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I Referendum

Risultati brontesi

Elezioni Comunali: 2020 | 2015 | 2010 | 2005 | 2002 | 1997 | 1993 | 1989 | 1984 | 1979

I cinque referendum abrogativi sulla giustizia (12 Giugno 2022) - Taglio parlamentari (20 Settembre 2020) - Referendum costituzionale (4 Dicembre 2016) - Trivellazioni in mare (Aprile 2016) - Acqua, Nucleare, Legittimo impedimento (Giugno 2011) - Legge elettorale (Giugno 2009) - Fecondazione assistita (Giugno 2005) - Legge elettorale dell'Ars (Maggio 2005) - I Cinque referendum del Maggio 1981 - Referendum sul Divorzio (1974) - Referendum Istituzionale e Assemblea costituente (1946)
 


12 Giugno 2022

I Cinque referendum abrogativi sulla giustizia

Elettori iscritti 14.964 - Votanti 1.507 (affluenza del 10,06% - In Italia 20,93%, in Sicilia 23,31%, a Catania 19,13%).

Questi in sintesi i cinque quesiti a cui siamo stati chiamati a rispondere con il voto del 12 giugno:

1 - Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi

2 - Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell'ultimo inciso dell'art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale

3 - Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati

4 - Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte

5 - Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio Superiore della Magistratura.
 

Così hanno votato i 1.507 elettori brontesi

REFERENDUM

SI%NO%
1 - Incandidabilità dopo condanna (Legge Severino)73752,38% (in Italia 53,97%)67047,62% (in Italia 46,03%)
2 - Limitazione delle misure cautelari78255,66% (56,12%)62344,34% (43,88%)
3 - Separazione funzioni dei magistrati1.05475,12% (74,01%)34924,88% (25,99%)
4 - Valutazione magistrati (membri laici dei consigli giudiziari)1.04274,48% (71,94%)35725,52% (28,06%)
5 - Elezioni componenti togati al CSM1.07076,27% (72,52%)33323,73% (27,48%)

Anche a Bronte il quorum della maggioranza degli aventi diritto non è stato raggiunto per nessuno dei 5 quesiti. L'affluenza è stata del 10,06%, si è recato alle urne soltanto un elettore su dieci. A livello nazionale l'affluenza ha fatto registrare un flop storico (20,93%, a Napoli ha votato solo l'8,4%) e si è attestata al livello più basso mai conseguito in una consultazione referendaria.
 


 

20/21 Settembre 2020

Referendum Costituzionale sul taglio dei parlamentari

Tagliare il numero dei parlamentari o no? Questo il quesito che gli elettori hanno trovato nella scheda verde chiaro: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n.240 del 12 ottobre 2019?". Sì o No. Risposta semplice.

A Bronte ha vinto largamente il Sì con l'82,09% (a fronte del 69,64% dato nazionale, 75,88% regionale e 75,73% provinciale). Anche l'affluenza dei brontesi alle urne è stata alta: con il 45,48% Bronte si colloca al 2° posto della provincia (affluenza nazionale 53,8%, regionale 35,39, provinciale 36,34%).

Con la netta vittoria del Sì l’attuale numero di parlamentari viene ridotto da 945 a 600, per un totale di 400 deputati (prima erano 630) e di 200 senatori (erano 315), mante­nendo i senatori a vita (ma riducendone il numero, al massimo 5 in totale). E’ prevista anche una diminuzione dei parlamentari all’estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4.
Trattandosi di un referendum costituzionale confermativo (non è stato chiesto di abrogare una legge, ma di approvare una riforma) il quorum non serviva. E' il quarto referendum confermativo della storia della Repubblica italiana.
Originariamente previsto per il 29 marzo 2020, il referendum è stato rinviato al 20 e 21 settembre a seguito della pandemia di COVID-19 in Italia.

Voti favorevoli (SI) 5.561 (82,09%)

Voti contrari (NO) 1.213 (17,91%)

Elettori: 15.003 - Votanti 6.823 (45,48%)
Voti validi 7.164 (Schede bianche 11, nulle 38)


 

4 Dicembre 2016

Referendum Costituzionale

«Approvate il testo della legge costituzionale concernente "disposizioni per il supera­mento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il conte­nimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione?»

In questo referendum costituzionale non era previsto quorum ed anche a Bronte è stata alta l'affluenza alle urne 57,20% anche se leggermente più bassa rispetto a quella della Provincia di Catania (58,41%) ed a quella  dell'Italia (65,47%).
Gli elettori brontesi hanno bocciato la riforma costituzionale prospettata dal Governo Renzi col 66,01% di No non discostandosi molto dal 59,11 dell'Italia + estero, dal 71,58 della Sicilia e dal 74,56 % della nostra pro­vin­cia. La Sezione con la maggiore affluenza è stata la N. 10 col 65,98% (con 417 NO contro 190 SI), quella con la più bassa la N. 5 con il 43,65% (175 NO, 59 SI).
La consultazione si è svolta nella giornata di domenica 4 Dicembre. Poche le schede bianche (26) in linea col precedente referendum (28), più che raddoppiate le schede nulle (110 contro le 46 del precedente.

