25 Maggio 2007 DOPO LO STORNO DEL FINANZIAMENTO DI 40 MILIONI DI EURO FINITO ALTROVE A SEGUITO DELL'ECCESSIVO PROLUNGAMENTO DEI TEMPI BUROCRATICI
Cuffaro e Firrarello si battono per la Ss 284. L’Anas no Si riparla della Bronte-Adrano C’é il si da parte del presidente della Regione Totò Cuffaro, per inserire l’ammodernamento del tratto Adrano Bronte della Ss 284 nel piano quinquennale delle opere pubbliche dell’Anas. Il presidente, infatti, dopo aver ascoltato il sindaco, sen. Pino Firrarello, ha inserito l’ammodernamento dell’importante arteria stradale tra le opere proposte dalla Regione, riconoscendo la valenza che questa strada potrebbe avere per rilanciare l’economia locale. Purtroppo però, il versante nord dell’Etna è costretto a subire l’ennesima umiliazione da parte della direzione centrale dell’Anas, che nel predisporre il proprio piano, da sottoporre all’approvazione del Governo, neanche ha preso in considerazione i lavori, nonostante questa sia una delle poche strade siciliane ad avere un progetto d’ammodernamento definitivo. Per questo la reazione di Firrarello è stata dura: «Con profondo rammarico - scrive il sindaco al presidente dell’Anas, dott. Pietro Cucci, al ministro Antonio Di Pietro, ed al capo dipartimento sviluppo del territorio, arch. Gaetano Fontana - ho appreso la notizia che la direzione centrale dell’Anas nel predisporre il piano quinquennale della viabilità, che il Ministero delle Infrastrutture ha trasmesso alla Regione Siciliana, ha omesso di inserire il progetto di adeguamento della Ss 284, già inserito nella programmazione triennale 2002/2004, approvata con decreto del Ministro il 19 agosto 2002. Progetto che, - continua - com’è noto, è già definitivo, pronto per essere appaltato. Per questo - conclude - chiedo di conoscere da parte del presidente dell’Anas la ragione del mancato inserimento, certo che non mancherà di assolvere al dovere di rispondere». Intanto adesso il destino della Ss 284 sarà deciso durante la conferenza Stato Regione dei prossimi giorni, con il presidente Cuffaro a favore della strada. «Ringrazio il presidente - aggiunge Firrarello - che ha deciso di battersi per una strada che io chiamerei della vergogna. Ho avuto un primo finanziamento di 80 miliardi di lire nel 1997 ed un altro nel 2002 di 76 miliardi di lire. Eppure ancora percorriamo il vecchio tracciato. Per approvare il progetto tutti dovevano fornire il proprio parere provocando ritardi, compreso, in passato, pure il Comune di Bronte. Questa strada è utile a tanti, - conclude - eppure sono stato l’unico a chiederne l’ammodernamento. Degli altri politici nessun impegno, anzi qualcuno, quando la burocrazia ha mandato in fumo il mio lavoro, ha avuto il coraggio di palesare soddisfazione».
12 Maggio 2007
Nuovo assalto per la Ss 284 Bronte-Adrano. Ennesima richiesta di finanziamento del sindaco Firrarello: «Il governo ne prenda atto» […] «Il progetto di questo tratto di Ss 284 è definitivo per appalto integrato - ci dice il dirigente della sezione catanese dell'Anas, ing. Giovanni Laganà - Questo significa che se dovesse essere inserito nel piano quinquennale con copertura finanziaria certa, si passerà subito alla gara d'appalto». Ed affinché ciò si verifichi giorno 15 dovrebbero svolgersi i lavori della conferenza Stato-Regione che già potrebbero fornire utili indicazioni: «L'iniziativa di Firrarello - afferma l'on. Fabio Mancuso deputato regionale e sindaco di Adrano - persegue la volontà che i sindaci del comprensorio esprimono da anni e che qualcuno continua a non considerare, facendo orecchie da mercante su un piano viario indispensabile per lo sviluppo di questo versante dell'Etna. Considerato quindi - aggiunge - che tutti siamo a favore dello sviluppo della Sicilia, ci affidiamo al ministro Di Pietro, affinché concluda una vicenda che ha penalizzato questo territorio, certo che il presidente Cuffaro non farà mancare il proprio apporto su un programma da noi sempre sostenuto, ma mai concluso dall'Anas». (La Sicilia) 12 Maggio 2007
