5 Dicembre 2009 BRONTE E RANDAZZO
Torna nei poliambulatori il servizio di diabetologia Torna nei poliambulatori di Bronte e Randazzo il servizio di diabetologia. Lo ha disposto il direttore generale dell’Asp, Giuseppe Calaciura, che ha ascoltato le proteste del sindaco di Maletto, Pippo del Luca, pronto qualche settimana fa a lamentare la soppressione del servizio di neurologia nel suo paese e di diabetologia nell’intero territorio. Così l’Asp ha deciso di riassegnare il servizio, sottolineando, come si legge nella delibera, che l’incarico al medico era stato solo momentaneamente sospeso in ottemperanza a una direttiva assessoriale: «Rilevato - si continua a leggere - che tale vuoto crea gravi disagi ai diabetici, peraltro cronici, impedendone la continuità terapeutica, si istituisce il servizio il venerdì mattina a Bronte e il martedì a Randazzo». «I poliambulatori sono importanti per noi, - aggiunge il sindaco di Maletto De Luca - questo è un paese distante dai grandi ospedali. Chiediamo che i servizi ambulatoriali siano anche nel nostro poliambulatorio, ma se oltre a non essere istituiti a Maletto, vengono anche soppressi a Bronte o Randazzo per noi è l’isolamento.» «Nelle condizioni in cui siamo – conclude - non possiamo tollerare alcuna «deminutio» dei servizi e siamo soddisfatti per il ritorno della diabetologia». Il ritorno di questo ambulatorio fa sperare i malettesi sul possibile ripristino anche della «neurologia».
25 Settembre 2009
VISITA DEL DIRETTORE GENERALE DELL’ASP «Nel 2010 ospedale più moderno» «Entro il 2010 dovrebbe essere ultimato l'ammodernamento dell'ospedale Castiglione Prestianni di Bronte»
A sostenerlo è il neo direttore dell'Azienda sanitaria provinciale di Catania, Giuseppe Calaciura, in visita ufficiale al presidio ospedaliero di Bronte. Il neo direttore è stato ricevuto dal vice direttore sanitario, Renato Passalacqua, e dai primari dell'ospedale, alla presenza del sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca, e del primo cittadino di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio. «L'azienda si rinnova nelle responsabilità e nella competenza a seguito degli importanti provvedimenti regionali - ha spiegato Giuseppe Calaciura durante l'incontro - ci impegneremo insieme per la rimodulazione delle attività e della rete ospedaliera, per soddisfare le richieste dell’utenza offrendo un servizio di qualità». Il direttore Calaciura, che ha trascorso quasi 7 anni a Bronte (dal 95 al 2002) in qualità di primario di Anestesia («il mio cuore è rimasto qui», ha sottolineato), dopo aver incontrato nuovamente i colleghi anestesisti Ninetta Venia e Antonino Faia, oltre a tutto il personale infermieristico della sala operatoria, ha visitato i locali dell'ospedale Castiglione Prestianni di Bronte. «Siamo impegnati nella ristrutturazione e messa a norma del presidio, - ha continuato - lavori che consistono in una serie di opere finalizzate essenzialmente al miglioramento delle caratteristiche di resistenza, all'inserimento di nuovi setti murari e al consolidamento della fondazione muraria. Speriamo entro il 2010 di ultimare l'ammodernamento di questa struttura, che copre un vasto comprensorio che vada Randazzo fino a Cesarò, assorbendo anche le esigenze di Comuni del Messinese come Santa Domenica Vittoria e San Teodoro, che distano da Bronte circa venticinque chilometri. Mi sento di rassicurare gli utenti, perché presto i brontesi e i residenti dei paesi vicini potranno contare su una struttura all'avanguardia». A far finanziare i lavori dell'ospedale è stato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, anch'egli impegnato affinché presto i brontesi abbiano una struttura sanitaria efficiente.
