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Le ultime sulla politica brontese

Da Maggio a Ottobre 2003

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4 Ottobre 2003

Polemica conferenza stampa sulla «rottura» coi Ds

I «sassolini» del sindaco Leanza

E’ sfida aperta con la «Cdl»

ON. SALVATORE LEANZA, sindaco di Bronte, 2003Il sindaco scatena una bufera con la conferenza stampa convocata giovedì sera sulle ultime vicende politiche. Ds "puniti" con Caruso fuori giunta fino alla cessione di un posto dei 4 della "Quercia" nell'amministrazione della società Ionia Ambiente (Ato rifiuti Bronte-Giarre). Vincenzo Sanfilippo (Margherita) rispedito al mittente; centrodestra apostrofato malamente dopo la censura e il no al consuntivo. Tirati in causa gli "esponenti autorevoli della Cdl di Bronte", che secondo Leanza “avvicinano” i suoi esperti.

Sul caso Ds il sindaco è partito da lontano: «La composizione del consiglio d'amministrazione della Ionia Ambiente fu definita con due esponenti di FI e 5 del centrosinistra, di cui 4 dei Ds incluso il presidente e uno di nomina del sindaco di Bronte con il ruolo di amministratore delegato, che il consiglio boicottò, comportandone le dimissioni. Purtroppo gli equilibri all'interno della società, divenuti di centrodestra, hanno determinato la mancata elezione del nuovo membro indicato da me, a favore di Giannunzio Parrinello dell'Udc. E secondo me - ha precisato Leanza - con l'accordo del presidente diessino della società per non sacrificarne uno dei loro. Pertanto il problema spetta risolverlo alla federazione provinciale dei Ds. Vuol dire che faranno dimettere uno dei loro per dare spazio a quello del comune di Bronte». Che tuttavia - ha precisato il sindaco - non è un brontese «poiché non ne ho ancora individuato uno con i requisiti tecnico-amministrativi». Niente commenti da Antonello Caruso che sta verificando la circostanza con la federazione provinciale.

Sulla scelta di non riammettere Sanfilippo in giunta, il sindaco ha spiegato: «Richiamato più volte, ha mantenuto comportamenti poco consoni al suo mandato, confondendo spesso il ruolo di assessore con quello di sindacalista. E di tante altre cose che in altra sede potrei anche chiarire alla Margherita, dalla quale attendo un nuovo nominativo». Sanfilippo pacatamente ha replicato: «Ancora una volta non rispondo alle provocazioni di chi è sindaco con il mio determinate sostegno elettorale. Tutto ciò mi delude e aspetto di capirne il fine ultimo, così da chiarire molti lati oscuri della vicenda». Il messaggio (piuttosto uno sfogo) ai consiglieri della Cdl, il sindaco lo ha colorito parafrasando Sciascia sulle categorie degli uomini. Schietto ha poi detto: «Questi signori se vogliono presentino la sfiducia e abbiano il coraggio di mandarmi a casa; se ci fosse stata la vecchia legge che con le dimissioni del sindaco decadeva anche il Consiglio, mi sarei già dimesso. Altrimenti che svolgano il loro lavoro di consiglieri comunali secondo un mandato avuto dagli elettori e non per interessi personali come quelli magari di farsi liquidare il doppio dei gettoni o delle indennità. Queste sono le spese folli. E anche quelle sostenute per i consiglieri dipendenti di altri Enti». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]


4 Ottobre 2003

Il sindaco Leanza «bacchetta» tutti

E' un Salvatore Leanza deciso e determinato quello che si presenta alla conferenza stampa da lui stesso convocata per riferire su tre argomenti: l'impossibilità di riaffidare la delega assessoriale a Vincenzo Sanfilippo, la revoca di Antonello Caruso e la bocciatura da parte del Consiglio comunale del conto consuntivo. «La riconferma del mandato assessoriale a Sanfilippo - afferma Leanza - non è possibile per i suoi continui e reiterati atteggiamenti non consoni alla carica assessoriale. Sanfilippo questo lo sa, ed io attendo dalla Margherita il nome del nuovo assessore, a dimostrazione che il problema non è politico. Nel caso in cui la Margherita dovesse reiterare la richiesta, sono pronto a confrontarmi».

Diversa la vicenda di Caruso: «Per Caruso dei Ds mi dispiace perchè persona corretta e assessore valido, ma nel consiglio di amministrazione della società Ato-rifiuti Jonia Ambiente composto da 7 componenti di cui 5 del centrosinistra, i quattro dei Ds, pur di mantenere la presidenza, non hanno osservato i patti già prestabiliti che garantivano a Bronte, importante negli equilibri politici ed azionari della società, la scelta della figura dell'amministratore delegato, permettendo alla fine al centrodestra di eleggere un suo componente del Consiglio di amministrazione. Con questi atteggiamenti politici la coalizione non va da nessuna parte, oltre al fatto che io nella qualità di sindaco di Bronte non posso accettare di non essere rappresentato nel Consiglio d'amministrazione».

Per la bocciatura da parte del Consiglio comunale del Conto consuntivo il sindaco è parecchio arrabbiato: «Il conto consuntivo era fino a giugno addebitabile all'amministrazione Zappia, e fino a novembre, tra l'altro, approvato da un commissario. Io ne rispondo solo per le impostazioni fornite con le variazioni di bilancio approvate a novembre 2002. Non accettano la nomina di un direttore generale, ma io lo avevo pure detto in campagna elettorale che avrei nominato un "City manager", ed i cittadini mi hanno votato. Adesso, quindi, per il bene della città, o i consiglieri assumono un atteggiamento rispettoso della dialettica politica, oppure che abbiano il coraggio di presentare la mozione di sfiducia, rimettendo tutto nelle mani degli elettori. Io ho la coscienza a posto». I consiglieri comunali nei prossimi giorni ci faranno pervenire una nota di risposta, mentre l'ex assessore Sanfilippo ci scrive: «Non gioco al massacro, ma so difendermi in tutte le sedi, dai continui e pretestuosi, personali, attacchi che vengono da qualche frangia pseudo-politica. Aspetto, che venga posta fine a questa inutile, dannosa e oscura vicenda. Mi auguro, che il centrosinistra brontese, rifletta sugli accadimenti di questi giorni».Intanto nei prossimi giorni ci sarà un incontro fra i vertici locali della Margherita ed il sindaco. (Fonte La Sicilia)

 

1 Ottobre 2003

Dopo aver "dimissionato" Vincenzo Sanfilippo della Margherita, il Sindaco licenzia anche l'assessore dei DS Antonello Caruso

Cacciato un altro assessore

Il sindaco Salvatore Leanza ha «liquidato» dalla Giunta, con decorrenza 1° Ottobre, il rappresentante dei DS Antonello Caruso. La notizia, inaspettata dopo la brillante manifestazione della Sagra del pistacchio curata appunto da Caruso, è stata diffusa con un comunicato del sindaco nella tarda serata di oggi.

Del tutto oscuro il motivo dell'esonero, avvenuto - scrive il sindaco - per esser "venute meno le condizioni politiche a livello territoriale e non locale" e revocabile "soltanto a seguito delle dimissioni del Presidente della Società ATO-rifiuti Jonia Ambiente". Molto polemico ed anche offensivo nei riguardi dei consiglieri della CDL il comunicato di Turi Leanza.
 

Antonello Causo, assessore DS ai Beni culturali, Sport, turismo e spettacolo, Igiene e ambiente, Arredo urbano, Toponomastica. Dal mese di giugno Leanza gli ha affidato anche l'assessorato alla «Qualità della Vita», con il compito di migliorare la vita dei propri cittadini.

Nelle elezioni comunali del Maggio 2002 è stato il secondo eletto nella lista " Democratici di sinistra per Bronte" con 59 voti.