Firrarello insiste per fare finanziare la strada Bronte-Adrano Ha scritto all'Anas e a Di Pietro (Gazzetta del Sud)
11 Maggio 2007 FIRRARELLO TORNA ALLA CARICA «Rifinanziate i lavori della Ss 284» Esiste un progetto definitivo pronto per essere appaltato. La richiesta indirizzata all'Anas, al ministro Antonio Di Pietro, al presidente della Regione ed al direttore regionale dei Lavori pubblici. Rispetto al 2002 il presidente dell’Anas è cambiato, come pure il ministro delle Infrastrutture, ma la richiesta del territorio nord ovest dell’Etna rimane sempre la stessa, ovvero realizzare la nuova strada statale 284 nel tratto che va da Bronte a Adrano. A chiederne per l’ennesima volta il finanziamento è nuovamente il sindaco, senatore Pino Firrarello, che già nel 1997 ottenne un primo finanziamento e nel 2002 convinse il ministro Lunardi ad inserire la realizzazione dell’opera nel precedente piano triennale dell’Anas e prevederne il finanziamento di 90 milioni euro. In entrambi i casi però, lo stesso Firrarello, assieme ai tanti pendolari che attendono il rifacimento di questa strada da mezzo lustro, furono costretti ad assistere alla distrazione delle somme da parte del Governo, perché i tempi utilizzati dalla nostra burocrazia per fornire tutte le autorizzazioni superarono quelli previsti da Roma per realizzare l’opera. Roba da arrabbiarsi veramente. L’unico aspetto positivo è che finalmente l’Anas oggi è in possesso di un progetto definitivo pronto per essere appaltato nel caso in cui il Governo nazionale decidesse di stanziare le somme. Così Firrarello questa mattina ha scritto al dott. Pietro Ciucci, presidente Anas, al compartimento regionale dell’ente nazionale per le strade, al ministro Antonio Di Pietro, al capo Dipartimento coordinamento Sviluppo del Territorio, al presidente della Regione Totò Cuffaro ed al direttore regionale dei Lavori Pubblici, chiedendo loro che questo progetto venga nuovamente inserito nel piano quinquennale dell’Anas 2007 – 2011 e che tutti si impegnino affinché questo obiettivo venga finalmente raggiunto. «Ho chiesto – afferma il sindaco - che venga finalmente fatta giustizia dei tanti torti che i pendolari dell’Etna hanno subito in tanti anni e che ancora subiscono. Per approvare il progetto, infatti, è stato necessario ottenere un così alto numero di visti di altri Enti che hanno fatto diventare il rifacimento di questa strada il più difficile d’Italia. E’ bene quindi che il Governo ne prenda atto e, visto che finalmente abbiamo il progetto definitivo, che vengano nuovamente finanziati i lavori.»
3 Aprile 2007
Interventi sulla statale 120 dal Ministro Di Pietro 900 mila euro Il ministero delle Infrastrutture ha emesso il decreto per trasferire il 60% delle somme disponibili al Comune di Randazzo per i lavori sulla Ss 120. Si tratta di 900mila euro, del milione e mezzo finanziati e da utilizzare per la redazione di uno studio di fattibilità di un nuovo tracciato nel tratto Fiumefreddo- Randazzo (per un importo di 600 mila euro), un intervento di manutenzione nel tratto interno all'abitato di Randazzo (per un costo di 350 mila euro) e 550 mila euro per interventi straordinari lungo l'intera tratta, nel rispetto del protocollo d'intesa fra Comune di Randazzo e Anas approvato dal ministero. A darne notizia è l'on. Salvo Raiti, stretto collaboratore in Sicilia del ministro Antonio Di Pietro: «Sono soddisfatto - dice l'on. Raiti - perché finalmente si utilizza buona parte del finanziamento per lavori sull'attuale tracciato della statale. Questo comunque - continua - è solo un primo passo operativo di un impegno per far sì che l'intera strada in futuro venga ammodernata. Per questo ho già inviato all'Anas la richiesta di inserire l'ammodernamento della Ss 120 fra le priorità del piano quinquennale delle opere pubbliche in Sicilia, in maniera tale da individuare le risorse necessarie appena completato l'iter, che non sarà redatto da privati ma dall'Anas con costi certamente inferiori». «Non ho ancora ricevuto la comunicazione dal ministero - dice il sindaco di Randazzo, Salvatore Agati - Ma appena avrò la documentazione ufficiale convocherò un'assemblea dei sindaci del territorio per stabilire cosa è necessario realizzare prima». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]
