18 Maggio 2007 Il tour dell'Etna in Vespa 50 Il tour delle strade di montagna dell'Etna a bordo della mitica
Vespa. E' il progetto del “Vespa Tour 2007” promosso dall'assessore
alle Politiche di Valorizzazione dell'Etna della Provincia regionale
di Catania, Orazio Pellegrino ed organizzata dall'associazione onlus
For You con la collaborazione dei Vespa club Katana ed Etna e
patrocinata dagli assessorato regionali al Turismo e dei Beni
Culturali e dal Comitato provinciale dell'Unicef. La manifestazione,
che si svolgerà da venerdì 18 maggio a domenica 20, si colloca
all'interno di un percorso di conoscenza e valorizzazione della
Sicilia che i partecipanti faranno in sella alle loro vespe. La
carovana dei vespisti partirà dalle pendici del vulcano e toccherà
alcune tappe di particolare interesse naturalistico, paesaggistico ed
enogastronomico.
«Il nostro obiettivo - spiega Pellegrino - è quello
di far conoscere le bellezze naturali, culturali ed i prodotti tipici
dei paesi dell'Etna, come Misterbianco; Nicolosi, Bronte, Maniace,
Randazzo, Linguaglossa, Taormina e Castiglione di Sicilia, che sono
interessati da quest'importante evento che coinvolgerà i vespisti
italiani». L'iniziativa, come ha spiegato Salvatore Scardilli
presidente dell'Associazione For You, è nata nel 2005 e si è svolta
per la prima volta in Vai di Noto e nel 2006 nella Val d'Erice,
quest'anno, invece, tocca all'Etna. «Questa manifestazione - dice -
non solo dà la possibilità di far conoscere il nostro territorio, ma è
anche un momento di incontro tra i partecipanti che verranno da
diverse parti del Paese». La quota d'iscrizione sarà devoluta all'Unicef
che destinerà il ricavato al progetto Benin come ha annunciato
Vincenzo Lorefice, presidente del Comitato provinciale di Catania per
l'Unicef. Il Vespa Tour - come hanno affermato i presidenti dei Vespa Club
organizzatori, Roberto Ciaccio e Rosario Cannavò - è un'occasione
d'incontro per i vespisti, sia associati ai Vespa Club nazionali, che
semplici appassionati. [Monica Colaianni] (Notizia pubblicata dal settimanale Centonove
del 18 Maggio 2007)
6 Aprile 2007 Al «Cibus» di Roma sarà allestito uno stand sponsorizzato dalla
Provincia Eccellenti produzioni catanesi al Salone dell'alimentazione Dal pistacchio alla gastronomia all'artigianato. Tutto di alta
qualità
Il prelibato pistacchio di Bronte, le eccellenti produzioni di
formaggi, di olio, di vino e le conserve tipiche. E ancora, le
migliori produzioni di caffè, di miele, di dolci e una novità: gli
arancini surgelati, da cucinare al momento della consumazione.
Con
tutti questi prodotti e con una decina di aziende del settore
agroalimentare, appositamente selezionate, anche quest'anno la
Provincia, con gli assessorati alle Politiche agricole e alle
Politiche di valorizzazione dell'Etna, parteciperà, con un proprio
stand, al “Cibus”, il “Salone dell'alimentazione italiana di qualità”,
che per la prima volta si svolgerà a Roma dal 13 al 16 aprile. Storico appuntamento con migliaia di operatori dell'enogastronomia
nazionale e internazionale nella città di Parma, infatti, secondo un
protocollo d'intesa firmato dagli organizzatori, il Cibus si svolgerà
d'ora in poi ad anni alterni, nella Capitale e nella città emiliana. A
presentare le aziende catanesi che esporranno nello stand della
Provincia sono stati, nel corso di una conferenza stampa al Centro
direzionale Nuovaluce, il presidente dell'Amministrazione provinciale,
on. Raffaele Lombardo e l'assessore alle Politiche agricole, Santo
Pulvirenti. «Anche quest'anno - ha detto il presidente Lombardo - la Provincia si
è battuta molto per consentire alle aziende catanesi di partecipare a
questo evento di livello nazionale ed europeo. Siamo consapevoli,
infatti, dell'alta qualità e dell'eccellenza delle produzioni nostrane
anche nell'agroalimentare. Il Cibus rappresenta un'ulteriore occasione
per le nostre aziende di farsi conoscere e di espandere gli orizzonti
commerciali dei loro prodotti». Sottolineata dall'on. Lombardo
l'importanza di «creare anche nel capoluogo etneo manifestazioni
fieristiche sempre più prestigiose e di rilevanza internazionale, in
grado di richiamare l'attenzione sulle produzioni tipiche del nostro
territorio: dalla pietra lavica all'enogastronomia, all'artigianato.