IL COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO

Il Sindaco Leanza, con riferimento alla richiesta da parte del partito della Margherita per la riconferma del mandato assessoriale al signor Vincenzo Sanfilippo, precisa che ciò non è possibile per "i continui e reiterati atteggiamenti non consoni alla carica assessoriale" così come è oltretutto espressamente scritto nella motivazione del provvedimento sindacale che ha determinato la revoca della delega assessoriale.
Il Sindaco comunica che si è reso necessario revocare la delega assessoriale anche al signor Antonello Caruso perché "sono venute meno le condizioni politiche a livello territoriale e non locale per il mantenimento dell'attribuzione assessoriale da parte del partito dei D.S."; un ripensamento sulla determinazione sindacale può avvenire soltanto a seguito delle dimissioni del Presidente della Società ATO-rifiuti "Jonia Ambiente " eletto nella carica con il voto determinante del Sindaco di Bronte.
Quanto alla mancata approvazione da parte del Consiglio Comunale del Conto Consuntivo per l'anno 2002 il Sindaco comunica che a questo adempimento provvederà in via sostitutiva un commissario regionale e che il voto negativo dei 14 Consiglieri Comunali della Casa delle Libertà è da inquadrare nel continuo atteggiamento da "piccoli uomini" dei sopradetti consiglieri i quali sovente antepongono i loro interessi personali rispetto alla legittimità delle loro funzioni; basti pensare al premeditato svolgimento del Consiglio Comunale spesso oltre la mezzanotte per fare maturare loro il doppio dell'indennità con notevole carico finanziario sul bilancio comunale.

Il Sindaco riconferma infine l'impegno a portare avanti il programma amministrativo approvato dalla maggioranza degli elettori brontesi, sia pure in presenza delle sopradette turbolenze amministrative, ribadendo la coerenza dei propri comportamenti personali e politici.

Bronte, lì 1.10.2003

2 Ottobre 2003

Piccolo terremoto nella giunta Leanza

Il sindaco «licenzia» il diessino Caruso

Le fibrillazioni erano nell'aria, ma ieri c'è stata una piccola rivoluzione nella giunta brontese. Il sindaco Turi Leanza infatti non solo ha sciolto negativamente la riserva sull'assessore Sanfilippo della Margherita, estromesso qualche tempo fa e riproposto dal suo partito, ma ha anche licenziato il diessino Antonello Caruso, determinando così l'uscita della Quercia dalla giunta.

E tutto questo mentre si discute del possibile cambio di guardia alla presidenza del Consiglio, che secondo indiscrezioni dovrebbe essere appannaggio di Alfredo Pinzone dell'Udc. Lui stesso afferma di avere «tutte le carte in regola per quest'incarico e lo farei volentieri - ha detto, rispondendo alle nostre sollecitazioni - A prescindere da questo credo che dovrà esserci un avvicendamento, le uniche due cariche politiche di presidenza e vice presidenza del Consiglio non possono rimanere immutate per cinque anni consecutivi. Penso inoltre - ha aggiunto - che su questo punto sia d'accordo pure Forza Italia...»

Ovviamente se una simile prospettiva si realizzasse l'Udc dovrebbe cedere la vice presidenza del consiglio (ricoperta da Salvatore Proietto) che farebbe gola ad An. Lo dice senza mezzi termini il presidente locale del partito, Antonino Leanza. Ma per il segretario di Nuova Sicilia (nonché capogruppo dei consiglieri della CdL) Giuseppe Di Mulo «il momento non sarebbe il più favorevole a questi cambiamenti». Qualcosa in pentola bolle anche per la vice sindacatura, ruolo in cui a Nino Leanza potrebbe subentrare Tommaso Lupo, l'unico consigliere vicino all'onorevole Franco Catania, dopo l'adesione di Antonio Petronaci ad An e la dichiarazione di “indipendenza” di Enzo Bonina. [L. Pu., Giornale di Sicilia]

2 Ottobre 2003

Revocata la delega a Caruso

Il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza ha revocato la delega assessoriale al prof. Antonello Caruso e contemporaneamente risponde alla Margherita che aveva chiesto il reintegro dell'assessore Vincenzo Sanfilippo, dimesso alla fine di agosto: "Con riferimento alla richiesta da parte del partito della Margherita per la riconferma del mandato assessoriale a Vincenzo Sanfilippo - afferma Leanza - si precisa che ciò non è possibile per i continui e reiterati atteggiamenti non consoni alla carica assessoriale, così come è oltretutto espressamente scritto nella motivazione del provvedimento".

Diverse invece le motivazioni che hanno spinto Leanza a revocare la delega a Caruso: "Si è reso - ribadisce il sindaco - revocare la delega anche a Caruso perché sono venute meno le condizioni politiche a livello, territoriale e non locale per il mantenimento dell'attribuzione assessoriale da parte del partito del Ds; un ripensamento sulla determinazione potrà avvenire soltanto a seguito delle dimissioni del presidente della Società Ato-rifiuti "Jonia Ambiente" eletto nella carica con il voto determinante del Sindaco di Bronte". Insomma problemi che vanno anche al di là delle questioni locali e che oggi alle 19 il sindaco Leanza spiegherà meglio in una conferenza stampa.



IL SINDACO LEANZA ATTACCA DESTRA E SINISTRA

Politica esplosiva a Bronte

4 Ottobre 2003

Tempesta politica a Bronte

La società Ionia Ambiente per la gestione del sistema dei rifiuti nei Comuni del comprensorio jonico etneo comprendente 14 Comuni, da Giarre a Bronte è l’unica nella quale la presidenza del Consiglio d'amministrazione è stata assegnata al momento della costituzione ad un rappresentante dei partiti del centro sinistra che soltanto in questo Ato, tra i cinque costituiti nella provincia di Catania, detenevano in assemblea la maggioranza delle azioni, e ciò per il voto determinante della rappresentanza azionaria del Comune di Bronte retto da un sindaco di centrosinistra, l'on. Salvatore Leanza da poco eletto nella carica. La composizione del Consiglio di amministrazione della predetta società fu definita con l'elezione di cinque esponenti del centrosinistra, di cui quattro di appartenenza Ds tra i quali il presidente, uno di nomina da parte del Sindaco di Bronte che in base agli accordi avrebbe dovuto rivestire il ruolo di amministratore delegato, oltre a due esponenti di Forza Italia.

Il mancato impegno da pare del Consiglio di amministrazione per la nomina dell'amministratore delegato portò alle dimissioni del consigliere designato dal sindaco di Bronte che provvide ad indicare pertanto un altro nominativo.

L'assemblea della società, dove Intanto la maggioranza era divenuta di centrodestra a seguito delle elezioni amministrative nel Comune di Giarre, anziché votare il nominativo designato dal sindaco di Bronte, ha eletto un esponente dell'Udc, approfittando delle divergenze emerse tra i rappresentanti del centro sinistra. Sostiene il sindaco di Bronte che ciò è avvenuto con la acquiescenza del presidente Ds che pur di mantenere la carica acconsentì assieme al suo partito che non venisse eletto il rappresentante designato dal Comune di Bronte, anziché sacrificare uno dei quattro consiglieri di appartenenza Ds.

Da qui la reazione del sindaco Leanza che immediatamente revoca l'attribuzione della carica assessoriale a Bronte assegnata al rappresentante dei Ds perché sarebbero venute meno le condizioni politiche a livello territoriale e non locale per il mantenimento della delega da parte dei Ds.