16 Febbraio 2007
Spartitraffico sulla Ss 284 Adrano-Paternò. I lavori sono già stati avviati, la trafficata arteria sarà finalmente resa più sicura Primi interventi di messa in sicurezza, da parte dell'Anas, sulla strada statale 284 Adrano-Paternò. I lavori, avviati in questi giorni, riguardano il tratto rettilineo ricadente in territorio di Biancavilla. Le opere che si stanno realizzando, lo ricordiamo, ricadono su un percorso di circa 2 chilometri, nel quale si stanno installando chiodi spartitraffico e delimitatori continui al centro della carreggiata. Si tratta di elementi che dovrebbero impedire inversioni di marcia e sorpassi vietati, come spesso è accaduto fino ad ora, su un tratta particolarmente pericoloso. Lo spartitraffico è segnalato 200 metri prima del suo inizio da cartelli verticali con semaforo lampeggiante, già posti nelle due corsie di marcia. I lavori riguardano anche la sistemazione dei guardrail danneggiati in più punti dell'arteria. Previsti interventi pure in coincidenza degli svincoli, in entrata e in uscita della Statale. La presenza degli operai e dei mezzi dell'Anas ha richiesto la regolazione del traffico veicolare, in qualche tratto, a senso alternato, ma non si sono registrati finora rallentamenti di rilievo della viabilità né si è registrata la formazione di incolonnamenti di veicoli. L'avvio delle opere segue la serie di incontri, tenutisi nei mesi scorsi nella prefettura di Catania, tra sindaci, assessori e rappresentanti politici del comprensorio con funzionari e tecnici dell'Anas. Incontri nei quali gli amministratori locali hanno esposto le esigenze di maggiore sicurezza dell'arteria a scorrimento veloce (inevitabile per chi deve raggiungere Catania da Bronte, Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia), rese più vibranti dopo il terribile incidente in cui persero la vita due suore e un giovane volontario del servizio civile di Adrano. Ad effettuare ripetute segnalazioni al ministro Antonio Di Pietro e a curare i contatti con l'Anas era stato anche il consigliere provinciale biancavillese di Rifondazione comunista, Giuseppe Furnari: "Si esprime riconoscenza - scrive Furnari in una nota - al ministro per le Infrastrutture, al presidente dell'Anas, alla sua sezione compartimentale ed a tutti i protagonisti. tecnici e politici. che hanno contribuito al risultato". [Vittorio Fiorenza, La Sicilia] MALETTO De Luca: «Sicurezza garantita in parte» A seguito della realizzazione da parte dell’Anas dello spartitraffico centrale in un tratto di 3 chilometri della Ss 284 tra Adrano e Paternò il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca ha chiesto al Prefetto di Catania, Cancellieri, di convocare un nuovo vertice con i sindaci raggiunti dall’arteria stradale: “Lo spartitraffico solo in parte – afferma il primo cittadino di Maletto – aumenta il livello di sicurezza degli automobilisti e comunque solo in un piccolo tratto di strada quando l’arteria è pericolosa tutta in quanto a due corsie e piena di svincoli”.
SS.120 - Due progetti diversi: Era il 2003 quando Il senatore Pino Firrarello fece stanziare 4,5 mln di euro al Comune di Randazzo per la Ss 120. Per il sindaco, prof, Salvatore Agati, quei soldi andavano spesi per progettare una nuova e veloce statale che non attraversasse i Comuni. E’ iniziato un lungo scambio epistolare col Ministero che prima ha accettato la proposta ma poi ha ritirato ben 3 mln dal finanziamento. Agati con quanto rimasto ha ottenuto l'autorizzazione a redigere uno studio fattibilità per la nuova strada, la cui realizzazione, secondo l'on. Raiti, oltre ad essere troppo onerosa, difficilmente potrà ottenere vari visti. Così Raiti ha ottenuto la promessa di finanziamento per adeguare il vecchio tracciato. Due progetti diversi che si spera portino alla gente - dopo decenni - una viabilità decente.