«In particolare, per il settore dei prodotti agricoli - ha concluso il
presidente della Provincia - occorre creare una forte sinergia tra
pubblico e privato, offrendo ai consumatori determinate garanzie sui
prodotti, assicurandone la provenienza, garantendone la qualità e
selezionandoli con appositi marchi di origine controllata». «Portiamo al Cibus di Roma - ha aggiunto l'assessore Pulvirenti -
alcune aziende che sono il fiore all'occhiello delle nostre produzioni
tipiche. Si tratta di uno scenario di prestigio, al quale partecipiamo
puntuali con tutte le tipologie del paniere dell'Etna».
Le aziende catanesi, con le loro produzioni tipiche, saranno allocate
nel padiglione 1, stand 39, in 64 metri quadrati. Il Cibus 2007 di
Roma sarà inaugurato dal Ministro delle Politiche agricole, alimentari
e forestali, Paolo De Castro, e dal sindaco capitolino, Walter
Veltroni. Tra gli incontri previsti, anche quello con l'Assemblea
della Federalimentare e con il presidente di Confindustria, Luca
Cordero di Montezemolo. (Notizia pubblicata dal giornale Gazzetta del
Sud del 6 Aprile 2007)
9 Gennaio 2007 Se l'Epifania tutte le feste porta via, a restare nel
cuore, della città è invece l'iniziativa denominata “La Montagna, in
città” Agroalimentare e artigianato in piazza Università Resterà aperta al pubblico fino a domenica 21 gennaio, dalle ore 9
alle 13 e dalle 17 alle 21,30, proponendo esposizioni e degustazioni
di prodotti tipici, che vanno dal settore dell'agroalimentare
all'artigianato, passando per la cultura, la storia e l'ambiente di
quello che è il simbolo stesso del territorio catanese: l'Etna. Parliamo della manifestazione “La Montagna... in città”, fortemente
voluta e organizzata dalla Provincia regionale presieduta da Raffaele
Lombardo, col patrocinio del Comune di Catania e la collaborazione
delle associazioni Epf Communication e Cutgana e del Dipartimento
dell'Ambiente dell'Università di Catania. La struttura, costituita da
un ampio stand allestito in piazza Università, accoglie uno spazio
dedicato a degustazioni di prodotti tipici del territorio, ma anche
alla manifattura e alle tradizioni artigianali, oltre a percorsi
A presentare l'iniziativa, all'interno dello stand, sono stati
il presidente della Provincia di Catania Raffaele Lombardo, con gli
assessori Angelo Sicali, Orazio Pellegrino e Giuseppe Marletta, e il
sindaco di Catania Umberto Scapagnini. Alla conferenza sono, inoltre,
intervenuti l'assessore provinciale Pippo Greco, il direttore generale
della Provincia, Marcello Fecarotti, il direttore del Dipartimento
Politiche dell'ambiente, Nello Russo, e numerosi rappresentanti del
Comune, dal presidente del Consiglio comunale, Roberto Commercio,
all'assessore Stefania Gulino, ai consiglieri comunali Marco Belluardo
e Nuccio Lombardo, al commendatore Luigi Maina e al presidente Amt,
Michele Sineri.
“Sono sempre più numerosi - ha detto Lombardo - i turisti e i
visitatori che apprezzano e scelgono le bellezze del territorio etneo
per trascorrere le proprie vacanze. Dai percorsi naturalistici ai
prodotti enogastronomici, dalle lavorazioni artigianali alla storia,
gli aspetti del nostro vulcano presentano sempre un eccezionale
livello di qualità, apprezzato anche in ambito internazionale”. Per
questo Lombardo ha parlato di doppia inaugurazione, poiché oltre a
presentare alla stampa “La Montagna... in città”, ha anche annunciato
che la stessa iniziativa avrà un respiro nazionale e internazionale,
poiché nei prossimi mesi essa sarà presentata nel resto d'Italia e in
Europa, con una tappa anche al Parlamento europeo. “È un'iniziativa -
ha aggiunto il sindaco Scapagnini - che, oltre a contribuire
validamente all'offerta turistica del territorio, testimonia la forte
collaborazione tra Comune e Provincia, che devono lavorare
sinergicamente per valorizzare al meglio le eccezionali qualità della
nostra terra”. (Notizia pubblicata dai giornali La Sicilia e Gazzetta del
Sud del 9 Gennaio 2007)
17 Dicembre 2006
Premio letterario
intitolato a Sharp Ieri la presentazione. Provincia e Ateneo insieme. Oltre 140
gli studenti che hanno inviato i lavori |
Il premio letterario William Sharp, "Un Celta nella terra dei
Nelson", intitolato al poeta e scrittore scozzese, è stato presentato
ieri nella sede della Provincia alla presenza degli assessori al