25 Settembre 2009
Calaciura visita il presidio ospedaliero Bronte, la rimodulazione per una sanità migliore Il neo direttore dell'Asp Catania, Giuseppe Calaciura, si è recato a Bronte per visitare il presidio ospedaliero, continuando cosi gli incontri istituzionali che in questi giorni lo vedono a confronto con tutti i responsabili dei nosocomi che rientrano nella vasta area di competenza dell'Azienda sanitaria provinciale etnea. A riceverlo il vice direttore sanitario Renato Passalacqua e i primari dell'ospedale, alla presenza del sindaco di Maletto Giuseppe De Luca e del primo cittadino di Maniace, Salvatore Pinzone: «L'azienda si rinnova nelle responsabilità e nella competenza a seguito degli importanti provvedimenti regionali - ha spiegato Calaciura durante l'incontro - ci impegneremo insieme per la rimodulazione delle attività e della rete ospedaliera, per soddisfare le richieste dell'utenza offrendo un servizio di qualità». Calaciura, che ha trascorso quasi sete anni a Bronte (dal 95 al 2000) in qualità di primario di Anestesia ha detto:«il mio cuore è rimasto qui».
31 Luglio 2009 Soste selvagge
in ospedale In arrivo le strisce blu Ad agosto le aree destinate a parcheggio all'interno dell'ospedale di Bronte, saranno regolamentate con le strisce blu per evitare la sosta selvaggia. Ad assicurarlo è la dott.ssa Marinella Ienna, direttore dell'ospedale di Bronte che nel marzo scorso, su sollecitazione del Comune,
ha sottoscritto una convenzione per permettere a tutte le Forze dell'ordine di intervenire per regolare il transito e la Sosta dei veicoli, ed eventualmente anche elevare contravvenzioni agli automobilisti che non rispettano la segnaletica. Segnaletica che doveva essere posta dall’Asl, ma solo in questi giorni l'iter burocratico e stato completato: «Nei giorni scorsi - afferma la dott.ssa Ienna - la ditta che dovrà disegnare le strisce è stata autorizzata. Penso che nel mese di agosto tutto sarà completato». «Sulla crescita dell'ospedale - dice il sindaco Pino Firrarello - abbiamo scommesso, chiedendo ed ottenendo quei finanziamenti che ci stanno permettendo di realizzare lavori di ampliamento ed adeguamento. Non è ipotizzabile consentire la sosta selvaggia». Intanto, dall'assessore alla Polizia municipale Luigi Putrino arriva una provocazione. «Siamo contenti che l’Asl sia riuscita a definire l'iter burocratico, ma nel caso in cui si dovessero verificare intoppi, chiederò di chiudere al traffico l’area, consentendo l’accesso solo ad ambulanze e disabili».
10 Maggio 2009 BRONTE: MEDICI «A LEZIONE» Rianimazione neonati, metodo unico all’Asl 3 Protocollo unico negli ospedali dell’Asl 3 di Catania per affrontare i casi di rianimazione neonatale. Pediatri, ginecologi, anestesisti e ostetrici seguiranno «Neonatal Resuscitation Program» dell’American Accademy of Pediatrics. Questo l’esito del corso di rianimazione del neonato in sala parto, tenuto a Bronte nell’aula didattica dell’ospedale Castiglione Prestianni e organizzato dal dirigente dell’Unità operativa di Pediatria del nosocomio brontese, dott. Placido Pennisi. «La nascita è un evento meraviglioso - afferma il dott. Pennisi - Ma probabilmente anche il più pericoloso che s’incontra durante la vita. Durante il passaggio della vita intrauterina a quella extrauterina viene richiesto al nostro organismo di compiere aggiustamenti fisiologici radicali soprattutto a livello cardio-polmonare e cambiamenti che nel 90% dei casi avvengono senza alcuna difficoltà. Il "Neonatal Resuscitation Program" è rivolto a quella piccola percentuale che rimane, perché le conseguenze che derivano dal