ad affrontarsi e a contendersi una donna due uomini. Si tratta di A. S. un giovane agricoltore di 23 anni incensurato che ha investito in modo volontario, da quanto accertato dai carabinieri della locale stazione, un uomo di 42 anni, che si trovava in sosta col proprio scooter lungo Corso Margherito. Il tutto si è verificato all’una della notte scorsa. Da quanto appurato sembra che tra i due non vi fosse buon sangue soprattutto per quanto riguarda i rapporti intercorrenti tra un familiare della vittima e l’aggressore. Litigi e screzi che andavano avanti da un pò di tempo che avrebbero spinto il giovane ventitreenne, descritto da tutti come un bravo ragazzo, a perdere la testa e tentare un azione che avrebbe potuto avere conseguenze ben più peggiore per la vittima ma anche per se stesso. Da quanto accertato dai militari il giovane ha colpito volontariamente con la propria auto una Fiat Punto il quarantaduenne. Nel violento impatto la vittima è caduta rovinosamente a terra; prontamente soccorsa dai passanti è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Castiglione-Prestianni di Bronte, dove i sanitari dopo attenti e specifici controlli hanno giudicato l’uomo guaribile in una ventina di giorni, avendo riportato un colpo di frusta e contusioni al braccio sinistro.
L’aggressore invece sarebbe stato immediatamente bloccato dai carabinieri intervenuti tempesti­vamente sul posto non appena è scattata la segnalazione. I militari dell’arma una volta bloccato il giovane, lo hanno condotto in caserma e sottoposto ad interrogatorio.
Cosa A. S. abbia riferito ai militari non è dato saperlo visto che gli inquirenti sulla vicenda manten­gono il massimo riserbo. La dottoressa Agata Trovato, il magistrato che sta seguendo le indagini, ha disposto subito dopo l’interrogatorio l’arresto del giovane per tentato omicidio e il trasferimento nel carcere catanese di Piazza Lanza. Nelle prossime ore sarà sentita anche la vittima. I carabinieri comunque stanno indagando a 360° per individuare il movente del gesto, anche se privilegiata appare la pista passionale. (Orazio Caruso, Giornale di Sicilia)


10 Settembre 2009

Lo investe volontariamente in pieno centro

Arrestato bracciante di Maniace. Avrebbe tentato di uccidere un impiegato mentre era su una moto nel corso Margherito
Tentato omicidio ieri notte a Maniace, lungo il centralissimo corso Margherito. Salvatore Arcodia, un bracciante agricolo di 24 anni, a bordo di una Fiat Punto, ha volontariamente investito un impiegato di 43 anni, anch’esso di Maniace, che in quel momento era fermo a bordo della sua moto Yamaha. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti sembrerebbe che intorno alla mezza­notte,l’attentatore stesse percorrendo la strada principale di Maniace quando, all’improvviso, avrebbe notato la sua vittima ai bordi della strada. Così avrebbe frenato di colpo, innestato la retromarcia e, senza pensarci su, avrebbe investito la moto e il motociclista.
La vittima è caduta a terra, ma fortunatamente non ha riportato ferite e si è potuta mettere in salvo. Sul posto sono immediatamente arrivati i carabinieri della locale stazione che ci hanno messo poco a ricostruire la vicenda e ad acciuffare il colpevole. La vittima, invece, è stata accompagnata presso il Pronto soccorso dell’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte, dove i medici fortunatamente hanno riscontrato soltanto un trauma cervicale ed alcune escoriazioni, ritenute guaribili in 20 giorni.
Il bracciante agricolo, ovviamente, è stato condotto in caserma ed arrestato. Dovrà difendersi dall’accusa di tentato omicidio, con i carabinieri che stanno indagando per scoprire il movente di un gesto compiuto in maniera plateale, nel centro del paese, come se l’uomo volesse far sapere a tutti ciò che avrebbe fatto. Per questo gli inquirenti stanno indagando nella vita privata di entrambi. Il sospetto è che possa trattarsi di un tentativo di omicidio a sfondo prettamente passionale. Di confermato, però, ancora non c’è nulla. Certo è che a Maniace chi vuole uccidere spesso lo fa di fronte a tutti. praticamente “alla luce del sole”. Circa 2 anni fa lo stesso corso Margherito fu teatro di un altro plateale tentativo di omicidio. Allora un bracciante agricolo di 35 anni, in pieno giorno, prima investì con la jeep e poi accoltellò all’addome l’anziano assassino del fratello. Anche in quell’occasione la vittima riuscì a salvarsi, ma tutti seppero del suo tentativo di giustizia. [R. P., La Sicilia]

da Maletto e Maniace
News di mesi precedenti da Maletto e Maniace

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