Turismo Nino Amendolia, Politiche culturali Serafina Perra e Politiche
di valorizzazione dell'Etna Orazio Pellegrino, del prof. Rosario
Portale ordinario alla facoltà di Lingue di letteratura inglese, del
Prof. Iain Halliday ricercatore di lingua inglese all'Università, di
Giuseppe Sanfilippo Frittola presidente della Pro loco di Maniace. Sharp, durante uno dei suoi soggiorni in Sicilia, ospite del
V duca di
Bronte Alexander Nelson Hood, morì nel 1905 e fu sepolto a Maniace in
un piccolo cimitero inglese di proprietà degli eredi di Nelson. Il
premio, che nasce come naturale prosieguo del
simposio letterario
svoltosi nel dicembre 2005 in occasione del centenario della morte del
poeta, è rivolto agli studenti degli Istituti superiori secondari e
delle Università. I giovani concorrenti, che nei mesi precedenti hanno
consegnato gli elaborati, si sono confrontati con l'esperienza della
traduzione di poesie a loro scelta edite in lingua inglese aventi come
tema la "Natura" (tema molto caro a William Sharp, soprattutto quando
scriveva con lo pseudonimo femminile di Fiona Macleod). Oltre 140 gli
studenti, soprattutto siciliani, che hanno spedito i lavori di
traduzione, esaminati da una giuria qualificata composta da docenti
dell'Università di Catania e di Paisley (paese natale di William
Sharp). «È intento della Giunta Lombardo - ha detto Perra - rivalutare i
centri minori che offrono un territorio ricco di risorse
architettoniche con valenza storica e gratificare il frutto di
accurati studi dei giovani talenti siciliani». La collaborazione tra la Pro loco, l'Università e la Provincia
rappresenta il connubio per studiare un territorio, considerato un
angolo di Inghilterra in Sicilia e amministrato per circa un secolo e
mezzo dalla famiglia Nelson-Hood, erede del famoso ammiraglio inglese. Con l'istituzione del premio letterario si è voluto dare il giusto
tributo a un territorio di grande ricchezza culturale rappresentata
dall'Abbazia Benedettina e dalla Ducea di Nelson. La giornata conclusiva, il 16 dicembre alle ore 9,30 nello storico
scenario del Castello Nelson, può essere un'occasione da non perdere. |
17 Dicembre 2006
Tre universitarie le vincitrici del concorso «William Sharp», celta nella terra dei Nelson» Si è tenuta ieri nella sala conferenze del Castello Nelson la
cerimonia di premiazione del concorso letterario “William Sharp,
un celta nella terra dei Nelson”.
[…] Il premio era rivolto agli
studenti degli Istituti di Istruzione secondaria e delle
Università. I giovani concorrenti si sono confrontati con la
traduzione di poesie a loro scelta edite in lingua inglese aventi
come tema la natura.
Parte del ricavato delle quote di iscrizione
sono state devolute all'Associazione Trenta ore per la Vita per
progetti dedicati all'infanzia.
Ecco i vincitori: prima
classificata Laura Pennisi della Facoltà di Lettere e Filosofia di
Napoli, seconda Serena Alessi della Facoltà di lingue di Catania e
terza Alessandra Carpinteri della Facoltà di Lingue e Letterature
Straniere di Ragusa. |
Il
programma della premiazione Sabato 16 dicembre, ore 9.00: Esposizione lavori ammessi al concorso;
Mostra "Maniace, la sua storia".
Ore 9.30: Incontro Studio: "Sharp, Natura...lmente Cultura" Saluto delle autorità. Interventi: Giuseppe Sanfilippo Frittola (presidente della Pro Loco di
Maniace); Iain Halliday (docente di lingua inglese università di
Catania); Antonino La Spina (presidente regionale Unpli Sicilia);
Rosario Portale (ordinario di lingua e letteratura inglese Università
di Catania); Serafina Perra, Nino Amendolia e Orazio Pellegrino
(rispettivamente assessore alle Politiche culturali, al Turismo ed
alle Politiche di Valorizzazione dell'Etna della Provincia Regionale
di Catania); Nunzio Famoso (preside Facoltà di Lingue e Letteratura
Straniere Università di Catania). Cerimonia di premiazione Premio Letterario William Sharp "Un Celta
nella Terra dei Nelson".
Domenica 17 dicembre, ore 9.00: Esposizione lavori ammessi al
concorso; Mostra "Maniace, la sua storia".
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ASSEMBLEA A PEDARA
Oggi la convention dell'assessorato regionale al Territorio: a
confronto sindaci ed enti che operano nel territorio montano Una risorsa chiamata montagna…
L'assessore Interlandi presenta la proposta di legge organica.