3 Gennaio 2007
DALLO IONIO ALL'ETNA L'on. Salvo Raiti ha ufficializzato l'impegno di spesa del governo nazionale per l'ammodernamento della Randazzo-Fiumefreddo Sei milioni per la Statale 120 «Chiederò che sia l'Anas a progettare la nuova viabilità cominciando dalla costa» Nuove prospettive di sviluppo per la viabilità del versante nord dell'Etna legata alla Ss 120. L'on. Salvo Raiti, ha ottenuto dal Governo nazionale un impegno di spesa di 6 milioni di euro, da finanziare 3 milioni nel 2008 ed altrettanti nel 2009, per migliorare la viabilità che dalla costa ionica e quindi dallo svincolo autostradale di Fiumefreddo accompagna fino a Randazzo. «Avevo presentato un emendamento in tal senso già all'interno della finanziaria appena approvata. – ci dice l'on. Raiti - Poi però il presidente Bertinotti è stato costretto a ritenerlo inammissibile in quanto troppo di natura locale. Ma il Governo e la competente Commissione ministeriale ha già approvato il finanziamento di sei milioni di euro da spendere in due anni, che ci permetterà di pensare ad una Ss 120 realizzabile e soprattutto al servizio delle esigenze dei paesi che, non dimentichiamo, sono nati attorno a questa strada». Raiti, infatti, sulla possibilità di realizzare un nuovo tracciato veloce della statale che ricalchi quello dell'attuale strada provinciale "Quota 1000" ha le sue riserve e ritiene che bisognerebbe ammodernare l'attuale tracciato. «Saremo costretti a spendere milioni di euro ed ottenere difficili autorizzazioni dal Parco dell'Etna - spiega - Penso, Invece, all'attuale tracciato che rispetti gli standard di sicurezza imposti dall'Unione europea e non venga attraversato dai passaggi a livello. Capisco anche le esigenze dei sindaci che chiedono un percorso nuovo che non attraversi i centri abitati e sono d'accordo con loro sull'utilizzo della Sp "Quota 1000", ma l'attuale tracciato della Ss 120 deve continuare ad essere l'asse portante della viabilità al servizio dei turisti e dell'economia dei paesi che vantano storia, cultura e tradizione anche grazie a questa strada. Chiederò - continua - che i nuovi finanziamenti vengano affidati all'Anas, chiamata a progettare la nuova viabilità cominciando dalla costa. Poi, in sinergia con i sindaci, procederemo tappa dopo tappa per realizzare quanto necessario e richiedere eventualmente nuovi finanziamenti». Intanto il Comune di Randazzo e l'Anas, con quanto rimasto del precedente finanziamento andato in perenzione, procederanno presto a realizzare lo studio di impatto ambientale per realizzare la nuova Ss 120. Bisognerà verificare dunque come entrambi i programmi potranno fondersi per dare al territorio al più presto la migliore viabilità possibile. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]
29 Dicembre 2006
Statale 120, nuovo tracciato Randazzo. Sarà redatto un nuovo percorso del tratto che congiunge a Fiumefreddo: firmato il disciplinare Il Dipartimento generale per le strade ed autostrade del ministero delle Infrastrutture ha accolto la proposta del Comune di Randazzo sul criterio di utilizzo del milione e mezzo di euro rimasto dagli originali 4 e mezzo per la Ss120. Il sindaco di Randazzo, prof. Salvatore Agati, e il direttore del Dipartimento, dott. Malia Pia Pallavicini, hanno firmato a Roma, negli uffici del Ministero, il disciplinare che prevede l'utilizzo dei fondi per la redazione di uno studio di fattibilità di un nuovo tracciato nel tratto Fiumefreddo-Randazzo per un importo di 600 mila euro, un intervento di manutenzione nel tratto interno all'abitato di Randazzo per un costo di 350 mila euro e 550 mila euro di interventi straordinari lungo l'intera tratta che attraversa i Comuni di Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo e Fiumefreddo di Sicilia. La notizia migliore però è che il direttore generale del Dipartimento, dottoressa Maria Pia Pallavicini ha assicurato ad Agati di aver già fatto richiesta al Governo per ottenere nuovamente i 3 milioni di euro che qualche settimana fa il Ministero ha sottratto: «Due buone notizie - ci dice Agati - che ci fanno ancora sperare di poter realizzare il nostro sogno. Per l'intero territorio e la sua economia, infatti, è quanto mai necessario avere presto una strada veloce che lo colleghi con la costa e con lo svincolo autostradale di Fiumefreddo. Per questo - continua Agati - con insistenza abbiamo preteso che una parte delle somme rimaste venissero utilizzate per redigere lo studio di fattibilità della possibile nuova Ss 120. Spero adesso che il nuovo finanziamento dei 3 milioni di euro preannunciatomi dalla dottoressa Pallavicini giunga presto, per permettere di realizzare quanto già concordato con i