Maletto, 6 Giugno 2004 CON UNA TORTA DI 1400 CHILI Si è conclusa la Sagra delle fragole
Record di presenze nell'edizione del 2004 Oltre 10.000 visitatori solo nel pomeriggio di ieri. Quintali e quintali di fragola, venduta come frutto intero o consumata in tutte le maniere possibili: nella pasta, nel risotto alle fragole, nella macedonia, nel buonissimo gelato e pure nella ricotta. Sono solo una piccola parte dei numeri che costituiscono i record della “Sagra della fragole” targata 2004. La gente ha affollato gli stand dei produttori fin dal mattino, ma soprattutto ha assaggiato volentieri il risotto alle fragole che il Comune di Maletto ha
offerto gratuitamente a tutti i turisti prima di pranzo, per poi aspettare trepidante l’arrivo della grande torta di fragole che quest'anno ha superato tutti i record raggiungendo i 1400 chilogrammi. Cinque strati di torta frutto del lavoro di due mastri pasticceri di Maletto, Nunzio Capizzi e Pietro Belletto, che non hanno lasciato nulla al caso utilizzando 1000 uova, 200 chili di fragole intere per decorare la torta, 600 chili di crema (naturalmente alla fragola), e 150 chilogrammi di panna. Ma ogni momento della Sagra è stato motivo di festa con i carretti siciliani durante il mattino, la banda “Bellini” e le Majorette di Maletto che hanno accompagnato la grande torta portata in spalla da oltre 20 volontari che a fatica si sono fatti spazio nella grande folla per raggiungere il palco dove il sindaco, Giuseppe De Luca, ha effettuato il primo taglio fra gli applausi dei turisti e degli ospiti.
Alla manifestazione, infatti, sono intervenuti il vice presidente della Regione siciliana Giuseppe Castiglione, l’on. Ilario Floresta e l’assessore provinciale Ignazio Gambino, oltre chiaramente all’intera Giunta municipale e a molti componenti del Consiglio comunale: “E’ stata una festa bellissima - ha concluso il sindaco dopo il taglio della torta - Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della Sagra. Quest’anno abbiamo superato il nostro record realizzando una torta di 1400 chili. L’anno prossimo la faremo di 2000, perché non intendiamo fermarci nel pubblicizzare un prodotto come la fragola che qui cresce più buona e più dolce che altrove”.
In tanti sono certi che all’arrivo della torta in piazza 24 maggio forse c’erano di più di 10.000 persone che hanno assistito anche alle belle coreografie con una grossa fragola rossa che si è alzata in cielo per poi liberare centinaia di palloncini alla folla. “La scommessa continua - ribadiscono il sindaco e l’assessore alla sviluppo economico Enzo Sgrò - per aumentare produzione e ricavi. La fragola sarà per noi il volano della nostra economia”. 22 Maggio 2004
Maletto: Dal 29 maggio fino al 6 giugno la Sagra Aumenta la produzione di fragole 60 ettari di terreno coltivato con una produzione fino a 140 quintali per ettaro Sostanziali segnali di risveglio a Maletto dell’economia agricola legata alla fragola, frutto per eccellenza della comunità più alta della cintura dell’Etna. L’imminente Sagra del dolce e rosso frutto malettese, che aprirà i battenti il 29 maggio prolungando la festa fino al 6 giugno, registrerà, infatti, l’aumento della produzione, rispetto lo scorso anno, di circa il 30%, con un parallelo aumento anche della superficie coltivata pari al 10%.
Un dato importante frutto del ritrovato entusiasmo dei produttori e di una politica che da anni tenta di migliorare la produzione sia in qualità sia in quantità, avvalendosi d’esperti del settore come il prof. Giuseppe Martelli del dipartimento di Biologia, difesa e biotecnologie dell’Università della Basilicata. La nascita poi del Consorzio delle fragole, che sta studiando nuovi sistemi di produzione traendo esperienze da quei territori dove la coltivazione della fragola rappresenta una grossa fetta dell’economia, poi ha fatto il resto. “Siamo ancora agli inizi, - afferma il primo cittadino Giuseppe De Luca - ma i dati che oggi l’ufficio agricoltura ha prodotto sono incoraggianti. Abbiamo sempre sostenuto come le nostre produzioni fossero limitate e non ci consentissero di aggredire adeguatamente il mercato mondiale, in quanto non saremmo riusciti a soddisfare la domanda. Certo l’obiettivo è ancora distante, - continua - ma l’aumento della produzione in generale e del terreno coltivato, insieme alla nascita del Consorzio delle Fragole, mi da fiducia per il futuro”.