- E adesso, sindaco Leanza, che succederà?
«Il problema dovrà essere affrontato dalla federazione provinciale dei Ds che certamente troverà la soluzione al caso. Il Comune di Bronte non può essere penalizzato, vuol dire che faranno dimettere uno dei loro quattro rappresentanti per fare spazio al nominativo indicato dal Comune di Bronte». «Mi spiace per l'assessore comunale Antonello Caruso al quale va il mio apprezzamento politico e la stima personale per il lavoro che stava svolgendo, e mi auguro che al più presto i Ds modifichino il loro atteggiamento arrogante anche perché, già all'atto della costituzione della società Ionia Ambiente, gli stessi non avevano consentito che ottenesse una rappresentanza nel Consiglio di amministrazione il sindaco del Comune di Calatabiano, anch'esso di centrosinistra e precisamente del partito della Margherita».

- Ma lei perché non è stato presente in assemblea al momento della votazione per l'elezione del sostituto del consigliere dimissionario?
«Non sono stato presente alla riunione di aggiornamento a tre giorni dell'assemblea perché avevo intuito che i giochi erano già fatti con l'accordo tra i rappresentanti Ds e del centro destra, che sia pure in maggioranza avrebbero consentito che restasse Ds il presidente del Consiglio di amministrazione, peraltro estraneo alla realtà territoriale del comprensorio jonico e nominato a suo tempo su espressa indicazione della federazione provinciale del partito dei Ds».

- Il Consiglio comunale di Bronte non ha approvato il conto consuntivo del Comune per l’anno 2002 perché lei avrebbe sostenuto delle spese pazze. Cosa ci dice in proposito?
«Nella convinzione che il conto consuntivo sarà approvato, dal commissario già nominato dalla Regione chiederò che venga posto a carico dei consiglieri comunali della Casa della Libertà l'importo da corrispondere al commissario per il mancato immotivato adempimento da parte del civico consenso brontese. Quanto alle cosiddette spese pazze io ritengo di avere operato con correttezza senza dispendio di risorse finanziarie. Saranno piuttosto i sopraddetti consiglieri a dover chiarire alla Procura della Corte dei Conti il perché fanno durare consapevolmente e con premeditazione spesso i lavori del Consiglio comunale oltre la mezzanotte per fare maturare loro il doppio dell'indennità da corrispondere agli stessi con notevole carico finanziario sul bilancio comunale, dal momento che il Comune deve anche rimborsare le relative competenze agli Enti da cui dipendono come lavoratori parecchi consiglieri comunali».

- Alcuni sostengono che la revoca della delega assessoriale al rappresentante del Partito della Margherita abbia a che fare con il volere da parte sua prendere posizione a favore della leadership della Margherita in Sicilia da parte dell'on. Orlando rispetto all'on. Bianco.
«Neanche per idea, anche se confermo che sono molto amico di Leoluca Orlando con il quale ci sentiamo spesso e che mi è stato vicino nella competizione per la elezione alla carica di sindaco di Bronte. L'on. Bianco per l'occasione si è mantenuto defilato e soltanto dopo parecchi mesi ebbe a congratularsi con me per la mia elezione.
L'assessore al quale ho revocato la delega era stato richiamato diverse volte per mantenere un comportamento consono alla carica assessoriale. Sono in attesa che il Partito della Margherita mi indichi un altro nominativo che dovrà riscuotere anche il mio gradimento e la fiducia per la designazione ad assessore comunale».

- Lei è ancora socialista?
«Sono orgoglioso di dichiararmi ancora socialista e mi auguro che al più presto si possa costituire anche in Italia una forte aggregazione riformista collegata con il Partito Socialista Europeo. Mi rammarico che i Ds, i quali in Europa si definiscono socialisti ma non decidono ancora di chiamarsi tali anche in Italia; forse in loro prevale ancora l'area massimalista e l'antico rancore nei confronti dello scomparso Psi, e ciò indipendentemente da quanto sostengono i leaders riformisti Fassino e D’Alema ed a livello locale l'on. Anna Finocchiaro che in diverse occasioni pubbliche ha espresso l'opinione che non devono esistere più motivi di divisione politica tra ex comunisti e militanti dell'ex Psi».

- E dell'ano Salvo Andò che ne pensa?
«L'on. Andò, consapevole di avere ormai uno sparuto seguito elettorale, ritiene ancora di atteggiarsi ad opinion leader politico, un giorno della sinistra e l'altro di un ipotetico velleitario terzo polo». [G.D.G., Gazzettino di Giarre]



 27 Settembre 2003

NO COMPATTO DELLA «CDL»

Bronte, consuntivo bocciato

«Spese pazze, così non va»

Elio D'aquinoLa "Casa delle Libertà" boccia il consuntivo 2002 e censura la Giunta Leanza. Un tonfo nel vuoto invece la tanto annunciata «proposta di censura al sindaco» del consigliere Elio D'Aquino (foto a destra), dopo tanto clamore neppure proposta al consiglio. Una seduta politicamente importante quella di mercoledì sera, dove oltre alla bocciatura del bilancio 2002 e alla censura alla giunta Leanza, si sono delineate le posizioni dei consiglieri. Oggi Turi Leanza sa di poter contare su Fornitto, Di Francesco, Lupo e Calà Campana. Compatti all'opposizione i 14 di Forza Italia, An e Udc. In linea anche "Nuova Sicilia", come assicura Giuseppe Di Mulo. Indipendente invece il consigliere Enzo Bonina.

L'assessore al bilancio Francesca Reale ha chiesto l'approvazione del consuntivo dicendo: «Dal momento che ci siamo insediati (giugno 2002, ndr) abbiamo operato con un bilancio già costituito e determinato, con delle spese fisse previste obbligatorie alle quali non potevamo che dare seguito.

E successivamente alle variazioni di bilancio apportate dal consiglio abbiamo continuato con una azione amministrativa che ne ha seguito le indicazioni.

Mario BonsignoreI consiglieri stessi hanno ricordato gli interventi operati nelle scuole. Inoltre si è visto che l'aumento delle spese correnti è dovuto ad una diminuzione dei trasferimenti di fondi pubblici e l'importo che pesa maggiormente su queste è rappresentato dall'applicazione della progressione orizzontale ai dipendenti comunali». Per niente emozionato da queste affermazioni il capogruppo di "Calanna per Bronte" Mario Bonsignore (foto a sinistra) nella dichiarazione di voto per la Cdl ha detto: «Questo conto consuntivo 2002 presenta numerose lacune, frutto di spese "pazze" effettuate dall'Amministrazione senza alcuna programmazione seria ed articolata.

Inoltre l'Amministrazione in sede di consiglio si è dimostrata impreparata, non riuscendo a fornire chiarimenti utili in ordine al predetto conto ed alle spese finora effettuate, dimostrando, anzi, imbarazzo a fronte delle puntuali eccezioni sollevate dai consiglieri comunali... ». All'interrogazione sulla riscossione dei tributi sulle insegne, con la quale D'Aquino aveva annunciato la proposta di censura (che non ha fatto), ha risposto l'assessore Alfio Cuzzumbo: «Per la gestione del servizio l'amministrazione confortata dal parere dei responsabili del settore, ritiene che così come gestito attualmente possa anche andare bene. Per cui ad oggi non si è ritenuto opportuno condurlo direttamente. E' più conveniente anche da un punto di vista economico darlo in gestione a terzi».

Osservazione alla quale ha replicato il consigliere Melo Salvia: «Resta il fatto che l'amministrazione ha il dovere di controllare la gestione e che ha disatteso una precisa direttiva del consiglio». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



 28 Novembre 2003

Il conto consuntivo 2002 approvato dal Commissario

Il Commissario ad acta nominato dalla Regione siciliana, dott. Giuseppe Petralia, ha approvato il conto consuntivo 2002 che nel Settembre scorso era stato bocciato dal Consiglio Comunale, che aveva pure rivolto una censura nei confronti del sindaco. L'Amministrazione comunale era stata accusata di aver effettuato "spese pazze" e di aver agito senza alcuna programmazione seria ed articolata. «Il com­missario - ha affermato il Sindaco Leanza - ha dato ragione all'impostazione fornita dagli uffici e dall'Amministrazione».


