La Famiglia Longhitano-Bizzuni
E’ la Famiglia dei Longhitano intesi Bizzuni, alla quale ritenevo che la precedente dei Checchi fosse più affine, almeno dal 1700 ad ora, e che ad essa fosse imparentata. Purtroppo non sono ancora riuscito a trovare un capostipite in comune, ciò non toglie che potrò trovarlo in seguito, quando estenderò le mie ricerche a monte fino al primo registro di battesimo e matrimonio (1540). A «‘nghiuria» Bizzuni ha avuto origine, molto probabilmente, dal fatto che nella famiglia, in varie generazioni, sono nate delle coppie di Gemelli (= Bizzuni) come è effettivamente osservabile dall’albero genealogico allegato. La Famiglia ha per ora inizio con Mario Longhitano (n. progr. 1. dell’albero genealogico) che intorno agli inizi del ‘700, sposa una certa Rosa, non ancora ben identificata, visto che, come ho già scritto, la moglie, in quel periodo non aveva diritto a mantenere il proprio cognome al momento del matrimonio. L’unico figlio di Mario trovato nei registri fino ad ora consultati è Gaetano Longhitano (n. progr. 1.1), nato nel 1753 che il 18 luglio 1879 sposa Anna Minio. Da loro due e dai sette loro figli (Caterina, Antonino, Francesco Saverio Isidoro, Maria Anna Rosalia, Domenico Filippo Raimondo, Nunzio Vincenzo Signorino e Nunzia Rosalia) ha origine l’attuale famiglia Longhitano-Bizzuni. I gemelli (bizzuni)
Come già detto, il soprannome “Bizzuni” deriva dal fatto che nell’ambito di ogni generazione vi sia sempre stata una coppia di gemelli. La prima coppia nasce dal matrimonio del primo figlio di Gaetano Longhitano, Antonino (1.1.2), con la diciottenne Maria Caruso e sono Giuseppe Graziano Gaetano (1.1.2.1) e Rosalia Grazia Francesca (1.1.2.2) nati il 22 novembre 1812, primi due dei sette figli avuti da Antonino e Maria. La seconda coppia di gemelli si ha nella generazione successiva: l’8 Dicembre 1869 da Placido Pasquale (1.1.2.7), settimo figlio di Antonino e marito di Anna Grassia nascono i gemelli Giuseppe (1.1.2.7.3) e Nunzio (1.1.2.7.4), due degli undici figli avuti da Placido ed Anna in 24 anni di matrimonio. Nella generazione successiva, il 4 giugno 1934 vede la luce una terza coppia di gemelli: Basilio (Silio, 1.1.2.7.11.4) e Gaetano (Tanu, 1.1.2.7.11.3) figli di Luigi (1.1.2.7.11, undicesimo figlio di Placido Pasquale) e Maria Catania (Ninfia). La serie viene chiusa, almeno per ora, da Enrico (1.1.2.7.11.3.1.2) e Andrea, una quarta coppia nata con il nuovo millennio, il 3 Agosto 2000, da Luigi Longhitano (1.1.2.7.11.3.1, figlio di Gaetano) ed Alessandra Gentile. Altra caratteristica della famiglia Bizzuni e quella di aver celebrato pochissimi matrimoni pur avendo molti individui per generazione. Da Antonino Longhitano (1784, n. progr. 1.1.2), sposato nel 1810 con Maria Caruso, nascono 7 figli; soltanto l’ultimo, Placido Pasquale, sposa nel 1863 Anna Grassia. Ebbene anche loro furono una famiglia numerosa: ebbero 11 figli ma soltanto il nono, Giuseppe (1.1.2.7.9), e l’undicesimo, Luigi Longhitano (1.1.2.7.11) formarono una famiglia, rispettivamente con Giuseppa Fallico nel 1907 e con Maria Catania (Ninfia) nel 1924. La Famiglia di Placido Pasquale (1.1.2.7), e soprattutto del suo undicesimo figlio Luigi, resta sotto il ferreo controllo «ru zzu’ Aghitanu Bizzuni o Don Aghitanu Bizzuni» (Gaetano Longhitano, 1.1.2.7.2), fino alla sua morte. Parentele e cumparanzi
Gli unici legami di parentela che ho trovato fra i Bizzuni e la Famiglia Longhitano “Checchi” sono dovuti a “cumparanzi” cioè battesimi, con la famiglia di Antonino Longhitano (Bizzuni) (1.1.2) al quale Francesco Longhitano (Checcu) con Antonina Cimbali, battezzano nel 1830 la figlia Francesca (1.1.2.6 ). Altre “cumparanzi” sono riscontrate successivamente con la famiglia del figlio di Antonino, Placido Pasquale (Bizzuni, 1.1.2.7), al quale Giuseppe Longhitano (Checcu) insieme alla moglie Illuminata Russo (Faccilodda) battezzano nel 1867 il figlio Giuseppe Longhitano (Bizzuni, 1.1.2.7.3) mentre la figlia Maria (1.1.2.7.6) fu battezzata nel 1874 da Gaetano Longhitano (Checcu) e dalla sorella Francesca, e la figlia Grazia (1.1.2.7.7) è battezzata tre anni dopo da Gaetano Longhitano (Checcu) e dalla figlia Francesca. Come i Checchi, anche i Bizzuni sono proprietari terrieri e allevatori, ma non avendo avuto al loro interno nessun dottore o funzionario statale, non meritarono mai sui registri parrocchiali il “Don” di altre famiglie anche Longhitano. Nunzio Longhitano Febbraio 2008
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