In effetti, è vero. Il gusto della fragola di Maletto, le caratteristiche, la sua flessibilità nell’uso in cucina, il fatto che è stata designata dagli esperti anche come frutto per eccellenza per le ridotte calorie, fanno capire ai malettesi di trovarsi di fronte ad una miniera che è possibile sfruttare solo in questo fazzoletto di terra dell’Etna. E’ il clima, infatti, associato alle caratteristiche del sottobosco e da un substrato vulcanico a favorire la produzione che oggi conta circa 60 ettari di terreno coltivato che, a seconda della qualità, per ettaro produce dai 35 ai 140 quintali di fragole. Un dato confortante, ma ancora lontano dagli 800 quintali per ettaro di terreno che si producono nel ferrarese, grazie solamente a diverse tecniche di produzione. “Ed è per questo - concludono insieme il sindaco e l’assessore allo Sviluppo economico Enzo Sgrò - che siamo andati in Basilicata per osservare e perché no copiare le tecniche di produzione. Ed i risultati stanno arrivando”.
Intanto è già pronto il programma della vicina “Sagra delle fragole
2004”, che, oltre a mostrare tantissimi stand, sancirà il binomio
fragola e ambiente con delle escursioni anche a cavallo lungo i
suggestivi versanti dell’Etna. PROGRAMMA DELLA SAGRA DELLA FRAGOLA 2004 SABATO 29 MAGGIO Ore 8,00 - Escursione naturalistica a cavallo all'interno del Parco dell'Etna. Raduno campo sportivo, organizzato dal centro equitazione "Corvo" Ore 16,00 - Raduno delle bande musicali organizzato dalla Pro Loco di Maletto, a cura dell'ANBIMA in collaborazione con l'Asso "Banda Musicale V. Bellini"
- Ore 21,00: Piazza IV Novembre, Concerto a palco DOMENICA 30 MAGGIO Ore 9,00 - In collaborazione con Etna Viva, CAI, Università di Catania, Eco club, escursione in montagna. Partenza: Palmento Campiere, contrada Lago, destinazione Monte Maletto. Pranzo a sacco. Punti di ristoro durante i il percorso. Ore 20,00 - Salsicciata e degustazione prodotti tipici in Piazza IV Novembre. Ore 21,00 - Musica da ballo liscio. MARTEDI’ 1 GIUGNO Ore 17,30 -Centro Polifunzionale Giovanile: proiezione del documentario sullo sbarco alleato de11943 in Sicilia. U comitato individuerà il personaggio che nell’anno ha maggiormente operato per far conoscere Maletto MERCOLEDI’ 2 GIUGNO Ore 9,00 - Manifestazione Sportiva Regionale in collaborazione Con Sport Club Maletto
- Ore 9,30: Passeggiata ecologica con guida al Parco Sub Urbano “Pizza Filicia” organizzata dalla Pro Loco. Colazione a sacco
- Ore17,30: Sfilata Banda Musicale "Giuseppe Verdi” - Ore21,30: Piazza IV Novembre,
Teatro della scuola elementare di Maletto GIOVEDI’ 3 GIUGNO Ore 10,00 - Centro Polivalente Giovanile: convegno “Quali prospettive per la fragola di Maletto". Interverranno autorità politiche, docenti universitari, funzionari ed operatori del settore
- Ore 18,00: Salone Sci Club: apertura mostra di fotografie antiche su Maletto; laboratorio di costruzione della tradizionale ciaramella di Maletto
- Ore 21,30: Piazza IV Novembre, spettacolo musicale VENERDI' 4 GIUGNO Ore 18,00 - Piazza IV Novembre giochi tradizionali popolari
- Ore 21,00: Via Vitt. Emanuele, cortometraggi sulla storia e tradizioni di Sicilia a cura di Sicilia Antica e Servizio Documentazione filmoteca Regione Siciliana SABATO 5 GIUGNO Ore 9,00 -Gara ciclistica “Terzo Trofeo della fragola - Città di Maletto, organizzato dalla “A. S. Energym”, Bronte
- Ore 10,00: Progetto a favore dei disabili “Solidarietà senza confini” in coll. La C.R.I. Unità di Maletto Ore18,00 - Piazza XXIV Maggio: inaugurazione mostra mercato della fragola
- Ore 20,30: rappresentazione teatrale “Delitti esemplari” a cura dell’ass. culturale “Teatro dell’Undici”
- Ore 21,30: rappresentazione di balletti da parte dell’Istituto Comprensivo di Maletto, DOMENICA 6 GIUGNO Ore 9,00 - Esposizione opere “Concorso di pittura estemporanea”
- Ore 10,00: Piazza IV Novembre, degustazIone prodotti tipici locali
- Ore 12,30: degustazione risotto alla fragola - Ore 16,00: degustazione macedonia alle fragole.
