I discendenti di Pietro Camuto e Rosaria
Mavica (1628)
La famiglia Camuto Così scrive il Prof. Don Luigi Minio
parlando delle origini della Famiglia Camuto,
cui la madre appartiene:
«Ben più illustri
discendenti vanterebbe (il condizionale è
d’obbligo) la famiglia Camuto; si connetterebbe
infatti al Profeta Maometto in persona. L’ultimo
emiro di Girgenti (Agrigento) Ibn-Hamud
fu un discendente della sacra stirpe di Alì,
cugino e genero di Maometto, avendo sposato
Fatima, figlia del Profeta. In arabo il suo
cognome si pronunziava con un suono simile a Hamud o Kamut e dal monaco benedettino Goffredo
Malaterra, cronista ufficiale degli Altavilla,
fu traslitterato Camutus in latino, che divenne
Camuto nella lingua volgare.» (L. Minio,
Album di famiglia, 27 Ottobre 2005). A Bronte le prime tracce della famiglia si
trovano nei registri dei matrimoni del 1600
conservati nella chiesa della SS. Trinità e ci
indicano un Camuto Pietro (vedi nell’albero genealogico
il numero
progressivo 1.) che il
12 Dicembre 1628 sposa Rosalia Mavica. Da
Pietro e Rosalia discendono tutti i Camuto di
Bronte (ed anche gli altri da qui emigrati e
sparsi per il mondo) che nel corso di circa
quattro secoli hanno via via stretto numerosi legami di
parentela con numerose altre famiglie brontesi
e non (Zerbo,
Barbaria, Aidala, Minio, Politi, Toscano,
Catania, etc.). Gli antenati, Pietro
Camuto e Rosalia Mavica, a quanto ci è
dato sapere, hanno un unico figlio: il 25
Dicembre 1690 nasce Natale (n. progr.
1.1 nell'Albero genealogico) che nel 1729 sposa Grazia D’Aquino. Il discendente di Natale e Grazia D'Aquino, nato un anno
dopo il matrimonio, il 14 ottobre 1730, porta il
nome di Biagio (n. progr. 1.1.1, anche
lui unico figlio conosciuto), che, a ventitre
anni, l’8 Gennaio 1753, imparenta per primo i Camuto con la famiglia Zerbo, sposando la
ventenne Vita Zerbo. Dei loro figli abbiamo notizie solo di
Signorino, nato il 14 Giugno 1754 (n. progr.
1.1.1.1) che sposa nel 1719 Anna Maria Manzella
e, rimasto vedovo, successivamente a 65 anni
sposa nel 1819 Concetta Portaro. Dalla prima moglie, Signorino ha tre
figli: - Carmelo (nato nel 1782),
-
Giuseppe Francesca (1786) e
- Giuseppe
Vincenzo (1789, n. progr. 1.1.1.1b.3). Anche
quest’ultimo si sposa, come il padre e come farà
il fratello maggiore, due volte:
nel 1810 con Grazia Galvagno e tre anni dopo, nel 1814, con
Antonina Rizzo.
Carmelo (nato dalla prima moglie, Anna Maria Manzella, il 3
agosto 1782, n. progr. 1.1.1.1b.1), primo figlio
di Signorino, continua anche lui la tradizione
familiare dei due matrimoni: la prima volta
sposa nel 1804 Ignazia Mazzeo e, rimasto vedovo, si
risposa nel 1855 a 73 anni con Angela
Longhitano. Dal matrimonio con la prima moglie,
Ignazia Mazzeo, nascono nove figli:
- Nunzia
Caterina Giuseppa (9.5.1805) che a diciotto
anni va in sposa a Nunzio Pettinato;
- Carmelo
Antonino (11.12.1806);
- Antonina Caterina
(16.2.1808);
- Maria Illuminata Giuseppa
(22.10.1810);
- Antonino Giuseppe Signorino
(25.3.1813);
- Illuminato Biagio Antonino
(15.8.1815);
- Sebastiano Giuseppe Vincenzo
(1.6.1818) che sposa la quindicenne Nunzia
Russo;
- Anna Maria Concetta (19.1.1821) e
- Nunzio Vincenzo (23.1.1924) che nel 1850
sposa la coetanea Carmela Di Bella (dal loro
matrimonio negli anni che vanno dal 1851 al
1879, nasceranno 13 figli). Anche dal matrimonio di Antonino Giuseppe
Signorino (n. progr. 1.1.1.1b.1b.5), quinto
figlio di Carmelo Camuto e Ignazia Mazzeo,
nascono nove figli. Signorino si sposa con Nunzia Maria
Aidala l’8 gennaio 1821 e, dal 1837 al 1864, vedono la luce:
-
Carmelo (1837),
-
Nunzio (1839),
-
Antonino (1841),
- Anna Maria (1843),
- Giuseppe (1844),
- Anna Maria (1846,
suora),
- Concetta (1848),
- Nunzia
(1861), e
-
Francesco Paolo (1864). Il primo figlio, Carmelo, (n. prog.