 
9 Settembre 2003

La Margherita tiene duro su Sanfilippo

Il sindaco lo ha «dimissionato», i rutelliani: è lui il nostro assessore

Il sindaco Turi Leanza può ritenersi soddisfatto. L'atteso nome che la «Margherita» doveva dare per il posto di assessore, al posto del «dimis­sionato» Vincenzo Sanfilippo, è già pronto: Vincenzo Sanfilippo. Sì, insomma: lo stesso che il sindaco ha liquidato perché “non c'erano più le condizioni politiche. È venuto a mancare - aveva detto Leanza - quel rapporto di fiducia che deve esserci fra sindaco e assessore».

I rutelliani brontesi hanno espresso unanime solidarietà a Sanfilippo, secondo loro sollevato dall'incarico per motivi di cui sono inattesa di chiarimenti credibili. E la convenzione locare, scrive il presidente Vincenzo Rizzo, «ritiene Sanfilippo la persona più idonea a rappresentare la Margherita nella giunta municipale di Bronte». E invita il sindaco Salvatore Leanza a chiarire e meglio specificare cosa intenda per il «venir meno delle condizioni che ne hanno determinato la designazione» e possibilmente a revocare il decreto di cessazione del mandato di assessore della Margherita».
Questo quanto deciso dal movimento «La Margherita-Democrazia è Libertà» all'incontro svoltosi all'hotel «La Cascina» di Bronte sabato scorso, alla presenza del deputato nazionale Giovanni Burtone e di quello regionale Beppe Spampinato.

Adesso non resta che attendere la reazione del socialista Turi Leanza, sindaco con una giunta di centrosinistra e civica (la parte vicina, al deputato Franco Catania) che a rigor di logica dovrebbe accettare nuovamente Sanfilippo; visto che probabilmente non ha specificato agli alleati di maggioranza che non avrebbero dovuto riproporglielo. Qualora il sindaco non l'accettasse, sembrerebbe probabile che altri «margheritani» siano pronti ad «immolarsi» su quella poltrona. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia


6 Settembre 2003

Il comunicato della "Margherita"

Il manifesto affisso dall'Ufficio di presidenza della Convenzione della "Margherita"

La convenzione Comunale di Democrazia è Libertà La Margherita di Bronte, alla presenza del coordinatore provinciale, Dott. Salvo Gigluto, del deputato regionale On. Beppe Spampinato e del deputato nazionale On. Giovanni Burtone all'UNANIMITA' esprime: la massima solidarietà all'Assessore Vincenzo Sanfilippo, sollevato dall'incarico per motivi di cui  ancora siamo in attesa di chiarimenti credibili.
Ritiene Vincenzo Sanfilippo la persona più idonea a rappresentare La Margherita nella Giunta Municipale di Bronte. Invita il Sindaco Dott. Salvatore Leanza a chiarire e meglio  specificare cosa intenda per "il venire meno delle condizioni che ne hanno determinato la designazione", e possibilmente a revocare il decreto di cessazione del mandato all'assessore della Margherita.
Auspichiamo un chiarimento che possa consentire un fattivo prosieguo nella collaborazione e il rilancio dell'azione amministrativa della Giunta Leanza, da egli stesso definita civica e di centrosinistra.
Bronte, lì 6 Settembre 2003 
Il Presidente, Dott. Vincenzo Rizzo


6 Settembre 2003

L'assessore «licenziato», oggi un dibattito

L'ex assessore del comune di Bronte Vincenzo Sanfilippo ha reso noto che oggi pomeriggio alle 16 presso i locali del ristorante "La Cascina", accanto alla masseria Lombardo, si terrà un incontro fra gli iscritti de "La Margherita-Democrazia e Libertà" per discutere del caso dell'assessore Sanfilippo sollevato dall'incarico dal sindaco Leanza. Alla riunione prenderanno parte il segretario provinciale del movimento Salvo Gigliuto e il deputato regionale Peppe Spampinato.
In questa riunione dovrebbero essere rese note le motivazioni che secondo Sanfilippo hanno indotto il sindaco Turi Leanza a sollevarlo dall'incarico. Il primo cittadino sulla revoca aveva detto solo: "Non c'erano più le condizioni politiche. E' venuto a mancare quel rapporto di fiducia che deve esserci fra sindaco e assessore. Ciò non significa che i rapporti con la Margherita siano deteriorati. Sono in attesa - aveva precisato Leanza - che questo movimento politico mi segnali un altro nominativo".
Per cui oggi si dovrebbe sapere il da farsi fra il socialista Turi Leanza e i "Diessini" brontesi. [lpu, Giornale di Sicilia]



 30 Agosto 2003

Esonerato dal sindaco Vincenzo Sanfilippo, titolare delle Politiche giovanili

Sollevato dall'incarico anche l'esperto per la Protezione civile, Dal Bosco

Bronte, cacciato l'assessore

Leanza liquida la «Margherita»

Il sindaco Turi Leanza ha «liquidato» dalla giunta un uomo che fu determinante per la sua elezione a sindaco. Vincenzo Sanfilippo da ieri, infatti, non è più assessore. Sollevato dall'incarico anche l'esperto per la protezione civile, Maurizio Dal Bosco. Sintetico il sindaco nella motivazione: «Non c'erano più le condizioni politiche. E' venuto a mancare quel rapporto di fiducia che deve esserci fra sindaco e assessore. Ciò non significa che i rapporti con la "Margherita" si siano deteriorati. Sono in attesa - precisa Leanza - che questo movimento politico mise segnali un altro nominativo».

Irraggiungibile il ragioniere Dal Bosco, mentre dal canto suo l’oramai ex assessore Sanfllippo ha detto: «Al momento non ho nulla da dichiarare. Presto terrò un incontro con i cittadini e gli organi della stampa».

Per tanti consiglieri comunali la notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno. Dall'opposizione il capo-gruppo di Forza Italia, Giuseppe Gullotta, commenta così l'accaduto: «Francamente riesce difficile capire i motivi per cui un assessore di centrosinistra, riferimento locale del gruppo politico della"Margherita" e abbondantemente premiato dai cittadini alle ultime elezioni provinciali, sia stato dimissionato dal sindaco Leanza, che si è sempre dichiarato appartenente all'Ulivo. Certamente - continua Gullotta - la prima impressione di questa vicenda sarebbe quella di un capo dell'amministrazione che crede poco nel dialogo politico e nel confronto delle idee con gli altri soggetti politici che sostengono la sua giunta».

Vincenzo Sanfilippo (nella foto a sinistra) non è più assessore al Lavoro e Politiche giovanili, Attività produt­tive, Sviluppo socio-economico,  Demanio e Verde pubblico, Autoparco e Mattatoio. Per il momento le deleghe sono state distri­buite agli altri compo­nenti la Giunta Leanza.