- Ore 18,00: degustazione della grande torta alla fragola - Ore
21,00: spettacolo musicale. SABATO 5 e DOMENICA 6, ore,11,00 e ore 17,00: Itinerario guidato storico culturale nel centro storico in collaborazione con l’Ass. Sicilia Antica Raduno di fronte al comune.
Maniace, 26 Maggio 2004
NATURA E TURISMO E sui Nebrodi nasce la «via dell’acqua»
Partenza da Maniace per raggiungere uno dei luoghi più belli di tutta la Sicilia
Vale veramente la pena spingersi fino a Maniace per affrontare uno dei sentieri più belli dell'intero Parco dei Nebrodi. In verità ancora lo conoscono in pochi. Solo recentemente è stato disegnato (e presentato alla Provincia non a caso in occasione della Giornata europea delle Aree protette) ed a giorni sarà inaugurato, ma nonostante ciò incuriosisce già non solo gli escursionisti incalliti, ma anche i semplici appassionati della natura che sanno che lì, proprio sopra Maniace, si nasconde uno degli angoli più belli della Sicilia, dove fra il verde della vegetazione nebroidera si staglia il cono ancora imbiancato dell'Etna. Il percorso è stato chiamato "Sentiero delle sorgenti", e non poteva avere nome più azzeccato in quanto raggiunge le pulite e dissetanti sorgenti che sgorgano da quei monti. Molte di queste sorgenti sono già famose agli esperti escursionisti, come quelle denominate, "Del Medico", "Donna Vita", "Fanusa", "Arcarolo", "Sperone", "Favarelle" e "'Margiosalice". Qualcun'altra è un po meno conosciuta, ma certo adesso sarà utile ai turisti che percorreranno il sentiero più "fresco" che può esistere con tutte le sorgenti di acqua specchiata che si incontrano. In verità questo percorso nasconde anche un po' di storia, perché ad attraversarlo per primi furono gli avi degli attuali residenti del Comune di Maniace, i quali da Tortorici, agli inizi del XIX secolo, iniziarono ad affacciarsi su queste terre in cerca dì lavoro. Ma andiamo ai dati.
Il sentiero è lungo circa 20 km che vanno da una quota di 750 metri sul livello del mare nella parte alta della Contrada Petrosino, dove si trova l'ex casermetta forestale, fino alla quota più alta (1568 metri) in località "Arcarolo". Proseguendo si raggiunge l'Obelisco Nelson (Serra del Mergo) a quota 1553 metri fatto erigere dal duca Nelson, per delimitare la ducea, nel 1905. Qui si può ammirare una delle più spettacolari vedute che i Nebrodi offrono. La visuale spazia da "Lago Tre Arie" a "Serra del Re" a " Monte Soro", dalla maestosa mole dell'Etna ai paesi pedemontani.
Lungo il percorso potremo ammirare un'esplosione di vegetazione e di colori, oltre ai boschi di roverella incontreremo dei maestosi cerri e delle macchie di pioppi. Salendo di quota si incontrano alcune macchie di agrifogli per poi entrare nei freschi boschi di faggio, arricchito da un sotto bosco multicolore dove non è raro incontrare animali che vivono in questi ambienti.