1.1.1.1b.1b.5.1, nato il 15 settembre 1837)
sposa nel 1857, come aveva già fatto il suo
trisavolo Biagio Camuto un secolo prima, ancora
un’altra Zerbo, Nunzia, generando il 29 giugno
1858 il primo figlio al quale, secondo una
secolare tradizione, da il suo stesso nome,
Carmelo (si sposa con Giuseppa Lo Castro ed
hanno sei figli), ed il 12 marzo 1861 il
secondo,
Luigi (n. progr. 1.1.1.1b.1b.5.1.2), che
sposa nel 1865 Carolina Sanfilippo (1870 –
1946). Sono trascorsi più di due secoli dal matrimonio
del capostipite Pietro Camuto con Rosalia Mavica
(si erano uniti in matrimonio nel 1628) e
molti sono ora i loro discendenti come numerosi risultano i legami di
parentela stretti con altre famiglie brontesi e
non. Dal matrimonio di Luigi Camuto e Carolina
Sanfilippo nascono sei figli:
- Nunzia (1887 – 1965), sposatasi con
Giuseppe Minio e madre di cinque figli fra i
quali ricordiamo il Prof. Don Luigi Minio (n.
progr. 1.1.1.1b.1b.5.1.2.1.1.3);
- Giovanna (1891 – 1930);
- Carmelo (1898-1974, n. progr.
1.1.1.1b.1b.5.1.2.3.) sposatosi con Nunziatina
Politi, genitori dei Sac. Luigi e Nunzio Camuto
e dei fratelli Giovanna e Pippo Camuto;
- Nunziato (1901-1962) che diventa avvocato
e, trasferitosi a Venezia, nel 1925 sposa Albina Zambon, e generano Sira, Gluco e
Alessandro;
- Giuseppe Luigi (1904-1991, n. progr.
1.1.1.1b.1b.5.1.2.5) che nel 1928 sposa Nunzia
Mavica (detta Elvira, 1907-1953).
Dalla coppia
nascono: l’insegnante Luigi (Gigi, 1928), la sorella
Maria (1933) ed il fratello Salvatore (Totò,
1940) che nel 1966 sposa Zina Portaro.
Maria, sposatasi nel 1953 con Luigi Mineo,
è la madre del dott. Biagio (n. progr.
1.1.1.1b.1b.5.1.2.5.2.1), primario del reparto
di Radiologia dell'ospedale
Castiglione-Prestianni, e del fratello Giuseppe.
- Angelina, ultima delle figlie (1906 -
1997, n. progr. 1.1.1.1b.1b.5.1.2.6), nel 1928
sposa il costruttore Francesco (Ciccio) Toscano
dando i natali a Luigi, Pasqualino, Mariannina,
Nunzia ed al
preside Salvatore (Turi).
Un altro nucleo abbastanza noto ha origine da Giuseppe (n.
progr. 1.1.1.1b.1b.5.5,
quinto figlio di Antonino Giuseppe Signorino
Camuto e Nunzia Aidala), nato il 24 agosto 1844
che nel 9 febbraio del 1867 sposa ancora una
Zerbo, la ventiquattrenne Francesca
(1842) e nell’arco di tempo che va dal 1865 al
1893 diventa padre di 11 figli:
- Giuseppe (1865,
nel 1892 sposa Maria Meli),
- Antonino (1868),
- Vincenzo (1873),
- Nunzio (1874,
nel 1921 sposa Carmela Luca),
- Giuseppa (1877),
- Nunzia (1878,
diventerà suora),
- Francesco Paolo (1882),
-
Luigi (1885),
- Salvatore
(1887),
- Francesca (1890) e
-
Carmelo (1893).