Previsto l’intervento di Cuffaro Il teatro Don Bosco di Pedara ha ospitato ieri l'anteprima della
seconda «Assemblea degli amministratori della montagna», promossa
nell'ambito della «Giornata internazionale della montagna»
dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente, in collaborazione
con la Provincia regionale di Catania, il Parco dell'Etna e il Comune
di Pedara. A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Pedara, Anthony Barbagallo, che ha accolto gli oltre 200 alunni delle scuole
medie di Maniace, Milo e Ragalna; Maria Adelaide di Palermo e scuola
media di Giuliana, nel Palermitano; Ferla-Cassaro (Siracusa) e
Castelluzzo di Trapani, che hanno partecipato al concorso «Un'idea per
la montagna», riservato alle scuole media siciliane. «Con questa iniziativa si intende - ha dichiarato l'assessore
regionale al Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi - avvicinare i
ragazzi a quello che ritengo essere uno dei più importanti patrimoni
naturali della Sicilia, vale a dire la montagna.
Queste iniziative
vogliono far conoscere ciò che offre la nostra terra, sia a livello
scolastico, educando i ragazzi al rispetto della natura, sia
riproponendo la natura al centro della pianificazione politica,
sapendoci accostare a essa, scoprendo e migliorandone le bellezze». Nel contesto della Giornata Internazionale della Montagna di oggi,
sempre al teatro Don Bosco di Pedara - inizio alle 10 con i saluti del
sindaco, Anthony Barbagallo, e del presidente del Parco dell'Etna,
Concetto Bellia - si svolgerà il convegno «La specificità montana del
basso mediterraneo nella pianificazione europea della cooperazione
decentrata – 2a Assemblea degli amministratori della Montagna». Previsti gli interventi del presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, del presidente della Provincia di Catania e dell'Unione delle
province siciliane, Raffaele Lombardo, dei sindaci delle comunità
montane dell'Isola, dell'assessore per lo Sviluppo della montagna
della regione Piemonte, Bruna Sibille. «L'incontro sarà un'importante occasione di confronto per tutti coloro
che giornalmente operano nel territorio montano - ha concluso
l'assessore Interlandi - e la proposta di legge organica sulla
montagna che porteremo in Giunta e che presenteremo in anteprima qui
al convegno, vuole essere uno strumento di pianificazione della
crescita di una delle più preziose ricchezze della nostra terra».
[Alfio Nicolosi] (Da La Sicilia dell' 11 Dicembre 2006)
Pit. È stato creato un portale e si sta lavorando per una
proposta di offerta territoriale globale Pacchetto turistico Etna, adesione di 26
comuni (*albo*) Ha un obiettivo preciso: potenziare la vocazione turistica
del territorio etneo. Il progetto è stato definito «Marketing,
partenariati internazionali e reti per l'internazionalizzazione di centri
storici e delle maggiori valenze culturali del territorio del "Pit Etna"».
È già stato creato un portale, intanto gli esperti di «BlueKlein & Petrus»
di Milano e la «Graham Associati» di Palermo lavorano per realizzare
l'offerta territoriale dell'Etna e del suo comprensorio. Alla fine del
loro lavoro scaturirà la «comunità degli interessi locali» che in un
secondo momento verrà proiettata nei flussi internazionali del turismo e
della cultura.