Chiaro che l'acqua non può mancare anche durante i giorni più caldi dell'estate, anzi è un percorso da consigliare in quei momenti e non solo perché non si rischia di patire la sete, ma per godere della frescura all'ombra degli alberi secolari. Maniace è pronta ad aprire la porta ai turisti, come è pronta a raccomandare a chiunque un estremo rispetto della natura. Con l'istituzione di questo sentiero i 200 mila ettari del Parco regionale dei Nebrodi acquistano un valore aggiunto e con essi il Comune di Maniace, posto a guardia di questo prezioso ingresso. Così nella Sicilia troppo spesso raccontata come terra di arsura e siccità, un sentiero ricco di acqua si colloca come elemento di contrasto per far meglio apprezzare le meraviglie di questi boschi. [Gaetano Guidotto, La Sicilia] «L'ambiente come strumento di sviluppo»
«Il Sentiero delle sorgenti, così fortemente voluto dalla Pro Loco di Maniace amplia l'offerta di turismo naturalistico, sempre più richiesto e apprezzato, soprattutto in un contesto ambientale come il nostro, tra Etna e Nebrodi, che merita di essere conosciuto oltre i confini regionali». Così il presidente della Provincia, Raffaele Lombardo, mette l'accento sul nuovo itinerario che parte da Maniace. Gli fa eco il commissario del Parco dei Nebrodi, Marcello Fecarotti: «L'uomo deve continuare ad essere, con intelligenza e rispetto, un protagonista della natura. Secondo i nostri programmi, l'itinerario entro il 2007 sarà arricchito da servizi, ulteriori interventi per la fruizione e strutture ricettive in grado di ospitare turisti ed escursionisti». Per il sindaco di Maniace, Emilio Conti, «lo sviluppo compatibile è la grande risorsa di questo territorio, che deve aprirsi oltre al turismo naturalistico anche a quello rurale, potendo contare su una cultura plurisecolare e su risorse da valorizzare. Confidiamo nella collaborazione, come avvenuto fino ad ora, del Parco dei Nebrodi, dell'Azienda forestale e della Provincia regionale di Catania». Infine Giuseppe Sanfilippo Frittola, presidente della Pro Loco di Maniace: «Il percorso tocca un'area quasi incontaminata con attività tradizionali che si tramandano da generazioni, come l’allevamento e la produzione di carni genuine». Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla Pro Loco di Maniace.
Escursioni dal Castello Nelson 21 Maggio 2004
Bronte, comune capofila Insieme i servizi ed i programmi di Protezione civile I Comuni di Bronte, Maletto e Maniace, riuniti in associazione, gestiranno insieme ed in sinergia i servizi ed i programmi di Protezione civile. L’assemblea dell’associazione, presieduta da Mario Bonsignore, ha approvato la convenzione che vede il Comune di Bronte capofila. Gli obiettivi da perseguire sono l’attuazione, in ambito intercomunale delle attività di previsione dei rischi, stabilite da programmi e piani regionali, l'individuazione degli interventi di prevenzione necessari per fronteggiare i rischi, l’adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla preparazione dell’emergenza, necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi sia nell’ambito dei singoli Comuni dell’associazione sia in ambito sovra comunale.
A questi principi che saranno esaminati quindi in ambito territoriale e non più comunale si aggiunge la predisposizione e l’aggiornamento dei piani comunali e del piano intercomunale d’emergenza e l’utilizzo del volontariato di protezione civile sulla base degli indirizzi statali, regionali e provinciali. La convenzione prevede anche la divulgazione nelle scuole di ogni ordine e grado della cultura della protezione civile e del volontariato. “Abbiamo approvato questa convenzione - dice il presidente Bonsignore - in quanto costituisce lo strumento sinergico mediante il quale gli enti convenzionati possono assicurare un’unicità di conduzione e una semplificazione di tutte le procedure inerenti al servizio di Protezione civile. Speriamo anche - continua - in un necessario impulso per lo sviluppo e l’affermazione di quanto previsto in tutto il comprensorio dei Comuni associati”.
La convenzione ha durata illimitata, mentre sarà il Comune capofila a provvedere ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dalla Conferenza dei Sindaci secondo le direttive generali impartite dal direttore dell’Associazione, dott. Giuseppe Romano. Ogni Comune invece dovrà predisporre un modello di intervento relativo al proprio paese individuando risorse e fornendo l’elenco delle associazioni di volontariato di protezione civile con le relative specializzazioni e le eventuali aree di ammassamento le attrezzature e i punti di raccolta. “Finalmente - conclude il sindaco di Bronte, Salvatore Leanza, - anche questa convenzione, proposta da me, è andata in porto. Eravamo, infatti, in ritardo e gia con i tre sindaci abbiamo deciso l’utilizzo dell’area di Protezione civile che sorgerà a Maletto”.