Sanfilippo era stato eletto al Consiglio comunale con 231 voti nella lista "Lavoro e società - Riformisti di centro per Bronte". Candidato nelle ultime elezioni provinciali ha preso un totale di 1.216 (a Bronte 991)

Sempre dall'opposizione il capogruppo di “Calanna per Bronte", Mario Bonsignore, è rimasto più sulle sue: «Aspettiamo di conoscere le motivazioni che hanno portato a queste decisioni, ma certamente ci troviamo di fronte a una amministrazione instabile che prima osanna i propri uomini, e poi li defenestra miseramente. Tutto ciò non dà quella serenità amministrativa e quello spirito di squadra che sono ingredienti essenziali di una amministrazione efficiente ed efficace». Dall'area che sostiene il sindaco il consigliere dei «Socialisti Riformisti», Ernesto Di Francesco, stupito dell'accaduto, non si è pronunciato in attesa di avere maggiori elementi. Per Nuova Sicilia, Giuseppe Di Mulo attivatosi per un incontro fra le forze della Cdl, ha detto: «E' un'amministrazione allo sbando, supportata da un consiglio comunale politicamente inerte». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]


31 Agosto 2003

Il sindaco Leanza cambia un assessore

Vincenzo Sanfilippo, aderente alla Margherita, non è più asses­sore alle Attività Produttive, Lavoro, Politiche Giovanili, Foresta­zione e Verde Pubblico della giunta municipale di Bronte. Il sin­daco Salvatore Leanza gli ha revocato l'incarico, distribuendo al momento, le deleghe agli altri componenti della Giunta. «E' venuto a mancare - ha affermato Leanza - quel rapporto di fiducia che deve esserci fra Sindaco e Assessore per proseguire con efficacia l'attività amministrativa».
Il primo cittadino di Bronte ha comunicato il provvedimento sia al deputato regionale de "La Margherita", Pippo Spampinato, sia al consigliere comunale di Bronte, Vincenzo Campana, chiedendo loro di comunicargli al più presto il nominativo di un sostituto. (Fonte Gazzetta del Sud)



22 Agosto 2003

Bronte, riscossione tributi nel caos

Il sindaco affida l'appalto a una ditta esterna, il Consiglio lo censura

Il primo cittadino Leanza replica: manca il personale per la gestione diretta

È polemica sulla riscossione dei tributi dell'imposta sulle insegne. L'amministrazione comunale vorrebbe affidarla ad una ditta ed ha già bandito l'asta pubblica, mentre il Consiglio vorrebbe affidare l'incarico all'Ufficio tributi dell'Ente. Una divergenza che ieri ha fatto saltare gli equilibri tra il sindaco Turi Leanza e parte dei consiglieri. Tanto che il consigliere dell'opposizione Elio D'Aquino (lista Calanna per Bronte) ha avviato le procedure per la «censura al sindaco».

La querelle sulla riscossione dei tributi si trascina già dal 14 novembre dell'anno scorso, quando il Consiglio criticò la gestione del servizio e le norme che esentavano dal pagamento per le insegne inferiori a cinque metri quadrati. Di conseguenza erano calati gli introiti per le casse comunali e con una delibera l'assemblea aveva impegnato l'amministrazione a gestire con propri uffici il servizio di accertamento della riscossione dell'imposta.

Nella stessa seduta il Consiglio aveva anche proposto di affidare la gestione dei tributi sulle affissioni ad una ditta esterna. Sempre in quell'occasione l'allora assessore Alfio Paparo aveva dichiarato la disponibilità della giunta comunale ad accogliere le direttive del Consiglio e aveva accettato le critiche alla ditta che gestiva, e attualmente gestisce, il servizio. Affermazioni, all'epoca, condivise anche dall'assessore Salvatore Pizzuto, che tuttavia consigliava di rivisitare l'impostazione del capitolato della gara d'appalto.

Ma le cose sono andate diversamente: il Consiglio con una mozione, approvata nella seduta del 17 novembre, impegnava l'amministrazione a gestire con un ufficio interno la riscossione dei tributi. Contemporaneamente la giunta prorogava l'affidamento alla ditta privata, per altri sei mesi, fino a giugno 2003. Anche il sindaco Leanza non è stato sempre deciso nella linea da seguire. Nella sua prima relazione semestrale, nel gennaio scorso, aveva precisato: «Nel settore tributi sarà avviata gradatamente la gestione diretta sia per quanto riguarda l'accertamento che la riscossione...». Nella relazione del semestre gennaio-giugno 2003, il primo cittadino: «Nel settore tributi si è proceduto all'asta pubblica per l'affidamento del servizio per l'accertamento e la riscossione dell'imposta comunale sulla pubblicità e sui di- ritti sulle pubbliche affissioni», lamentando anche «la carenza di personale del Comune da assegnare al servizio riscossione». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]


26 Agosto 2003

Tributi, riscossione nel caos

Nessuna censura sull'appalto

In merito all'articolo apparso venerdì 22 dal titolo: «Bronte, riscos­sione tributi nel caos. Il sindaco affida l'appalto a una ditta esterna, Il Consi­glio lo censura» si precisa che nessuna censura è stata inflitta al sindaco Turi Leanza e che nessuna divergenza vi è stata recente­mente con alcuni consiglieri. E’ solo intenzione del consigliere d’opposizione Elio D'Aquino (Calanna per Bronte) «proporre una censura al sindaco» nel primo consiglio utile; atto per il quale c’è una interrogazione. Pomo della discordia rimane la riscossione della tassa per le insegne, per la quale il consiglio il 14 novem­bre '02 con una mozione, aveva impe­gnato l'amministrazione a gestire il servizio in proprio. Invece, si appura dalla delibera di giunta n° 122 del 5 giugno 2003, la giunta: «accertata, a fine 2002, l'impossibilità della gestione in proprio per carenza di personale da adibire a tale scopo, sia per mancanza di locali e attrezzature» ha bandito un'asta pubblica. (lpu, , Giornale di Sicilia)



29 Luglio 2003

In Consiglio relazione del sindaco Leanza

E' già pronta per essere discussa in Consiglio comunale la relazione del primo semestre 2003 di attività amministrativa del Comune di Bronte. Il sindaco, dott. Salvatore Leanza, ha riassunto sei mesi di lavoro. “Questo semestre - ci anticipa Leanza - ci ha visto eseguire gli impegni assunti a seguito delle variazioni di bilancio del 2002, ma abbiamo anche pensato alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico monumentale ed a programmare alcune opere pubbliche importanti per la nostra città. Primo fra tutti lo scavo del secondo pozzo, nel tentativo di !migliorare il servizio idrico del paese. In particolare voglio sottolineare - conclude - l'istituzione dell'assessorato alla «Qualità della vita», cui tutti gli amministratori a mio avviso dovrebbero pensare per consegnare ai nostri figli un ambiente almeno non peggiore di quanto in alcune zone d'Italia non è oggi».

La relazione comincia il suo excursus con l'arrivo dell'assessore Alfio Cuzzumbo e la nomina del gruppo di valutazione. Si passa poi alla trattazione del difficile problema dell'inagibilità dei locali che oggi ospitano la biblioteca e la Caserma dei Carabinieri, comunicando ai cittadini che Bronte è in grado di collegarsi ad internet anche senza bisogno di linee telefoniche. Non ci si è dimenticati degli Lsu che l'Amministrazione comunale intende stabilizzare nelle forme più sicure per gli stessi precari, prima di passare al corposo piano triennale delle opere pubbliche che prevede utilizzo di risorse comunitarie e l'intervento dei privati attraverso il sistema del cosiddetto «project financing». (Fonte La Sicilia)



6 Luglio 2003

Ok al Piano delle Opere pubbliche

Il Consiglio comunale di Bronte, presieduto da Aldo Catania, ha approvato all'unanimità il Piano delle opere pubbliche per il triennio che va dal 2003 al 2005, presentato dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco dott. Salvatore Leanza. Uno strumento completo che consegna alla laboriosa cittadina di Bronte opere importanti e decisive per il futuro assetto urbanistico e sociale della città, come parchi e posteggi. «Per il Consiglio era un atto dovuto - afferma il presidente Catania - ma non abbiamo avuto problemi ad approvare quanto presentato dall'Amministrazione. Abbiamo soltanto spostato alcune priorità. Questo piano - continua il presidente del Consiglio comunale - prevede la realizzazione di un parco nel centro con annesso un posteggio e soprattutto il completamento del parco sulla circonvallazione. Speriamo - conclude - che queste opere vengano realizzate per il futuro di Bronte e dei brontesi».