fatto di non ricevere la giusta assistenza alla nascita possono essere fatali o associarsi a problemi che possono persistere tutta la vita». Per questo i docenti si sono fermati soprattutto a trattare l’asfissia neonatale, il suo trattamento e le complicanze. Si è parlato di displasia broncopolmonare e degli esiti neurologici, con l’obiettivo di far acquisire a medici conoscenze teoriche, abilità manuali e tecniche aggiornate sullo specifico argomento. Le lezioni sono state tenute da docenti esperti e i partecipanti hanno anche potuto effettuare esercitazioni pratiche su un manichino. Entusiasta il dott. Pennisi: «Mi ha gratificato la partecipazione e l’attenzione che i colleghi hanno rivolto a questo corso. Adesso in tutti gli ospedali dell’Asl potrà essere praticato un unico metodo. Ciò che è importante ricordare è che nella rianimazione neonatale è importante ventilare i polmoni. Un’asfissia alla nascita è responsabile del 19% dei quasi 5 milioni di decessi di neonati che si verificano ogni anno in tutto il mondo. Da dati in nostro possesso risulta che circa il 10% dei neonati necessita di assistenza per iniziare a respirare e l’1% richiede manovre respiratorie complete per sopravvivere». [Gaetano Guidotto] 19 Marzo 2009
REGOLAMENTATA LA SOSTA (MASSIMO 2 ORE E A PAGAMENTO) ALL'INTERNO DELL'OSPEDALE Convenzione Comune Asl per i posteggi in ospedale Stop alla sosta selvaggia all’interno dell’area ospedaliera del Castiglione Prestianni. Attraverso un’apposita convenzione con l’Asl, il Comune di Bronte, infatti, ha ottenuto in concessione per un anno la gestione del parcheggio antistante l’ospedale, permettendo finalmente a tutte le Forze dell’ordine di intervenire per regolare il transito e la sosta dei veicoli, ed eventualmente anche elevare contravvenzioni agli automobilisti che non rispettano la segnaletica. “Un provvedimento indispensabile – afferma l’assessore alla Polizia municipale, Luigi Putrino – per risolvere un problema che in verità si trascina da tempo. Spesso, infatti, dall’ospedale giungono segnalazioni al Corpo di Polizia municipale di auto in sosta che ostacolano anche il transito delle ambulanze. Senza considerare che quasi mai i portatori di handicap riescono a trovare posto. Adesso, attraverso questo protocollo d’intesa i posteggi saranno delimitati in maniera chiara dai tecnici delle amministrazioni ospedaliera e comunale. Eccetto una zona riservata alla direzione ospedaliera, il resto dei posteggi saranno tutti i pagamento. Ovviamente – conclude l’assessore – per impedire l’occupazione permanente del posteggio si potrà sostare per non più di 2 ore”. Nei giorni scorsi l’assessore ha effettuato un sopralluogo insieme con il comandante della Polizia municipale, Salvatore Tirendi, al quale hanno partecipato anche il direttore sanitario dell’ospedale, Marinella Ienna, il dott. Renato Passalaqua e la dottoressa Rosetta Schilirò. Il nosocomio di Bronte è al servizio di un vasto territorio compreso tra Randazzo da una parte ed i paesi del messinese, come Cesarò, dall’altra. E normale quindi che già alle 8 e 30 del mattino, sia la strada di ingresso che lo spiazzo di fronte il Pronto soccorso, si riempiano di auto. “Abbiamo voluto con forza questo protocollo – afferma il sindaco, Pino Firrarello – perché non è possibile che ogni giorno le auto affollino l’accesso dell’ospedale fino al Pronto soccorso. Faremo il possibile affinché soprattutto dopo la fine dei lavori di ristrutturazione, la gente arrivi in ospedale con la certezza di trovare un posteggio ordinato ed un posto libero per posteggiare la propria auto in serenità”.