Maletto, 21 Maggio 2004
Previsti anche una zona turistico-alberghiera da contrada Spirini fino a contrada Barbotte (500 posti letto) ed una zona artigianale in contrada Piano Carmine Approvato dopo 20 anni il PRG Il territorio di Maletto ha finalmente un Piano regolatore generale. L’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente ha emesso, infatti, il decreto definitivo, approvando uno strumento urbanistico che i residenti aspettavano da circa 20 anni. “Finalmente - afferma il sindaco Giuseppe De Luca - Maletto ha un Prg e con esso regole certe. Siamo certi che, come indicato dall’assessorato, le ulteriori spiegazioni che il Consiglio comunale fornirà su alcuni argomenti ci permetteranno di vedere approvato il Prg come chiedono i nostri cittadini”. Il Consiglio comunale, infatti, aveva chiesto, fra le altre cose, la realizzazione di una zona di “Espansione turistica stagionale”, una zona “Commerciale fieristica” lungo la Ss. 284 ed un centro sportivo. Su questi specifici argomenti l’assessorato non ha detto no, ma ha chiesto ulteriori lumi prima di esprimersi. Ha approvato, invece, in maniera definitiva, tutto il resto del Prg su cui spicca una zona turistico stagionale dove si potranno costruire degli alberghi da contrada Spirini fino a contrada Barbotte, ed una zona artigianale in contrada Piano Carmine. “Adesso - aggiunge l’assessore Arturo Avellina - abbiamo uno strumento urbanistico che ci permetterà di far crescere il nostro paese e dare sfogo alle istanze di sviluppo che ci giungono dalla popolazione”.
“L’unico piccolo neo - replica l’assessore all’Urbanistica, Nicola Azzarello - è che tutto il centro urbano è stato considerato centro storico, dove però potranno essere effettuate ogni tipo di manutenzione e di recupero conservativo di fabbricati. L’unica cosa che non potrà essere effettuata è la demolizione e la ricostruzione”. Comunque con il Prg approvato il futuro del piccolo centro famoso per la produzione di fragole è davanti. Sia il pubblico, sia il privato, infatti, si sta scommettendo sullo sviluppo turistico approfittando del fatto che Maletto è realmente una naturale porta dell’Etna. Non a caso, infatti, la zona turistico alberghiera prevede la realizzazione di ben 5 alberghi con complessivi 500 posti letto. 6 Maggio 2004
Bronte, Randazzo, Maletto e Maniace insieme per altrettanti servizi Centro fieristico, inceneritore, canile e un'area di protezione civile
I Comuni di Bronte, Maletto e Maniace, gia riuniti in associazione di Comuni, insieme con Randazzo costituiranno una Ats (Associazione temporanea di scopo) per gestire e realizzare insieme un centro fieristico di prodotti tipici, un inceneritore di carcasse animali all’interno del mattatoio di Bronte reso comprensoriale, un canile e un’area di Protezione civile. Presso il Comune di Maniace, ospiti del sindaco Emilio Conti, i primi cittadini di Bronte e Maletto, rispettivamente dott. Salvatore Leanza ed Emilio Conti, e l’assessore Mario La Ruota di Randazzo hanno deciso di realizzare insieme un centro fieristico permanente che consenta la vendita sia dei prodotti tipici locali, sia dei capi di bestiame, proprio come si faceva un tempo nel “Foro boario”. La struttura dovrebbe sorgere nel territorio di Randazzo sfruttando il boschetto “Gorgolegname” attualmente inutilizzato.
“Io credo in questa struttura - ha dichiarato Conti in apertura - che tra l’altro mi viene richiesta da tantissimi allevatori e produttori. Se è vero che Misterbianco è la capitale della grande distribuzione, noi potremmo diventare il centro commerciale per eccellenza dei prodotti tipici”.