sindaci, che chiedono una strada veloce e che non attraversi i centri abitati». In effetti, è vero. L'attuale strada statale 120 non è certamente in condizione di sopportare il traffico veicolare. Stretta e piena di curve nei 20 km che separano Randazzo da Linguaglossa permette il sorpasso si è no in tre punti, con gli automobilisti che se decidessero di rispettare scrupolosamente il codice della strada non sorpasserebbero mai. Da Linguaglossa poi inizia la serie di passaggi a livello che se chiusi rallentano la marcia. Per realizzare i lavori previsti dall'accordo romano si dovrà attendere il protocollo d'intesa fra il Comune di Randazzo e l'Anas che il 9 gennaio si incontreranno. [Gaetano Guidotto, La Sicilia] 27 Dicembre 2006
Ss 120: con i fondi residui si studia una nuova strada Il Comune di Randazzo e l'Anas hanno deciso di impegnare quanto rimasto del finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro per la Ss 120, dopo che il ministero delle Infrastrutture ne ha «tagliati» ben 3. Il sindaco di Randazzo, Salvatore Agati, insieme con il vice sindaco di Piedimonte Etneo, Alfia Catanzaro, e l'ing. Giovanni Laganà dell'Anas, riuniti in conferenza di servizi, hanno deciso di utilizzare il milione e mezzo di euro rimasto per predisporre lo studio di fattibilità di una nuova strada che colleghi velocemente Randazzo con lo svincolo autostradale di Fiumefreddo, il relativo studio di prefattibilità ambientale, un intervento sul tratto interno di Randazzo e piccoli lavori di manutenzione sul tracciato. Una magra consolazione per tutti coloro che avevano sognato di poter essere serviti da una viabilità finalmente efficiente. Si tratta del secondo finanziamento che questo territorio perde, visto che anche quello per il rifacimento della Ss 284 Bronte-Adrano è andato perduto per problemi burocratici. Il sindaco Agati, però, sulla vicenda della Ss 120 respinge ogni responsabilità. «Appena ricevuto il finanziamento, ho subito rappresentato al ministero la necessità di realizzare una nuova strada e non di sistemare quella vecchia, richiesta che il ministero ha avallato. Ci è stato chiesto - continua Agati - solo di non utilizzare tutte le somme per la progettazione e di effettuare una convezione con l'Anas, stipulata la quale il ministero stranamente non ha più risposto. nonostante i nostri ripetuti solleciti, se non per comunicarci il ritiro dei finanziamenti». [G. G., La Sicilia]
20 Dicembre 2006
RITIRATI TRE DEI 4,5 MILIONI RICHIESTI Nuova Ss. 120 sfuma il sogno Si tratta dell'arteria di collegamento per lo svincolo autostradale A18 di Fiumefreddo Al momento è sfumato il sogno di realizzare una nuova Ss 120 in grado di collegare Randazzo con lo svincolo dell'autostrada di Fiumefreddo in maniera veloce e agevole. Il Dipartimento per la regolazione dei Lavori pubblici e Direzione generale per le strade del ministero delle Infrastrutture, ha inviato una nota al sindaco di Randazzo, prof. Salvatore Agati ed all'Anas, comunicando che 3 milioni di euro dei 4 e mezzo, che anni fa il senatore Pino Firrarello aveva chiesto ed ottenuto fossero finanziati al Comune di Randazzo per il rifacimento della Ss 120, sono stati ritirati. «Non essendo stato possibile - scrive il direttore generale del dipartimento ministeriale - Maria Pia Pallavicini - procedere all'impiego dei fondi alla fine dell’esercizio finanziario del 2005, la somma di 3 milioni di euro, relativa alle annualità del 2003 e 2004, è andata in economia». Per il sindaco di Randazzo Agati la decisione rasenta la beffa per il territorio: «Ho inviato la bozza di convenzione con l'Anas per realizzare il progetto della strada in tempo utile - afferma - Da allora non ho saputo più nulla, quando con il precedente direttore del Dipartimento eravamo d'accordo sull'iter da seguire». Il problema deriva dal fatto che il finanziamento sarebbe stato erogato per essere speso un milione e mezzo per ogni annualità 2003, 2004 e 2005. Periodo in cui i sindaci hanno discusso sulla possibilità di realizzare il progetto di una nuova strada o effettuare dei lavori sul tracciato attuale, con l'Anas che secondo Agati riteneva possibile realizzare un nuovo tracciato contribuendo con lui alla stipula di una convenzione, mentre la dottoressa Pallavicini scrive che la direzione regionale dell'Anas ha fatto presente che “si sarebbe dovuto dare priorità agli interventi di manutenzione straordinaria sulle strade esistenti”. Nodi che dovranno essere chiariti, anche per far capire cosa è realmente successo a cittadini italiani che pagano le tasse come tutti e che sono collegati con l'area metropolitana e con la costa jonica in pessimo modo. [Gaetano Guidotto, La siocilia] |