I comuni coinvolti sono diversi: Adrano, Biancavilla, Belpasso, Bronte,
Calatabiano, Camporotondo Etneo, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo,
Giarre, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Motta Sant'Anastasia, Nicolosi,
Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Riposto, Santa Maria
di Licodia, Santa Venerina, Sant'Alfio, Trecastagni, Viagrande e Zafferana
Etnea. Al loro fianco ci saranno il Parco dell'Etna e la Provincia. «Il
vulcano più grande d'Europa che ogni anno attrae migliaia di visitatori -
spiega il project manager Andrea Brogna - è il fulcro attorno al quale
ruota un territorio variegato che arriva fino al mare di Riposto
considerato il "porto dell'Etna"». (dal Giornale di Sicilia del 7
Novembre 2006) |
Catania capitale europea dei vulcani
2a CONFERENZA EUROPEA DI GEMELLAGGIO DELLE CITTA’ E TERRITORI VULCANICI |
Il centro
fieristico della Provincia Regionale di Catania “Le Ciminiere” ospiterà
venerdì e sabato, 10 e 11 febbraio 2006, la Seconda Conferenza Europea di
Gemellaggio delle Città e Territori Vulcanici, organizzata dall’Associazione
Nazionale Città del Vulcano. Catania e la sua provincia diventano così,
nella due giorni di studio e convegno, la capitale europea dei Vulcani. Città del Vulcano è un’associazione nazionale di enti locali (alla quale
ha aderito anche il Comune di Bronte), comunità
montane, parchi regionali e nazionali che ha lo scopo di promuovere la
cultura e lo sviluppo dei territori vulcanici. Uno degli obiettivi
dell’Associazione, entro febbraio 2006, era la firma dell’atto costitutivo
dell’Associazione Europea di Città e Territori Vulcanici a cui hanno già
aderito comuni, regioni, parchi regionali e nazionali della Francia (Alvernia),
Germania (Vulkaineifel), Grecia (Santorini), Spagna (Tenerife) e Portogallo
(Azzorre). L’Associazione, la cui presidenza è stata assegnata alle Città del
Vulcano, ha l’obiettivo di promuovere politiche integrate e progetti di
cooperazione a scala europea per la valorizzazione dei territori
vulcanici. |
L'assessore alle politiche di valorizzazione dell'Etna
Orazio Pellegrino:
«La Provincia di Catania sostiene e promuove questo tipo di iniziative volte alla tutela e fruizione intelligente del nostro patrimonio Etna, inteso come patrimonio dell'Umanità, alla luce della recente candidatura avanzata all'Unesco da parte della Provincia
Regionale di Catania». |
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Vulcani «in rete» per valorizzare le risorse locali
Ieri a Catania la conferenza europea di gemellaggio delle città e
territori vulcanici
Definire un Piano di marketing territoriale e turistico per la promozione di
una linea di prodotti correlati al vulcano per favorire la diffusione e l'export
dei prodotti agroalimentari, la valorizzazione della piccola industria,
l'artigianato e le attività imprenditoriali locali. Questi gli obiettivi
dell'associazione Città del Vulcano, costituita nel 2003, alla quale hanno
aderito oltre venti Comuni di sei comprensori vulcanici italiani dei territori
delle Eolie, Etna, Vesuvio, Castelli romani, Amiata e Colli Euganei.
Ieri alle Ciminiere si è tenuta la seconda Conferenza Europea di gemellaggio
delle città e territori vulcanici alla quale hanno partecipato rappresentanti di
comprensori vulcanici di Francia, Germania, Spagna e Portogallo. I lavori,
moderati dal giornalista Marcello Proietto Di Silvestro sono stati
introdotti dal presidente della Provincia Raffaele Lombardo, al quale sono
seguiti, tra gli altri, gli interventi del sindaco Umberto Scapagnini,
dell'assessore regionale al Turismo, Fabio Granata, del sottosegretario di Stato
ai Beni e attività culturali. Nicola Bono e da Felice Stagnitta, presidente
dell'Associazione italiana città del vulcano.
«Il Vulcano rappresenta uno strumento di sviluppo da potenziare - ha affermato
l'on. Raffaele Lombardo - perché ricco di risorse in gran parte inesplorate. La
Provincia ha avviato da tempo la politica di valorizzazione del territorio con
diverse iniziative». L'assessore regionale al Turismo, Fabio Granata, ha puntato
l'attenzione sulla possibilità che l'Etna diventi patrimonio dell'umanità: «Un
evento auspicabile che però dovrà essere supportato da politiche coerenti.
Bisognerà accettare di perdere una parte di sovranità del territorio».(da La Sicilia dell'11 Febbraio 2006) |
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25 Marzo 2005
IL PARCO PRESENTERA' UFFICIALMENTE LA PROPOSTA Etna, obiettivo patrimonio Unesco «Oggi abbiamo compiuto un grande progresso nel cammino per l'inserimento
dell'Etna tra i siti dell'Unesco». Con queste parole, che indicano la
soddisfazione per un obiettivo fortemente voluto, Ray Bondin, presidente del
Comitato Internazionale delle città e villaggi storici dell'Unesco, in visita
ieri alla sede del Parco dell'Etna di Nicolosi, ha commentato l'incontro che si
è tenuto in mattinata nella sede della Provincia Regionale di Catania, l'Ente
che; insieme al Parco, ha rilanciato in grande stile la candidatura del vulcano
etneo. «Quello che è stato finalmente individuato - continua il commissario maltese
dell'Unesco - è il soggetto che proporrà la candidatura dell'Etna tra i siti
Patrimonio dell'Umanità: sarà il Parco dell'Etna, che in proposito ha idee molto
chiare, a presentare ufficialmente la proposta, anche perché - continua Bondin -
il Parco, che è l'autorità legale che si occupa della gestione di questo
territorio, è anche l'Ente che meglio può dare garanzie di buona gestione anche
nella fase successiva al riconoscimento». Dettagli importanti vengono dal presidente Bondin anche sulla delimitazione
dell'area a cui farebbe riferimento il riconoscimento dell'Unesco: «Rientrerà
nel patrimonio Unesco - afferma Bondin - l'area A e B del Parco dell'Etna,
quella considerata di maggior pregio sotto il profilo scientifico e
naturalistico, vi sarà poi un'ampia "zona tampone" che dovrebbe coincidere con
le aree C e D del Parco dell'Etna, ma si tratta ancora di pure indicazioni, che
verranno approfondite in seguito». L'Etna, già conosciuta in tutto il mondo come simbolo di energia e naturalità,
acquisterà così un riconoscimento prestigioso che ha un grande rilievo anche
sotto il profilo della crescita dell'economia turistica: «L'Etna e il suo
paesaggio sono già di fatto patrimonio dell'umanità - conclude Bondin - ma
speriamo che il successo dell'iniziativa, il cui iter ha fatto registrare negli
ultimi mesi grandi progressi, possa apportare benefici anche alla crescita del
turismo culturale sul vulcano, così come è accaduto per tutti i siti Unesco».