L’area di Gorgolegname e grande a sufficienza per ospitare il servizio e si trova lungo la Ss. 120 a due passi da Maletto e sulla “direttrice” per Maniace ed il Castello Nelson. Anche per questo l’ubicazione è piaciuta ai primi cittadini. L’Associazione che si andrà a costituire verificherà la possibilità di attingere fondi anche comunitari per realizzare una struttura che per Conti è in grado di risollevare le condizioni economiche agricole e zootecniche del territorio. “C’è anche un pò di storia in questa idea. - conclude il primo cittadino - Un tempo in tutti e quattro i paesi si organizzavano fiere di bestiame, poi le rigide leggi lo hanno impedito. Teniamo presente - conclude - che in questo territorio pascola il 40% dei capi di bestiame dell’intera Provincia”.
Durante la conferenza di servizio però sono stati affrontati altri argomenti. Alla presenza del dott. Francesco La Mancusa, responsabile del Servizio veterinario dell’Asl, sono stati affrontati i problemi della distruzione delle carcasse animali che spesso gli allevatori o i Comuni debbono effettuare con costi altissimi. Per questo i quattro Comuni insieme potrebbero utilizzare l’inceneritore che si realizzerebbe all’interno del Mattatoio di Bronte a servizio del territorio e reso a capacità illimitata. Oltre a ciò la nuova Ats sarà chiamata a gestire un canile che si dovrebbe realizzare nel territorio di Bronte ed un’area di Protezione civile comprensoriale, già ubicata a Maletto in contrada Fontana Murata lungo la statale 284. A provvedere agli adempimenti di legge per la costituzione dell’Ats il dott. Giuseppe Romano, direttore dell’Associazione dei Comuni e segretario a Maletto e Maniace.
6 Maggio 2004 I sindaci di Maletto, Bronte e Maniace «Bisogna ripristinare le Comunità montane» Piace ai comuni del versante nord ovest dell'Etna, l'idea di recepire la legge nazionale 97/94 sulla montagna e la proposta di istituire nuovamente le Comunità montane, soppresse di fatto in Sicilia con l'art. 45 della legge regionale 9/86 e presto i rispettivi Consigli comunali dibatteranno la delibera richiesta dalla Provincia di Catania. Sia Giuseppe De Luca, sindaco di Maletto, che Salvatore Leanza, primo cittadino di Bronte e per finire il sindaco di Maniace, Emilio Conti, ovvero i sindaci riuniti in associazione dei Comuni, infatti, sono pronti a fornire il proprio contributo. «La proposta dell'assessore provinciale alle Politiche agricole, Ignazio Gambino - dice Giuseppe De Luca - ha colto nel segno. Sopprimere le Comunità montane, infatti, è stato un errore che ci ha sottratto benefici e risorse, come un errore fino ad oggi è stato non recepire in toto la legge nazionale sui Parchi e sulla montagna».
Il sindaco di Bronte, Salvatore Leanza, ha fornito un ulteriore contributo al dibattito chiedendo di lavorare affinché si recepisca la legge quadro nazionale sui Parchi: «Bisogna adeguare - ha affermato - la legislazione regionale a quella nazionale per colmare, ove possibile, il "gap" tra la Sicilia ed il resto d'Italia. Per questo è ormai indispensabile recepire la legge quadro sui parchi». «Siamo pienamente d'accordo - aggiunge Emilio Conti - sulla necessità di dovere istituire nuovamente le Comunità montane e già lunedì prossimo l'argomento sarà oggetto di dibattito all'interno del nostro Consiglio comunale».