Soddisfatto il sindaco Leanza: «Esprimo il mio compiacimento per l'approvazione del Piano, - ha dichiarato - che prevede la realizzazione di tutta una serie di opere pubbliche dove è previsto l'intervento dei privati attraverso il sistema del project financing. Oltre a ciò - replica il primo cittadino - sono previste numerose opere di risanamento ambientale di alcune aree degradate del centro abitato, nel quadro della pianificazione del piano regolatore generale che dovrà essere approvato entro il mese di dicembre per la diffida pervenuta agli inizi dell'anno da parte dell'Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente. II Piano Triennale tiene conto anche della redazione dello studio di fattibilità per la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana con l'Istituto Autonomo Case Popolari di Catania». [La Sicilia]

 

28 Giugno 2003

E in aula si litiga pure sul Castello di Nelson

Visita il Castello di Horatio NelsonUn'altra seduta consiliare di fuoco mercoledì scorso, con al centro del dibattito, fra l'amministrazione e il consiglio, il Castello Nelson. O meglio, la sua futura gestione. L'Amministrazione infatti vorrebbe affidare in gestione alcuni servizi del vecchio maniero, ritenendo che ciò ovvierebbe alla carenza di personale.

Ma l'opposizione non condivide questo piano e il capogruppo di "Calanna per Bronte" Mario Bonsignore ne spiega le ragioni. «Abbiamo messo in evidenza che questa scelta va contro gli interessi del Comune - ha detto Bonsignore -, innanzitutto perché l'eventuale aggiudicatario percepirebbe un compenso pari al 60% circa degli incassi complessivi solo per svolgere il servizio di biglietteria, di prenotazione dei locali e la custodia notturna. Inoltre bisogna evidenziare che nella delibera si parla di "carenza di personale".

Tutti sappiamo che insufficienza di dipendenti non ce n'è, anzi ci sarebbero ben oltre 50 lavoratori socialmente utili da stabiliz­zare. A parte queste considerazioni comunque riteniamo che una gestione difetta e "diligente" porterebbe a ricavi interessanti per le casse comunali. E noi dobbiamo ritenerci fortunati di avere questo patrimonio da cui trarre benefici per l'intera comunità. Per questo bisogna valutare oculatamente ogni scelta che potrebbe avere ripercussioni negative sul bilancio dell'Ente con la conseguente applicazione di oneri tributari più gravosi per i cittadini». In conclu­sione la "Casa delle libertà" ha richiesto il parere scritto al segretario comunale sulla competenza dell'atto, riservandosi di esprimere solo successivamente il proprio parere politico. [L.P., Giornale di Sicilia]



24 Giugno 2003

Bronte, Leanza rimpasta le deleghe

Più poteri al «fedelissimo» Pizzuto

A un anno dall'insediamento, il sindaco Leanza assegna le deleghe agli assessori per la seconda volta e sempre in occasione di un cambio in Giunta. Lo scorso settembre infatti il consigliere Salvatore Pizzuto (fedelissimo del sindaco) prese il posto di Rosaria Costanzo della coalizione dell'onorevole Franco Catania, mentre da maggio Alfio Cuzzumbo dell'«Italia dei Valori» è subentrato a Alfio Paparo e come lui si occuperà di: contenzioso, contratti, bilancio e finanze, legalità e trasparenza, carta dei servizi e dei diritti del cittadino, acquisendo inoltre i servizi cimiteriali, prima di competenza di Caruso, e lasciando gli affari generali che li curerà il sindaco.

Vice sindaco continua ad esserlo Antonino Leanza e oltre ai servizi sociali e al personale si occuperà di servizi demografici. Francesca Reale mantiene la competenza su pubblica istruzione e edilizia scolastica, politica dell'infanzia e pari opportunità acquisendo anche il bilancio. Antonello Caruso proseguirà con i beni culturali, turismo e spettacolo, igiene e ambiente, arredo urbano, guadagnando la delega allo sport (prima di Sanfilippo) e quella alla toponomastica e alla "Qualità della vita" perdendo oltre ai servizi cimiteriali: polizia municipale, viabilità, pubblica illuminazione e verde pubblico che insieme ai lavori pubblici verranno seguiti da Salvatore Pizzuto. Attività produttive e sviluppo socio economico, lavoro e politiche giovanili, autoparco, verde pubblico e demanio e forestazione sono assegnati a Vincenzo Sanfilippo, al quale vengono soppresse le deleghe allo sport e alla rete idrica. Quest'ultima assunta direttamente dal sindaco insieme a affari generali, programmazione, sanità, territorio e urbanistica e protezione civile. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
  

21 Giugno 2003

Il sindaco Leanza istituisce a Bronte l’assessorato alla Qualità della Vita

Bronte è forse l'unico Comune della Regione siciliana ad avere l'assessorato alla «Qualità della Vita». Lo ha istituito il sindaco, dott. Salvatore Leanza che ha affidato al prof. Antonello Caruso il compito di migliorare la vita dei propri cittadini. «L'idea - afferma Leanza - mi è venuta subito dopo, l'organizzazione della «Giornata ecologica» apprezzata da tanti che ritengono importante evitare l'inquinamento. Ciò mi ha fatto pensare ad un impegno preciso dell'Amministrazione comunale». Il sindaco ha tenuto per se Sanità, Protezione civile, Territorio ed urbanistica e Servizi idrici; Antonino Leanza (Vice sindaco, Servizi Sociali e Personale). Antonio Caruso (Sport, Turismo, Spettacolo, Beni Culturali, ed appunto Qualità della vita). Alfio Cuzzumbo (Contenzioso, Tributi, Trasparenza). Salvatore Pizzuto (Lavori Pubblici, Polizia Municipale, e Viabilità). Francesca Reale (Bilancio e Pubblica Istruzione). Vincenzo Sanfilippo (Sviluppo Socio-Economico, Politiche Giovanili, Forestazione e Verde Pubblico). Alla fine tutto si è definito formando in Consiglio un gruppo misto dei tre consiglieri del Centrosinistra Nicola Furnitto, Vincenzo Calà Campana e Salvatore Catania, mentre a breve dovrebbe essere ufficializzato la nascita del gruppo «Indipendenti di centro» formato Ernesto Di Francesco, Tommaso Lupo ed Enzo Bonina. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]

24 Giugno

Due consiglieri nel gruppo misto

g.g.) E' vivo il dibattito dialettico nel centrosinistra di Bronte. Innanzi tutto, rispetto alla notizia pubblicata sabato scorso, c'è da correggere il numero dei componenti del gruppo misto formatosi in Consiglio comunale composto da due componenti e non da tre. Il consigliere Vincenzo Calà Campana, infatti, pur facendo parte del centrosinistra è rimasto indipendente. Anche il consigliere comunale Ernesto Di Francesco che i bene informati davano appartenente ad un gruppo di prossima formazione ci ha dichiarato di essere indipendente.