La candidatura del vulcano etneo prende corpo anche grazie alle iniziative
del mondo scientifico, culturale, dell'associazionismo. La sede del Parco
dell'Etna ha ospitato un incontro dei Lions Club del catanese che hanno
programmato una serie di iniziative miranti ad accelerare l'inserimento del
vulcano tra i siti Unesco.
Vi hanno preso parte i presidenti della II e III
circoscrizione dei Lions, Emanuele Maccarrone ed Antonio Torre, ed i
rappresentanti dei 24 club della provincia di Catania, il direttore del parco
Giuseppe Spina e, in rappresentanza della Provincia, l'assessore ai beni
culturali Gesualdo Campo. Il dott. Bruno Di Stefano, coordinatore dell'incontro, ha infine sottolineato il
ruolo che il mondo dell'associazionismo vuol assumere nell'accelerare i tempi di
una scelta politica, che fino ad ora ha tardato ad arrivare, invitando i club
presenti a organizzare un fitto programma di meeting, che riflettano le
tematiche culturali legate all'Etna, stilando poi un documento unitario, utile
per potere supportare la richiesta all'Unesco dell'imprimatur per il Patrimonio
Universale. [Marisa Mazzaglia] (da La Sicilia del 28 Marzo 2006)
Dicembre 2005:
Incontro su
“ETNA PATRIMONIO DELL’UMANITA'
OPPORTUNITA', GESTIONE E SVILUPPO”
«Bandiera Unesco sull'Etna» Patrimonio dell'umanità. La provincia lancia una campagna per dare il
riconoscimento al vulcano
«Oggi avviamo ufficialmente la candidatura per il riconoscimento dell'Etna a
Patrimonio dell'umanità. L'importante è fare convergere la
tattica d'azione di Provincia, Comune di Catania e Parco dell'Etna, con le
attività dei club service e delle associazioni culturali, per far si che
la richiesta sia forte e produca i risultati sperati.
Oltretutto riponiamo
fiducia nelle nostre aspettative perché il sottosegretario ai Beni
culturali, Nicola Bono, e Rey Bondin, presidente del Comitato
internazionale delle città e dei villaggi storici, esperto di patrimonio
mondiale Unesco, hanno sposato la causa di questo riconoscimento al nostro
vulcano. L'Etna è da sempre, nei fatti, patrimonio dell'umanità, adesso
aspettiamo solo l'imprimatur da parte dell'Unesco».
Con queste dichiarazioni il presidente della Provincia regionale di
Catania, on. Raffaele Lombardo, ha aperto la conferenza stampa
dedicata all'Etna, e alla possibilità concreta che il vulcano, per
peculiarità e unicità, sia inserito nell'elenco dei siti riconosciuti
dall'Unesco.
«L'attribuzione dell'importante riconoscimento al Barocco del Val di
Noto ha permesso di valorizzare quella porzione di territorio - ha
sottolineato l'on. Lombardo -, con ricadute positive in termini di
sviluppo economico, per la maggiore attenzione turistica e culturale che
esso ha saputo suscitare. Noi abbiamo le carte in regola per puntare a una
valorizzazione dell'Etna, non più come semplice patrimonio immobile, ma
come volano di iniziative e di ricchezza».
Rey Bondin, da parte sua, si è dichiarato ottimista perché anche se
il riconoscimento ufficiale di "Patrimonio dell'umanità" richiede un iter
particolarmente complesso, questa volta la richiesta della Provincia di
Catania vede coinvolta tutta la comunità locale nelle sue più diverse
componenti.