Il primo figlio, secondo le consuetudini
del tempo, porta lo stesso nome del nonno e del
padre, Giuseppe (1865 – 1942, n. progr.
1.1.1.1b.1b.5.5.1).
Nel 1892 sposa Maria Meli,
(“Tilluzzo”, 1872 - 1934) e da questa coppia
possiamo dire che ha anche origine il nucleo
Americano dei Camuto-Barbaria.
Dei loro nove figli,
in un primo tempo, emigrano Enrico (Henry),
(1893 - 1972, sposatosi con Grazia Lanzafame, n.
progr. 1.1.1.1b.1b.5.5.1.1); Francesco,
(Frank, 1903 - 1981), sposatosi con Maria Lanzafame
(n. progr. 1.1.1.1b.1b.5.5.1.4); successivamente
Paolo, (1910 - 1965, n. progr.
1.1.1.1b.1b.5.5.1.5) che il 29 aprile 1937 ha
sposato Cecilia Musumeci, (1912 - 2002) e per
ultimo Ignazio (Dino), (1915 - 1977, n.
progr. 1.1.1.1b.1b.5.5.1.6) che nel febbraio del
1937 sposa Antonina Emma Barbaria, (1917 -
1988).
Degli altri figli di Giuseppe Camuto e Maria
Meli citiamo ancora un Giuseppe, (1896 –
1974, anche lui porta lo stesso nome del padre,
del nonno e del bisnonno, n. progr.
1.1.1.1b.1b.5.5.1.3) che gestisce una rivendita
di vetri e di petrolio per illuminazione in via
Minissale, di fronte alla falegnameria del
fratello Ignazio. Nel 1929 sposa Innocenza Catania (“Sciarella”,
1899 - 1984) e dal matrimonio nascono
- Maria
(1940),
- il medico Dr. Giuseppe (1930) che nel 1960 sposa
Vincenza Catania (“Ninfia”),
- Saverio
(1938, n. progr. 1.1.1.1b.1b.5.5.1.3.3),
trasferitosi a Roma dove nel 1964 sposa Anna Di
Bello, e
- Margherita (1944). Il quarto degli undici figli di Giuseppe Camuto
e Francesca Zerbo, Nunzio (nato il 14
Agosto 1874, n.
pr. 1.1.1.1b.1b.5.5.4) si sposa con Angela
Abramo (nel 1895) e, alla morte di Angela,
con Carmela Luca (nel 1921). Dal primo
matrimonio nasce
Giuseppe (1898 – 1987,
n. progr. 1.1.1.1b.1b.5.5.4b.3), che nel 1922
sposa Nunziata Lupo. Se non ricordo male
gestivano una Rivendita di Tabacchi sita prima
della curva dello Scialandro, a sinistra; il loro
primo figlio,
Nunzio
(1925),
nel 1973 si è trasferito a New York dove ha continuato l'attività di docente
in prestigiosi Istituti e dove diverse volte è
stato raggiunto dal padre; l’altro fratello,
Giovanni, (1929 - 1991, n. progr.
1.1.1.1b.1b.5.5.4b.3.2) rimase a Bronte,
come pure Fedele (1960). Nunzio Longhitano Aprile 2008
CHI ERANO I NOSTRI ANTENATI?
L’albero genealogico dei brontesi L'Autore dichiara che alcuni dati anagrafici
relativi agli ultimi cento anni, sono stati
raccolti direttamente dalla viva voce dei
discendenti e da loro stessi autorizzato alla
loro pubblicazione in un albero genealogico.
N. B.: Qualsiasi
altra informazione in vostro possesso o
conoscenza più precisa sull'albero genealogico
è ben accetta. Mettetela a disposizione di
tutti
facendola pervenire alla redazione o
direttamente all’estensore dell’albero
stesso, indicando il numero progressivo
dell’albero cui le date o le varie informazioni
(es. anche foto della persona) si riferiscono.
Grazie N. Longhitano |
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