26 Giugno 2003

A Bronte nasce il gruppo dell'«Ulivo»

Sono stati eletti recentemente i due rappresentanti brontesi che siederanno al tavolo dell'Associazione dei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo. Si tratta di Mario Bonsignore, capogruppo di «Calanna per Bronte» e Enzo Bonina. Nell'ultima seduta consiliare, si è assistito anche alla formazione del gruppo dell'«Ulivo» che è ora composto da Nicola Furnitto dei "Socialisti Riformisti” e da Salvatore Catania di «Italia dei Valori», capogruppo. Catania non ha perso tempo nel rispondere all'assessore Vincenzo Sanfilippo che in merito a "problemi", di natura politica ("personali" secondo il sindaco) aveva dichiarato: «Il comportamento di Catania è dannoso per l'immagine del sindaco e della giunta. Per questo non costituiremo un gruppo consiliare dell’”Ulivo"».
«Il mio comportamento è talmente lesivo che il sindaco ha voluto che facessi il capogruppo. I fatti semmai - precisa Catania - dicono il contrario visto che Sanfilippo, oltre alle deleghe perse nel rimpasto di settembre, ha avuto revocate anche quelle allo sport e alla rete idrica». [Luigi Putrino]



20 Giugno 2003

Il sindaco chiede chiarimenti

Burrasca nella giunta di Turi Leanza

L'Ulivo si spacca sul ruolo dei riformisti

Venti di crisi spirano sull'amministrazione comunale a meno di un anno dall'insediamento. E' ancora acceso infatti il confronto con il consigliere dei «Socialisti Riformisti» Ernesto Di Francesco, dopo che questi alle provinciali si è impegnato a favore dell'Udc. E incognite ci sono state con il consigliere della Margherita Vincenzo Calà Campana, per il quale il sindaco ha chiesto è ottenuto chiarimenti. In questi giorni Di Francesco ha ribadito non aver assunto impegni politici con il centrosinistra e su questo l'assessore Salvatore Pizzuto ha fatto delle puntualizzazioni per conto dei Socialisti Riformisti;nella cui lista Di Francesco è stato eletto a seguito delle dimissioni di Pizzuto.

“Faccio presente - dice Pizzuto - che tutti i movimenti e le varie liste che hanno sostenuto la sindacatura di Turi Leanza erano di centrosinistra e civiche. Preciso - continua l'assessore - che tutti i consiglieri eletti nella coalizione delle 5 liste di centro-sinistra con un documento sottoscritto il 2 settembre 2002, controfirmato anche da Di Francesco, hanno ribadito alcuni aspetti politici tra cui quello contenuto nel programma elettorale del Sindaco a pagina 9 che recita: «I consiglieri si impegnano a non cambiare collocazione politica e nel caso in cui ciò si verificasse debbono dimettersi dalla carica di consigliere comunale lasciando il posto ad altro candidato che lo segue in ordine di preferenze». Di Francesco da parte sua ha rinnovato le proprie rimostranze: «Questo comportamento da parte di Pizzuto credo che sia frutto della delusione personale che gli elettori gli hanno fatto registrare alle recenti elezioni provinciali.

Ribadisco - conclude Di Francesco - di non aver cambiato partito e che si è trattato di una scelta elettorale in un momento di grande contraddizione che caratterizza l'azione politica di Pizzuto e del sindaco Leanza». Per i rapporti con la Margherita invece il sindaco ha scritto sia al partito che a Calà Campana che ha lasciato la Margherita e all'assessore Vincenzo Sanfilippo chiedendo «un urgente e immediato chiarimento». L'assessore Sanfilippo ha già dato la sua risposta: «La questione con Catania è di natura politica e riguarda il suo comportamento dannoso per l'immagine del sindaco e della giunta. Per questo al momento riteniamo di non costituire un gruppo consiliare dell'Ulivo. L'allontanamento di Calà Campana invece è stato una reazione sporadica al clima che ha contraddistinto l'incontro». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
 

Ernesto Di Francesco (Socialisti riformisti per Bronte, subentrato in Consiglio comunale al posto dell'assessore Pizzuto) e (a destra) Vincenzo Calà Campana (Riformisti di centro per Bronte), subentrato al posto dell'assessore Sanfi­lippo). Sono due di quattro consiglieri eletti nelle liste collegate alla candidatura a sindaco di Salvatore Leanza.

Dei sei consiglieri che appoggiano la Giunta Leanza, Nicola Furnitto  e Salvatore Catania hanno formato il "Gruppo dell'Ulivo", Vincenzo Calà Campana ed Ernesto Di Francesco si sono dichiarati indipendenti, Tommaso Lupo ed Enzo Bonina dovrebbero far parte del gruppo «Indipendenti di centro».


22 Giugno

Calà Campana resta alla Margherita

(lpu) In merito all'articolo apparso venerdì 20 giugno dal titolo "Burrasca nella giunta di Turi Lenza. L'Ulivo si spacca sul ruolo dei riformisti" l'assessore Vincenzo Sanfilippo de "La Margherita" con una comunicazione ha precisato che nella parte che riguardava i rapporti fra il sindaco e il suo partito, il primo cittadino gli aveva scritto per dei chiarimenti relativi all'allontanamento del consi­gliere Vincenzo Calà Campana dalla "riunione" con i partiti della coalizione di centrosinistra e non dalla Margherita. Per cui non vi è una presa di distanze da parte di Calà Campana da "La Margherita" di cui resta rappresentante in consiglio comunale, ma come precisato dalla dichiarazione di Sanfilippo: "L'al­lontanamento di Calà Campana è stato una reazione sporadica al clima che ha contraddistinto l'incontro".  (Fonte Giornale di Sicilia)



13 Giugno 2003

Vicini alla gente, il Consiglio scende in piazza

La conferenza dei capigruppo approva la proposta del consigliere Bonsignore di convocare sedute «aperte»

Scenderà nelle piazze del paese il Consiglio comunale di Bronte, per ascoltare, dalla voce dei residenti, quartiere dopo quartiere, i bisogni, le esigenze e magari critiche e consensi che permettano al civico consesso di cambiare rotta o proseguire nella direzione intrapresa.
La conferenza dei capigruppo dell'assemblea consiliare brontese, infatti, su proposta del consigliere Mario Bonsignore, capogruppo di «Calanna per Bronte», ha approvato la convocazione di Consigli comunali «aperti» (significa che accetta interventi esterni e permette ai cittadini di interloquire direttamente con i rappresentanti della cittadina) nei diversi quartieri brontesi. Oltre a Bonsignore ed al presidente del civico consesso, Aldo Catania, la «Conferenza» è (composta dai consiglieri Alfredo Pinzone, Giuseppe Gullotta ed Ernesto Di Francesco che hanno fatto propria la proposta approvandola e condividendola in pieno.

«E' un preciso dovere del consigliere e quindi dell'intero Consiglio - ha dichiarato il consigliere Bonsignore alla fine della conferenza dei capigruppo - rappresentare le istanze dei cittadini affinché le stesse trovino una soluzione quanto più immediata possibile, raggiungendo condizioni di vita migliori per tutti. Con quest'iniziativa - ha proseguito - desideriamo che le istanze della gente, delle parrocchie, delle associazioni possano essere raccolte nei vari quartieri allo scopo di dare una maggiore incisività risolutiva all’azione del Consiglio e dell'Amministrazione comunale. E' un'iniziativa che non ha precedenti e che scaturisce dalle varie esigenze che i cittadini manifestano, soprattutto durante le campagne elettorali».

In effetti, nonostante in qualche comune ci siano consiglieri che ogni tanto lanciano la proposta, Bronte è il primo comune a prendere una decisione ufficiale per la soddisfazione del presidente del Consiglio comunale Aldo Catania. «L'iniziativa discussa dai capigruppo è valida perché permette alla gente dei vari quartieri di esporre le varie singole problematiche - ha affermato Catania - Il Consiglio comunale, che fino ad oggi ha dimostrato grande impegno, e, pur nella diversità delle vedute. la capacita di affrontare e risolvere i vari problemi cui ogni seduta è stato sottoposto, così potrà avere un metro più fedele possibile di quello che realmente ha bisogno la collettività brontese. Andremo a Sciarotta, ci sposteremo a Borgonuovo, senza dimenticare alcun quartiere di Bronte». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



Scoppiano violenti polemiche tra il Sindaco ed il Consiglio Comunale. ll Bilancio previsionale 2003 approvato in extremis la sera del 31 maggio

1 Giugno 2003

Consiglio, approvato ieri sera il bilancio di previsione

Alla fine è stato votato da parte del Consiglio comunale il bilancio di previsione per l'anno 2003, con il sindaco dott. Salvatore Leanza che ha scritto nuovamente al prefetto ed all'assessore agli Enti locali per comunicare che il Civico consesso ieri sera; intorno alle 21, ha approvato lo strumento finanziario. Il Consiglio comunale ieri sera, infatti, se da una parte ha vissuto momenti di dibattito anche acceso sugli episodi che si erano verificati nei giorni scorsi, dall'altra, in un vivace dibattito, ha portato al chiarimento dei rapporti e dei ruoli fra l'Amministrazione ed il Consiglio stesso fino a votare lo strumento finanziario.