«L'Etna - ha detto - ha i prerequisiti che possono consentire
di ottenere il risultato positivo. Leggi che tutelano il patrimonio in
questione, un'azione di tutela molto forte grazie alla presenza e
all'attività dell'Ente Parco e l'autenticità del paesaggio, anche se
questi è in costante evoluzione per le caratteristiche stesse del vulcano
attivo. Ma questi requisiti senza il supporto politico e una generale
mobilitazione della società non basterebbero».
Cettino Bellia, presidente del Parco dell'Etna, ha sottolineato che
«l'Ente sta lavorando da anni affinché l'Etna sia una occasione di
sviluppo, senza dimenticare due aspetti essenziali: che è un'area protetta
e un vulcano attivo.
Tutto ciò che si vuole realizzare e i progetti futuri
devono tenere conto di queste due realtà, poi il dibattito può essere
quanto più ampio è possibile, anche nell'ambito del riconoscimento
dell'Unesco».
Maria Elisa Brischetto, presidente del Centro Unesco di Catania, ha
ricordato come la candidatura dell'Etna risalga ad una decina di anni fa,
ma che solo adesso, sulla spinta di un nuovo e corale impulso sinergico,
ci sono tutte le premesse per arrivare al traguardo.
Anche l'assessore alla Cultura del Comune di Catania, Giuseppe Maimone,
ha ricordato la grandissima valenza e il naturale richiamò che nei secoli
e in tutto il mondo ha esercitato il nostro vulcano.
«I grandi viaggiatori
del settecento - commenta Maimone - si spingevano fino in Sicilia per
scoprire tramite l'archeologia le più antiche origini classiche della
nostra cultura, ma restavano fortemente attratti dalla spettacolarità del
vulcano».
Che l'Amministrazione provinciale di Catania creda fortemente in questo
monumento della natura è confermato dalla decisione del presidente Lombardo di
istituire uno specifico assessorato, retto da Orazio Pellegrino, e
dall'attenzione rivolta da diversi componenti della Giunta tra i quali il
vicepresidente Angelo Sicali, Ambiente, Mimmo Galvagno, Turismo, Gesualdo Campo,
Cultura, Ignazio Gambino, Agricoltura.
I lavori sono stati coordinati da Francesco La Rocca, presidente
dell'associazione Banco dei giovani. (Tratto da La Sicilia
del 21 Dicembre 2005)
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Il proponente è il presidente della Provincia,
neo segretario di Mpa -
All’Ars esiste un Ddl presentato dallo stesso partito per realizzare
due poli turistici L'Etna candidato a patrimonio Unesco
Una nomination che fa litigare E' una nomination che farà discutere. Forse addirittura litigare
fra loro alcuni esponenti della Casa delle libertà. Da ieri infatti
l'Etna, il vulcano attivo più grande d'Europa, è ufficialmente
candidato ad entrare nel patrimonio dell'Unesco, l'organizzazione
delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.
Fra i
siti protetti dall'Unesco (cioè preservati con fondi propri dal
degrado e dalla distruzione) figurano, ad esempio, Firenze, Venezia,
Pompei, Assisi e, in Sicilia, Piazza Armerina, il Barocco di Noto, le
Eolie e, più di recente, Siracusa.
A proporre la nomination per l'Etna
è stato ieri il presidente della Provincia regionale di Catania,
Raffaele Lombardo, nonché neo-segretario nazionale del Movimento per
l'Autonomia. Dove sta il problema? Semplice.
È firmato proprio da Lino
Leanza del Mpa il testo del disegno di legge che, da settimane
all'ordine del giorno dell'Ars, prevede l'istituzione di un terzo e di
un quarto polo turistico all'interno del Parco dell'Etna.
Leanza ha
ipotizzato la creazione di impianti di risalita, aree parcheggio ed
edilizia alberghiera nelle aree protette del territorio di Bronte,
Maniace e Maletto.
Il quarto polo, invece, nella zona di Milo e Zafferana; vanta un' altra paternità sempre nell'ambito della Cdl,
quella del forzista Salvo Fleres. Convinto sostenitore del disegno di
legge - che prevede fra l'altro la creazione di strutture analoghe
anche nei parchi dei Nebrodi e delle Madonie - è poi un altro azzurro,
il senatore e sindaco di Bronte Pino Firrarello.
A raccogliere per l'Unesco la nomination di Lombardo per l'Etna - "è
già patrimonio dell'umanità, ha detto il presidente della Provincia
etnea, aspettiamo l'ultimo imprimatur" - è stato il maltese Rey Bondin,
presidente del Comitato internazionale delle città e dei villaggi
storici ed esperto di patrimonio mondiale per l'organizzazione.