23 Dicembre 2008
Diagnosi e cura dell’asma infantile indicate ai pediatri le linee guida Protocollo unico, nel versante nord dell’Etna, per la diagnosi e la cura dell’asma infantile. Questo l’esito dell’incontro organizzato dal dirigente dell’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte, dott. Dino Pennisi. All’incontro sono stati invitati a partecipare i pediatri del territorio e i medici ospedalieri per ascoltare la relazione del prof. Mario La Rosa, direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Catania, nonché della scuola di specializzazione in Clinica pediatrica e l’intera équipe, formata dai dottori Maria Mancuso, Giancarlo Luca e Sebastiano Scandurra. «L’asma – dice il dott. Pennisi - è la malattia cronica più frequente nei bambini. E poiché è assodato che le malattie dell’età adulta si possono prevenire in età infantile, come ad esempio le malattie cardiovascolari e metaboliche, anche la diagnosi precoce dell’asma e la terapia adeguata in età infantile possono prevenire le malattie disventilatorie dell’età adulta. Per questo - conclude il dott. Pennisi - ho riunito i medici pediatri di base, gli ospedalieri e l’Università di Catania per stabilire comportamenti uniformi e le linee guida per fare diagnosi precoce dell’asma bronchiale e iniziare il trattamento farmacologico adeguato». Durante l’incontro, il prof. La Rosa ha anche illustrato le tecniche per fare bene l’aerosol. [G. G.] 10 Dicembre 2008 SABATO 13 DICEMBRE, ALLA SCUOLA MEDIA CASTIGLIONE
Riforma sanitaria e prospettive per l’ospedale di Bronte I tagli previsti per i posti letto degli ospedali dell’Ausl3 (dove secondo il piano Russo, si dovrebbe passare dagli attuali 770 posti a 175) e la prospettiva che dei sei ospedali attuali (Paternò, Biancavilla, Militello, Bronte, Acireale e Giarre) ne dovrebbe restare soltanto uno (il nosocomio di Acireale) saranno l’oggetto di un incontro e dibattito che il Centro Studi “Nicola Spedalieri”, ha organizzato per le ore 17:00 di sabato 13 Dicembre, presso i locali dell'Aula Magna della Scuola Media “L. Castiglione”. L’incontro verterà sul tema “Riforma Sanitaria e prospettive per l'Ospedale di Bronte”. Introdurrà i lavori l’avv. Graziano Calanna, presidente del Centro Studi, interverranno il dott. Rosario Cutrì, segretario regionale Anaao Assomed, ed i sindaci del comprensorio. I lavori saranno conclusi dall’on. Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia di Catania e dal sen. Pino Firrarello, sindaco di Bronte.
18 Dicembre 2008
Al convegno sulla riforma sanitaria l’appello di sette sindaci del comprensorio I sindaci difendono l’ospedale «Tutti siamo d’accordo sulla necessità di razionalizzare le spese nella sanità siciliana, ma nessun piano di rientro potrà mai penalizzare i servizi o, peggio, chiudere un ospedale di montagna come quello di Bronte». E’ l’appello lanciato all’unisono dai sindaci del vasto comprensorio che ruota attorno alla città del pistacchio e dal presidente della Provincia regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione, che hanno partecipato al convegno sul tema «Riforma sanitaria e prospettive per l’ospedale di Bronte», organizzato dal Centro studi «Nicola Spedalieri». A introdurre i lavori è stato l’avvocato Graziano Calanna, presidente del Centro studi, al quale abbiamo chiesto se l’ospedale di Bronte rischia di essere ridimensionato: «Questo è il nostro timore - spiega il presidente - Ci incoraggia, comunque, la forte presa di posizione dei massimi vertici istituzionali, come il presidente della Provincia e i sindaci del territorio, con in testa il senatore Pino Firrarello, che hanno assicurato il loro impegno affinché questo irrazionale piano di rientro non penalizzi il nostro ospedale». All’incontro hanno partecipato i primi cittadini di Santa Domenica Vittoria, Randazzo, Maletto, Maniace, Bronte, Cesarò e San Teodoro. Con loro il dott. Rosario Cutrì, segretario regionale Anaao Assomed, e il dott. Salvatore Gullotta. «Quando si parlò di riforma sanitaria per la prima volta - ha dichiarato Firrarello - noi siamo rimasti increduli su una proposta che consideravamo senza senso. Ci fu risposto che assecondava la richiesta dei ministeri dell’Economia e della Sanità, che invece non hanno mai chiesto di ridurre di 5700 i posti letto negli ospedali, ma soltanto di 2575, come concordato dall’ex assessore La Galla con il governo Prodi». «Il piano di rientro è utile alla Sicilia - ha concluso il presidente Castiglione - Ma chiediamo di poter ragionare affinché si riduca la spesa senza penalizzare i servizi. Per questo chiediamo un tavolo di confronto».