Abitanti  19.172  -  Elettori  15.125
Femmine, iscritte7.979   votanti 4.269
Maschi, iscritti7.146   votanti 4.383
 15.1258.652
Affluenza  57,20%
Schede bianche  26 / Nulle  110

NO  5.621  (66,01%)

SI  2.895  (33,99%)



 

18 Aprile 2016

Referendum sulle Trivellazioni in mare

Anche a Bronte niente quorum, ha vinto largamente l'asten­sione nel "referendum sulle trivel­lazioni entro le 12 miglia dalla costa nei mari delle diverse aree italiane".

La consultazione si è svolta nella giornata di domenica 17 Aprile regi­strando un voto larga­mente con­tra­rio alla nor­ma che con­sen­te alle società petro­lifere di conti­nuare a estrarre, prorogando le loro conces­sioni, fino all'esaurimento dei giacimenti.
Molto bassa l'affluenza alle urne: appena il 22,28%, contro il 25,90% regionale ed il 31,2% nazio­nale. Una altis­sima percentuale di elettori brontesi, superiore a quella provinciale e nazionale, ha quindi preferito aste­nersi e non recarsi ai seggi. Ed anche fra chi ci è andato, c'è stato chi (74 elettori) ha preferito annullare la scheda o lasciarla in bianco.

A destra una tabella con i numeri brontesi di questo referendum.

Votanti 3.375 (22,28%)
Voti validi 3.301
Schede bianche 28 / nulle 46

Voti favorevoli (SI) 2.901 (87,88%)

Voti contrari (NO) 400 (12,12%)



 

2011

Acqua, Nucleare, Legittimo impedimento

I quattro referendum votati domenica e lunedì (12-13 giugno 2011) erano partiti tredici mesi fa (nel 2009) ottenendo alla fine un alto numero di firme - un milione e 400 mila per i due per l'acqua pub­blica, il più alto della storia referendaria - e si sono chiusi con una mobilitazione straordinaria in tutta Italia dove sono stati chiamati a esprimersi 47.427.983 cittadini, più 3.236.990 residenti all'estero.

Elettori 15.199

SINObianche
non valide
Votanti
Affluenza
Nazionale
Regionale
Privatizzazione dell’acqua7.769 (98,01%)158 (1,99%)73
75
8.075 (53,12%)54,81%
52,67%
Profitti sull'acqua7.778 (97,92%)165 (2,08%)67
66
8.076 (53,13%)54,82%
52,68%
Energia nucleare7.693 (96,82%)253 (3,18%)65
63
8.071 (53,10%)54,79%
52,65%
Legittimo impedimento7.671 (96,83%)251 (3,17%)76
78
8.076 (53,13%)54,78%
52,64%

A Bronte gli elettori chiamati alle urne sono stati 15.199 (7.185 maschi e 8.014 femmine), più altri 3.529 residenti all’estero.

Dei 62 referendum abrogativi fin qui tenuti in Italia, gli ultimi 24 (dal 1997) non erano mai arrivati al quorum. Il più votato fu il primo, 12 maggio 1974: il divorzio. Per i tre referendum elettorali del giugno 2009 gli italiani che andarono alle urne furono solo il 23,3% (a Bronte la media fu molto inferiore 13,49%). Molto peggio nel 2005 quando sui referendum sulla fecondazione assistita avevano votato appena in 1.457 (9,85%); un po’ meglio nel 2006 con il 41,55% di elettori brontesi che votarono sul cosiddetto Referendum costituzionale (ma allora la media nazionale fu del 53,6%).
Oggi con questi quattro referendum a Bronte gli elettori sembrano abbiano cambiato trend: con il 53,12% di affluenza hanno superato quella regionale (52,68%) ponendosi al di sotto del 57% nazionale (senza il voto estero) ma leggermente al di sopra della affluenza provinciale che non ha superato il quorum: 49,87%. Da notare che in questa consultazione quasi il 2% dei votanti ha deposto una scheda nulla o bianca.

Ecco in sintesi i quattro quesiti referendari:

 - Acqua (quesito sulla privatizzazione della gestione dell’acqua, scheda rossa) prevede l'abrogazione di norme che oggi consentono di affidare gli affidamenti di gestione del servizio idrico a società di capitali, concedendo tale gestione ad enti di diritto pubblico con la partecipazione di cittadini e comunità locali.

 - L’altro quesito sull’acqua (scheda gialla) chiede di esprimersi sulla cancellazione della norma che permette ai gestori del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% senza collegamento a reinvestimenti per il miglioramento del servizio. Significa che le tariffe dell'acqua possono essere aumentate giustificandole con investimenti.

 - Quello sul Nucleare (scheda grigia) chiede di cancellare le norme della legge del 26 maggio 2011 che consentono la realizzazione nel terri­torio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare. Il quesito, riformulato dalla Corte di Cassazione alla luce delle norme introdotte con il decreto Omnibus (legge 26/05/2011 n.75), era «Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare».