Con
loro era il presidente del Parco dell'Etna, Concetto Bellia, che ha
sottolineato come "l'Ente sta lavorando da anni affinché l'Etna sia
una occasione di sviluppo, senza dimenticare due aspetti essenziali:
che è un' area protetta e un vulcano attivo".
Per Maria Elisa Brischetto, presidente del Centro Unesco di Catania, "ci sono tutte le
premesse per arrivare al traguardo".
Mentre l'assessore comunale alla
cultura, Giuseppe Maimone, ha ricordato la grandissima valenza e il
naturale richiamo che nei secoli in tutto il mondo ha esercitato il
nostro vulcano, "mito e scienza al tempo stesso". [Carmela Grasso]
(Tratto dal Giornale di Sicilia
del 21 Dicembre 2005) |
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LA PROVINCIA RILANCIA L’ETNA PER IL RICONOSCIMENTO
DELL’UNESCO
Il Vulcano patrimonio dell’Umanità
L'Etna ancora una volta protagonista. Fari puntati sul vulcano
attivo più alto d'Europa al quale le istituzioni hanno rivolto da
tempo l'attenzione per ottenere l'alto riconoscimento dell'Unesco di
sito Patrimonio dell'Umanità. Un unicum che alterna paesaggi lunari a
rigogliose radure di pini, faggete e vegetazione tipica del
Mediterraneo; culla delle grandi civiltà greche e romane, meta ambita
da studiosi e storici del settecento per le peculiarità del territorio
e la spettacolarità eruttiva. Un vulcano che è diventato un marchio di
riconoscimento grazie all'attività di sviluppo socio economico che
ruota su di esso. Gli sforzi degli Enti - già da tempo al lavoro per
produrre gli atti formali di richiesta all'Unesco per far sì che
l'Etna rientri nel circuito dei luoghi da preservare quale Patrimonio
dell'Umanità - finalmente troveranno giuste risposte grazie
all'impegno del sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono, e di Ray Bondin, presidente del Comitato internazionale delle città e dei
villaggi storici, esperto di patrimonio mondiale Unesco, che hanno
sposato favorevolmente la causa. «E' importante fare convergere sulla tattica d'azione della Provincia,
quella di altri Enti, le attività dei club service e delle
associazioni culturali - ha dichiarato il presidente
dell'Amministrazione provinciale, on. Raffaele Lombardo - per far sì
che la richiesta sia forte e produca i risultati sperati.
L'egida
dell'Unesco permetterebbe al territorio etneo di valorizzare
ulteriormente le produzioni locali e il turismo con ricadute positive
in termini di sviluppo economico. Un po' il fenomeno che si è
riscontrato per l'attribuzione del prestigioso titolo al Barocco del
VaI di Noto, ma anche alla villa del Casale di Piazza Armerina e alle
Isole Eolie.
Avviamo, quindi, ufficialmente all'Unesco la candidatura
dell'Etna che sarà valorizzato in volano di iniziative e ricchezza e
non più come semplice patrimonio immobile». |
6 Giugno 2007
Nuova tappa della mostra itinerante
Il “Grand tour” approda al Castello di Bratislava Dopo avere toccato le città di Bolzano, Catania, Bruxelles e
Budapest, la mostra itinerante “Grand tour, dalle Dolomiti all'Etna”
approda a Bratislava, in Slovacchia, accompagnata dall'assessore
provinciale alle Politiche comunitarie, Giuseppe Marletta, che la
inaugurerà oggi pomeriggio, alle ore 17, nel castello della storica
città, dove resterà aperta al pubblico fino al 22 luglio. La mostra
è organizzata dall'Istituto italiano di cultura con l'assessorato
alle Politiche di valorizzazione dell'Etna dell'Amministrazione
Lombardo, guidato da Orazio Pellegrino, l'assessorato alla Cultura
della Città di Bolzano e il Museo nazionale slovacco.
Nata nel 2006, in occasione del 220 anniversario del celebre viaggio
dello scrittore tedesco Goethe in Italia, la mostra è composta in
gran parte da litografie, incisioni, acquetinte e acqueforti del
'700 e dell'800, quando in Europa era diffusa tra i gentiluomini e
gli studiosi la piacevole abitudine di viaggiare per il Vecchio
continente.
Grand Tour Dalle Dolomiti all'Etna Bolzano è la prima tappa della mostra itinerante "Grand Tour. Dalle
Dolomiti all'Etna" che in occasione del 220esimo anniversario del
celebre viaggio di Goethe in Italia ne ripercorre alcuni dei momenti
più significativi attraverso le opere di artisti del settecento ed
inizio Ottocento.
Palazzo Mercantile Bolzano (19.11.2005 - 22.12.2005)
La mostra è organizzata dalla
Provincia
Regionale di Catania e dalla Città di Bolzano |
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