Nella prima parte, infatti, i chiarimenti su un manifesto di critica redatto dal primo cittadino e non condiviso dai consiglieri ha caratterizzato la discussione, con Leanza che ha espressamente detto di rivolgersi al Tar se il bilancio approvato dal Consiglio non gli avesse permesso di portare avanti il bilancio. Poi la votazione degli emendamenti che ha visto discutere solo quando si è parlato di utilizzare 50.000 euro per l'istituzione di un capitolo di spesa a favore di iniziative atte alla stabilizzazione dei lavoratori precari come gli Lsu. Leanza, infatti, ha chiesto che la votazione si effettuasse a scrutinio segreto, ma il Consiglio ha bocciato la proposta ed alla fine l'emendamento non è passato.

«Il bilancio che ha proposto l'Amministrazione comunale - afferma il sindaco Leanza - strumento importante per portare a termine il programma presentato agli elettori, alla fine per non e stato stravolto e quindi non è necessario ricorrere al Tar. L'Amministrazione - replica - ha accettato alcuni emendamenti proposti dai consiglieri ed il Consiglio comunale non ha approvato l'istituzione di un capitolo di spesa a favore di iniziative atte alla stabilizzazione dei lavoratori precari. «Posso ritenermi quindi soddisfatto, essendo rimasta l'impostazione originale del bilancio. L'unico punto che mi vede in disaccordo - continua il sindaco - è l'inserimento di alcune somme a favore delle attività produttive che diminuisce quelle per le strade interne». Alla fine il sindaco ha detto: «Avvierò un confronto con i partiti politici brontesi, pur nelle distinzioni e nelle diverse appartenenze, per consentire un maggiore raccordo fra l'Amministrazione e quelle forze che sul piano locale vorranno impegnarsi per contribuire alla soluzione dei problemi della città». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



31 Maggio 2003

Salta il bilancio, scoppia la polemica: esposto ai Cc

Il sindaco Turi LeanzaIl sindaco Salvatore Leanza ha chiesto al Prefetto di Catania ed all'assessore regionali agli Enti Locali di nominare un commissario ad acta per approvare il bilancio di previsione 2003, poiché il Consiglio comunale, come scrive Leanza nella richiesta «non è stato in grado alla data del 30-5-03 di approvarlo nonostante fosse stato trasmesso il 10-3-03». Ieri pomeriggio, infatti, secondo il verbale redatto dal segretario comunale, al Consiglio fissato nell'ultima data possibile sono intervenuti solo il presidente Aldo Catania ed i consiglieri Giuseppe Gullotta, Salvatore Proietto e Nicola Furnitto con il risultato che è venuto meno il numero legale.

Per il presidente del Consiglio comunale Aldo Catania però la verità è un'altra: «lo non voglio fare polemiche - afferma - ma non è andata così. Non è vero che tutta la documentazione è stata inviata da tempo in quanto la relazione dei Revisori dei Conti è arrivata soltanto questa sera. E poi, - spiega - è mia competenza chiedere al segretario di chiamare l'appello, ed io ieri pomeriggio questo non lo ho assolutamente chiesto. Lo ha chiamato lui su espresso invito del sindaco». «E' stato il consigliere Nicola Furnitto a pretendere l'appello dei consiglieri presenti - risponde il sindaco Leanza - io ero soltanto presente e basta».

Catania comunque è sicuro delle sue affermazioni tanto da firmare, insieme ai consiglieri d'opposizione presenti, un esposto da consegnare ai carabinieri, al Prefetto ed all'Assessorato.  Una brutta vicenda che caratterizza due giorni difficili dove il Consiglio ha tentato di modificare il bilancio presentato dalla Giunta per accontentare le richieste di stabilizzazione degli Lsu. «Si tratta - ribadisce Leanza - di proposte demagogiche tali da creare soltanto illusioni ai lavoratori precari. Così facendo non mi si consente di portare avanti il programma amministrativo che gli elettori hanno premiato». «Questo Consiglio merita il plauso per il lavoro compiuto - a noi risponde Catania - ed ha la facoltà di intervenire in materia di bilancio». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]


31 Maggio 2003

Bronte, ancora una seduta a vuoto per le assenze

Leanza chiede il commissario per il Bilancio

Dopo l'accesa seduta consiliare del 29 maggio sera durante la quale si è quasi sfiorata la rissa, la riunione per l'approvazione del bilancio preventivo 2003 era stata rinviata ad ieri, ultimo giorno utile per l'approvazione. Ma anche in questo caso qualcosa non ha funzionato, infatti alla prima convocazione erano presenti appena 4 consiglieri su 20, così alle 15,15 constatate le presenze di Giuseppe Gullotta (FI), Salvatore Proietto (UDC) e Nicola Furnitto (Socialisti), il presidente Aldo Catania ha rinviato la seduta di 24 ore. Il sindaco di Bronte Salvatore Leanza, considerato che il consiglio non ha approvato il bilancio di previsione 2003 entro il 30 Maggio, così come previsto per legge, ha chiesto l'invio di un commissario ad acta.

Il sindaco inoltre ha intrapreso un azione informativa capillare diffondendo fra i suoi concittadini dei volantini mettendoli a conoscenza dell'accaduto visto che la seduta del 29 è avvenuta a telecamere spente. "Per quanto mi riguarda - ha precisato Leanza - non è possibile collaborare con questo consiglio comunale". [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
 

Il Comunicato del Sindaco

COMUNE DI BRONTE
Provincia di Catania

COMUNICATO ALLA CITTADINANZA

Si porta a conoscenza della cittadinanza che il Consiglio Comunale, essendo stato messo dall'Ammi­nistrazione Comunale nelle condizioni di esaminare il bilancio per il corrente anno sin dal 10 marzo 2003, soltanto negli ultimi giorni precedenti alla scadenza per l’approvazione (il 30 maggio) ha ripreso i lavori consiliari per l'esame del bilancio. A telecamere spente il Consiglio Comunale ha votato una lunga sospensione del dibattito per procedere in modo indecoroso allo stravolgimento del documento finanziario predisposto dalla Giunta Municipale ed a reperire risorse finanziarie per proposte demagogiche tali da creare soltanto facili illusioni ai potenziali destinatari dei benefici, è il caso dei lavoratori precari ai quali nella settimana precedente alla chiusura della campagna elettorale sono state dedicate alcune inutili sedute del Consiglio Comunale.

Siedono in Consiglio Comunale diversi soggetti indegni di rappre­sentare il mandato popolare perché portatori di interessi meschini, personali e trasversali. Non mi si consente di portare avanti il programma amministrativo approvato dagli elettori conte­stualmente alla mia elezione alla carica di Sindaco.

Il Consiglio Comunale ha tra le sue competenze la possibilità di sfiduciare il Sindaco oltre quello di auto votarsi, sempre a telecamere spente, il massimo dello stipendio che le legge consente ai consiglieri comunali. Per quanto mi riguarda non è possibile collaborare con questo Consiglio Comunale per la soluzione dei problemi cittadini e per lo sviluppo della città.
Bronte 30 maggio 2003 - IL SINDACO - Dott. Salvatore Leanza


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