 - Il quesito sul legittimo impedimento (scheda verde) è quello che interessa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi impegnato in diversi procedimenti penali. Con la croce sul “sì” si chiede l'abrogazione delle norme della legge del 7 aprile 2010 che permette a premier e ministri di non presentarsi in udienza invocando il legittimo impedimento, ovvero l'impossibilità di presentarsi davanti ai giudici derivante da impegni istituzionali.

 

 

22 Giugno 2009

Legge Elettorale (Porcellum)

Bassissima affluenza ai TRE referendum sulla Legge elettorale . A Bronte hanno votato 2.032 su 15.061 elettori (13,49%)
Di molto inferiore alla media nazionale (24,2%) anche se in linea con la media regionale (13,98% in Sicilia) l'affluenza a Bronte alle urne per votare i 3 referendum sulla legge elettorale (il «porcel­lum» di calderoliana memoria). Una altissima percentuale di elettori brontesi, superiore a quella provinciale e nazionale, ha preferito astenersi e non andare ai seggi. Ed anche fra chi ci è andato, una buona parte dei votanti (il 15%) ha preferito annullare la scheda o lasciarla in bianco.

Così hanno votato i 2.032 elettori brontesi

  Elezione della Camera dei deputati - Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione premio di maggioranza ad una coalizione.

   SI 1.351 - NO 369 (schede bianche 113, nulle 196)

  Elezione del Senato - Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione premio di maggioranza ad una coalizione.

  SI 1.411 - NO 321 (schede bianche 102, nulle 195)

  Abrogazione della possibilità per uno stesso candidato di presentare la propria candidatura in più di una circoscrizione

 SI 1.438 - NO 299 (schede bianche 101, nulle 194)

Anche a Catania e provincia l'affluenza alle urne è stata bassissima: la percentuale dei votanti nella provincia è stata del 14,25%. In Sicilia la percentuale si è atte­stata al 13,87 - 13,98%. Nel dettaglio, in linea con le percentuali nazionali, a Bronte il quesito referendario che ha ottenuto più «Sì» è stato il terzo sull'abrogazione delle candidature multiple (82,79%); quello che ha ottenuto più «no» (21,45%) è stato il primo sul premio di maggioranza alla Camera.



 

Giugno 2005

Fecondazione Medicalmente Assistita

Il voto ai quattro referendum

Hanno votato 1.457 su 14.779 elettori (9,85%)

Di molto inferiore alla media nazionale (25,97%) l'affluenza a Bronte alle urne per votare i 4 referendum sulla procreazione assistita. Una altissima percentuale di elettori brontesi, superiore a quella provinciale e nazionale, ha preferito astenersi e non andare ai seggi. Il record dell'astensione, comunque, è andato a Maniace dove ha votato appena il 3,33% degli elettori.

  Limite alla ricerca clinica sperimentale.

SI 1.089 - NO 251 (voti non validi 117)

  Norme sui limiti d'accesso

SI 1.091 - NO 244  (voti non validi 122)

  Norme sulle finalità, diritti dei soggetti coinvolti...

SI 1.061 - NO 267 (voti non validi 129)

  Divieto di fecondazione eterologa

SI    914 - NO 422  (voti non validi 120)

14 Giugno 2005: Anche a Catania e provincia l'affluenza alle urne è stata bassissima: la percentuale dei votanti nella provincia è stata del 17.2%; nel capoluogo si è registrato il 19,36%. In Sicilia la percentuale si è attestata al 27,2%. Nel dettaglio provinciale, il quesito referendario che ha ottenuto più «sì» (87,35%) è stato il secondo sui limiti all'accesso, seguito dal terzo (86,21%) e dal primo (86%); quello che ha ottenuto più «no» (25,92%) è stato il quarto sulla fecondazione eterologa.



 

Maggio 2005

Referendum Elettorale

Bronte approva la nuova Legge elettorale Siciliana

SI  5.502
NO 2.573

Votanti 10.398, voti validi 8.075, schede bianche 1.768, nulle 555

Questo primo referendum siciliano chiedeva agli elettori di confer­ma­re o meno la legge elettorale approvata lo scorso 5 agosto dal­l'Assemblea regionale siciliana, che prevede lo sbarramento al 5% per l'accesso dei partiti nel parlamento regionale.

Favorevole solo Alleanza nazionale, contraria l'Unione, libertà di vo­to per gli altri partiti della maggioranza..

Maggio 1974

Referendum Abrogativo sul Divorzio

Nel Maggio 1974 si votò per abrogare la legge sul divorzio. Gli italiani furono chiamati a decidere se abrogare o meno la legge 1.12.1970, n. 898 - "Di­sci­plina dei casi di scio­glimento del matrimonio" (la cosiddetta legge Fortuna-Baslini, dal nome dei due pro­motori Loris Fortu­na e Antonio Baslini), con la quale era stato introdotto in Italia l'isti­tuto del di­vor­zio.

Fu ampiamente raggiunto il quorum (87,7% ) e vin­sero i “no”, con il 59,3 per cento. La legge sul di­vor­zio non fu abrogata.

Bronte voto in controten­denza l'abrogazione della Legge Fortu­na-Baslini con questi risultati:

Si 62,5%  -  No 38,5%


         

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