Il Castiglione-Prestianni rischia di chiudere dopo secoli di attività. Scrive il Radice che «probabilmente era sorto verso la fine del secolo XII»; nel 1632 era noto come istituzione caritativa a favore dei poveri e dei malati (“Nosocomio pubblico degli infermi”); nei primi anni del 1900 è stato realizzato nel luogo e nella forma attuale con il contributo dei cittadini brontesi (anche emigrati). In atto si stanno eseguendo lavori di ristrutturazione per circa 7 milioni di euro.
17 Ottobre 2008
TAGLI ALLA SANITA'. NO ALLA VISIONE «CATANIACENTRICA» DEL PIANO DI RIENTRO: CHIESTO UN INCONTRO A PALERMO Adesso sei ospedali rischiano la chiusura Il piano Russo: Dagli attuali 770 posti si dovrebbe passare da 175. A conti fatti, dei sei ospedali attuali (Paternò, Biancavilla, Militello in Val di Catania, Bronte, Acireale e Giarre) ne resterebbe soltanto uno. Il «sopravvissuto» dovrebbe essere il nosocomio di Acireale Mondo politico in fermento per salvare la sanità locale. Paternò resta in prima linea nell’attività di dialogo avviata già da alcuni giorni nel tentativo di salvare il salvabile. Si lavora per evitare la chiusura dell’ospedale paternese e con esso quello di Biancavilla, e la loro possibile riconversione in nosocomi di lungo degenza. Si tenta il dialogo politico, in una fase in cui, il piano di rientro non è ancora diventato legge e, quindi, riscrivibile in alcune sue parti. Nell’incontro di mercoledì sera, a Palazzo Alessi, sotto esame sono finiti, ancora una volta, i tagli previsti per i posti letto degli ospedali dell’Ausl3. Secondo il piano Russo, si dovrebbe passare dagli attuali 770 posti a 175. A conti fatti, basta poco per capire che dei sei ospedali attuali (Paternò, Biancavilla, Militello in Val di Catania, Bronte, Acireale e Giarre) ne resterebbe soltanto uno. In quest’ultimo caso, il sopravvissuto dovrebbe essere il nosocomio di Acireale. Come detto l’argomento è stato al centro di un incontro a Palazzo Alessi, al quale hanno partecipato i sindaci di Paternò (Pippo Failla) e Santa Maria di Licodia (Salvo Rasà), alcuni operatori sanitari degli ospedali di Paternò e Biancavilla, l’assessore provinciale, Francesco Ciancitto, alcuni consiglieri comunali ed il deputato regionale, Marco Falcone, segretario della commissione regionale alla sanità. Proprio a Falcone è toccato il compito di rassicurare gli animi e di farsi portavoce per ottenere un’audizione a Palermo, così come richiesto dai consiglieri comunali. «La legge non è ancora stata approvata - ha evidenziato l’onorevole Marco Falcone - C’è una proposta del Pdl ed anche del Pd, che vanno esaminate». All’ARS, dunque, sicuro dibattito. Il Pdl così come il Pd hanno espresso, più volte di non essere d’accordo con questi tagli ed alla visione «cataniacentrica» del piano di rientro. [Ma. Sot.] |