Ricordiamo che le Comunità montane sono aggregazioni di Comuni montani o
parzialmente montani, collocati in zone omogenee, le quali si
costituiscono in Enti locali con la finalità di promuovere lo sviluppo
del territorio. [La Sicilia] Maletto, 3 maggio 2004
In funzione lo stabilimento delle fragole E' stato finalmente inaugurato a Maletto lo Stabilimento delle Fragole. Alla presenza del sindaco, Giuseppe De Luca, del vice presidente della Regione siciliana, Giuseppe Castiglione, della Giunta, di alcuni consiglieri comunali e del parroco, padre Alfredo Longhitano è stato tagliato il nastro inaugurale e benedetta una struttura pubblica rimasta incompleta da tempo ed adesso fatta funzionare con il contributo del privato. I frutticoltori di Maletto ed i produttori che fanno parte del consorzio delle fragole adesso potranno contare su spaziose celle frigorifere per conservare a lungo la frutta. 28 aprile 2004
Gli allevamenti nei comuni dell'Associazione Buono lo stato di salute di bovini ed ovini Si può definire buono lo stato di salute degli allevamenti bovini ed ovini nel territorio che racchiude i Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo. L’ultimo quadro riassuntivo dello stato sanitario, redatto dal “Settore di Sanità pubblica veterinaria” dell’Unità operativa distrettuale di Bronte, ha evidenziato come sia bassa la percentuale di capi infetti dalle tradizionali patologie come la brucellosi e la leucosi, mentre è totalmente assente la tubercolosi e soprattutto la “blue tongue” per gli ovini e la “sindrome della Mucca pazza” per i bovini. “Un risultato - ci dice il responsabile dott. Francesco La Mancusa - frutto del rispetto di tutte le norme sanitarie tendenti a prevenire le malattie trasmissibili all’uomo, ma anche verso gli stessi animali”. Dallo specchietto si evince che fra Bronte è Randazzo pascolano 10.460 capi bovini; di questi ne sono stati controllati 8176, trovandone 80 affetti da brucellosi e presenti in 27 allevamenti su 284 censiti. “Una percentuale bassa - continua La Mancusa - che tenteremo di ridurre ulteriormente. I capi infetti vengono, infatti, direttamente condotti a mattatoi specializzati e gli allevamenti isolati. Ulteriori controlli ci diranno se la malattia in quell’allevamento è stata isolata”. Bassa anche la percentuale di brucellosi fra gli ovi-caprini. Su 19.948 capi controllati 729 sono risultati infetti in 16 allevamenti sui 197. “Negli ultimi 5 anni - continua La Mancusa - abbiamo intrapreso un’attività di educazione sanitaria fra gli allevatori, che comunque ritengo ci siano venuti incontro. Quando ciò non si è verificato è servita anche l’azione repressiva che, alla fine, ha convinto i più ostinati ad effettuare tutti i controlli sanitari previsti dalla legge sia ai capi vivi ed alle produzioni”. Da sottolineare come i controlli a tutti i capi macellati o stranamente morti non abbiano riscontrato casi di “Bse”, facendo risultare infine più che buono lo stato di salute degli allevamenti del versante nord dell’Etna.
22 aprile 2004
Riscopriamo le castagne di Maletto E’ già la città delle fragole e della Ciaramella, ma punta con decisione a diventare anche la Città delle castagne. Il Comune di Maletto, guidato dal sindaco Giuseppe De Luca, sta allestendo un programma con l’Università di Catania per salvaguardare e risvegliare la produzione di castagne. Così ieri il sindaco, alla presenza dell’assessore alle attività Produttive, Enzo Sgrò, di esperti e funzionari comunali, ha ricevuto il
prof. Giovanni Granata, docente di patologia vegetale forestale presso il Dipartimento di Scienze e tecnologie fito sanitarie della Facoltà di Agraria dell’ateneo catanese. “Sono stato inviato dal sindaco e dagli assessori - ci dice il docente - per effettuare uno studio sugli aspetti fito-sanitari del castagno che vegeta a Maletto. Tutto ciò con lo scopo realizzare un progetto più ampio che mira ad ampliare la coltura del castagno”. Adesso il professore analizzerà quegli alberi “aggrediti” dal così detto “cancro del castagno”.
“Lo studio di questo fungo non è semplice - conclude il docente - ma in due anni potremmo sradicarlo”. “Maletto - ci dicono De Luca e Sgrò - vanta una buona produzione di castagno. Il nostro tecnico comunale appassionato di ambiente, Pippo Bertino, ci dice che a Maletto, nelle contrade che vanno da “Dagala Latte” fino a “Piano delle Donne”, vi sono ben 300 ettari di castagneto che producono l’anno circa 4000 quintali di castagne e 18.000 di legno. Tentiamo quindi di valorizzare questo comparto e renderlo attrazione per i turisti che presto potranno percorrere il
sentiero delle Castagne già realizzato con il Parco dell’Etna”.
Maniace, 17 aprile 2004 Ripulito dai rifiuti il fiume Saracena Giornata dedicata alla pulizia dell’alveo del fiume Saracena, nella speranza di inculcare il rispetto nell’ambiente. Alcuni volontari del Gr |